<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Divario stipendi/costo automobili nuove | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Divario stipendi/costo automobili nuove

in realtà la VI ha venduto meno:
Modello Anno di produzione Anno di commercializzazione Unità vendute
Golf I 1974-1983 1974-1984 (fino al 2009 in Sud Africa) 6,72 milioni
Golf II 1983-1992 1983-1991 6,41 milioni
Golf III 1991-1997 1991-1998 4,96 milioni
Golf IV 1997-2003 1997-2004 (fino al 2010 in alcuni paesi) 4,92 milioni
Golf V 2003-2008 2003-2009 3,27 milioni
Golf VI 2008-2012 2008-2013 2,85 milioni
Golf VII 2012-2019 2012-2020 5,87 milioni al 29 marzo 2019
Si ma è stata in commercio pochi anni
 
Negli anni 60 per acquistare un appartamento a Milano serviva la cifra equivalente
al prezzo di una trentina di utilitarie. Oggi ne bastano quindici.
Il segno
inequivocabile di come la mobilità privata sia sempre più un privilegio per pochi

L' auto è entrata stabilmente nella nostra vita
per aiutarci, non per assorbire gran parte delle nostre risorse. Le automobili di domani debbono essere comode, sicure, durature, bisognose di poca manutenzione, di pochi ricambi, economiche e non
inquinanti. Certo, questi punti fondamentali debbono
essere compresi e seguiti dai costruttori, ma sta a noi,
consumatori, volerli ed imporli». Queste righe le scriveva alla fine del suo editoriale su Quattroruote il direttore e fondatore della nostra rivista, Gianni Mazzocchi,
nell'agosto del 1978,
quasi mezzo secolo fa, guardando al futuro, ma sottolineando il costo crescente delle
auto. Vedeva avanti e aveva ragione.
Quella prima riga, «L'auto è entrata stabilmente nella nostra vita per aiutarci, non per assorbire gran parte
delle nostre risorse», sintetizza tutto. Oggi le automobili hanno listini che fanno impressione e vanno in netta
controtendenza rispetto a tanti altri prodotti che, pur
sempre più moderni e aggiornati, potenti ed esteticamente più raffinati, costano sempre meno: computer,
telefoni, televisori.
Sono andato a guardare e ho messo
a confronto dati statistici che fanno riflettere. Il valore
degli appartamenti, per cominciare. L'ultima rilevazione
di immobiliare.it (maggio 2024) afferma che quello medio nazionale è pari a 2.048 euro al metro quadrato, con
punte in Liguria (circa 2.600), a Milano e Roma
(sui 2.400) e un minimo in Calabria (attorno a 900). Nel
1963, il prezzo medio di una casa di 100 metri quadrati a Milano era di 18 milioni di lire (fonte Properties &
Life), che vanno quindi paragonati con i 240 mila euro
di oggi (e teniamo per buono questo dato perché Milano ha una grande periferia che calmiera un po' i prezzi).
Or dunque, quanto costava nel 1963 un'utilitaria? La
Fiat 600, la più diffusa, era a listino a 625 mila lire e dunque ne servivano quasi 29 per comperare quell'appartamento di Milano. Il confronto ho provato a farlo oggi
con l'intramontabile Fiat Panda, che costa 15.500 euro.
Il risultato è che ne bastano soltanto 15 contro le 29
necessarie nel 1963.
Ho guardato anche le vetture un
po' più di alta gamma, che negli anni 60 erano ancora
un privilegio per pochi fortunati. L'Alfa Romeo Giulietta
costava la bellezza di 1 milione e 375 mila lire e ne servivano 13 per acquistare il solito appartamento milanese. Ebbene, sapete quante Alfa Romeo Giulia bastano
per lo stesso appartamento, oggi? Appena quattro.
Aveva ragione, una volta di più, Gianni Mazzocchi a mettere
in guardia contro l'aumento dei listini delle auto. Adesso,
quando si parla di vetture accessibili, ci si riferisce in genere a cifre appena sopra i 20 mila euro
, ma per quelle
del segmento C si fa in fretta a salire. Perché sono molto accessoriate, si obietterà.
Ma molte di quelle dotazioni che fanno ricca un'auto
costano sempre meno e la manodopera in fabbrica non
è che abbia visto salire gli stipendi chissà quanto... Se lo
Stato si svena con incentivi mirati, chi può ne approfitta,
mentre chi aveva comprato qualche mese prima si mangia le mani.
Ricordiamoci sempre, però, che si tratta di
forzature, non di soluzioni a regime.
Poi ci stupiamo se, pur in tempi di ristrettezze, di
guerre alle porte, di epidemie mondiali, un po' tutti i costruttori presentano bilanci con utili impensabili, nonostante vendite ben lontane dagli anni d'oro d'inizio millennio. Sono bravi a costruire le automobili, ma sono
ancora più bravi a far di conto.



Di CARLO CAVICCHI Una vita a pane e automobili, ha diretto per trent'anni riviste di motori, Quattroruote compresa.
 
Al Lido degli Estensi....

Ne bastavano

7 SETTE

ahahahahahahahahahahahah

" Melano " e' sempre stata cara ammazzata

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

Quell' appartamento pagato 3.500.000 Lit ( circa 1800 Euri ) nel 1965
e' stato venduto a Euri 128.000 e messo da appena decente....
Fate voi per quante utilitarie

:emoji_wink::emoji_wink:
 
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Io vorrei sapere in quale zona di Milano si prende un appartamento con 200000 euro e quanto grande si intende questo appartamento.
Perché quando ero piccolo (quindi già dopo il 63) l’appartamento aveva cucina soggiorno bagno (dagli anni 80’anche due) 2 o 3 camere + garage
Adesso molti appartamenti sono ingresso con soggiorno e angolo cottura, un bagno e una camera. Stop
Costo 90000 euro nella bassa veronese, credo almeno il triplo a Milano quasi centro
 
Ultima modifica:
Comunque l’auto a mio parere ha avuto un’impennata dei prezzi negli ultimi 5 anni…
Prima avevi 100 volte le dotazioni degli anni 90 ad un prezzo poco superiore
Esempio già fatto, nel 1994 la Peugeot 106 1.1 xt costava 18.500.000 lire, di serie fendinebbia.
Per 10.000 euro trovavi fino al 2019 mille modelli superiori in ogni aspetto
Altro esempio, Seat Ibiza pagata nel 2014 12500 euro, più o meno lo stesso pagato nel 2002 per una Renault Clio 2 1.5 dci
 
Esempio già fatto, nel 1994 la Peugeot 106 1.1 xt costava 18.500.000 lire, di serie fendinebbia.

La più accessoriata era però la XS se non ricordo male. La XT aveva anche gli specchietti e vetri elettrici (anteriori), i vetri oscurati, contagiri, sedili di velluto, plastiche morbide sulla plancia. Vetri posteriori a compasso, per la 3 porte, manco la Golf 4 li aveva. No clima di serie, però l'impianto funzionava molto bene d'inverno, con le bocchette centrali che sparavano aria calda. Fari alogeni molto performanti, idem i fendinebbia, per me una spanna sopra a quelli della Golf 4. No servosterzo, ma il volante si girava senza tanto sforzo e no cerchi in lega e un copricerchio originale, fissato a pressione, costava circa 60.000 lire, ne ho sostituito solo uno, poi ho messo quelli del supermercato. Cambio favoloso, mai fatto una grattata e marce che entravano a meraviglia, sempre. Io l'acquistai di seconda mano (1 anno) 13.000.000 lire e la tenni 10 anni arrivando a 185.000 km, sempre che i 25.000 del primo proprietario erano originali. 106 prima serie.
 
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La più accessoriata era però la XS se non ricordo male. La XT aveva anche gli specchietti e vetri elettrici (anteriori), i vetri oscurati, contagiri, sedili di velluto, plastiche morbide sulla plancia. Vetri posteriori a compasso, per la 3 porte, manco la Golf 4 li aveva. No clima di serie, però l'impianto funzionava molto bene d'inverno, con le bocchette centrali che sparavano aria calda. Fari alogeni molto performanti, idem i fendinebbia, per me una spanna sopra a quelli della Golf 4. No servosterzo, ma il volante si girava senza tanto sforzo e no cerchi in lega e un copricerchio originale, fissato a pressione, costava circa 60.000 lire, ne ho sostituito solo uno, poi ho messo quelli del supermercato. Cambio favoloso, mai fatto una grattata e marce che entravano a meraviglia, sempre. Io l'acquistai di seconda mano (1 anno) 13.000.000 lire e la tenni 10 anni arrivando a 185.000 km, sempre che i 25.000 del primo proprietario erano originali. 106 prima serie.
L’xs era più sportiva ma non mi pare fosse più accessoriata, al posto dei fendinebbia aveva due abbaglianti supplementari.
Comunque dotazioni ridicole che qualunque utilitaria moderna surclassa
P.s. Ne avevo una anche io, l’assetto, la tenuta di strada e la stabilità erano favolose
 
P.s. Ne avevo una anche io, l’assetto, la tenuta di strada e la stabilità erano favolose

Anche il confort. Ho sottomano un QR del ottobre 1998, essendoci la prova della 206, che mi piaceva, ma che non ho comprato, allego il listino prezzi della 106 seconda serie, se ti può interessare.
 

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Riguardo al tema periodicamente discusso "potere di acquisto " che e' in sostanza alla base di tutti i mali, qualche anno addietro ho partecipato ad un altra discussione su un forum . La maggior parte dei partecipanti era specializzata nella materia; la perdita di potere d'acquisto era stata valutata anche su beni come le auto.
Quello che e' emerso dalle serie storiche e' che negli anni '80 e '90 la popolazione italiana , anche se la leggenda metropolitana ci vorrebbe sempre perdenti, aveva un potere di acquisto paragonabile a cittadini tedeschi e del nord europa. Mi pare che sul finire degli anni '90 c'e' stato un anno in cui mediamente gli italiani avessero addirittura un potere di acquisto superiore ai tedeschi.
Prendendo a riferimento il settore delle auto a memoria nella mia zona le Audi A3, A4 erano auto vendute quasi sempre nuove e numerose. Se ne vedevano tante in giro. Giusto l'A6 vendeva un po' meno ed identificava una persona un poco piu' benestante. Idem gli altri marchi tedeschi.
Il primo scossone al ribasso arriva con l'introduzione dell'euro e relative speculazioni.
La prima decade del 2000 e' caratterizzata da un calo del potere di acquisto che si fermera' intorno al 2006.
Un altro scossone al ribasso arrivera con la crisi del 2008.
Quello e' stato il colpo di grazia che ha fatto da spartiacque tra chi come l'Italia vedra' un calo continuo e costante del potere di acquisto e chi si riuscira' a riprendere negli anni e mantenerlo fino alla situazione odierna.
Germania e paesi del nord Europa oggi sono quelli con stanno in una situazione migliore.
Il covid del 2020 ha messo una sorta di pietra tombale da cui sara' difficile uscire.
Di nuovo riferendoci al settore auto , le auto di segmento D tipo BMW 3 e Audi A4 ormai sono auto che partono da 50000 euro ,ovvero il prezzo di segmenti E di 3 anni prima.
Questo nei paesi del sud europa determinera' probabilmente un ulteriore calo di vendite. Recuperate nel breve termine nei paesi asiatici. Nel lungo termine verranno perse anche quelle vendite a causa del monopolio cinese.
 
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Riguardo al tema periodicamente discusso "potere di acquisto " che e' in sostanza alla base di tutti i mali, qualche anno addietro ho partecipato ad un altra discussione su un forum . La maggior parte dei partecipanti era specializzata nella materia; la perdita di potere d'acquisto era stata valutata anche su beni come le auto.
Quello che e' emerso dalle serie storiche e' che negli anni '80 e '90 la popolazione italiana , anche se la leggenda metropolitana ci vorrebbe sempre perdenti, aveva un potere di acquisto paragonabile a cittadini tedeschi e del nord europa. Mi pare che sul finire degli anni '90 c'e' stato un anno in cui mediamente gli italiani avessero addirittura un potere di acquisto superiore ai tedeschi.
Prendendo a riferimento il settore delle auto a memoria nella mia zona le Audi A3, A4 erano auto vendute quasi sempre nuove. Se ne vedevano tante in giro. Auto come l'A6 iniziava a vedersi un po' meno. Idem gli altri marchi tedeschi.
Il primo scossone al ribasso arriva con l'introduzione dell'euro e relative speculazioni.
La prima decade del 2000 e' caratterizzata da un calo del potere di acquisto che si fermera' intorno al 2006.
Un altro scossone al ribasso arrivera con la crisi del 2008.
Quella e' stata il colpo di grazia che ha fatto da spartiacque tra chi come l'Italia vedra' un calo continuo e costante del potere di acquisto e chi si riuscira' a riprendere negli anni e mantenerlo fino alla situazione odierna.
Germania e paesi del nord Europa oggi sono quelli con stanno in una situazione migliore.
Il covid del 2020 ha messo una sorta di pietra tombale da cui sara' difficile uscire.
Di nuovo riferendoci al settore auto , le auto di segmento D tipo BMW 3 e Audi A4 ormai sono auto che partono da 50000 euro ,ovvero il prezzo di segmenti E di 3 anni prima.
Questo nei paesi del sud europa determinera' probabilmente un ulteriore calo di vendite. Recuperate nel breve termine nei paesi asiatici. Nel lungo termine verranno perse anche quelle vendite a causa del monopolio cinese.
Dal 1995 in poi, il tasso di inflazione in Italia è sempre stato sotto controllo e infatti non ci sono state fasi nelle quali il potere d'acquisto ha subito cali. Salvo, appunto, gli anni immediatamente successivi all'entrata in circolazione della moneta unica e quelli successivi alla pandemia, nei quali abbiamo avuti forti fenomeni inflattivi che hanno ridotto, e non di poco, il potere di acquisto
 

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