Sono scelte industriali, perché si deve pretendere che un azienda privata produca quello che interessa alla collettività?
In teoria dovrebbe essere la collettività a dirigere le politiche industriali con le proprie scelte.
Se al pubblico piacciono le auto grandi le aziende produrranno auto grandi,se piacciono quelle a benzina si producono quelle a benzina.
Ma il meccanismo si è inceppato,almeno da noi,tanti anni fa.
I concessionari hanno iniziato a imporre alla clientela quello che le case imponevano a loro volta.
Se volevi l'auto a benzina non la trovavi nei listini o se c'era dovevi ordinarla mentre il diesel era li pronto.
Risultato hanno comprato una vettura diesel anche quelli che facevano 5000 km all'anno.
Adesso è evidente che il pubblico non vuole le auto elettriche,o non le vuole ancora,ma tra gli aumenti dei prezzi delle termiche e la sparizione dei modelli più abbordabili stanno spingendo forte in quella direzione.
Certo noi potremmo opporci in qualche maniera.
Si dice spesso che ci lamentiamo del costo delle auto ma le versioni base vendono poco (perchè non sono mai disponibili e gira e rigira ti fanno un po' di sconto sulla versione più accessoriata convincendoti che conviene quella).
Bisognerebbe lasciare sui piazzali le auto che non sono come le vorremmo noi che ci vogliono propinare e puntare i piedi per far capire che al mercato servono anche le vetture economiche,anzi forse di questi tempi servirebbero soprattutto quelle.
Ma per necessità o per pigrizia o perchè ammettiamolo fa più figo andare in giro con il crossover che con la Dacia Sandero bianca (unico colore non a pagamento mi sembra) obbediamo a quello che è il diktat delle case cioè spendere di più.
Domani sarà spendere di più e pretendere sempre meno.