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Come un amante dei motori termici ha comprato una ID.4 Pro

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vanno a "rubare" la corrente al Lidl fermi nelle loro vetture con il cellulare o con il giornale.
Mi sfugge: ma le colonnine LIDL sono "open"? Non sarebbe sufficiente vincolare la partenza della ricarica a un comando remoto impartito dal Servizio Clienti, una volta che il guidatore entra e prende un carrello o una pistola spara-codici o altro che testimonia l'inizio della spesa?

Almeno così rimarrebbe a ciondolare all'interno del supermercato che, come insegna il marketing, prima o poi riesce a propinargli qualcosa :emoji_sweat_smile:
 
Ad esempio sono stanco della "delicatezza" dei TD da euro5 in su e questo mi sta portando verso auto a benzina non elettrificate e possibilmente aspirate.
Ad onor del vero, per la mia esperienza, anche con un diesel "cagionevole", ho percorso parecchi km in autostrada, anche se mai oltre 300 km a tratta, una pausa, anche a motore acceso, la metto sempre in programma. Eppure ho notato che quando il diesel è caldissimo, stracaldo, rende meglio, sia in fluidità di marcia che in consumi e minori rigenerazioni. I brevi tragitti, specie se urbani, a freddo, con mare corte, lo soffocano. E poi deve girare in plateau, regime piuttosto costante, con variazioni fluide, non on-pff, e allora lo senti ronzare sornione come i motoroni da pullman...
 
La mia idea invece, nei viaggi che nasce il problema perchè nella quotidianità mi sono attrezzato a casa, è cercare di soddifare le proprie esigenze e nel frattempo quelle dell'auto.
In realtà stiamo guardando più o meno lo stesso panorama da punti di vista diversi. Chi mi legge sa che vado predicando da sempre che la "vita" con l'auto elettrica non è questione di quanti km fai, ma di come li fai. 300 km di autonomia sono una miseria se devi contare sulla rete pubblica, ma possono essere strabocchevoli se ti muovi quotidianamente entro il range della tua auto e puoi rabboccare di notte o durante pause comunque obbligate. Il palco casca rovinosamente se hai un'attività o una routine che ti porta a deviazioni frequenti dai percorsi standard con conseguente necessità di rifornimento durante il tragitto, allora diventa - IMHO - la reception dell'inferno....
 
Che si possa fare non credo sia in discussione.
E' proprio questo il punto chiave: tutto (o quasi) «si può» fare, non è detto che sia il modo migliore per farlo. E anche il termine «migliore» non va preso in senso assoluto, ci sono millanta sfaccettature.
La stessa «scocciatura» è qualcosa di soggettivo. Ci sono attività che per taluni sono un piacevole passatempo, per altri diventano una tortura cinese.... mi viene in mente quando vedevo un conoscente che partiva la mattina all'alba per andare a pescare in riva al fiume, io non ci sarei andato nemmeno se mi ci avessero portato come B.A. Baracus quando lo caricavano in elicottero....
 
E anche il termine «migliore» non va preso in senso assoluto
Ne parlavo proprio ieri con un vicino appassionato e competente (nonostante che sia un avvocato che fa l'informatico) in meccanica e meccanica di precisione.
Il punto non è osa piaccia o cosa sia comodo. Il punto è bieamente razionale. Il mondo (o una parte di esso o una sottozona della parte o una microzona della sottozona) prende una direzione, oggettivamente.
Ci si adegua, vedendo un problema, e si sopravvive cercando la soluzione più ergonomica, oppure si finisce come chi è restato sul Titanic perchè gli avevano detto che era inaffondabile e perchè servivano ottimi sherry, brandy e cognac...
La bella meccanica (cosa rara anche oggi, anche tra le "primiam" per chi mastica male l'inglese) resterà un'isola (costosa) per i pochi veri appassionati (come ora gli orologi di manifattura). Le altre fatte con lo stampo, che siano elettriche o a cilo Otto, Diesel, Atkinson o ibride, finte, vere plugin, etc, non gliene fregjherà niente a nessuno, come già oggi per gli orologi prodotti in serie, ma potrei aggiungere gli strumenti musicali, audio, gioielleria vs orefieria in serie etc
 
Ci si adegua, vedendo un problema, e si sopravvive cercando la soluzione più ergonomica,
E su questo nessuno (men che meno il sottoscritto) ha qualcosa da obiettare. L'importante è che, quando si vede un problema, ci si renda conto che è un problema, e non cercare a tutti i costi di farlo passare per una soluzione. Che invece è proprio quello che vedo fare, non tanto qui ma su altre pagine social, da tanti sostenitori della "transizione".
 
E su questo nessuno (men che meno il sottoscritto) ha qualcosa da obiettare. L'importante è che, quando si vede un problema, ci si renda conto che è un problema, e non cercare a tutti i costi di farlo passare per una soluzione. Che invece è proprio quello che vedo fare, non tanto qui ma su altre pagine social, da tanti sostenitori della "transizione".
Non posso entrare in politica, dato che la programmazione relativa in tale ambito si articola.
Resta il fatto che ci sono due problemi, inquinamento da traffico urbano e mutamento climatico. CI sono correlazioni comprovate, più o meno fortemente o debolmente correlate al traffico veicolare (leggero ma anche pesante).
La soluzione prospettata è questa, salvo cambiamenti di orientamento, che, di nuovo, restano fuori di qui. Le stesse case automobilistiche, ormai solo orientate ai dividendi e premi per CEO, AD et similia, programmano di approfittarne, snellendo la produzione e incrementando gli introiti. Tutti contenti, governi, borse, azionisti, manager, fondi pensione, etc...
...tranne chi lavora(va) nelle industrie e nell'indotto (lo vedo bene io dalla mia piccola landa sperduta da decenni indotto FIAT, tranne per chi si ostina (come me) a girare in termico-meccanico puro, appassionati, collezionisti etc...
...e questo è un nuovo problema... la soluzione è, dato che le ose non puoi cambiarle (mi pare neanche in cabina elettorale)... adeguarcisi, cercando di sfruttare le finestre he il sistema attuale consente. Se dovrò andare in elettrico (non nego che una Tesla dual motor mi alletta assai, almeno per curiosità) vedrò come sfruttare al massimo i vantaggi e minimizzare gli svantaggi, se proprio dovrò fare in auto sino a Santa Maria di Leuca o a Casais, vedrò come organizzarmi al meglio, cercando dei vantaggi in contropartita. Come quando giro a GPL, con autonomia di 300-400km, o peggio quando giravo a CNG, etc... poi se altri preferiscono lamentarsi e rimpiangere nostalgicamente il pio passato... beh, buona fortuna!
 
Se dovrò andare in elettrico (non nego che una Tesla dual motor mi alletta assai, almeno per curiosità) vedrò come sfruttare al massimo i vantaggi e minimizzare gli svantaggi, se proprio dovrò fare in auto sino a Santa Maria di Leuca o a Casais, vedrò come organizzarmi al meglio, cercando dei vantaggi in contropartita.
...che è esattamente ciò che faremo tutti. Ripeto, per quanto mi riguarda e senza alcun intento di sconfinare dal regolamento, basta che non mi si venga a raccontare che così è bello, anzi meraviglioso...
 
mah... lo sarà per chi non avrà conosciuto la libertà donataci della motorizzazione che abbiamo conosciuto noi.
A ben vedere, la 500 su cui ho imparato a guidare aveva 22 litri di serbatoio e la mia prima 128 da neopatentato ne aveva poco più di 30, senza contare kemoto da 10.20 litri. Io tutta questa autonomia sconfinata non ne ho ho mai avuto bisogno, da gasista poi... e con molti meno punti di rifornimento ed orari più restrittivi, mi ci sono sempre adattato e ho risparmiato parechio...
 
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