Leggo il grafico dell'opener e lo trovo molto interessante.
Ci leggo che l'abbandono delle radici non ha pagato.
Vedete la fascia immediatamente successiva al 1992, quando sono finite le trazioni posteriori e ve ne renderete conto.
Solo chi ha un grande passato ha un grande futuro.
Cos' oggi inizia lo spot di Giulietta, ma in Alfa il grande passato è finito quando il duetto è andato in cantina e la dirigenza ha voluto dimenticarselo come fa oggi quando ristilizza il marchio.
Glia appassionati del marchio sono rimasti fedeli, ma non tutti, perché alcuni che vogliono sentirsi spinti dalla vettura e non tirati hanno comprato tedesco, mercedes bmw, che quella soluzione meccanica offrivano.
Certo mi chiedo cosa possa trovare un'alfista in una bmw?
Io la ho guidata la 318 e 46 aveva percorso 70000 km ed a pieno carico 5 a bordo per sorpassare una Panda multijet ho dovuto scalare dalla V alla IV, quali doti dinamiche ci trovino non riesco a spiegarmelo!
C'è una legge in natura che dice che il vuoto deve essere sempre riempito e lo spazio vuoto lasciato da Alfa Romeo è stato riempito dai tedeschi.
Finalmente il management se ne è accorto!
Caspita dopo quasi trenta anni hanno riscoperto la tradizione, la chiamano rinascimento italiano o meccanica delle emozioni e anche qui devono imparare ancora molto dai tedeschi.
Vi ricordate lo slogan Italia land of quattro?
Quello si che è subliminale, ma la meccanica delle emozioni speriamo che sia smentita dalla macchina che così pubblicizzano, ossia che la macchina sappia emozionare anche da ferma e ci permetta di dire che il cuore ha sempre ragione e quello alfa è sportivo e fatto di giuda creativa.
Poi se il rinascimento italiano fosse fatto con il marchio storico un po' di giustizia al marchio sarebbe resa dopo averlo paludato negli anni della trazione anteriore, non è il marchio che deve pagare pegno, ma vanno riconosciute le scelte infelici anche di comunicazione.
Mi chiedo come si siano sentiti i possessori di Brera, Spider e 159 nel sentire l'a.d. del gruppo affermare che non le avrebbe mai fatte costruire se avesse saputo che le piattaforme erano pesanti, come se non sapesse che le importava dalla joint venture Powertrain con Gm.
Avete mai sentito voi un manager Gm affermare che non avrebbe mai montato i motori uni e multijet fiat, che loro per Opel e Suzuki chiamano cdi?
Speriamo che Alfa Romeo risorga dal torpore e dal coma in cui è stata portata con Mito e Giulietta, perché è bene ricordarlo con Alfa Romeo si sta seguendo la stessa strada che con Lancia,
Restyling del marchio e poi per Lancia limitazione della produzione ad un solo modello la Y.
Ma Delta non è brutta, tuttavia di lancia stanno per fare l'Autobianchi di quando eravamo bambini marchio a prodotto unico prossimo alla scomparsa.
Viva le Alfa Romeo a trazione posteriore, transaxle con sospensioni a quadrilatero e perché non con il marchio che noi Alfisti eravamo abituati a vederci davanti con i suoi colori di fondo bianco e celeste che insieme al rosso della croce milanese ed al verde del biscione visconteo ricordavano anche la bandiera italiana ed isieme alla boratura ora i successi di una scuderia dalla quale è nata la Ferrari se è vero che Enzo era un pilota Alfa Romeo e che dalla modifica delle alfa Nacque la storia del cavallino rampante.
Chiedete poi in giro a qualcuno se ricorda la 75 e chiedete se ricorda la 155, via accorgerete che l'abbandono delle tradizioni ha seccato i rami della pianta.
Googlate con chiave di ricerca 75 e 155 e vedrete la netta differenza.
Non si possono scegliere scorciatoie come ricarrozzare le fiat e pensare che gli alfisti ti seguano tutti.
Le porte della 155 erano quelle della tipo ed allora perché si sarebbe dovuta comprare 155 per avere una tipo?
Questi i motivi della diminuita penetrazione del brand in uno ad una vanità tutta italiana che vede nell'auto tedesca uno status simbol.
Tuttavia riflettete su una ultima cosa se per strada passa una alfa storica non si ha mai l'impressione di un rottame che ti attraversa la strada ma una bmw d'epoca una volta passata di moda, una volta finito ciò per cui la si compra ossia l'ostentarla non se la fila più nessuno.
Ricordo ancora una officina Alfa di Padova dove dovemmo sotare per un controllo dove quando il ragazzo che era agli inzi di quella esperienza faceva salire di giri il bialbero 2.0 carburatori alfa ad ogni accelerata diceva con gli occhi che gli brillavano "che Rombo , che Rombo".
Quindi in conclusione forza Alfa e Forza Al suo Storico marchio il cui restyling potrà essere dettato dal marketing ma noi alfisti parere personale preferivamo che si potesse dire giudo una Giulia con ilBiscione che conscevamo fino al 24 giugno e che sulla 4c ha firmato il record al nurburbring