autofede2009 ha scritto:
io leggo i dati che ha postato il ns gentile amico...
nel 85 esce la 75... e per i primi anni le vendite sono rimaste sostanzialmente uguali... chiaramente fu un'auto di successo... non lo nego... ma è evidente che con la 164 l'Alfa riuscì a creare finalmente un prodotto qualificante... e a far salire i numeri verso l'alto... se vai in Bmw vedrai che proprio in quegli anni le immatricolazioni di Monaco calarono... la risposta del mercato alle nuove ammiraglie (mettiamoci anche la Thema) fu entusiasta... nonostante tutto sommato le prerogative (eccetto la maggioranza dei motori benzina) poco Alfa Romeo... trazione anteriore, pianale condiviso, ecc....
anche la 156 ha mostrato di incontrare i favori del pubblico in tutta europa...
detto questo è evidente che, come in politica, anche di fronte ai numeri ognuno può leggerli come gli pare... e questo mi fa comunque sorridere...
Il trio 164, Thema, Croma ha fatto un successone, ed io stesso ho scritto nel post gemello in BMW che certamente rubarono un sacco di clientela proprio a Monaco e Stoccarda, qui secondo me non ci piove.
Però ti faccio solo un confronto per farti capire cosa dico io.
a) nell'anno 1973, dopo l'introduzione di Alfetta ed Alfasud, si raggiungono 123.300pz totali, nel 1975, dopo l'introduzione dell'Alfetta GT, si arriva a 96.700pz ed al record di quota del mercato, con il 9.21% sul mercato totale.
b) nell'1989, con la 164 a regime, si arriva al record di pezzi venduti: 143.795. Ma la quota di mercato è scesa di due punti, al 6%.
Cosa dice questo confronto? Che negli anni 80, con la 164 e sotto la gestione Fiat, Alfa Romeo vende inzialmente più pezzi che negli anni d'oro dell'Alfetta. Ma solo perchè in vent'anni il mercato è cresciuto, la torta delle vendite italiana è diventata più grossa. Se però si pesa la fetta di torta a paragone con la torta, mi pare lampante che Alfa ha perso importanza sul mercato italiano. E le cose tracolleranno, come dici tu, dopo 155, 146 e similari.
Se non fai riferimento alla grandezza della "torta", è come dire che oggi guadagniamo il doppio di vent'anni fa. Pare vero, se non fosse che l'inflazione ed altri parametri finanziari si sono mangiati buona parte di quell'incremento, ed anzi, corrette le cifre in reali, qualcuno potrebbe scoprire di guadagnare in realtà di meno.
In mezzo a questi due esempi che ho fatto, si situa il cambio di direzione.
Condivido il guizzo che tu individui in corrispondenza di 156 e 147: due prodotti che potevano rappresentare una ripresa.