Mi chiedo perché mai Alfa Romeo abbia meritato un siffatto destino sabaudo...
Chiedo scusa anticipatamente per l'OT.
Che meritasse un destino diverso da quello che aveva negli anni 80, era ovvio (1985, 75° dalla fondazione, slogan aziendale: "conosciamo la strada" - e meno male che la conoscete...).
Che la storia dell'Alfa sia stata diversa a partire dalla defenestrazione del buon Ghidella, è altrettanto ovvio. Le cose con lui sarebbero andate in modo diverso. Io sono capitato nel posto giusto al momento sbagliato (l'era Cantarella fu veramente buia, e non solo per Alfa Romeo), ma anche dopo non mi pare che le cose siano migliorate.
Hai voglia a sviluppare una vera Alfa in soli 24 mesi, come l'attuale Giulia, se arriva sul mercato con 24 anni di ritardo e senza una gamma prodotto all'altezza.
Ma oggi più di ieri contano solo i "brand" entro strategie di marketing che spesso delle tradizioni (e della territorialità dei marchi) se ne fregano.
Io entravo nei cancelli ad Arese (con la mia 6 Q.O. comprata usata) recitando a memoria la frase famosa di Satta Puliga, tutte le mattine. E speravo, con il mio lavoro, di esserne degno. Ma erano altri tempi.
Fine dell'OT.
