<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tavares...ce la fa? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Tavares...ce la fa?

Era gia' prima....VERO

Noi,
di fare altrettanto con FIAT non ci abbiamo mai pensato....
Eh si' che di baiocchi gliene abbiamo dati, e tanti, nei decenni
Esatto...sia nella storia più remota che in tempi più recenti....devo dire però, che concedere quella fideiussione da 6 MLD è stato uno scandalo impietoso.
 
Lo so che le fusioni e le sinergie di solito comportano un sacrificio in termini (quantitativi) di maestranze, ma io volevo dire che comunque, se il gruppo sopravvive, sopravvivono anche le centinaia di migliaia di famiglie che da esso dipendono.
Se un gruppo così grosso fallisce, sono centinaia di migliaia di famiglie in mezzo alla strada. In questo senso della prosperità di un gruppo beneficiano anche i dipendenti.
Ho studiato economia aziendale e storia economica (Adamo Smith diceva che gli imprenditori sono anche benefattori...), m
a poi soprattutto sono situazioni che ho visto personalmente in banca,
occupandomi per 24 anni di affidamenti alle imprese.

Io però vedo che qualitativamente e dal punto di vista tecnico c'è stato un impoverimento notevole che alla lunga .....ossia non è che hanno preso il meglio da ciascuno e han tagliato qua e là, hanno preso quello che avevano e lo hanno omologato per tutti.
 
Lo so che le fusioni e le sinergie di solito comportano un sacrificio in termini (quantitativi) di maestranze, ma io volevo dire che comunque, se il gruppo sopravvive, sopravvivono anche le centinaia di migliaia di famiglie che da esso dipendono.
Se un gruppo così grosso fallisce, sono centinaia di migliaia di famiglie in mezzo alla strada. In questo senso della prosperità di un gruppo beneficiano anche i dipendenti.
Ho studiato economia aziendale e storia economica (Adamo Smith diceva che gli imprenditori sono anche benefattori...), ma poi soprattutto sono situazioni che ho visto personalmente in banca, occupandomi per 24 anni di affidamenti alle imprese.

Quando Adam Smith, Stuart Mill e altri condussero la società mercantilistica ad una nuova forma di liberalismo fondata sul capitale non potevano immaginare cosa sarebbe divenuto il mondo. Nella loro (poca) lungimiranza immaginavano una società composta da economie statali forti. L'idea era quella di una economia controllata dal potere politico statale, in una funzione di controllo tesa ad evitare storture di sorta. La famosa tutela costituzionale.
L'esempio che portavo sopra, Apple con i suoi 25 trilioni di dollari, non è casuale. Non voglio annoiare con i numeri, ma chiunque può rendersi conto in un attimo di chi, al giorno d'oggi, sia il nano e chi il gigante tra Stati e grandi gruppi finanziari.
Giustamente tu citi l'importanza dell'indotto, e non mi sfugge il senso del tuo discorso, che di fondo condividerei. Uso il condizionale perché la direzione verso la quale stiamo andando prevede solo più "tempi e modi" di attuazione. La gente starà a casa, a far cosa non si sa. Probabilmente con un casco interattivo in testa sdraiata sul divano. In Germania hanno già condotto esperimenti sociali in tal senso.
 
Quando Adam Smith, Stuart Mill e altri condussero la società mercantilistica ad una nuova forma di liberalismo fondata sul capitale non potevano immaginare cosa sarebbe divenuto il mondo. Nella loro (poca) lungimiranza immaginavano una società composta da economie statali forti. L'idea era quella di una economia controllata dal potere politico statale, in una funzione di controllo tesa ad evitare storture di sorta. La famosa tutela costituzionale.
L'esempio che portavo sopra, Apple con i suoi 25 trilioni di dollari, non è casuale. Non voglio annoiare con i numeri, ma chiunque può rendersi conto in un attimo di chi, al giorno d'oggi, sia il nano e chi il gigante tra Stati e grandi gruppi finanziari.
Giustamente tu citi l'importanza dell'indotto, e non mi sfugge il senso del tuo discorso, che di fondo condividerei. Uso il condizionale perché la direzione verso la quale stiamo andando prevede solo più "tempi e modi" di attuazione. La gente starà a casa, a far cosa non si sa. Probabilmente con un casco interattivo in testa sdraiata sul divano. In Germania hanno già condotto esperimenti sociali in tal senso.

Si, sicuramente alla fine dell'800 e nei primi decenni del '900 non si poteva prevedere cosa sarebbe successo 100 anni dopo e quanto sarebbero cambiate tante cose. Indubbiamente.
Inoltre anche nel pensiero economico c'è sempre stata una certa influenza politica, con un pensiero più spostato verso la sinistra e uno spostato verso la destra.

Potremmo aggiungere che tutto partì addirittura da Hegel, ma andremmo troppo OT (e poi ci vorrebbe un libro su cui scrivere...). Come dire che tutta la psicologia partì da Freud.
 
Quando Adam Smith, Stuart Mill e altri condussero la società mercantilistica ad una nuova forma di liberalismo fondata sul capitale non potevano immaginare cosa sarebbe divenuto il mondo. Nella loro (poca) lungimiranza immaginavano una società composta da economie statali forti. L'idea era quella di una economia controllata dal potere politico statale, in una funzione di controllo tesa ad evitare storture di sorta. La famosa tutela costituzionale.
L'esempio che portavo sopra, Apple con i suoi 25 trilioni di dollari, non è casuale. Non voglio annoiare con i numeri, ma chiunque può rendersi conto in un attimo di chi, al giorno d'oggi, sia il nano e chi il gigante tra Stati e grandi gruppi finanziari.
Giustamente tu citi l'importanza dell'indotto, e non mi sfugge il senso del tuo discorso, che di fondo condividerei. Uso il condizionale perché la direzione verso la quale stiamo andando prevede solo più "tempi e modi" di attuazione. La gente starà a casa, a far cosa non si sa. Probabilmente con un casco interattivo in testa sdraiata sul divano. In Germania hanno già condotto esperimenti sociali in tal senso.


Forse,
contavano su un futuro costituito in buona parte di molti industriali come sarebbe poi stato Adriano Olivetti....
Li' e' stato l' ottimistico errore.
Un po' l' errore degli Illuministi
che speravano in Re illuminati....
....Ante 1789 e 1917.
 
Qua siamo oltre al liberismo, un giorno si diventa soci dei cinesi e il giorno dopo si dice bisogna combatterli. Un capolavoro....
 

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