Infatti da apopassionato di Subaru non posso che essere contento, anche se sogno sempre una jv Alfa-SubaruMi sembra che per Alfa si voglia, con una piattaforma dedicata e dei precisi "paletti" tecnologici (come la distribuzione dei pesi 50/50) dare ad Alfa una immagine "purista" per attestarsi nel medio periodo su un peso di mercato simile a Subaru. Le sportive GTV e 8C comunque potrebbero aumentare di molto la reputazione percepita del marchio e spingere le vendite mettendo buone premesse per una ulteriore espansione. Magari il prossimo piano prevederà l'obiettivo psicologico del milione di esemplari, anche se chiaramente dovrebbero essere messi in cantiere molti più modelli, i principali concorrenti hanno una gamma molto ampia e diversificata.
La scelta di rinunciare alla MiTo e a una compatta del segmento C è coerente con la strategia generale, peccato solo per la rinuncia a una grande berlina degna erede della 164 (la Ghibli ne ha preso la nicchia di mercato).
M., prima se ne va, e non sara' mai troppo tardi per il mondo dell' auto
Che sono pure i marchi di "casa". E con i ringraziamenti dei marchi "esterni".Da un' altra, ci si mette in concorrenza in un mercato ristretto, quello con Maserati e addirittura Ferrari.
A mio parere si vuole dare ad Alfa Romeo una connotazione troppo arditamente "elevata". Fare vetture da 600 o 700 cv può fare immagine ma non certo vendite.
Per fare numeri ci vogliono anche le segmento C "normali" e le coupè da 250 cv. La scelta di puntare solo sulla "C-UV" su quello che sarà il segmento più basso della casa non la condivido (le rivali hanno sia la C che la CUV), e la Giulia Coupè (ovvero GTV) mi sembra troppo grossa e con una base di potenza (stimata) eccessiva.
Si invece per le motorizzazioni ibride.
Mi dispiace infine che per la 4C non sia prevista un'erede. Eppure si vende più della Lotus Elise. Ciò dovrebbe significare anche l'addio all'ottimo motore bialbero 1.750 turbo tutto in alluminio, che forse resterà l'ultimo motore Alfa Romeo di serie utilizzato anche nelle competizioni (Giulietta TCR, Abarth F.4, Abarth 124 rally).
Aggiungo che eliminare la Mito mi pare una cavolata pazzesca, piace molto ai giovani che cercano qualcosa di sportivo senza spendere un capitale e un nuovo modello li avrebbe fatti appassionare al marchio.
Concordo, il posizionamento mi pare troppo alto e temo che anche nel 2022 non riusciranno ad arrivare alle famose 400.000 vendite che erano previste per il 2018.A mio parere si vuole dare ad Alfa Romeo una connotazione troppo arditamente "elevata". Fare vetture da 600 o 700 cv può fare immagine ma non certo vendite.
Per fare numeri ci vogliono anche le segmento C "normali" e le coupè da 250 cv. La scelta di puntare solo sulla "C-UV" su quello che sarà il segmento più basso della casa non la condivido (le rivali hanno sia la C che la CUV), e la Giulia Coupè (ovvero GTV) mi sembra troppo grossa e con una base di potenza (stimata) eccessiva.
Si invece per le motorizzazioni ibride.
Mi dispiace infine che per la 4C non sia prevista un'erede. Eppure si vende più della Lotus Elise. Ciò dovrebbe significare anche l'addio all'ottimo motore bialbero 1.750 turbo tutto in alluminio, che forse resterà l'ultimo motore Alfa Romeo di serie utilizzato anche nelle competizioni (Giulietta TCR, Abarth F.4, Abarth 124 rally).
amicable - 1 mese fa
GuidoPippi - 1 mese fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 9 mesi fa