manuel46 ha scritto:
...sei una persona che hai fin troppo buonsenso, io però ... parlo sopratutto prendendo ad esempio l'italiota medio...
Io invece mi ritengo proprio una persona normale, nella media; sono convinto che il buon senso ci sia, ma che molte persone preferiscano "censurarlo" o narcotizzarlo in favore di atteggiamenti più divertenti, con cui magari sfogare le proprie ansie e frustrazioni.
Se poi il buon senso NON viene "insegnato" e addirittura si fanno leggi e norme che ne sono vistosamente esenti, mi pare del tutto ovvio che esso diventi sempre più raro. Come possono gli alunni imparare una materia che non è in programma?
...ora si vuol rendere gli automobilisti più responsabili, gli si vuole dire che se hanno intenzione di circolare in sicurezza in inverno, devono essere attrezzati con catene da neve, oppure (io ad esempio ho l'uno e l'altro) le gomme invernali, tu lo vedi come mettere le mani in tasca delle persone, io lo vedo come responsabilizzare la gente...
Le mani in tasca sono un effetto collaterale; io lo vedo innanzitutto come una ennesima ipocrisia. L'automobilista
responsabile a mio avviso
NON è quello che
"ha le catene a bordo" o quello che
"ha le ruote da neve", MA quello che sulla strada si comporta in maniera educata e oggettivamente non pericolosa. Sono due concetti mooolto
diversi tra loro, che ritroviamo in innumerevoli altre situazioni. I sorpassi pericolosi NON si combattono mettendo la linea continua ovunque, perché il sorpassatore pericoloso NON è quello che
"supera la linea continua" (specie se essa è, appunto, onnipresente) MA quello che
"fa un sorpasso pericoloso".
L'esperienza mi ha insegnato che un guidatore incosciente e maleducato a bordo di un veicolo superaccessoriato e sofisticato è ben più pericoloso di un guidatore assennato a bordo di un'auto d'epoca. Con il tuo set di cerchi e gomme da 700? tu puoi trovarti paralizzato da qualcuno che ha lo stesso set di cerchi e gomme e si mette di traverso sulla strada perché, avendo speso quei 700?, crede che per lui la neve non ci sia; oppure da quello, sempre accessoriato come te o quasi, che alla vista della neve assume un atteggiamento "saggio e prudente", accendendo tutti i fari possibili e procedendo a passo d'uomo perché non si sa mai.
Condivido pienamente, come è ovvio, l'idea di puntare ad una responsabilizzazione di chi circola sulle strade, ma continuo ad essere convinto che la
strada che si è scelta per raggiungere l'obiettivo sia la meno efficace, a meno che non si parli di efficacia in senso propagandistico o finanziario.
...la differenza sia tra un paese civile e uno di quaqquaraqquà!
Ecco, io non mi sento affatto un quacquaracquà, anche se negli ultimi 25 anni non ho comprato catene né gomme da neve. Sarà infinita presunzione oppure insopprimibile vocazione alla pirateria stradale, ma mi sa che per questa vita ormai rimarrò di questa idea. Fortunatamente per la collettività, peraltro, la mia presenza sulle strade è sempre più diradata (dai 36mila km/anno fino al 2003 sono passato a poco più di 10mila). Un pericolo pubblico in meno.