<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 132 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

Esterni.
Prima li portavano gli infermieri stessi....
....Adesso, per le possibili distanze puo' essere parecchio faticoso
Nossignore, un infermiere non faceva il portantino, la figura IP è distinta dall'OSS. Non confondiamo i ruoli, ancor diversi trasporti et similia. Esterni non vuol dire nulla. Molte funzioni ospedaliere, compresi consulenti specialisti, come svolgono in tanti, anch'io per tanti anni, sono in service ad aziende internalizzate o in convenzione tra strutture ipsi o, più raramente, alloregionali. Idem direzioni a scavalco, servizi trasversali su aree vaste, etc. Nessuna limitazione agli infermieri, non fanno i trasporti perché fanno gli infermieri, ognuno ha il suo ruolo, non da oggi, da decenni.
 
Che le discussioni su forum non siano rappresentative della realtà è pacifico, data la natura stessa dello strumento.
Tuttavia, vivendo sia la realtà milanese e dell'hinterland sia purtroppo quella dell'accesso alle strutture sanitarie, ho avuto modo di sperimentare sulla mia pelle e di raccogliere parecchi commenti negativi sull'organizzazione logistica che precede l'erogazione della prestazione. Con particolare rilevanza per quanto riguarda la raggiungibilità della struttura e la possibilità di parcheggiare.
Se poi si vuole negare l'evidenza affermando che è comodo per una persona in non ottimali condizioni di salute utilizzare metropolitane e autobus/tram per raggiungere tali luoghi, mi ritiro in buon ordine dalla discussione
La mia riflessione era generale sui temi trattati in questo thread, non sullo specifico degli ospedali.

Per quanto concerne gli ospedali credo ci sia pragmaticamente da distinguere tra dove si trovano perchè posso anche essere d’accordo sul fatto che si debba poter trovare parcheggio, meno che debba per forza essere gratuito.
 
mi sembra intollerabile fare cassa su chi si reca presso strutture sanitarie
Non è fare cassa, è pagare un servizio che costa alla struttura e che, diversamente sottrae budget al capitolato clinico. Quando non volevo pagare lasciavo l'auto più lontana. Chi ha necessità per disabilità ha i parcheggi gratuiti anche se a pagamento. Ribadisco, ho frequentato per lavoro, o per utenza, decine di ospedali italiani, in molte regioni...

...ribadisco, trovo ingiustificate ed ingiustificabili certe critiche aprioristiche... e Milano, Genova, Torino, Bologna, Roma, le ho sempre frequentate piuttosto spesso nell'ultimo mezzo secolo... Milano è la città per eccellenza dove l'auto è meglio lasciarla fuori... ed è un merito...
 
Non è che perché ci sono aree abbandonate che "sprecano" spazio tu debba sprecarne altrettanto per fare un ospedale (o un palazzo di uffici, è lo stesso).
Semplicemente perché non è spazio sprecato. Perché un ospedale ha BISOGNO di spazi, di strutture, di margini di espansione. Tecnologie nuove non possono essere calate in strutture anche solo di pochi anni. Se ci fai un parcheggio, niente spazi. Gli ospedali NON sono CC. È davvero triste pensare che ci siano persone che pensano di radere al suolo, come scritto sopra, perché non esistono immensi parcheggi gratuiti circostanti. Inutile prendersela coi politici, siamo noi il nostro peggior nemico.
 
La mia riflessione era generale sui temi trattati in questo thread, non sullo specifico degli ospedali
Precisamente, il parallelo calza, in piccolo per gli ospedali, in grande per la metropoli meneghina. Milano accentra l'afflusso, deflusso e transito di milioni di persone ogni giorno, non solo pendolari, studenti, comnercianti, consulenti, turisti viaggiatori in transito per trasporti multimodali... non c'è spazio per tutte le auto, è rarissimo che ce ne sia anche nelle altre capitali e metropoli europee e mondiali. Non è più la città che conobbi negli anni 70, e già negli anni 80 era comodissimo girarci coi mezzi, con la linea 2, la verde, che non era neanche terminata, adeso ce ne sono 5+la spoletta per il San Raffaele... mollo l'auto fuori ed in poco tempo sono ovunque voglia andare dal centro, sempre stupendo, alla periferia.
 
Semplicemente perché non è spazio sprecato. Perché un ospedale ha BISOGNO di spazi, di strutture, di margini di espansione. Tecnologie nuove non possono essere calate in strutture anche solo di pochi anni. Se ci fai un parcheggio, niente spazi. Gli ospedali NON sono CC. È davvero triste pensare che ci siano persone che pensano di radere al suolo, come scritto sopra, perché non esistono immensi parcheggi gratuiti circostanti. Inutile prendersela coi politici, siamo noi il nostro peggior nemico.
Continuo a non capire le tue obiezioni visto che non ho parlato nè di parcheggi nè di politci nè di radere al suolo alcunchè.

Ho semplicemente osservato che due strutture nuovissime (una addirittura in fase di progetto) sono state sviluppate in verticale e ho tratto la conclusione che evidentemente, avendoci speso soldi (e tanti), abbiano la perfetta cognizione di quel che han progettato e realizzato e che le tue obiezioni su "strutture, margini di espansione o tecnologie nuove da calare in realtà ospedaliere" siano, se non proprio campate in aria, magari solo sovraccariche di preoccupazioni perché la realtà di strutture nuove che osservo davanti ai miei occhi dice il contrario.

Ho anche aggiunto che è giusto che quanto c'è NON venga raso al suolo e che venga utilizzato in maniera quanto più efficace e razionale possibile segmentando uso e accessi onde evitare andirivieni tra edifici e padiglioni.

Specifico che ho un caro amico strumentista di altissimo livello a Niguarda che conferma una grandissima inefficienza in tutti gli spostamenti che lui in primis e tanti alti professionisti devono spesso fare tra i vari edifici (poi Niguarda probabilmente è il più grande e distribuito tra gli ospedali di Milano).

Ha anche aggiunto che il grande PS (sia normale che pediatrico) necessita molto più spesso di quanto si possa credere il parere e l'accesso di medici specialisti delle varie specialità che devono muoversi da un capo all'altro dell'ospedale con ovvie ricadute sul loro tempo (che va sempre in aggiunta rispetto ai loro turni, non è che lo tolgono ai pazienti).

Ripeto, magari le tue sono solo preoccupazioni un po' più elevate di quanto in realtà accada, dovrebbe molto rasserenarti che un gruppo come il GSD e avendo spazio "infinito", abbia scelto di sviluppare il nuovo Galeazzi in altezza e che lo stesso identico scenario si stia ripetendo sulla palazzina principale del progetto di rinnovamento del Policlinico di Milano (anche lì si andrà su 5/6 piani fuori terra a cui aggiungere almeno uno se non due interrati).

Chiaramente strutture "vecchie" possono aver problemi di spazi ed accoglienza per strumenti particolari perché vincolati da pilastri portanti o spaziatura dei locali di un certo tipo ed è chiaro che sia proprio in quei casi ad essere necessario godere di tanto spazio a terra da poter utilizzare per espansioni (ma solo perchè è l'unica cosa da fare visto che distruggere e radere al suolo per ricostruire non sembra un'opzione percorribile per le grandi strutture ospedaliere).

Anche in ottica di ecosostenibilità e uso corretto delle risorse per riscaldamento e raffrescamento la scelta di meno edifici ma di altezza maggiore sia un deciso efficientamento.
 
margini di espansione o tecnologie nuove da calare in realtà ospedaliere" siano, se non proprio campate in aria,
Prendo atto del tuo scetticismo e, dopo ¼ di secolo passato col camice addosso, lavorando in oltre una dozzina di ospedali diversi e fatto consulenze ed aggiornamenti in decine di altri centri, mi sono sognato cosa voglia dire gestire un rinnovamento tecnologico, che ha un ciclo ogni pochi anni, nei reparti più tecnologici, dove ogni singola apparecchiatura costa milioni di euro più mediamente altrettanti di infrastruttura, ove possibile.
 
Specifico che ho un caro amico strumentista di altissimo livello a Niguarda che conferma una grandissima inefficienza in tutti gli spostamenti che lui in primis e tanti alti professionisti devono spesso fare tra i vari edifici (poi Niguarda probabilmente è il più grande e distribuito tra gli ospedali di Milano).
Conosco un po' Niguarda, ma meglio conosco il San Martino di Genova, il sito ospedaliero più grande d'Europa, partendo da viale Benedetto al padiglione Maragliano sono oltre 2km in salita. Ci ho passato 3 anni della mia specializzazione, non sono un ferrista, che lavorano principalmente in sala operatoria, ma uno specialista in fisica medica, chiamato ad operare ovunque ci sia una sorgente di radiazioni, ionizzanti, non ionizzanti, etcetcetc. Quindi sono abituato a girare gli ospedali in largo ed in lungo. Radiologie e sottoradiologie, Medicine Nucleari, Radioterapie, Sale angiografiche, sale operatorie, ambulatori diagnostici, etc Tutto sta nell'organizzazione degli spazi, percorsi e programmazione. Non serve fare i podisti, né per i pazienti, né per gli operatori.
 
Quindi 13 eur per poco piu di 2 ore di parcheggio non è fare cassa.
Prendo atto e mi ritiro in buon ordine
Non capisco perché confrontarsi su posizioni diverse comporti il crimine di lesa maestà. Chi paga il parcheggio? Perché deve diventare un posto ove lasciare le auto a tempo indefinito togliendolo a chi ne farebbe uso corretto?
 

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