<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma chi è sto Greg? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ma chi è sto Greg?

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un lettore non dovrebbe per forza andare a spulciare i dati numerici. Che non dicono tutto, e sopratutto non ho sott'occhio quelli della concorrenza.

Beh, quelli della concorrenza te li vai a cercare e li confronti con il modello che stai esaminando.
Vanno tutte bene nel senso che sono sufficientemente affidabili, sufficientemente veloci e sufficientemente confortevoli, oggi. Raro che una vettura abbia difetti macroscopici.

Poi come ho detto ci sono prerogative che possono piacere/interessare più a uno e meno a un altro, e vanno certamente evidenziate perchè alla fine determinano la scelta una volta individuata la tipologia di automobile.
 
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si dice La verità sta in mezzo a due bugie, se non c'è controinformazione e cioè una delle due bugie nessuno saprà mai la verità. Ovviamente Greg da solo non è la controinformazione, fortunatamente ce ne sono altri ed è giusto che sia così....chi è intelligente comincia a capire a cosa credere e a cosa non credere di quello che sente da una parte o legge dall'altra. L'importante è ascoltare entrambe le parti
 
si dice La verità sta in mezzo a due bugie, se non c'è controinformazione e cioè una delle due bugie nessuno saprà mai la verità. Ovviamente Greg da solo non è la controinformazione, fortunatamente ce ne sono altri ed è giusto che sia così....chi è intelligente comincia a capire a cosa credere e a cosa non credere di quello che sente da una parte o legge dall'altra. L'importante è ascoltare entrambe le parti
Non so tu, ma personalmente quando metto a confronto due opinioni cerco di farlo tra autori/persone/fonti di autorevolezza simile, o comunque con una differenza accettabile.
Oggi però si mette abitualmente sullo stesso piano l'opinione dell'uomo della strada (di Youtube o del bar...) e quella di fonti autorevoli (giornalismo specializzato, centri ricerche, scienza, ecc...), che si tratti di auto, di temi politici o di salute della persona.
Per me quella non è controinformazione, sono banalità, che possono anche far prendere cantonate colossali se si cerca di farsi un'idea su un'argomento che non si conosce.
La verità può stare nel mezzo solo se le due posizioni sono sullo stesso piano.
un lettore non dovrebbe per forza andare a spulciare i dati numerici. Che non dicono tutto, e sopratutto non ho sott'occhio quelli della concorrenza.
Ok, le auto vanno tutte bene. Per dire, non credo ci siano auto con tenuta inaccettabile.
Ma se una è la peggiore del segmento andrebbe evidenziato. E in pagella si merita 2 stelle. Mentre oggi probabilmente ne prende 4.
Come si dovrebbe rimarcare che l'abitabilità o il bagagliaio sono decisamente peggio della media, mentre oggi al massimo vengono definite non al top.
Si fanno critiche esplicite magari dove sanno che al cliente frega nulla, topo lo scontrino del portellone non ben nascosto.
Non so che copie consegnino dalle tue parti, ma in quelle che leggo io le 2 stelle ogni tanto si vedono. Così come le critiche che indichi.
"Non al top" viene indicato quando un valore è nella media, non quando è sotto.
Poi ci sta anche che qualche volta un risultato negativo non venga strombazzato ai 4 venti come tale, ma descritto e spiegato in modo più delicato (che non significa scrivere buono se è scarso), perchè potrebbe essere frainteso e dare il via alle sparate del tipico uomo della strada, che stroncherebbe definitivamente la carriera commerciale di un modello. Lo stesso risultato quindi non viene falsato ma descritto in altra maniera, con lo stesso significato ma con un giro di parole. Cosa che è accaduta ad esempio con il basso risultato all'ultimo test Euroncap della Punto, dove le riviste hanno descritto la situazione in modo abbastanza pacato, contestualizzandola, mentre sul web i vari espertoni hanno subito bollato la vettura come assolutamente pericolosa, cosa che fa sorridere chi capisce qualcosina di auto, perchè sa che è esattamente la stessa che nel 2006 era tra le prime del suo segmento.
La verità, anche qui, non sta esattamente nel mezzo...
 
no supercinque, purtroppo la mia opinione in questo caso è diversa dalla tua, vedo che spessoproprio i giornali "autorevoli" si limitano a riportare le cartelle stampa (parlo in generale, anche per quel che riguarda la politica, i quotidiani, i telegiornali ecc ecc) e a dare la notizia nella forma che gli viene richiesta. Tante volte la forma da un valore diverso alla notizia.
 
Non so tu, ma personalmente quando metto a confronto due opinioni cerco di farlo tra autori/persone/fonti di autorevolezza simile, o comunque con una differenza accettabile.
Oggi però si mette abitualmente sullo stesso piano l'opinione dell'uomo della strada (di Youtube o del bar...) e quella di fonti autorevoli (giornalismo specializzato, centri ricerche, scienza, ecc...), che si tratti di auto, di temi politici o di salute della persona.
Per me quella non è controinformazione, sono banalità, che possono anche far prendere cantonate colossali se si cerca di farsi un'idea su un'argomento che non si conosce.
La verità può stare nel mezzo solo se le due posizioni sono sullo stesso piano.

Però è anche vero che questo giornalismo "specializzato" ha contribuito alla diffusione ed ad indurre negli acquirenti, bisogni onestamente senza senso e non necessari!

A partire dalla fantomatica spaziosità/necessità dei SUV, che onestamente sono tutto tranne che spaziosi (alcuni lo saranno pure, ma è pur vero che sono lunghi 5m) e a tutte le diavolerie elettroniche.
In primis gli ADAS.

Se si facesse un po' di educazione stradale/civica, tutte sti aggeggi non servirebbero.
E le auto non sarebbero viste ormai come dei videogames ma degli oggetti magari più semplici e meno costosi e forse anche più ecologici (meno peso e meno mastodontiche!).

Non è una critica al tuo post, volevo solo esprimere un'idea agganciandomi al tuo post ;)
 
no supercinque, purtroppo la mia opinione in questo caso è diversa dalla tua, vedo che spessoproprio i giornali "autorevoli" si limitano a riportare le cartelle stampa (parlo in generale, anche per quel che riguarda la politica, i quotidiani, i telegiornali ecc ecc) e a dare la notizia nella forma che gli viene richiesta. Tante volte la forma da un valore diverso alla notizia.
Una cartella stampa raramente non è riconoscibile come tale.
Per me controinformazione rimane un giornale altrettanto autorevole che dà una lettura diversa o opposta dello stesso fatto, non uno qualunque che si filma con la fotocamera, che potrebbe essere il nostro vicino di casa con la passione per le auto thailandesi, che non ha nemmeno la patente ma è conosciutissimo per i suoi accesi e urlati giudizi stroncanti, su vetture che però non ha mai visto dal vivo....
 
che vi stia simpatico o meno lasciatelo perdere e non regalategli click e visibilità.
se volete farvi un'idea dei suoi trascorsi e delle sue competenze fate una ricerchina veloce su google a porposito di Gianluca Gregis, Uk garage, ats, Lotus, Radical, o andate a curiosare sul forum Lotus e auto inglesi... ne leggerete delle belle.

Letto questo ed altro. No comment.
 
Però è anche vero che questo giornalismo "specializzato" ha contribuito alla diffusione ed ad indurre negli acquirenti, bisogni onestamente senza senso e non necessari!

A partire dalla fantomatica spaziosità/necessità dei SUV, che onestamente sono tutto tranne che spaziosi (alcuni lo saranno pure, ma è pur vero che sono lunghi 5m) e a tutte le diavolerie elettroniche.
In primis gli ADAS.

Se si facesse un po' di educazione stradale/civica, tutte sti aggeggi non servirebbero.
E le auto non sarebbero viste ormai come dei videogames ma degli oggetti magari più semplici e meno costosi e forse anche più ecologici (meno peso e meno mastodontiche!).
Capisco il tuo punto di vista, però vorrei far notare che le riviste provano i modelli che vengono messi in commercio, in genere nella loro versione più richiesta dai clienti, o che si prevede che farà maggiori numeri.
Se le Case presentano 10 SUV e 1 berlina, probabilmente ci sarà la prova di quest'ultima, ma il resto della rivista sarà inevitabilmente pieno di SUV, c'è poco da fare...
Però un attento lettore noterà che magari i consumi di questi sono superiori rispetto alla berlina, che il tempo sul giro o le prove di stabilità danno risultati diversi. Altri non ci faranno caso.
Diverso il discorso ADAS, possono non piacere (anche se prima di dire che non mi piacciono o non mi servono dovrei provarli...) ma è tangibile il fatto che hanno raggiunto un livello di precisione impensabile 10 anni fa.
Quattroruote ha dovuto studiare molte prove dedicate proprio agli ADAS, per verificarne il funzionamento e le differenze tra modelli e marchi. Prove abbastanza simili a quelle che di recente sono state introdotte anche da Euroncap.
 
Però è anche vero che questo giornalismo "specializzato" ha contribuito alla diffusione ed ad indurre negli acquirenti, bisogni onestamente senza senso e non necessari!

A partire dalla fantomatica spaziosità/necessità dei SUV, che onestamente sono tutto tranne che spaziosi (alcuni lo saranno pure, ma è pur vero che sono lunghi 5m) e a tutte le diavolerie elettroniche.
In primis gli ADAS.

Se si facesse un po' di educazione stradale/civica, tutte sti aggeggi non servirebbero.
E le auto non sarebbero viste ormai come dei videogames ma degli oggetti magari più semplici e meno costosi e forse anche più ecologici (meno peso e meno mastodontiche!).

Non è una critica al tuo post, volevo solo esprimere un'idea agganciandomi al tuo post ;)

Su questo in generale concordo, anche se non saprei quantificare in che misura le riviste del settore abbiamo determinato la diffusione dei Suv e degli ADAS, e in che misura invece l’abbiano determinata le case stesse.
 
Capisco il tuo punto di vista, però vorrei far notare che le riviste provano i modelli che vengono messi in commercio, in genere nella loro versione più richiesta dai clienti, o che si prevede che farà maggiori numeri.

Io incomincio anche non credere più che è/sono il mercato/clienti (ovvero noi) a decidere cosa vogliano.
Io invece ti dico che se tu bombardi i clienti con un determinato prodotto, con pubblicità, campagne ecc.. io ti dico che viene comprato anche se magari non è il prodotto migliore o di cui se ne abbia necessità.

La massa per sentirsi accettata compra qualsiasi cosa e ragiona molto meno di quello che si possa pensare
 
Capisco il tuo punto di vista, però vorrei far notare che le riviste provano i modelli che vengono messi in commercio, in genere nella loro versione più richiesta dai clienti, o che si prevede che farà maggiori numeri.
la versione non so quanto venga scelta, sicuramente non in toto visto che per fare bella figura vengono di solito strafarcite di optional.
E anche questo secondo me è poco enfatizzato nelle prove, semplificando per esempio ci viene detto che il clima automatico è da 5 stelle, senza evidenziare che con il manuale di serie il risultato potrebbe essere molto diverso (si, di solito viene detto che è optional, ma a un utente non troppo esperto potrebbe sfuggire che le cose potrebbero cambiare molto con allestimento di serie)
 
Tra poco chiuderemo il topic perché, a giudicare dai crescenti OT, mi sembra che l’argomento sia stato sviscerato.

Eventualmente si apre un argomento sulle prove su strada di Quattroruote.
 
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Io incomincio anche non credere più che è/sono il mercato/clienti (ovvero noi) a decidere cosa vogliano.
Io invece ti dico che se tu bombardi i clienti con un determinato prodotto, con pubblicità, campagne ecc.. io ti dico che viene comprato anche se magari non è il prodotto migliore o di cui se ne abbia necessità.

La massa per sentirsi accettata compra qualsiasi cosa e ragiona molto meno di quello che si possa pensare

La stessa logica, visto che siamo nella rom Alfa, applicata da Fiat dalla 155 in avanti, per stroncare le resistenze della clientela e portarla a comprare mano a mano prodotti in realtà lontanissimi dal classico layout di Arese.

Applicato all'automotive più in generale, è corretto affermare che le tendenze vengono indotte o cmq il trend segue un determinato percorso, fatto dalle scelte industriali di chi costruisce.
 
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