Ed ecco un'altra "tegola" su questa benedetta transizione. Si era parlato della possibile invasione di prodotti cinesi dato che l'elettrico ha azzerato tutto il gap che c'era con i motori termici europei vs cinesi.
Beh secondo i dati l'invasione è già in atto, il fatto che non si veda è semplicemente perchè è nascosta nel Cavallo di Troia che ci siamo portati in casa e che presto salterà fuori.
Questo per un semplice fattore, la Cina tempo fa ha da una parte allentato le regole per le joint venture e dall'altro ha introdotto per il mercato interno gli incentivi dove erano escluse le auto di importazione e i produttori di batterie stranieri. Quindi tutti i marchi europei per cavalcare l'onda del forte mercato cinese hanno stretto allenze per produrre auto elettriche nel paese per poterle vendere.
E fin qui ci può stare, peccato però che i numeri dicono altre cose, la cina ha esportato nel 2021 circa 550 mila elettrche di cui il 40%, circa 220 mila unità, in europa. Di questo 40% il 10% era di marchi cinesi, mentre il 30% erano di aziende europee.
Quindi dov'è, anzi dove sarà, la bega ? Il problema è che questi investimenti hanno :
- agevolato le aziende cinesi che stanno crescendo in termini di volumi, fabbriche e nell'agevolazione del reperimento delle materie prime a prezzi stracciati.
- prestato soldi alle aziende Europee a bassisimo costo, terreni edificabili, snellimento delle faccende burocratiche, manodopera a basso costo.
Quindi considerando che l'europa ha dazi del 10% rispetto ai 27 degli Usa non solo ci ritroveremo i prodotti cinesi crescere di volume nel mercato europeo diventando sempre più competitivi, ma la Cina diventerà anche un hub mondiale per le esportazione di prodotti di marchi euopei in Europa.
Ergo non solo avremo l'invasione cinese con prodotti cinesi, ma l'invasione cinese con prodotti europei... Bingo!
Considerando poi che le fabbriche europee subiranno una notevole sfoltita, terzisti che con i loro prodotti saranno tagliati fuori dalla transizione... beh vedete voi...
