<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I difetti della trazione posteriore | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

I difetti della trazione posteriore

Verde oliva ... my god. :D
L'altro giorno ho visto una 131 color panna ... inevitabile silicone nero intorno a parabrezza e lunotto ...
:D

Sara', ma io son contento delle auto che si vedono oggi in giro, anche se con un po' meno di carattere oppure "anima" rispetto a quelle di un tempo ....
 
leolito ha scritto:
Verde oliva ... my god. :D
L'altro giorno ho visto una 131 color panna ... inevitabile silicone nero intorno a parabrezza e lunotto ...
:D

Sara', ma io son contento delle auto che si vedono oggi in giro, anche se con un po' meno di carattere oppure "anima" rispetto a quelle di un tempo ....

quotone :!: 8)
 
Questo thread lo avevo aperto non per dire che la Tp è peggio della Ta ma per dire che ogni soluzione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Come tutte le cose.
Ho trovato un VIDEO SPETTACOLARE con auto TP.
A mio parere usano un pò troppo il freno a mano però è fantastico.
Guardate qua:

http://www.youtube.com/watch?v=nZh46XNx9XU
 
rich20 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Credo che tu sia informato male (niente di male).
Nel WTCC vengono zavorrate tutte le auto che vincono i granpremi precedenti indipendentemente da Tp o Ta o Ti.

http://www.eracemotorblog.it/2007/12/19/wtccil-nuovo-sistema-zavorre.html
Regolamento 2007

Ciao

non vorrei avere ragione a tutti i costi, ma mi pare di ricordare che a parità di gruppo di omologazione, le trazioni posteriori devono pesare almeno 30kg in più....

le zavorre che tu citi sono quelle variabili in base a punteggio e classifica per rendere sempre competitive e combattute le gare.

Questo sincerametne non lo so!!
Allora mi informo e ti faccio sapere.
Grazie ciao
 
gtdreaming ha scritto:
quadamage76 ha scritto:
mikuni ha scritto:
Visto che qua pare ci sia l'esaltazione della trazione posteriore ne ricordo i difetti:

1. Peso
2. Costo
3. Necessita di guidatore abile (sovrasterzi)
4. Ingombro nell'abitacolo dell'albero di trasmissione
5. Assorbimento potenza (a parità di motore è come avere meno cavalli)
6. Difficoltà di guida sulla neve

Ricordo che quando nevica i fossi sono frequentati soprattutto dalle Bmw.

assorbimento di potenza proprio no, delle tre soluzioni è quella con il rendimento più altro.

Potrei gentilmente sapere su quale base si fonda una simile affermazione? E' una mia curiosità (ho il libro di fisica dell'università che ingombra un casino, vorrei sapere se posso buttarlo o no...)
Fisica? Beh, sarebbe il caso che fossi più attento. Su un testo di fisica difficilmente troverai un argomento del genere. Bisogna andare più avanti, ai testi di meccanica applicata alle macchine, ai testi di tribologia e lubrificazione, ai testi di costruzione di macchine.

Ecco qualche lettura che farebbe bene ai molti profeti di questo forum (senza polemiche)
M. Guiggiani, "Dinamica del veicolo", Città Studi Edizioni, Torino, 1998.
L'assetto dell'autoveicolo, Zagatti, Zennaro e Pasqualetto, Levrotto e Bella, 1994;
Fundamentals of Vehicle Dynamics , T.D. Gillespie, SAE, 1992;
Race Car Vehicle Dynamics, W.F. Milliken e D.L. Milliken, SAE, 1995;
Tyres, Suspension and Handling, J.C. Dixon, Cambridge University Press, 1991.
 
ezio12 ha scritto:
a te farebbe bene qualoche lettura sulla modestia e sulla presunzione.
Nemo propheta in patria. Inoltre mi sono semplicemente limitato a suggerire, non ad insultare, come è tua abituale prassi. In ogni caso, da quelle letture, ciascuno di noi potrà trarre utili ed interessanti spunti per acculturarsi ed evitare le classiche figuracce derivanti dal sostenere aprioristicamente certe posizioni.
Buona passeggiata cilentana.
 
ezio12 ha scritto:
a te farebbe bene qualoche lettura sulla modestia e sulla presunzione.
Giusto per citare quanto asserisce l'editore che ci dà spazio in questo forum, ecco cosa dice alla voce TECNICA

Trazione
Le vetture possono trasmettere a terra la potenza con le ruote anteriori, con le ruote posteriori o con tutte e quattro, ossia con la trazione integrale*. La trazione anteriore si è imposta non solo sulle utilitarie ma anche sulle vetture di potenza elevata dal momento che i progressi della tecnica e le esperienze accumulate hanno consentito di porre rimedio ai punti deboli di questa soluzione, quali pesantezza del comando e reazioni sullo sterzo in accelerazione, elevati pattinamenti in partenza, diametro elevato di sterzata, usura dei pneumatici* e durata dei giunti sui semiassi*. La trazione anteriore ha i vantaggi di un ottimale sfruttamento dello spazio, della riduzione di peso (non ci sono l?albero di trasmissione e il differenziale* posteriore), nonché della grande facilità di guida e di controllo in tutte le condizioni di fondo stradale, in particolare con aderenza limitata, dal momento che la traiettoria della vettura viene corretta con movimenti istintivi del volante e che il peso gravante sull?asse motore provvede aderenza sufficiente nella maggior parte delle situazioni. La trazione posteriore ha oggi una giustificazione tecnica quasi esclusivamente per le potenze più elevate (per le quali sarebbe comunque preferibile la trazione integrale), per i modelli di intonazione spiccatamente sportiva dove viene apprezzato un comportamento più attivo e per il fatto che l?ingombro di motori 6 cilindri* in linea e V12 non consentirebbero comunque l?adozione della trazione anteriore abbinata alla collocazione trasversale del propulsore. Il bloccaggio del differenziale può rimediare a cali di trattività sui fondi a scarsa aderenza. La trazione integrale* può essere di tipo inseribile*, ossia normalmente la vettura è a due ruote motrici e in caso di perdita di aderenza viene inserita manualmente o automaticamente la trazione sulle quattro ruote, oppure di tipo permanente*, con tutte le ruote sempre in presa.
 
riporto una valutazione dell'ingegner MAURO COPPINI che è stato anche direttore di Quattroruote ( leggere attentamente le sue ultime considerazioni a termine del suo giudizio riguardo alla TA e TP:

"Dal punto di vista della sicurezza la trazione anteriore, almeno per quello che riguarda le vetture di grande produzione, rappresenta la soluzione migliore dal punto di vista della sicurezza.Il suo comportamento al limite (e oltre) è infatti prevedibile e, quello che più conta, la reazione istintiva del pilota in situazione critiche è la più corretta. Una vettura a trazione anteriore ha un comportamento sottosterzante. Vale a dire quando in curva si supera il limite di aderenza la vettura tende ad allargare la curva inserendosi quindi su una traiettoria di raggio maggiore diminuendo così il valore della forza centrifuga che tende a portarla fuori strada. La reazione emotiva del guidatore, rilascio dell'acceleratore o addirittura intervento sui freni e aumento dell'angolo di sterzo, è la risposta giusta perchè riporta peso sull'avantreno, ne aumenta l'aderenza e rende possibile accentuare la sterzata. Per contro in rilascio, in ingresso di curva, possono sorgere problemi . A quel punto, infatti, il trasferimento di carico aumenta l'aderenza all'anteriore mentre lascia inalterata quella del posteriore: l'auto tende a puntare verso l'interno della curva per inscriversi un una traiettoria di raggio minore con conseguente pericolo di sovrasterzo, fino ad arrivare al testa e coda. Nel caso della trazione posteriore, al contrario, ci si trova davanti a vetture sovrasterazanti. Al limite questo tipo di vetture presenta una deriva maggiore al posteriore rispetto all'anteriore. L'auto tende ad avvitarsi su se stessa e le manovre necessarie per riportarla in traiettoria sono tutt'altro che istintive. Occorre infatti controsterzare ed allo stesso tempo modulare l'acceleratore per recuperare aderenza ma stando ben attenti a non intervenire sui freni perchè a quel punto il testa a coda sarebbe inevitabile. Tutto questo in linea del tutto teorica. Oggi i controlli elettronici del comportamento dinamico del veicolo e schemi sospensivi sofisticati (come il multi link al posteriore) sono in grado di gestire le vattura al limite attraverso la frenata selettiva dele ruote. Scelga pure una trazione posteriore, quindi, che, per il fatto di specializzare l'asse posteriore per la trazione e quello anteriore per la direzionalità, offre impareggiabili sensazione di guida, soprattutto quando si è im presenza di livelli di potenza elevati. "

Io , egregio iteq credo maggiormente nelle affermazioni dell'ingegner Coppini, di indubbia fama e competenza , che ad un utente qualsiasi del forum ( con tutto il rispetto per gli utenti )
 
ezio12 ha scritto:
riporto una valutazione dell'ingegner MAURO COPPINI che è stato anche direttore di Quattroruote ( leggere attentamente le sue ultime considerazioni a termine del suo giudizio riguardo alla TA e TP:

"Dal punto di vista della sicurezza la trazione anteriore, almeno per quello che riguarda le vetture di grande produzione, rappresenta la soluzione migliore dal punto di vista della sicurezza.Il suo comportamento al limite (e oltre) è infatti prevedibile e, quello che più conta, la reazione istintiva del pilota in situazione critiche è la più corretta. Una vettura a trazione anteriore ha un comportamento sottosterzante. Vale a dire quando in curva si supera il limite di aderenza la vettura tende ad allargare la curva inserendosi quindi su una traiettoria di raggio maggiore diminuendo così il valore della forza centrifuga che tende a portarla fuori strada. La reazione emotiva del guidatore, rilascio dell'acceleratore o addirittura intervento sui freni e aumento dell'angolo di sterzo, è la risposta giusta perchè riporta peso sull'avantreno, ne aumenta l'aderenza e rende possibile accentuare la sterzata. Per contro in rilascio, in ingresso di curva, possono sorgere problemi . A quel punto, infatti, il trasferimento di carico aumenta l'aderenza all'anteriore mentre lascia inalterata quella del posteriore: l'auto tende a puntare verso l'interno della curva per inscriversi un una traiettoria di raggio minore con conseguente pericolo di sovrasterzo, fino ad arrivare al testa e coda. Nel caso della trazione posteriore, al contrario, ci si trova davanti a vetture sovrasterazanti. Al limite questo tipo di vetture presenta una deriva maggiore al posteriore rispetto all'anteriore. L'auto tende ad avvitarsi su se stessa e le manovre necessarie per riportarla in traiettoria sono tutt'altro che istintive. Occorre infatti controsterzare ed allo stesso tempo modulare l'acceleratore per recuperare aderenza ma stando ben attenti a non intervenire sui freni perchè a quel punto il testa a coda sarebbe inevitabile. Tutto questo in linea del tutto teorica. Oggi i controlli elettronici del comportamento dinamico del veicolo e schemi sospensivi sofisticati (come il multi link al posteriore) sono in grado di gestire le vattura al limite attraverso la frenata selettiva dele ruote. Scelga pure una trazione posteriore, quindi, che, per il fatto di specializzare l'asse posteriore per la trazione e quello anteriore per la direzionalità, offre impareggiabili sensazione di guida, soprattutto quando si è im presenza di livelli di potenza elevati. "

Io , egregio iteq credo maggiormente nelle affermazioni dell'ingegner Coppini, di indubbia fama e competenza , che ad un utente qualsiasi del forum ( con tutto il rispetto per gli utenti )
Quanto io ho riportato lo trovi nella sezione di Quattroruote dedicata alla tecnica (http://www.quattroruote.it/tecnica/Spiegazione.cfm?Codice=619). Perciò non è farina del mio sacco, quanto, almeno per responsabilità, del Direttore di codesta rivista.
Per quanto riguarda la credibilità degli utenti del forum (non tutti, qualcuno è serio) la penso come te: quale credibilità si puo' assegnare ad un partecipante di un forum che sostiene di rilevare il beccheggio in retromarcia frenando?....buon Cilento...
 

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