Due belle vetture, ma dal non grande successo. Questo in sintesi il giudizio (condivisibile) di Quattroruote nell'articolo dedicato ai 15 anni di 159 e Brera.
Io posso parlarne con cognizione di causa, avendo posseduto, con totale soddisfazione, una Brera 1.750 Tbi (200 cv) dal settembre 2013 al febbraio 2020, ovvero quasi 7 anni. Una vettura molto discussa (non l'estetica però) dagli alfisti, sia la berlina che la coupè, soprattutto per dei pregiudizi che si sono portate dietro per anni, almeno fino alla presentazione della versione 1.750 turbo, nel 2008 (motore 100% italiano e peso diminuito di 50 kg). Quali? Questi: "E' troppo pesante", "ha motori Yankee", "costa troppo".
Nessuno peraltro ha mai avuto da ridire sulle sospensioni (quadrilatero ant. e multilink post.). Nonchè, come detto, sull'eleganza degli esterni e l'"alfismo" degli interni. Nonchè sull'handling di entrambe.
Indubbiamente questi giudizi all'inizio non erano campati in aria. In effetti i motori a benzina della prima generazione avevano basamento e monoblocco USA (GM), oltre a un cambio di origine Opel. Solo la testata, come spiegava l'ing. Domenico Chirico nel suo libro, era Alfa DOC. Anche il peso era effettivamente elavato, e il prezzo anche.
Con l'introduzione delle versioni 1.750 Tbi a mio avviso sono cambiate molte cose: quel motore (del tutto italiano, progettato dall'ing. Martinelli, ex Ferrari F.1) era eccezionale, non per nulla fu montato, tutto in lega leggera, anche nella 4C. Una coppia notevolissima (320 NM), unita a un peso leggermente diminuito e la trazione solo anteriore, conferivano ottime prestazioni sia alla 159 che alla Brera, quest'ultima soprattutto nella versione TI. Anche il prezzo diminuì sensibilmente: la Brera 1.750 Tbi costava di base circa 30.000 euro.
Purtroppo, dopo soli 2 anni dalla presentazione del nuovo motore, la produzione di fatto cessò. Era il 2010.
https://www.quattroruote.it/news/cu...anesi_disegnate_da_giugiaro_foto_gallery.html
Io posso parlarne con cognizione di causa, avendo posseduto, con totale soddisfazione, una Brera 1.750 Tbi (200 cv) dal settembre 2013 al febbraio 2020, ovvero quasi 7 anni. Una vettura molto discussa (non l'estetica però) dagli alfisti, sia la berlina che la coupè, soprattutto per dei pregiudizi che si sono portate dietro per anni, almeno fino alla presentazione della versione 1.750 turbo, nel 2008 (motore 100% italiano e peso diminuito di 50 kg). Quali? Questi: "E' troppo pesante", "ha motori Yankee", "costa troppo".
Nessuno peraltro ha mai avuto da ridire sulle sospensioni (quadrilatero ant. e multilink post.). Nonchè, come detto, sull'eleganza degli esterni e l'"alfismo" degli interni. Nonchè sull'handling di entrambe.
Indubbiamente questi giudizi all'inizio non erano campati in aria. In effetti i motori a benzina della prima generazione avevano basamento e monoblocco USA (GM), oltre a un cambio di origine Opel. Solo la testata, come spiegava l'ing. Domenico Chirico nel suo libro, era Alfa DOC. Anche il peso era effettivamente elavato, e il prezzo anche.
Con l'introduzione delle versioni 1.750 Tbi a mio avviso sono cambiate molte cose: quel motore (del tutto italiano, progettato dall'ing. Martinelli, ex Ferrari F.1) era eccezionale, non per nulla fu montato, tutto in lega leggera, anche nella 4C. Una coppia notevolissima (320 NM), unita a un peso leggermente diminuito e la trazione solo anteriore, conferivano ottime prestazioni sia alla 159 che alla Brera, quest'ultima soprattutto nella versione TI. Anche il prezzo diminuì sensibilmente: la Brera 1.750 Tbi costava di base circa 30.000 euro.
Purtroppo, dopo soli 2 anni dalla presentazione del nuovo motore, la produzione di fatto cessò. Era il 2010.
https://www.quattroruote.it/news/cu...anesi_disegnate_da_giugiaro_foto_gallery.html
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