<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Grazie Tutor | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Grazie Tutor

tafano67 ha scritto:
Il rispetto delle regole è principale problema della nostra nazione ma nessuno parrebbe accorgersene...
Per quanto mi riguarda, molte persone nemmeno sembrano accorgersi del senso di quello che io sostengo, nonostante ormai abbia consumato la tastiera a forza di scriverlo.

...ben venga un piccolo sacrificio per gli onesti per tartassare i disonesti...
Mi dispiace molto, ma io proprio non riesco a considerare "piccolo sacrificio", dopo oltre 30anni e un milione di km senza alcun incidente, l'essermi ridotto a circolare in condizioni di costante stress, con gli occhi puntati non più sulla strada e sui suoi occupanti (come per decenni ho fatto) ma sugli innumerevoli cartelli che la costellano e ciò nonostante con la costante probabilità di ritrovarmi appioppate grottesche multe (di cui posso essere informato, nell'era Internet, con CINQUE mesi di ritardo) pur nulla di concretamente pericoloso facendo. Questo non è un piccolo sacrificio, è una porche.ria bella e buona. Anche perché, panna sulla torta, questo ammirevole meccanismo indiscutibilmente foraggia interessi (esattoriali, politici, propagandistici...) che nulla hanno a che fare con i nobili scopi sbandierati e, ciliegina sulla panna, di fatto NON tartassa coloro che oggettivamente si comportano male sulle strade, ma tartassa piuttosto e preferenzialmente gli altri, molto più comodi e redditizi (in ogni senso) da tartassare. Mi riferisco non tanto all'autostrada quanto piuttosto a tutto il resto.

...è evidente che percorrendo una autostrada deserta molti possano pensare che sia lecito percorrerla a qualsiasi velocità...
Ecco una frase che emana un leggero sentore di ciò che io chiamo propaganda. Per quanto mi riguarda, infatti, mai ho parlato di andare a "qualsiasi" velocità, ma caso mai di velocità che, nelle oggettive circostanze specifiche, può non essere pericolosa o, per lo meno, non più pericolosa di molte altre cose.

...senza considerare un fattore basilare ...... è vietato
nello stesso modo in cui è vietato attraversare col rosso quando non arriva nessuno...
Proprio qui sta il punto che invano cerco di spiegare.
Passare con il rosso quando nessuno è presente É vietato ma NON É pericoloso. In altre parole, è una di quelle circostanze, che dovrebbero essere rarissime e che invece sono sempre più frequenti e invocate, in cui il divieto diventa puramente teorico, formale, burocratico, in tal modo perdendo la propria autorevolezza ed anche, inevitabilmente, il proprio valore educativo, esattamente come accade in qualsiasi contesto (scuola, famiglia...) a qualunque obbligo o divieto che imponga di fare una cosa che si rivela, in pratica, assurda.

Se io progetto un passaggio a livello che si chiude dieci minuti prima dell'effettivo passaggio del treno NON POSSO, razionalmente, appioppare la qualifica di incosciente o criminale o privo di senno a chi, passando di là ogni giorno e quindi conoscendo benissimo il meccanismo, non appena le sbarre si abbassano vi si infila sotto ed attraversa i binari. In quel caso l'incosciente, l'irrazionale SONO IO, specie se nel progettare il passaggio a livello ho avuto a disposizione tutta la (semplice) tecnologia necessaria per fare in modo che le sbarre funzionassero in maniera più degna di rispetto.

...sfrecciare a 200 all'ora con la strada vuota può essere considerato tollerabile ma ... può sempre scoppiarti una gomma ... esserci un daino che attraversa la strada ... oppure un disgraziato che si è cappottato o intraversato qualche minuto prima che tu sopraggiunga...
Anche qui è questione di senso della misura.
Una gomma può scoppiare anche a 130 e non credo proprio che gli esiti di un tale evento siano molto diversi alle due velocità, specie se il confronto viene fatto tra i 200 all'ora su autostrada vuota e i 130 su autostrada densa di auto e camion.
Il daino o il veicolo di traverso in mezzo alla strada, sempre nell'ipotesi di correre "forte" sull'autostrada in condizioni opportune (ottima visibilità e traffico scarso o nullo), si vede da una distanza che è più che sufficiente a rallentare per tempo; a meno che non si sia ubriachi o addormentati o distratti, ma in tali casi il problema NON è la velocità e... ritorniamo al solito discorso.
 
Io non credo affatto sia fuori luogo, facendo le opportune distinzioni, fare in questi contesti degli esempi di un certo tipo (parlando di regime, resistenza partigiana, dittatura...), per la semplice ragione che, seppure su scala diversa, i meccanismi sono esattamente gli stessi.

Una legge potrà essere realmente e durevolmente rispettata dalla maggioranza dei cittadini solo ed esclusivamente se essa è, in tutti i sensi del termine, rispettabile. Esattamente come accade ad una qualsiasi persona, che appunto sarà veramente rispettata solo ed esclusivamente se è degna di rispetto, ovvero magari esigente e intransigente MA corretta, onesta, coerente e NON isterica o dispotica nel suo comportamento con il prossimo.

In alternativa, una legge o una persona possono essere rispettate per paura: la gente obbedisce ma disprezza, si sente sottoposta ad inganno, violenza, ingiustizia e quindi, giustamente, cerca di reagire meglio che può, compatibilmente con il proprio istinto di sopravvivenza.

Tanto più ci si sposta dalla prima ipotesi alla seconda, tanto più si scivola verso il dispotismo e la dittatura. La legge che impone obblighi o divieti isterici dietro minaccia di punizioni colossali viene rispettata ma è lontana anni luce dall'essere rispettabile. Se io, diventato dittatore, emanassi una legge che imponesse a tutti di non uscire di casa dalle ore 18 all'alba successiva, pena la fucilazione sul posto, sicuramente vedrei la mia legge rispettata dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Potrei anche, dopo, apparire sorridente in televisione a dire che "i cittadini hanno dimostrato di capire ed apprezzare il provvedimento" e anche, ancora più sorridente, a dire che "il provvedimento ha portato ad una netta riduzione degli stupri e delle aggressioni e degli incidenti e QUINDI è cosa buona e giusta". Tutto questo però NON farebbe di me una brava persona e NON farebbe delle mie leggi delle leggi rispettabili.

Il portatore di divisa che con atteggiamento pontificio appioppa grottesca sanzione a seguito di azione oggettivamente priva di qualunque concreta pericolosità (tipica e purtroppo frequentissima, come gli stessi addetti ai lavori dichiarano quando sono fuori servizio, multa puramente esattoriale) con immancabile corredo di frasi in dotazione (non dipende da me, io ho le mani legate...) incarna, seppure su scala ovviamente minore, esattamente questa figura.
Il suo agire non è autorevole, come la divisa indossata vorrebbe, ma autoritario, cosa radicalmente diversa e, appunto, molto meno rispettabile.
 
marimasse ha scritto:
Io non credo affatto sia fuori luogo, facendo le opportune distinzioni, fare in questi contesti degli esempi di un certo tipo (parlando di regime, resistenza partigiana, dittatura...), per la semplice ragione che, seppure su scala diversa, i meccanismi sono esattamente gli stessi.

Una legge potrà essere realmente e durevolmente rispettata dalla maggioranza dei cittadini solo ed esclusivamente se essa è, in tutti i sensi del termine, rispettabile. Esattamente come accade ad una qualsiasi persona, che appunto sarà veramente rispettata solo ed esclusivamente se è degna di rispetto, ovvero magari esigente e intransigente MA corretta, onesta, coerente e NON isterica o dispotica nel suo comportamento con il prossimo.

In alternativa, una legge o una persona possono essere rispettate per paura: la gente obbedisce ma disprezza, si sente sottoposta ad inganno, violenza, ingiustizia e quindi, giustamente, cerca di reagire meglio che può, compatibilmente con il proprio istinto di sopravvivenza.

Tanto più ci si sposta dalla prima ipotesi alla seconda, tanto più si scivola verso il dispotismo e la dittatura. La legge che impone obblighi o divieti isterici dietro minaccia di punizioni colossali viene rispettata ma è lontana anni luce dall'essere rispettabile. Se io, diventato dittatore, emanassi una legge che imponesse a tutti di non uscire di casa dalle ore 18 all'alba successiva, pena la fucilazione sul posto, sicuramente vedrei la mia legge rispettata dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Potrei anche, dopo, apparire sorridente in televisione a dire che "i cittadini hanno dimostrato di capire ed apprezzare il provvedimento" e anche, ancora più sorridente, a dire che "il provvedimento ha portato ad una netta riduzione degli stupri e delle aggressioni e degli incidenti e QUINDI è cosa buona e giusta". Tutto questo però NON farebbe di me una brava persona e NON farebbe delle mie leggi delle leggi rispettabili.

Il portatore di divisa che con atteggiamento pontificio appioppa grottesca sanzione a seguito di azione oggettivamente priva di qualunque concreta pericolosità (tipica e purtroppo frequentissima, come gli stessi addetti ai lavori dichiarano quando sono fuori servizio, multa puramente esattoriale) con immancabile corredo di frasi in dotazione (non dipende da me, io ho le mani legate...) incarna, seppure su scala ovviamente minore, esattamente questa figura.
Il suo agire non è autorevole, come la divisa indossata vorrebbe, ma autoritario, cosa radicalmente diversa e, appunto, molto meno rispettabile.
quoto il tuo discorso: non ha senso stare in coda in autostrada solo perchè si deve stare attenti al "grande fratello" che ti spia e ti punisce.... settimana scorsa mi è capitato che una matiz mi lampeggiasse (in corsia di dx) sulla A1 solo perchè ....rispettavo il limite imposto dal tutor!!!...

insomma è frustrante e per di più incattivisce davvero le persone una situazione del genere.....

a tacere del fatto che può capitare di prendere 4 contravvenzioni consecutive e di dover in quella ipotesi provare a difenderti spiegando al giudice che in realtà hai commesso una sola infrazione alla luce della sentenza 14/2007 della corte costituzionale....

una legge distante dai cittadini è un disvalore: pagare le tasse al confronto è un obbligo utile e giusto.... :?:
 
Non si puo' che quotare marimasse.
Anche perche' guidare con l'attenzione COSTANTEMENTE presa dal tachimetro e' pericoloso. Come dimostrato da studi condotti in Inghilterra ed Italia in modo del tutto indipendente (cfr. Scientific American e Auto)
Posto che uno sciamannato che va a 160 in mezzo al traffico a zigzag va fermato SUBITO da una PATTUGLIA, chi si trova magari a 140 perche' si sposta col flusso e sta tenendo gli occhi sulla strada, le altre auto e gli specchietti non commette nulla di grave, anzi, sta guidando in maniera molto piu' sicura di chi sta a 120 con gli occhi appiccicati al tachimetro, magari a 5 metri dall'auto che lo precede.
Insomma: ci vuole raziocinio e intelligenza nell'applicare la legge.
Una pattuglia ce l'ha, la macchinetta no.
Il tutor e' la manifestazione della mentalita' piu' deleteria e ottusa tipica della burocrazia italiana che, cercando di controllare tutto, non verifica niente, e usa ogni pretesto per mettere le mani nelle tasche del cittadino senza mai risolvere nessuno dei problemi che proclama di voler cancellare con quelle manovre.
W la stradale.
M il tutor.
 
99octane ha scritto:
Non si puo' che quotare marimasse.
Anche perche' guidare con l'attenzione COSTANTEMENTE presa dal tachimetro e' pericoloso. Come dimostrato da studi condotti in Inghilterra ed Italia in modo del tutto indipendente (cfr. Scientific American e Auto)
Posto che uno sciamannato che va a 160 in mezzo al traffico a zigzag va fermato SUBITO da una PATTUGLIA, chi si trova magari a 140 perche' si sposta col flusso e sta tenendo gli occhi sulla strada, le altre auto e gli specchietti non commette nulla di grave, anzi, sta guidando in maniera molto piu' sicura di chi sta a 120 con gli occhi appiccicati al tachimetro, magari a 5 metri dall'auto che lo precede.
Insomma: ci vuole raziocinio e intelligenza nell'applicare la legge.
Una pattuglia ce l'ha, la macchinetta no.
Il tutor e' la manifestazione della mentalita' piu' deleteria e ottusa tipica della burocrazia italiana che, cercando di controllare tutto, non verifica niente, e usa ogni pretesto per mettere le mani nelle tasche del cittadino senza mai risolvere nessuno dei problemi che proclama di voler cancellare con quelle manovre.
W la stradale.
M il tutor.
approfitto del tuo intevento.
la scorsa settimana scrissi (specificando poi che il mio riferimento andava più che altro al di fuori dell'ambito autostradale) che pure le forze dell'ordine NON rispettano i limiti anche quando viaggiano a sirene e lampeggianti spenti. stamattina ero in coda dietro una fiat stilo dei carabinieri. la coda è durata parecchio. appena ripreso a camminare su strada ad unica corsia viaggiavamo intorno ai 70 orari con l'auto dei carabinieri in ombra ad un tir (leggasi distanza di sicurezza pari a circa ZERO). passati in tangenziale io ho superato in seconda corsia portandomi (come faccio sempre) a 95 di cruise (in quel tratto il limite è 90 orari). appena spostatomi a destra i carabinieri mi hanno sorpassato ad una velocità di gran lunga superiore (leggasi spariti a vista d'occhio) naturalmente senza segnalazioni luminose e/o acustiche in funzione. se li avessi seguiti avrei faticato a spiegare al giudice di pace di aver preso l'autovelox seguendo l'auto dei carabinieri che VIOLAVA tranquillamente il codice della strada. ma ancora leggo di gente che difende i limiti perchè la velocità è pericolosa. ma allora le forze dell'ordine sono pericolosi criminali?
 
99octane ha scritto:
...ci vuole raziocinio e intelligenza nell'applicare la legge.
Una pattuglia ce l'ha, la macchinetta no.
Ci vorrebbero raziocinio e senso della misura.
Una pattuglia potrebbe averli e dimostrarli, la macchinetta no.

Per via dell'intelligenza c'è da dire che essa raramente manca, ma purtroppo assai spesso viene usata in maniera distorta. Ad esempio mettendo la macchinetta nel tal posto alla tal ora o fermando e multando, nel tal posto alla tal ora, le persone che nulla di male fanno, se non commettere una infrazione puramente formale.
Molto spesso, purtroppo, l'individuo che emana o esegue certi ordini è tutt'altro che privo di intelligenza, ma anzi usa coscientemente la sua intelligenza PER perseguire certi obiettivi che con la correttezza di comportamento nulla hanno a che fare. Il che è ancora peggio.
 
skamorza ha scritto:
...pure le forze dell'ordine NON rispettano i limiti anche quando viaggiano a sirene e lampeggianti spenti ... ma allora le forze dell'ordine sono pericolosi criminali?
Il comportamento delle pattuglie in merito al rispetto delle regole insulse (limiti esageratamente bassi rispetto alle circostanze, linea continua priva di senso ecc. ecc.) è facilmente descrivibile se se opera una semplice distinzione tra TRE modalità operative ben precise:

-----------------------------------------------------------------------
1 - la pattuglia sta "pattugliando", ovvero va in giro con il preciso scopo di andare in giro, SENZA dover raggiungere un certo posto entro una certa ora, ma avendo il preciso compito di trascorrere un certo periodo di tempo sulla strada per scopi di vario genere.

2 - la pattuglia si sta RECANDO da qualche parte; pur senza trovarsi in una situazione di emergenza (niente sirene o altro), DEVE raggiungere una certa meta presso la quale è previsto un incontro o un certo compito da svolgere.

3 - la pattuglia, con sirene e lampeggianti, si sta recando con la massima urgenza da qualche parte, in seguito (si spera) ad una chiamata relativa ad una situazione grave che richiede un intervento più rapido possibile.
-----------------------------------------------------------------------

Quando è nella modalità 1 la pattuglia rispetta tutti i limiti e tutte le regole possibili e immaginabili.
Quando è nella modalità 3 fa l'esatto contrario, in maniera assai vistosa e in buona misura comprensibile (rimarrebbe sempre da capire perché mai in quel caso la velocità, che i saggi amano definire "sempre e comunque" pericolosa, dovrebbe diventare meno pericolosa, ma questo è un altro discorso) .

La modalità 2 è quella che corrisponde alla condizione in cui si trovano, praticamente sempre, TUTTI i normali utenti della strada. Non a caso la pattuglia, quando opera in tale modalità, si comporta come si comporterebbe (se potesse) qualsiasi guidatore mediamente assennato: determinati obblighi e divieti vengono, in determinate circostanze, ignorati, pur mantenendo uno stile di guida complessivamente prudente, razionale e tranquillo. Infatti NON mi risulta che le pattuglie siano solite provocare incidenti ad ogni piè sospinto.

Ovviamente si può commentare tutto ciò in diversi modi. Si potrebbe dire, sposando le tesi integraliste che tanto vanno di moda, che le regole insulse devono essere rispettate anche da chi guida le pattuglie. Oppure si potrebbe osservare, molto più razionalmente, che SE ANCHE le pattuglie spesso e volentieri ignorano CERTI obblighi e divieti ALLORA tali obblighi e divieti, evidentemente, NON sono intelligenti e sensati come dovrebbero.
 
marimasse ha scritto:
Ovviamente si può commentare tutto ciò in diversi modi. Si potrebbe dire, sposando le tesi integraliste che tanto vanno di moda, che le regole insulse devono essere rispettate anche da chi guida le pattuglie. Oppure si potrebbe osservare, molto più razionalmente, che SE ANCHE le pattuglie spesso e volentieri ignorano CERTI obblighi e divieti ALLORA tali obblighi e divieti, evidentemente, NON sono intelligenti e sensati come dovrebbero.

In ogni caso, dato che la polizia rappresenta lo Stato, con tale comportamento è lo Stato che contraddice se stesso. Il che, ai normali cittadini, fa un po' girare i cosiddetti... :evil:
 

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