<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Grazie Tutor | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Grazie Tutor

marimasse ha scritto:
mikuni ha scritto:
Beh, il Tutor sanziona un comportamento pericoloso, cioè andare troppo veloci. Ed è pericoloso con qualsiasi auto, dalla Punto alla Ferrari...
E anche, immagino, in qualunque circostanza, no?
Strada deserta o strada intasata, stessa identica pericolosità...
Guidatore assennato o guidatore spericolato, stessa identica pericolosità...
Strada larga e diritta o strada stretta e con scarsa visibilità, stessa identica pericolosità...

Esatto, in qualsiasi circostanza. In Giappone il limite in autostrada è di 80 km/h. Qua quando il ministro Ferri mise il limite dei 110 ci fu quasi la rivoluzione. I più incavolati i petrolieri che videro calare notevolmente le vendite di carburanti. Anche lo stato incassò molto di meno. Forse per quello ritornarono ai 130.

Comunque la sicurezza interessa a pochi. Il mondo è mosso solo dai soldi.
 
quando il tutor non esisteva bisogna ammettere che in autostrada c'era una totale anarchia nel comportamente degli autisti, infatti ogni volta che viaggiavo (circa mille km) come minimo erano varie centinaia gli imbecilli che sfrecciavano a velocità decisamente superiori ai 130 magari zigzagando, e con qualsiasi tipo di auto... ora invece sono solo alcune decine gli imbecilli e molti di meno gli incidenti che questi malati di mente provocano... quindi grazie tutor
p.s. se a qualcuno piace la velocità ci sono sempre le piste disponibili... o fare delle gare di rally... così almeno se si cappottano da soli non fanno danni a terzi!
 
99octane ha scritto:
Di converso, frutta UN SACCO di soldi quando fotografa gente che va a 160 (andatura tranquillissima) in un'autostrada sgombra.
Be, proprio tranquillissima non direi, sarà perchè la mia fà "solo" i 190kmh ma per me i 160 è un bell'andare :-o
 
marimasse ha scritto:
E anche, immagino, in qualunque circostanza, no?
Strada deserta o strada intasata, stessa identica pericolosità...
Guidatore assennato o guidatore spericolato, stessa identica pericolosità...
Strada larga e diritta o strada stretta e con scarsa visibilità, stessa identica pericolosità...

Le affermazioni tanto categoriche quanto vaghe e superficiali (e i relativi atteggiamenti) sono a mio modesto avviso uno dei grandi mali della nostra specie.

Dire che andare troppo veloci è sempre pericoloso è una completa ovvietà che, proprio in quanto tale, non può essere che condivisa. Peccato che "troppo veloci" non sia un numero, ma un concetto relativo. Troppo veloci rispetto a che cosa? Rispetto alle circostanze, dice il buon senso. Rispetto al limite imposto dai cartelli, dice il burocrate. La cosa potrebbe essere di poca importanza SE i limiti imposti e i relativi castighi fossero stabiliti in base al buon senso, cosa che però NON avviene affatto, anzi.

capisco ciò che vuoi dire, marimasse, ma c'è un problema di fondo: che peso puoi dare alle circostanze? voglio dire: un tizio sfreccia alle tre di notte a 180 in autostrada perchè, a suo parere, ritiene di non creare pericolo per la vita altrui, e viene fermatoe multato. Qualche mese dopo, tipica seduta davanti al GdP e il poliziotto, spiegando le sue ragioni, dice " a mio aprere il signore quì presente rappresentava pericolo".
A questo punto il GdP si chiederebbe: "ma chi ha ragione tra le due parti?" oppure potrebbe anche chiedersi "ma chi non ha ragione?". Quando si parla di circostanze, contesti, è difficile valutare il giusto e lo sbagliato. Ecco perchè (e lo dico a malincuore, credimi) vengono fissati limiti univoci, indipendentemente dal fatto che ci si trovi sulla Mi-Ve all'ora di punta o alle tre di notte.
 
viscatto ha scritto:
quando il tutor non esisteva bisogna ammettere che in autostrada c'era una totale anarchia nel comportamente degli autisti, infatti ogni volta che viaggiavo (circa mille km) come minimo erano varie centinaia gli imbecilli che sfrecciavano a velocità decisamente superiori ai 130 magari zigzagando, e con qualsiasi tipo di auto... ora invece sono solo alcune decine gli imbecilli e molti di meno gli incidenti che questi malati di mente provocano... quindi grazie tutor
p.s. se a qualcuno piace la velocità ci sono sempre le piste disponibili... o fare delle gare di rally... così almeno se si cappottano da soli non fanno danni a terzi!

Io questi "imbecilli" non li ho mai visti. Quando puoi andare a 160, la strada e' libera e non c'e' gran bisogno di zigzagare.
Quando la strada e' congestionata, invece, si' che si vedono zigzagare gli imbecilli. O attaccarsi al paraurti. Se ne vedono A FROTTE.
Tutti tra i 90 e i 110-120. E il tutor non serve assolutamente a niente.
Viceversa, quando c'e' una volante, tutti ordinati e attenti.
 
ottobre_rosso ha scritto:
...capisco ciò che vuoi dire...
Di questo ti ringrazio davvero, senza ironia alcuna. Magari non sei d'accordo con me, ma per lo meno hai analizzato senza preconcetti quello che io ho scritto ed hai capito il senso delle mie affermazioni. Altre persone nemmeno lontanamente ci provano.

...un tizio sfreccia alle tre di notte a 180 in autostrada perché, a suo parere, ritiene di non creare pericolo per la vita altrui...
Io non parlo di "pareri" arbitrari e volubili, ma di valutazioni tecniche e razionali.
Secondo me tutto il meccanismo (leggi, controlli, sanzioni) dovrebbe essere strutturate per castigare chi si comporta in maniera concretamente pericolosa e per NON castigare chi non lo fa. Se uno affonda un coltello in un sacco di farina, a mio modesto avviso, NON merita di essere considerato e trattato come un omicida. Certo, si potrebbe castigare come omicida chiunque porti con sé un coltello, ma questa sarebbe isteria e non giustizia.

La legge scritta, peraltro, per sua stessa natura è inevitabilmente afflitta da una dose più o meno elevata di "ottusità", dal momento che non può prevedere tutte le possibili circostanze che nella realtà si possono verificare. Quando ci prova, diventa inevitabilmente oltremodo contorta e cavillosa, con risultati diametralmente opposti. Proprio per questa ragione ci sono o, meglio, ci dovrebbero essere delle persone (poliziotti, giudici ecc.) che con la loro esperienza e la loro autorevolezza integrano la legge fornendole l'intelligenza e la flessibilità di cui essa manca.
Quando invece queste persone fanno l'esatto opposto, ad esempio piazzandosi con il telelaser su un tratto di strada in cui il limite è particolarmente assurdo proprio nell'orario in cui il traffico è minimo, oppure multando chi oltrepassa la linea continua per superare un trattore in totale assenza di veicoli provenienti in senso contrario, le assurdità della legge vengono amplificate al massimo.
 
mikuni ha scritto:
Esatto, in qualsiasi circostanza...
Quindi se una persona infila un forcone in un mucchio di fieno merita di essere arrestata e punita come potenziale assassino, perché SE avesse fatto la stessa identica azione in un altro luogo e in un altro momento avrebbe certamente ammazzato qualcuno.

Mi dispiace molto, ma io in questo modo di ragionare non riesco assolutamente a vedere qualcosa di rasserenante. Mi dispiace perché se riuscissi a ragionare così allora il mondo in cui vivo mi sembrerebbe assai migliore.

...la sicurezza interessa a pochi. Il mondo è mosso solo dai soldi...
Questo è vero. Non a caso, infatti, la nobile causa della sicurezza viene sempre più spesso usata per fare soldi. A cominciare proprio dalle multe esattoriali che i comuni ormai si sono abituati a considerare come una delle primarie fonti di fondi, tanto da stabilirne l'ammontare con un anno di anticipo, imponendo poi alle polizie municipali di raggiungere il fatturato stabilito. Cosa che le polizie municipali fanno, peraltro, senza il benché minimo apparente disagio (loro sono sempre innocenti perché "eseguono gli ordini"...).

Io non sono un amante dei soldi, NON credo che l'attuale religione del denaro e della pubblicità sia degna di tutta le fede di cui gode. Vorrei soltanto vedere meno ideologie, meno slogan, meno preconcetti e più senso della misura e razionalità. In tutte le cose. Rimango convinto che solo in quel modo si potrebbe ottenere un concreto miglioramento della nostra società. La storia stessa, mi pare, insegna chiaramente (a ben pochi, pare) che le posizioni integraliste, massimaliste, categoriche a nulla di buono portano.
 
marimasse ha scritto:
Telecamere ed altre diavolerie potrebbero essere usate per monitorare l'incrocio filmando chi effettua manovre concretamente sconsiderate. Stessa identica cosa si potrebbe fare sull'autostrada. Si potrebbe benissimo, ma bisognerebbe volerlo fare.

Ci avevo pensato anch'io, e credo che fra qualche anno ci si arriverà.
Trattandosi di situazioni più "opinabili" di un semplice superamento di un limite di velocità, non oso immaginare cosa e quanto inventerà la fantasia italica per evitare le multe. :?
 
mikuni ha scritto:
marimasse ha scritto:
mikuni ha scritto:
Beh, il Tutor sanziona un comportamento pericoloso, cioè andare troppo veloci. Ed è pericoloso con qualsiasi auto, dalla Punto alla Ferrari...
E anche, immagino, in qualunque circostanza, no?
Strada deserta o strada intasata, stessa identica pericolosità...
Guidatore assennato o guidatore spericolato, stessa identica pericolosità...
Strada larga e diritta o strada stretta e con scarsa visibilità, stessa identica pericolosità...

Esatto, in qualsiasi circostanza. In Giappone il limite in autostrada è di 80 km/h. Qua quando il ministro Ferri mise il limite dei 110 ci fu quasi la rivoluzione. I più incavolati i petrolieri che videro calare notevolmente le vendite di carburanti. Anche lo stato incassò molto di meno. Forse per quello ritornarono ai 130.

Comunque la sicurezza interessa a pochi. Il mondo è mosso solo dai soldi.

Il limite in Giappone arriva a 100 km/h, solo che, su strade libere, specie di notte, ti lascian fare quello che vuoi. Sulla Hakone Skyline vanno ad allenarsi i campioni di drifting.
In Italia che la sicurezza non interessa a nessuno si vede dal fatto che l'unico sforzo profuso e' sul redditizio limite di velocita', che risulta pero' solo la quinta causa d'incidente. Invece, sulla prima causa: la guida in stato mentale alterato, e sul mancato rispetto della distanza di sicurezza, nessuno fa niente, cosi' come nessuno fa niente sulla prima causa d'incidente in ambiente urbano o traffico denso: la distrazione.
Ma li' servirebbe una pattuglia a controllare, e la pattuglia costa.
 
Il rispetto delle regole è principale problema della nostra nazione ma nessuno parrebbe accorgersene.....
se siamo all'avangurdia in europa con qualcosa anziche' vatarcene lo denigriamo, le soluzioni a problemi drastici sono drastiche anche se mal digeribili, ovvio che il personaggio onesto sara' infastidito dal monitoraggio perpetuo della sua percorrenza autostradale ma vi garantisco che l'anarchico sempre in contrapposizione con le regole lo sara' di piu' quindi ben venga un piccolo sacrificio per gli onesti per tartassare i disonesti.....
Detto per inteso è evidente che percorrendo una autostrada deserta molti possano pensare che sia lecito percorrerla a qualsiasi velocita' senza considerare un fattore basilare ...... è vietato
nello stesso modo in cui è vietato attraversare col rosso quando non arriva nessuno......
inutile ricordare che sfrecciare a 200 all'ora con la strada vuota puo' essere considerato tollerabile ma si prende anche in considerazione che puo' sempre scoppiarti una gomma? oppure esserci un daino che attraversa la stada?
oppure un disgraziato che si è cappottato o intraversato qualche minuto prima che tu sopraggiunga.....?
gli imprevisti solo milioni anche quando la strada è sgombra
 
tafano67 ha scritto:
Il rispetto delle regole è principale problema della nostra nazione ma nessuno parrebbe accorgersene.....
se siamo all'avangurdia in europa con qualcosa anziche' vatarcene lo denigriamo, le soluzioni a problemi drastici sono drastiche anche se mal digeribili, ovvio che il personaggio onesto sara' infastidito dal monitoraggio perpetuo della sua percorrenza autostradale ma vi garantisco che l'anarchico sempre in contrapposizione con le regole lo sara' di piu' quindi ben venga un piccolo sacrificio per gli onesti per tartassare i disonesti.....
Detto per inteso è evidente che percorrendo una autostrada deserta molti possano pensare che sia lecito percorrerla a qualsiasi velocita' senza considerare un fattore basilare ...... è vietato
nello stesso modo in cui è vietato attraversare col rosso quando non arriva nessuno......
inutile ricordare che sfrecciare a 200 all'ora con la strada vuota puo' essere considerato tollerabile ma si prende anche in considerazione che puo' sempre scoppiarti una gomma? oppure esserci un daino che attraversa la stada?
oppure un disgraziato che si è cappottato o intraversato qualche minuto prima che tu sopraggiunga.....?
gli imprevisti solo milioni anche quando la strada è sgombra

infatti, io metterei nelle statali il limite di 15 kmh, visto tutti gli imprevisti che ci sono. e poi si che facciamo i 25 km/litro dopo.
 
tafano67 ha scritto:
Il rispetto delle regole è principale problema della nostra nazione ma nessuno parrebbe accorgersene.....
se siamo all'avangurdia in europa con qualcosa anziche' vatarcene lo denigriamo, le soluzioni a problemi drastici sono drastiche anche se mal digeribili, ovvio che il personaggio onesto sara' infastidito dal monitoraggio perpetuo della sua percorrenza autostradale ma vi garantisco che l'anarchico sempre in contrapposizione con le regole lo sara' di piu' quindi ben venga un piccolo sacrificio per gli onesti per tartassare i disonesti.....
Detto per inteso è evidente che percorrendo una autostrada deserta molti possano pensare che sia lecito percorrerla a qualsiasi velocita' senza considerare un fattore basilare ...... è vietato
nello stesso modo in cui è vietato attraversare col rosso quando non arriva nessuno......

Il punto non e' questo. Il punto e' che i rischi maggiori vengono da altri comportamenti non sanzionati.
Come tu osservi, la gente non rispetta le regole.
Non mette la freccia.
Zigzaga nel traffico.
Non rispetta la distanza di sicurezza.
Qualsiasi educazione passa necessariamente attraverso due fasi: istruzione, in cui si distinguono i comportamenti corretti da quelli sbagliati, e punizione, in cui si corregge chi non segue l'istruzione.
In Italia, su comportamenti quali quelli sopra indicati, manca completamente la seconda fase, dunque molta gente se ne frega e fa quel che gli pare.
Non sono tantissimi (non e' vero che sono "tutti") ma abbastanza da creare serio pericolo.
Sono DECENNI che si bastona sulla velocita', e il problema resta irrisolto.
Dunque, e' evidente che si sta bastonando un cavallo morto.
Il problema sta altrove e, finche' non lo si affronta, non si risolvera' mai.
Il fatto e' che il fatto che resti irrisolto e' pieno interesse di chi ci governa, che puo' cosi' adottare sistemi di tassazione parallela e occulta sempre piu' redditizi.

Comunque, non bisogna mai dimenticare che lo scopo dell'auto non e' essere sicura, ma trasportarti rapidamente. La sicurezza e' una condizione importante accessoria alla funzione principale.
Nel momento in cui la ricerca della sicurezza sconfigge la proposizione principale di qualcosa, vuol dire che si e' ecceduto.
La sicurezza assoluta non esiste, e bisogna necessariamente farsene una ragione.

inutile ricordare che sfrecciare a 200 all'ora con la strada vuota puo' essere considerato tollerabile ma si prende anche in considerazione che puo' sempre scoppiarti una gomma? oppure esserci un daino che attraversa la stada?
oppure un disgraziato che si è cappottato o intraversato qualche minuto prima che tu sopraggiunga.....?
gli imprevisti solo milioni anche quando la strada è sgombra

Dai, ragionando cosi' non esci piu' di casa.
Ci sono gli imprevisti ragionevoli, e quelli improbabili o assurdamente rari.
Realisticamente ci si tutela dai primi e i secondi, come con saggio fatalismo dicono gli islamici, sono nelle mani di Dio.
Vale il discorso di cui sopra.
 
Storia reale.
In Slovenia il limite autostradale è 130
fino a 170 c'è una multa (non esagerata), dopo multone + processo (entro 24 ore, rapidissimo)
un mio amico è stato pizzicato qualche giorno fa a 207
strada libera, aveva fato un sorpasso ben deciso, non si era nemmeno accorto della velocità effettiva
dopo ha rallentato a velocità più tranquille
dopo un bel po', arriva da dietro una Octavia SW (usano molto le auto civetta) che lo supera (immagino che hanno avuto un po' di difficoltà ;) ) si accende dietro il pannello "police - follow me", entrano in una piazzola
controllo documenti, gli contestano la velocità e gli chiedono spiegazioni
il mio amico dice loro l'esatta verità, incluso il fatto che non aveva visto il tachimetro perché aveva il braccio messo di traverso e mentre sorpassava stava pure telefonando (vivavoce fisso ovviamente) e che ovviamente ha sbagliato di brutto
gli spiegano la storia del processo, chiedono dove andava (tornava a casa da un viaggio di lavoro), danno un'occhiata all'auto (un bel siluro, n.d.r.) munita di regolamentare seggiolino per bambini, chiedono di aprire il baule, vedono le solite cose da viaggio più alcuni regali per la loro bimba ... insomma alla fine gli fanno una ramanzina, gli ripetono il concetto che 207 (effettivi) sono davvero un po' troppi anche se la strada è libera, per stavolta si limitano a memorizzare i suoi dati: nel casi di recidiva (non si sa entro quanto) il giudice ne terrà adeguatamente conto.

another world
 
Gia'.
In Italia c'e' un'assurda caccia alle streghe su un concetto come il limite che in moltissime altre parti del mondo e' guardato con notevole tolleranza.
Prova invece a non rispettare la distanza di sicurezza in Germania...
Persino negli Stati Uniti, dove son molto severi coi limiti (e dove COMUNQUE hanno uno dei tassi di mortalita' piu' alti= il mancato rispetto della distanza di sicurezza e' un'infrazione molto piu' grave.
 
Una cosa che inoltre ritengo apprezzabilissima è la contestazione realmente immediata.

L'auto civetta ti supera e ti guida in una zona di sosta, dove, senza pericolo per se o per gli altri automobilisti, si può tranquillamente spiegarsi, se del caso o .... subire l'ineluttabile 8)

N.B. tutte le loro pattuglie parlano come minimo un buon inglese, e spesso una terza lingua
 

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