io con la mia Canon Eos 450d pagata 2 volte mi trovo benissimo
Mastertanto ha scritto:Molti anni fa, quando la fotografia mi piaceva (quasi) quanto i motori, quasi quasi volevo dar via i pezzi Minolta e prendermi poco alla volta un corredo Leitz, i cui obiettivi spesso si trovano anche usati : il bellissimo Apo-Telyt 180 3.4, Summicron 35 e 90 mm, ecc..... rinunciai per il costo, ma col senno di poi avrei invece fatto bene! oggi sarebbe bastato un corpo macchina nuovo per continuare ad usare quei capolavori, anche col digitale.
Credo che anche Nikon (non so altri) abbia fatto una cosa del genere (come Leica, intendo).
Lucio
ciù pagaments iss mègl che uan!blackshirt ha scritto:io con la mia Canon Eos 450d pagata 2 volte mi trovo benissimo
. Beh, non professionista. Quindi il mio senso estetico non è perfetto.lellom ha scritto:miiinkia!BC è un fotografo(quindi cultore della bellezza ) e compra BMW??
Gli stabilizzatori di immagine delle compatte hanno tutti quanti grosso modo la stessa efficienza: ti permettono di scattare, senza avere mosso autoindotto, a circa due velocità di otturatore più in basso di quanto sia possibile a mano libera. Ma non è un'esclusiva delle compatte: quasi tutti gli obbiettivi per reflex esistono anche in versione con stabilizzatore, e lì si guadagnano ca. 3-4 stop in otturazione. La differenza è che una compatta ha tremendamente bisogno di uno stabilizzatore: il fatto di non poter alzare la sensibilità oltre i 200 ISO, accoppiato a delle ottiche generalmente molto buie, fa sì che spesso ci si trovi a scattare con velocità di otturazione sotto il 125/esimo. Il rischio di mosso indotto dal fotografo ( tremiti della mano ) aumenta, e quindi occorre lo stabilizzatore per scongiurarlo. Ma lo stabilizzatore stabilizza solo il TUO mosso. Se tu sei costretto a scattare ad un 60/imo, ed il tuo soggetto saltella, non c'è stabilizzatore che te lo possa tener fermo: la foto viene mossa. Con una Reflex invece non hai bisogno dell'IS: aumenti la sensibilità a ISO 800 e scatti la tua foto ad un 200/esimo. Così elimini il tuo mosso autoindotto, ed il soggetto, se vuole, può anche saltellare: lo congeli senza problemi..ecco qualche caratteristica che può interessare della Fz28: ha uno degli stabilizzatori d'immagine migliori in circolazione.
Guarda, ti faccio vedere che scatti fa la tua Panasonic ( in realtà non ho trovato la tua, si tratta del modello più prestante della gamma bridge, migliore della tua, la FZ50 ) a 1600ISO: http://www.dcresource.com/reviews/panasonic/dmc_fz50-review/ guardati lo scatto notturno e quello della bottiglia, se vuoi clicca sulle immagini per ingrandirle, e guarda che macello di grana. E qui ci si ferma 1600. Te lo immagini uno scatto a 6400?Il range della sensibilità spazia tra 100 e 1600 ISO (più un High Sensitivity Mode Auto tra 1600 – 6400 ISO)
Reflex entry level: 3 fps a piena qualità per decine di immagini. La mia 30d: 5fps a piena qualità per 30scatti. La differenza nell'autofocus poi è sostanziale. La tua Panasonic e la mia vecchia bridge A1 dovrebbero tenere agganciato il soggetto in teoria. Se però il soggetto fa poco più che camminare, lo perdi. La Reflex traccia il mio cane che corre al galoppo , e Nebbia corre veloce. Se hai pazienza, poi rispondo a Lucio sulla tecnica dell'AF, e forse capisci anche perchè non ce la può fare.La velocità della macchina consente 2.5 scatti al secondo per un masismo di 5 immagini in qualità Standard e 3 immagini Fine. Utilizzando la modalità “High speed burst” si arriva a 11 foto al secondo, ma la risoluzione si riduce a 2-3 megapixel....anche in questa il bersaglio è agganciato dall'autofocus.
Diciamo che una Bridge appena uscita, a prezzo pieno, costa buoni 600 Euro. Una Reflex come la Nikon D40 all'Ipercoop è in promozione a 299 Euro. Certo, i prezzi delle Bridge poi scendono più rapidamente di quelli delle Reflex. Bisogna vedere di momento in momento. Ciaoma davvero la differenza di prezzo non è così grande rispetto a una Refex??a me avevano detto che per una buona reflex 700-800 euro son d'obbligo...praticamente il doppio della mia.
BelliCapelli3 ha scritto:Permesso permesso....( scusate.... sò fotografo, fateme lavorà....). Io ho appena dismesso un' ottima bridge per passare alla reflex ( Canon 30d ).
Allora. Qualsiasi bridge o compatta ( peggio ancora ) ha rispetto alla più scarsa delle reflex digitali almeno 3 difetti.
1. Ergonomia. Qualunque impostazione tu debba fare per correggere l'immagine ( regolazione ISO, compensazione esposizione ) devi entrare nel menu e scavicchiolare. Quando hai finito di impostare, non c'è più niente da fotografare. Una buona reflex ha un tasto per ogni funzione fondamentale. Dopo un mese hai imparato a memoria dove sono e non stacchi nemmeno l'occhio dal mirino.
2. Eccesso megapixel/sensore piccolo. I megapixel nella fotocamera sono come i cavalli nell'automobile: sopravvalutati. Una compatta o bridge moderna arriva anche a 10 - 12 megapixel. Ma è una bestemmia, perchè il sensore di una compatta in realtà è grande quanto l'unghia di un mignolo. Stiparci dentro troppi fotositi ( quelli che fanno aumentare i megapx ) fa sì che l'attività elettrica di ogni fotosito disturbi il fotosito vicino. Così si crea un rumore di fondo ( disturbo elettrico ) pauroso. Risultato: se aumenti la sensibilità sopra i 100ISO, le tue foto diventano un'accozzaglia di grana colorata. Il sensore di una Reflex è fisicamente molto più grande, i fotositi ci stanno più larghi, zero rumore di fondo, puoi scattare anche a 800ISO senza grana, e niente flash. C'è anche un altro problema: le compatte o bridge, tranne rare eccezioni, hanno ottiche che spesso fanno schifetto, quindi la definizione di quei 30 miliardi di megapixel finisce nel cesso. Ancora peggio nel caso di zoom 22x, che sono fondi di bottiglia a luminosità zero.
3. Questo ti interessa nel dettaglio. Il sistema di messa a fuoco di una compatta o bridge ( rilevamento del contrasto ) è concettualmente diverso da quello di una reflex ( rilevamento di fase ). Quindi non è questione di potenza del chip, nè di di quanti punti di messa a fuoco abbia la macchina ( tra l'altro, se fai fotografia seria, dopo un po' impari a selezionare il punto centrale ed a scordarti gli altri, altrimenti rischi che la macchina metta a fuoco quello che dice lei ). Il risultato è che l'AF di una reflex è istantaneo in quasi ogni condizione di luce. Quello di una bridge ci mette anche 2 secondi prima di agganciare, specie in penombra: quando tu hai messo a fuoco, il soggetto è già scappato via-
La Reflex aggiunge poi il vantaggio del servo autofocus ( continuo ). Ovvero: una volta agganciato un soggetto in corsa, il sistema lo traccia, mentre si avvicina, si allontana o ti passa davanti, finchè non scatti. Al momento di scattare poi, con una Reflex puoi sfruttare raffiche da almeno 3 scatti al secondo ( 5 o 6 nei modelli più evoluti ). Non solo, mentre spari la tua raffica , l'autofocus continua a tenere agganciato il bersaglio ed a tracciarlo. Praticamente un'arma. Zero foto perdute: ti rimane solo da scegliere quella più bella della sequenza.
Il problema di fondo è che chiunque debba fotografare anche solo bambini o cani - o leoni - si trova rapidamente, spesso senza rendersene conto, ad avere le stesse esigenze operative di un fotografo sportivo professionista. Non c'è nessuna differenza fra fotografare la F1 e tuo figlio che si scalmana col cane, che fa il saggio di danza in palestra ( penombra ), la partita di calcio, o la recita in un teatro buio. In tutti questi ambiti, una portatile la usi al massimo come fermacarte, anche la migliore. Un po' meglio una bridge, ma comunque con grossi limiti, ed un prezzo che si avvicina troppo ad una Reflex.
Da ultimo: una Reflex non pesa molto di più di una buona bridge. Se ci agganci un 18-200 tuttofare ( 28-300 effettivi ) si ragiona di circa un kilo, io la metto a tracolla anche per un giorno. Certo, una portatile entra nel taschino della camicia. Ma non si può avere tutto.
Buon acquisto.
No, non la fanno per motivi commerciali, ed anche tecnici: diventerebbe grossa quanto una Reflex. Se hai soggetti che si muovono, Reflex obbligatoria. Con un po' di tempo poi rispondo nel dettaglio anche a Lucio e, se ti interessa spiego le ragioni.flankker66 ha scritto:BelliCapelli3 ha scritto:Permesso permesso....( scusate.... sò fotografo, fateme lavorà....). Io ho appena dismesso un' ottima bridge per passare alla reflex ( Canon 30d ).
Allora. Qualsiasi bridge o compatta ( peggio ancora ) ha rispetto alla più scarsa delle reflex digitali almeno 3 difetti.
1. Ergonomia. Qualunque impostazione tu debba fare per correggere l'immagine ( regolazione ISO, compensazione esposizione ) devi entrare nel menu e scavicchiolare. Quando hai finito di impostare, non c'è più niente da fotografare. Una buona reflex ha un tasto per ogni funzione fondamentale. Dopo un mese hai imparato a memoria dove sono e non stacchi nemmeno l'occhio dal mirino.
2. Eccesso megapixel/sensore piccolo. I megapixel nella fotocamera sono come i cavalli nell'automobile: sopravvalutati. Una compatta o bridge moderna arriva anche a 10 - 12 megapixel. Ma è una bestemmia, perchè il sensore di una compatta in realtà è grande quanto l'unghia di un mignolo. Stiparci dentro troppi fotositi ( quelli che fanno aumentare i megapx ) fa sì che l'attività elettrica di ogni fotosito disturbi il fotosito vicino. Così si crea un rumore di fondo ( disturbo elettrico ) pauroso. Risultato: se aumenti la sensibilità sopra i 100ISO, le tue foto diventano un'accozzaglia di grana colorata. Il sensore di una Reflex è fisicamente molto più grande, i fotositi ci stanno più larghi, zero rumore di fondo, puoi scattare anche a 800ISO senza grana, e niente flash. C'è anche un altro problema: le compatte o bridge, tranne rare eccezioni, hanno ottiche che spesso fanno schifetto, quindi la definizione di quei 30 miliardi di megapixel finisce nel cesso. Ancora peggio nel caso di zoom 22x, che sono fondi di bottiglia a luminosità zero.
3. Questo ti interessa nel dettaglio. Il sistema di messa a fuoco di una compatta o bridge ( rilevamento del contrasto ) è concettualmente diverso da quello di una reflex ( rilevamento di fase ). Quindi non è questione di potenza del chip, nè di di quanti punti di messa a fuoco abbia la macchina ( tra l'altro, se fai fotografia seria, dopo un po' impari a selezionare il punto centrale ed a scordarti gli altri, altrimenti rischi che la macchina metta a fuoco quello che dice lei ). Il risultato è che l'AF di una reflex è istantaneo in quasi ogni condizione di luce. Quello di una bridge ci mette anche 2 secondi prima di agganciare, specie in penombra: quando tu hai messo a fuoco, il soggetto è già scappato via-
La Reflex aggiunge poi il vantaggio del servo autofocus ( continuo ). Ovvero: una volta agganciato un soggetto in corsa, il sistema lo traccia, mentre si avvicina, si allontana o ti passa davanti, finchè non scatti. Al momento di scattare poi, con una Reflex puoi sfruttare raffiche da almeno 3 scatti al secondo ( 5 o 6 nei modelli più evoluti ). Non solo, mentre spari la tua raffica , l'autofocus continua a tenere agganciato il bersaglio ed a tracciarlo. Praticamente un'arma. Zero foto perdute: ti rimane solo da scegliere quella più bella della sequenza.
Il problema di fondo è che chiunque debba fotografare anche solo bambini o cani - o leoni - si trova rapidamente, spesso senza rendersene conto, ad avere le stesse esigenze operative di un fotografo sportivo professionista. Non c'è nessuna differenza fra fotografare la F1 e tuo figlio che si scalmana col cane, che fa il saggio di danza in palestra ( penombra ), la partita di calcio, o la recita in un teatro buio. In tutti questi ambiti, una portatile la usi al massimo come fermacarte, anche la migliore. Un po' meglio una bridge, ma comunque con grossi limiti, ed un prezzo che si avvicina troppo ad una Reflex.
Da ultimo: una Reflex non pesa molto di più di una buona bridge. Se ci agganci un 18-200 tuttofare ( 28-300 effettivi ) si ragiona di circa un kilo, io la metto a tracolla anche per un giorno. Certo, una portatile entra nel taschino della camicia. Ma non si può avere tutto.
Buon acquisto.
grazie 1000 belli.
in effetti mi hai spiegato tecnicamente ciò che ho riscontrato nei fatti :thumbup:
come però ha fatto notare master parlando della fattibilità di una bridge "seria"
volevo capire se questa bridge seria esisteva o no.
flankker66 ha scritto:La tua prossima domanda è:"meglio Nikon o Canon?". ;-)
Ciao
flankker66 ha scritto:scelto il modello inizierò i giri dei vari mediaworld/unieuro/euronics ecc ecc
blackshirt ha scritto:flankker66 ha scritto:La tua prossima domanda è:"meglio Nikon o Canon?". ;-)
Ciao
bravo,oppure canon o nikon??
a parte qualche sony mi pare il mercato sia monopolizzato.
credo andrò sulla + facile da usare perchè io e mia moglie siamo in questo
dei "lelli".importante sarà il fattore leggerezza.
come vedi la eos450d?
scelto il modello inizierò i giri dei vari mediaworld/unieuro/euronics ecc ecc.
un amico mi ha suggerito la via dell'usato...mi ha detto che molti fanno il salto nella reflex ma poi mollano o prendono un oggetto top.
"esattamente come farai tu,che mollerai" :cry:
Allora. l'AF a lettura di contrasto ( compatte e bridge )fa sostanzialmente quello che dice il nome. In pratica non controlla direttamente la corretta messa a fuoco, ma la desume indirettamente dal grado di contrasto dell'immagine ( c'è un nesso diretto fra le due cose ). Facendo ciò, tuttavia non ha idea di quanto sia distante il bersaglio, nè tantomeno in quale direzione debba correggere il fuoco. Di fatto fa una serie di piccoli aggiustamenti che vanno da un fuori fuoco ad un estremo ( davanti ) al fuorifuoco all'estremo opposto ( dietro ), e comparando i vari risultati, individua l'immagine più contrastata, e lì fissa il fuoco. Complicato da dire, e lungo da fare: in certe condizioni di luce, che abbassano il contrasto generale ( l'unico parametro che l'AF può usare ), nel mirino riesci a gustarti in diretta il sistema che impazzisce, correndo un paio di volte da un estremo all'altro, prima di decidersi dove sia l'immagine perfetta che contraddistingue il fuoco ottimale. Possono passare letteralmente secondi. E da qui lello capisce anche che se, durante questo procedimento, il soggetto pensa pure di muoversi, la partita si fa dura, e ci vuole MOLTA potenza di calcolo, movimenti molto tranquilli ( uomo che cammina ), il tutto salvo buon fine, non garantito.Mastertanto ha scritto:Augh... sono rimasto con la lingua asciutta... :-o io che una volta - ma sembrano i tempi di Noè - un po' m'intendevo di fotografia.. ma quella con la pellicola, in cui le reflex "elettroniche" (ne ho 2 uguali, epoca circa 1983) alla fine sceglievano, al max, tempo e/o diaframma, o la durata del lampo flash... mi sento buono per il museo.. :cry: .
...però:
1. cos'è 'sta storia del rilevamento di fase, piuttosto che di contrasto, per mettere a fuoco ?
No, non è una fesseria. Ma osta prima di tutto un discorso commerciale. Secondo il "divide et impera", tenendo ben separati due bacini di utenza, facilmente generi quasi il doppio delle vendite, quindi manca l'interesse a creare un ibrido, che poi facilmente finirebbe per non soddisfare nè l'uno nè l'altro cliente.2. tutti i vantaggi delle reflex che hai elencato ci saranno senz'altro...
Nulla, però, impedirebbe di applicare anche ad una "bridge" sensori più grossi, autofocus velocissimo ecc. ecc. ecc. - o sbaglio ? - se non l'ovvia considerazione che a quel punto, fatto 30, si fa 31 e si mette anche l'intercambiabilità degli obiettivi.... una questione puramente pragmatica, insomma, ma nient'affatto concettuale.
Ho detto una fesseria ?
Lucio
Fancar_ ha scritto:Complimenti Bellicapelli!
Vedo che sei molto informato sulle fotocamere!
Io ho una compatta Fujifilm Fd50 Finepix, ma non ho grandi pretese.
Stai usando la tua Nikon nel modo sbagliato. La tua 7900 è progettata per funzionare in automatico, senza toccare nulla: puntare - scattare, finito.|Mauro65| ha scritto:Bello 'sto 3d
Io uso una Nikon Coolpix 7900 e mi sono talmente stufato di perdere ore a settare la modalità di scatto (bilanciamento bianco, ISO, esposizione etc etc) che pensavo di riesumare la nostra cara vecchia Canon T50 a pellicola
E' questione filosofica. E' vero che con prole ci vuole anche qualche filmino....ma anche per me due ore di filmato non valgono una bella foto.Ci facevo tante foto carine ai tempi che furono, ad un certo punto mi ero appassionato ad avevo preso un bel flash, il telecomando a filo (che all'epoca costava uno sproposito) e volevo pure farmi un paio di obiettivi supplementari.
Avevo sperimentato robette tipo Iso 25 in notturna con posa.
Erano tempi in cui avevo confidenza con focali ed otturatori
Dopo di che, varie vicende, l'oggetto finisce in "archivo"
Da un paio d'anni ho ripreso e mi sto cimentando pure con una videocamerina.
Quest'ultima alla fine non mi dice granché (di certo sono io incapace di gestirla al meglio), o perlomeno non mi soddisfa come una bella foto.
Lascio a dopo la diatriba Nikon / Canon, su cui si può dire tutto ed il contrario di tutto ( come Audi vs. BMW ).Stringendo, qualche suggerimento per una bella reflex digitale?
Nokon - Canon - X?
Obiettivi: vale sempre la regola di partire con un bel 50 mm luminoso (esempio 1: 1,4), un grandangolare zoom tipo 28 - 80 ed un tele medio tipo 70 - 210?
Cos'è cambiato a livello di ottiche negli ultimi 15 anni (eh sì ...)?
Nikon mantiene sempre la compatibilità che la distingueva? e Canon la lavorazione delle lenti? e (mera curiosità) Leica e Hasselblad sono sempre quei gioiellini che erano (ho un binocolo Leica 50x10 ... micidiale)?
Scusate le tante domanda, ma sono un po' arrugginito
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