La settima arte è un connubio di tante arti. Narrativa, fotografia, drammaturgia, musica, scenografia, luci, effetti... subentrano tanti fattori per cui un film può piacere o meno, la regia, gli attori, la trama, le ambientazioni etc
A chi piace un film pieno di citazioni o visioni o azione, o altro e chi ama evasione etc.
So di andare controcorrente, ma magari io amo Buster Keaton e non sopporto Woody Allen. Adoro Bertolucci e non apprezzo Fellini. Preferisco Tornatore a Salvatores etc
Però se vedo un film che non mi piace, cerco di capirci qualcosa, anche se in genere, provo a documentarmi prima.
In TV c'è il telecomando, in streming il puntatore, al cinema, si può anche andare in comitiva e vedere film diversi, unico vantaggio dei multisala, tecnologia e comodità a parte.
Ci sono le gallerie d'arte moderna e quelle di impressionismo o di pittori fiamminghi...
Se un artista, nella fattispecie un regista, vuole fare un film che piaccia solo a lui o a pochi, mi rivolgo altrove, piuttosto che andare a vederlo per lamentarmene.
Semplice.
Ognuno si appassiona a quello che vuole, giustamente. Però, quando dici "provo a documentarmi prima" (che già denota una voglia e un'interesse che lo spettatore comune non ha), è importante farlo dalle fonti giuste. Oggi, nel chiacchiericcio social, tutti si sentono in diritto/in dovere di parlare di cinema (come diceva il grande Nanni in Sogni d'oro...), anche gente che non ha assolutamente gli strumenti culturali per farlo e che finirebbe per non riuscire ad apprezzare capolavori immortali come quelli della Nouvelle Vague, che magari annoiano lo spettatore comune ma che hanno picchi di genio che è bellissimo che qualcuno ti spieghi. Riuscire a selezionare le fonti adeguate è importantissimo perché, al di là del gusto personale (che rimane personale e soggettivo), ti permette di crescere sia come persona sia come spettatore e di ampliare i tuoi orizzonti.