<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cinema, che passione | Page 96 | Il Forum di Quattroruote

Cinema, che passione

La settima arte è un connubio di tante arti. Narrativa, fotografia, drammaturgia, musica, scenografia, luci, effetti... subentrano tanti fattori per cui un film può piacere o meno, la regia, gli attori, la trama, le ambientazioni etc
A chi piace un film pieno di citazioni o visioni o azione, o altro e chi ama evasione etc.

So di andare controcorrente, ma magari io amo Buster Keaton e non sopporto Woody Allen. Adoro Bertolucci e non apprezzo Fellini. Preferisco Tornatore a Salvatores etc

Però se vedo un film che non mi piace, cerco di capirci qualcosa, anche se in genere, provo a documentarmi prima.

In TV c'è il telecomando, in streming il puntatore, al cinema, si può anche andare in comitiva e vedere film diversi, unico vantaggio dei multisala, tecnologia e comodità a parte.

Ci sono le gallerie d'arte moderna e quelle di impressionismo o di pittori fiamminghi...

Se un artista, nella fattispecie un regista, vuole fare un film che piaccia solo a lui o a pochi, mi rivolgo altrove, piuttosto che andare a vederlo per lamentarmene.

Semplice.

Ognuno si appassiona a quello che vuole, giustamente. Però, quando dici "provo a documentarmi prima" (che già denota una voglia e un'interesse che lo spettatore comune non ha), è importante farlo dalle fonti giuste. Oggi, nel chiacchiericcio social, tutti si sentono in diritto/in dovere di parlare di cinema (come diceva il grande Nanni in Sogni d'oro...), anche gente che non ha assolutamente gli strumenti culturali per farlo e che finirebbe per non riuscire ad apprezzare capolavori immortali come quelli della Nouvelle Vague, che magari annoiano lo spettatore comune ma che hanno picchi di genio che è bellissimo che qualcuno ti spieghi. Riuscire a selezionare le fonti adeguate è importantissimo perché, al di là del gusto personale (che rimane personale e soggettivo), ti permette di crescere sia come persona sia come spettatore e di ampliare i tuoi orizzonti.
 
secondo me dipende come si intende il cinema, se un arte o un passatempo. Probabilmente ognuna delle 2 definizioni è valida e va rispettato chi vuole vedere un film artistico o chi invece vuole passare 2 ore spensierate, ma per me vale anche per i libri o per la musica. Poi secondo me il 'rispetto' deve essere reciproco perchè se a me piace andare a vedere i cinepanettoni non devo neanche vedere negativamente chi invece in un film cerca la componente artistica.
Rispondendo a Mastertanto in merito al regista da botteghino, credo che se uno cerca solo il botteghino si snatura e diventa sterile , i grandi registi secondo me sono quelli che hanno qualcosa da dire , e che è stato riconosciuto dal pubblico, il botteghino poi li ha anche premiati ma questa è una conseguenza . Poi ovviamente non è che un regista azzecca tutti i film, come uno scrittore o un cantautore può esserci produzioni migliori e produzioni peggiori.
 
secondo me dipende come si intende il cinema, se un arte o un passatempo. Probabilmente ognuna delle 2 definizioni è valida e va rispettato chi vuole vedere un film artistico o chi invece vuole passare 2 ore spensierate, ma per me vale anche per i libri o per la musica. Poi secondo me il 'rispetto' deve essere reciproco perchè se a me piace andare a vedere i cinepanettoni non devo neanche vedere negativamente chi invece in un film cerca la componente artistica.
Rispondendo a Mastertanto in merito al regista da botteghino, credo che se uno cerca solo il botteghino si snatura e diventa sterile , i grandi registi secondo me sono quelli che hanno qualcosa da dire , e che è stato riconosciuto dal pubblico, il botteghino poi li ha anche premiati ma questa è una conseguenza . Poi ovviamente non è che un regista azzecca tutti i film, come uno scrittore o un cantautore può esserci produzioni migliori e produzioni peggiori.
Non penso affatto, ci mancherebbe, che un regista debba pensare solo agli incassi, non è che i miei gusti privilegino roba triviale come i cinepanettoni.
Ciò non toglie che un regista, per quanto mi riguarda, deve essere chiaro ed affidare quello che ha da dire - che può essere anche impegnato ed importante, non banale - alle immagini ed ai dialoghi, che però devono essere pensati per rispettare e tener vivo l'interesse degli spettatori : visto che un film si fa perché sia visto dagli altri, per trasmettere qualcosa, non per celebrare se stessi.

Tanto per esemplificare quale possa essere il mio genere, a me piacciono storie comprensibili e possibilmente un po' avventurose, ma realistiche : un film di riferimento è ad es. "La mia Africa", capolavoro assoluto che ogni tanto rivedo anche ma che ormai so a memoria....

Non contesto, però il diritto di un regista a fare anche film "pesanti", criptici, difficili ecc. ecc. : vorrei solo che chi ne parla avesse l'accortezza di avvertire preventivamente il lettore che si tratta di un film così, quindi non adatto né gradito a tutti, mentre come ho detto questo attualmente è un chiedere la luna, dando i critici per scontato che chiunque debba vedere un film con i loro occhi.
 
Non penso affatto, ci mancherebbe, che un regista debba pensare solo agli incassi, non è che i miei gusti privilegino roba triviale come i cinepanettoni.
Ciò non toglie che un regista, per quanto mi riguarda, deve essere chiaro ed affidare quello che ha da dire - che può essere anche impegnato ed importante, non banale - alle immagini ed ai dialoghi, che però devono essere pensati per rispettare e tener vivo l'interesse degli spettatori : visto che un film si fa perché sia visto dagli altri, per trasmettere qualcosa, non per celebrare se stessi.

Tanto per esemplificare quale possa essere il mio genere, a me piacciono storie comprensibili e possibilmente un po' avventurose, ma realistiche : un film di riferimento è ad es. "La mia Africa", capolavoro assoluto che ogni tanto rivedo anche ma che ormai so a memoria....

Non contesto, però il diritto di un regista a fare anche film "pesanti", criptici, difficili ecc. ecc. : vorrei solo che chi ne parla avesse l'accortezza di avvertire preventivamente il lettore che si tratta di un film così, quindi non adatto né gradito a tutti, mentre come ho detto questo attualmente è un chiedere la luna, dando i critici per scontato che chiunque debba vedere un film con i loro occhi.

per quanto mi riguarda sono d'accordo con te, credo che un critico dovrebbe anche dare un indicazione di massima sulla tipologia del film che si andrà a vedere proprio per aiutare lo spettatore a scegliere.
 
Non penso affatto, ci mancherebbe, che un regista debba pensare solo agli incassi, non è che i miei gusti privilegino roba triviale come i cinepanettoni.
Ciò non toglie che un regista, per quanto mi riguarda, deve essere chiaro ed affidare quello che ha da dire - che può essere anche impegnato ed importante, non banale - alle immagini ed ai dialoghi, che però devono essere pensati per rispettare e tener vivo l'interesse degli spettatori : visto che un film si fa perché sia visto dagli altri, per trasmettere qualcosa, non per celebrare se stessi.

Tanto per esemplificare quale possa essere il mio genere, a me piacciono storie comprensibili e possibilmente un po' avventurose, ma realistiche : un film di riferimento è ad es. "La mia Africa", capolavoro assoluto che ogni tanto rivedo anche ma che ormai so a memoria....

Non contesto, però il diritto di un regista a fare anche film "pesanti", criptici, difficili ecc. ecc. : vorrei solo che chi ne parla avesse l'accortezza di avvertire preventivamente il lettore che si tratta di un film così, quindi non adatto né gradito a tutti, mentre come ho detto questo attualmente è un chiedere la luna, dando i critici per scontato che chiunque debba vedere un film con i loro occhi.
per quanto mi riguarda sono d'accordo con te, credo che un critico dovrebbe anche dare un indicazione di massima sulla tipologia del film che si andrà a vedere proprio per aiutare lo spettatore a scegliere.


Credo che tutti i tifosi, degli ultimi o dei reputati geni....

Non debbano ritenere l' altra parte
-nel I caso, dei ritardati mentali
-nel II, degli inutili spacciatori di banali complicanze....

Ognuno il cinema ha diritto
di vederlo/viverlo/goderlo come meglio gli torna.

Un bel
" mi piace ",
al posto di un assoluto come:
" e' bellissimo "
IMO
Sara' sempre il benvenuto
 
secondo me dipende come si intende il cinema, se un arte o un passatempo. Probabilmente ognuna delle 2 definizioni è valida e va rispettato chi vuole vedere un film artistico o chi invece vuole passare 2 ore spensierate, ma per me vale anche per i libri o per la musica. Poi secondo me il 'rispetto' deve essere reciproco perchè se a me piace andare a vedere i cinepanettoni non devo neanche vedere negativamente chi invece in un film cerca la componente artistica.
Rispondendo a Mastertanto in merito al regista da botteghino, credo che se uno cerca solo il botteghino si snatura e diventa sterile , i grandi registi secondo me sono quelli che hanno qualcosa da dire , e che è stato riconosciuto dal pubblico, il botteghino poi li ha anche premiati ma questa è una conseguenza . Poi ovviamente non è che un regista azzecca tutti i film, come uno scrittore o un cantautore può esserci produzioni migliori e produzioni peggiori.
La distinzione tra arte e passatempo mi riguarda poco, nel senso che per me ci deve sempre essere l'uno e l'altra e credo poco alle distinzioni nette.
Ma, come ho detto - ormai quasi fino all'esasperazione - NON è questione di criticare un film, un regista : lo so anch'io che ci sono le ciambelle riuscite col buco e quelle senza.

Ma quello che mi dà fastidio - e di certo non solo a me, e posso dirlo con sicurezza - è il tipo di comunicazione / impostazione mentale dei "critici", che non pensano proprio a descrivere in maniera semplice / oggettiva ciò che hanno visto ma passano direttamente alle critiche secondo la loro mentalità e le loro conoscenze, scavando quasi sempre un solco tra la loro visione cervellotica e maniacale ed il sentire della gente comune, anche se questa gente comune non è poi né ignorante né stupida : ma non a tutti interessa sentire che il tal film si richiama alla "Nouvelle Vague" o al cinema tedesco anni '20 o che il critico lo considera ad es. "irrisolto", a molti - come a me - interesserebbe di più sapere se l'interesse dello spettatore viene mantenuto vivo o ci si trova ad es. di fronte solo ad interminabili, lenti dialoghi che, per quanto gli argomenti possano essere anche seri, generano di per sé una noia mortale.

Non nego che, per quelli che amano ed accettano questo tipo di critica, i critici italiani possano anche essere di alto livello : buon per loro.
Ma non a tutti questa mentalità sta bene, per cui il problema, checché se ne dica, esiste ed è reale.
 
Credo che tutti i tifosi, degli ultimi o dei reputati geni....

Non debbano ritenere l' altra parte
-nel I caso, dei ritardati mentali
-nel II, degli inutili spacciatori di banali complicanze....

Ognuno il cinema ha diritto
di vederlo/viverlo/goderlo come meglio gli torna.

Un bel
" mi piace ",
al posto di un assoluto come:
" e' bellissimo "
IMO
Sara' sempre il benvenuto
Senza dubbio, ma non è quello il punto su cui mi sono focalizzato io.
 
La distinzione tra arte e passatempo mi riguarda poco, nel senso che per me ci deve sempre essere l'uno e l'altra e credo poco alle distinzioni nette.
Ma, come ho detto - ormai quasi fino all'esasperazione - NON è questione di criticare un film, un regista : lo so anch'io che ci sono le ciambelle riuscite col buco e quelle senza.

Ma quello che mi dà fastidio - e di certo non solo a me, e posso dirlo con sicurezza - è il tipo di comunicazione / impostazione mentale dei "critici", che non pensano proprio a descrivere in maniera semplice / oggettiva ciò che hanno visto ma passano direttamente alle critiche secondo la loro mentalità e le loro conoscenze, scavando quasi sempre un solco tra la loro visione cervellotica e maniacale ed il sentire della gente comune, anche se questa gente comune non è poi né ignorante né stupida : ma non a tutti interessa sentire che il tal film si richiama alla "Nouvelle Vague" o al cinema tedesco anni '20 o che il critico lo considera ad es. "irrisolto", a molti - come a me - interesserebbe di più sapere se l'interesse dello spettatore viene mantenuto vivo o ci si trova ad es. di fronte solo ad interminabili, lenti dialoghi che, per quanto gli argomenti possano essere anche seri, generano di per sé una noia mortale.

Non nego che, per quelli che amano ed accettano questo tipo di critica, i critici italiani possano anche essere di alto livello : buon per loro.
Ma non a tutti questa mentalità sta bene, per cui il problema, checché se ne dica, esiste ed è reale.


come ti dicevo sul ruolo del critico sono d'accordo con te, deve sapere parlare un poco a tutti , quindi anche indicare che genere di film uno spettatore si andrà a guardare e se fa per lui.
Io ho amici che per loro il cinema è andare a vedere il cinepanettone, figuriamoci è un loro gusto, se mi chiedono un parere tengo conto di questo e gli dico se quel film non fa per loro.
 
per quanto mi riguarda sono d'accordo con te, credo che un critico dovrebbe anche dare un indicazione di massima sulla tipologia del film che si andrà a vedere proprio per aiutare lo spettatore a scegliere.
Parrebbe facile, ma è proprio quello il punto dolente : descrivere qualcosa cercando, per quanto possibile, di mettere un attimo da parte le proprie opinioni e la propria più o meno vasta cultura cinefila.
Dopodiche, uno può fare tutte le critiche che vuole.
 
Parrebbe facile, ma è proprio quello il punto dolente : descrivere qualcosa cercando, per quanto possibile, di mettere un attimo da parte le proprie opinioni e la propria più o meno vasta cultura cinefila.
Dopodiche, uno può fare tutte le critiche che vuole.

mi viene in mente che questo dipende anche dal contesto in cui ti trovi. Se scrivo sul quotidiano generalista probabilmente il pubblico è generalista quindi se fossi un critico terrei conto di questo, se invece sto scrivendo in una pubblicazione settoriale , dedicata agli appassionati, probabilmente si può essere più specifici e anche più approfonditi mettendo in campo la cultura che si ha in merito.
 
mi viene in mente che questo dipende anche dal contesto in cui ti trovi. Se scrivo sul quotidiano generalista probabilmente il pubblico è generalista quindi se fossi un critico terrei conto di questo, se invece sto scrivendo in una pubblicazione settoriale , dedicata agli appassionati, probabilmente si può essere più specifici e anche più approfonditi mettendo in campo la cultura che si ha in merito.
Verissimo, peccato che mentre i siti specialistici e per appassionati non mancano, quelli generici con l'impostazione che dici tu sono diventati mosche bianche.
Una volta erano un cavallo di battaglia ad es. dei quotidiani del pomeriggio (tipo "La Notte") ma, appunto, una volta....
 
Ho visto recentemente "L'appartamento", commedia del 1960 diretto da Billy Wilder e interpretato da Jack Lemmon e Shirley MacLane.
Avevo visto un pezzettino su RaiMovie, mi era sembrato interessante e l'ho cercato su RaiPLay, trovandolo.
Il film è in lingua originale sottotitolato in italiano.
Che dire: mi è piaciuto. Il film parla di un uomo che suo malgrado si trova costretto a dire sempre di sì ai suoi superiori quando questi gli chiedono le chiavi del suo appartamento per godersi delle scappatelle con qualche ragazza.
Lui fa la figura del bravo ragazzo un po' impacciato e sempre accondiscendente, ma nel corso del film c'è una crescita del personaggio.
Film un po' figlio di quegli anni, dove l'uomo è una figura dominante e la donna stava iniziando a "dire di no".
Un film leggero ma non troppo, dove Jack Lemmon spicca su tutti grazie alla sua recitazione molto "realista", in contrapposizione al recitato "classico" degli altri attori. Istruttivo anche dal punto di vista attoriale, secondo me.
Se qualcuno di voi non l'ha visto ed è curioso di vederlo, è ancora disponibile sulla piattaforma RaiPlay.
 
Averne di quei film li'....
Il vecchio Bill* ne ha fatti sempre troppo pochi....
Purtroppo

Per chi non lo sapesse:

A qualcuno piace caldo
Non per soldi ma per denaro
Viale del tramonto
Irma la dolce
Prima pagina

*
" L' appartamento " potrebbe essere solo un piccolo acconto
 
Ultima modifica:
Riuscire a selezionare le fonti adeguate è importantissimo perché, al di là del gusto personale (che rimane personale e soggettivo), ti permette di crescere sia come persona sia come spettatore e di ampliare i tuoi orizzonti.
Io faccio un po' così con tutto, musica, cibo, etc. Però per "assaggi" sporadici, non per i pasti principali ed esclusivi.
 

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