<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cinema, che passione | Page 85 | Il Forum di Quattroruote

Cinema, che passione

Per me negli ultimi tempi i casi di recensioni faziose sono sempre più numerosi.
Mi è capitato di leggere recensioni da 1 stella lasciate da parte di persone che non avevano nemmeno messo piede in un'attività.
Poi magari tutte le altre sono ottime ma intanto fa media.
Io ho acquistato e venduto su un paio di noti siti e ho il 100% di feedback positivi.
Se devo comprare certamente butto un occhio al feedback del venditore però mi viene da pensare che se uno ha troppe recensioni negative ci metta poco a creare un nuovo profilo e ripulirsi la reputazione quindi non credo che le recensioni mettano davvero al sicuro da fregature.

Sui film onestamente non chiederei mai una recensione alle persone che conosco.
Alcune se in un film non c'è Banfi che si batte sulla testa e dice porca puttena oppure il classico protagonista cazzutissimo che fa fuori 100 cattivi non guardano il film.
 
però per me è un discorso è se la recensione è su di un oggetto, un altro è su di un film o su di un libro, quest'ultime per me sono troppo soggettive in alcuni aspetti, che non vuol dire che uno non abbia il diritto di farle ma che non vedere un film perchè uno che non conosco mi ha scritto che a lui non è piaciuto non lo prendo in considerazione.

Ma anche di un oggetto tipo un martello se la recensione la fa la casalinga che doveva appendere un quadro è un conto.
Se la fa un costruttore che ci deve martellare 1000 chiodi al giorno è un altro.
Imho molte volte le recensioni lasciano il tempo che trovano perchè possono essere fondate o meno,faziose o obiettive etc etc.
 
Ma anche di un oggetto tipo un martello se la recensione la fa la casalinga che doveva appendere un quadro è un conto.
Se la fa un costruttore che ci deve martellare 1000 chiodi al giorno è un altro.
Imho molte volte le recensioni lasciano il tempo che trovano perchè possono essere fondate o meno,faziose o obiettive etc etc.

si vero, mi ci trovo in quello che dici tu. Io anche per gli hotel non sono molto amante delle recensioni, certo che se mi dicono che casca a pezzi è un discorso ma altrimenti non mi faccio prendere troppo da quello che scrivono
 
[...] Sicuramente nella valutazione pesa il fatto che un certo tipo di film verrà visto solo da una fetta di pubblico a cui probabilmente piacciono i prodotti di nicchia.
Male : un giudizio dev'essere un giudizio e basta, non pensare già ai gusti - supposti, perché io ad esempio non appartengo affatto a quella categoria - di chi lo vedrà.
Inoltre non è questione di essere di nicchia : è questione di avere un senso, e quel film è una somma di deliri il cui senso latita totalmente.
Mentre altri film più popolari o più classici,come potrebbe essere un film d'avventura,vengono visti da tutti e allora c'è la valutazione entusiasta e quella stitica di chi deve dimostrare che non gli piace il prodotto di massa.
Ah, beh, se uno giudica male un film - ma vale per tutto - per il solo fatto che è un prodotto "di massa" - definizione su cui si potrebbero fare una tonnellata di obiezioni, ma sorvoliamo - è come se si desse da solo dell'imbecille.
Il film "La mia Africa", che ho portato ad esempio, è un prodotto di alta qualità, tratto da un romanzo autobiografico e diretto, interpretato, fotografato, sceneggiato ad alto livello, tant'è vero che è stato premiato a raffica e non solo di Oscar : se poi è diventato anche "di massa", nel senso di conosciutissimo, per le sue qualità questa è una logica conseguenza.
 
Io quasi quasi se vedo una sua cattiva recensione sono invogliato ad andarci
cover
 
A me ogni tanto capita di apprezzare dei film che sono stati stroncati dalla critica.
Magari non li ritengo dei capolavori però mi piacciono lo stesso.
Mi è capitato di vedere dei sequel,soprattutto quelli in cui attori e regista cambiano,che vengono considerati in maniera unanime spazzatura.
E pur rendendomi conto che non erano all'altezza dell'originale li ho voluti lo stesso nella mia collezione.

A volte ci sono film che hanno un ritmo lento e che allo spettatore abituato ai ritmi del cinema e della tv moderni risultano pesanti.
Però non sempre è un male.

Ho visto qualche film di Maria Sole Tognazzi e mi sono piaciuti,se li faccio vedere ai miei dopo 5 minuti si addormentano.
 
A me ogni tanto capita di apprezzare dei film che sono stati stroncati dalla critica.

feci un viaggio una volta con un famoso critico cinematografico, mi ricordo che una sera eravamo in un posto senza corrente, al buio , a parlare di cinema per molte ore, in pratica per questo il cinema si era fermato agli anni '40, il resto era spazzatura. Però poi ho anche scoperto che era diventato famoso per aver stroncato una commedia che poi è diventata di cult :)
 
Guai.
La commedia siccome fa ridere viene spesso stroncata dalla critica.
E se per commedia si intende fare sempre lo stesso film con pernacchie e volgarità varie cambiando solo l'ambientazione ci sta.
Ma ci sono anche esempi di commedie brillanti e non dico impegnate ma comunque non così leggere come si potrebbe pensare,con attori bravissimi anche in ruoli più seri.
Pace all'anima sua Robin Williams imho era un esempio di comico talentuosissimo che però non sapeva solo far ridere.
 
Manco a farlo apposta stasera su Rai 1 c'è proprio Il diritto di contare.
Per chi invece volesse guardare qualcosa di più classico Don Camillo e l'onorevole Peppone sul 4.
 
A me capita abbastanza spesso di pensare a un film e pochi giorni dopo lo trasmettono in tv.
Coincidenze,palinsesti ripetitivi,ci leggono nella mente e agiscono di conseguenza...
Non so.
 
Quando ci sono delle partite in tv di solito fanno qualche bel film per contendere l'audience.
Io non guardo mai le partite,anche quelle di Rugby fatico a seguirle,magari le guardo ma facendo altro nel frattempo.
 
feci un viaggio una volta con un famoso critico cinematografico, mi ricordo che una sera eravamo in un posto senza corrente, al buio , a parlare di cinema per molte ore, in pratica per questo il cinema si era fermato agli anni '40, il resto era spazzatura. Però poi ho anche scoperto che era diventato famoso per aver stroncato una commedia che poi è diventata di cult :)
Esattamente il genere di "critico" che è meglio perdere che trovare.

Anche se, a pensarci bene, i giudizi di questi miserabili snob da quattro soldi potrebbero tornare utili : basta considerarli all'opposto, nel senso che se un film è piaciuto a loro conviene starne alla larga.

Quello che mi riesce più difficile da capire è perché questa gente trovi spesso, troppo spesso, spazio su giornali e siti, pur essendo i loro giudizi una raffica di fallimenti rispetto al gradimento che poi i film effettivamente incontrano.

Ma ho un po' la sensazione che i responsabili delle testate, quelli che li ingaggiano, si vergognino ad avere critici di normale buon senso : in certi ambienti radical-chic guai ad essere giudicati anche vagamente nazional-popolari, è un'onta imperdonabile, viene perdonato anche il più astruso snobismo intellettualoide, ma non quello.
 

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