Approfitto per postare le pagelle di Allievi, forse un po' sbrigative, non tutte condivisibili
A parte Max e Lewis, pure io sono stato molto impressionato da Sainz e Norris.
Uno dei mondiali più belli di sempre. Deciso al fotofinish tra polemiche, reclami, appelli. E un nome nuovo al vertice: Max Verstappen. Poi tanti incidenti tra il neoiridato e Lewis Hamilton giudicati in modo diverso e fuorviante. Ma che stagione! C’è qualcuno che osa ancora parlare di Formula 1 noiosa? Andiamo dunque a dare le pagelle agli «scolari» dell’anno accademico 2021, in rigoroso ordine basato sulla classifica dei costruttori.
MERCEDES 8
Ha conquistato per l’ottava volta di fila il titolo dei costruttori, risultando la regina assoluta dell’era ibrida. Ma ha presentato una macchina competitiva solo nel finale, difficile nella messa a punto, delicatissima, almeno sino alle gare autunnali, nel motore. E ha sbagliato troppo nelle strategie, spesso in contrasto con i desideri dei piloti.
HAMILTON 10
Ha dato tutto e ha perso il titolo con lo scandalo dei punti dimezzati attribuiti nel GP del Belgio che non si è disputato. Poi ci si sono messi i commissari di Abu Dhabi a strappargli il mondiale di dosso all’ultima gara, con una serie di decisioni discutibili. Ma che campione, che tempra! E che lealtà in generale, rispetto a Verstappen.
BOTTAS 5
Punti buoni per il mondiale costruttori, primo in Turchia e nelle due gare sprint di Monza e Brasile. Troppo poco. Quasi mai ha aiutato Hamilton in un mondiale in cui i «secondi» avevano peso. Ha dato il meglio dopo il «benservito» per il 2022...
RED BULL 9
Squadra unita, compatta, poche perdite nello staff tecnico, meno errori strategici della Mercedes e la Honda (voto 10) che all’ultima stagione di F.1 è stata determinante nella conquista de titolo piloti.
VERSTAPPEN 10
Stesso voto di Hamilton per la velocità innata, la costanza di rendimento e l’impegno. Troppe le manovre al limite e una decisa propensione alla scorrettezza. E poi ci sono quei 12,5 punti guadagnati senza correre in Belgio che sono stati determinanti. Il futuro, però, è lui, che ha 12 anni meno di Hamilton.
PEREZ 7
Con un missile come la Red Bull doveva fare di più. Ha vinto in Azerbaigian, è vero, poi si è distinto per aver ostacolato (correttamente) Hamilton ad Abu Dhabi, al fine di favorire Verstappen. Tutto qui. Insufficiente sul piano velocistico, più bravo nel rincorrere che nell’attaccare.
FERRARI 6
Terza tra i costruttori (era sesta nel 2020) e plafonata da una macchina che, quanto a telaio e aerodinamica, era quella dell’anno prima con modifiche di dettaglio. Ha compiuto progressi, gli uomini al muretto hanno sbagliato di meno, i pit stop sono stati rapidi, ma è stata doppiata troppe volte e nelle gare in cui Red Bull e Mercedes sono uscite di scena, non ha saputo vincere. Speriamo che il sacrificio del 2021 serva a ridarci la Ferrari rosso fuoco dei momenti migliori. Mah.
SAINZ 7,5
È lui il pilota-sorpresa del campionato, intelligente, riflessivo, rapidissimo nella seconda parte della stagione tanto da precedere Leclerc in classifica: un bellissimo biglietto da visita nel primo anno a Maranello. Splendido a Monte Carlo: secondo.
LECLERC 7
Tantissimo impegno, troppi rischi per uscire dall’anonimato della macchina, di conseguenza errori e incidenti. Charles è questo. Ricordiamo che sino a 3 giri dal termine del GP di Gran Bretagna era al comando...
MCLAREN 7
È stata battuta dalla Ferrari, ma è un team che naviga a vista tra difficoltà economiche, debiti, prestiti. Una squadra gestita benissimo dall’ingegner Seidl (ex-Porsche) ma con risorse non stellari.
NORRIS 8
Pilota spettacolo, veloce in prova e in gara, pochi errori, tanta lucidità, due vittorie sfiorate.
RICCIARDO 6
La sufficienza solo per la vittoria di Monza, per il resto delusioni, lentezza, attese vane. Dove è finito il combattente di una volta?
ALPINE 7,5
Stagione salvata dal trionfo di Esteban Ocon in Ungheria, poi tante gare discrete con una macchina che non era un fulmine. Da una Renault ci si aspetta di più.
OCON 7,5
Ha avuto una sola chance e l’ha presa. Bravo anche in Arabia, dove ha perso il podio all’ultimo giro.
ALONSO 7,5
Era «nuovo» per questa F.1 e ha corso con la baldanza di un debuttante, facendosi largo tra sorpassi-spettacolo e intelligenza tattica. Gran rientro.
ALPHA TAURI 7
È la Red Bull italiana, con meno soldi e meno campioni, ma molto brava nel sapersi amministrare e far rendere i piloti.
GASLY 6,5
Ottimi spunti in qualifica, meno concretezza in gara.
TSUNODA 5
Ha perso per 20-2 il confronto in qualifica con Gasly. Qualche sprazzo, meno delle attese.
ASTON MARTIN 5
Un team in fase di rifondazione, con una macchina scarsa e tante cose da rivedere.
VETTEL 5
Ci si attendeva tanto, ha dato poco.
STROLL 5,5
Ha retto bene il confronto con Vettel, nulla di più. Ma è meglio di quanto sembri.
WILLIAMS 5
Sempre nelle retrovie, il fondo americano che l’ha acquistata deve spendere, se vuole ritrovare i risultati.
RUSSELL 6
Aveva in testa la Mercedes che guiderà nel 2022. Ottimo, a tratti, col 2. posto in qualifica in Belgio e il 3. in Russia.
LATIFI 5,5
È l’uomo il cui incidente ha fatto perdere il mondiale a Hamilton. Sarà ricordato per questo. Però ha fatto progressi.
SAUBER 5
Squadra gestita male in generale e malissimo ai box, la sponsorizzazione Alfa Romeo meritava altro impegno. Sempre nelle retrovie, invisibile.
RAIKKONEN 5
Ultimo anno, poca motivazione, l’abbandono come liberazione.
GIOVINAZZI 5,5
Meglio di Kimi in qualifica, però troppo poco durante l’anno. E parecchio abbandonato dal team, che sapeva che Tonio sarebbe stato scaricato.
HAAS 4,5
Per risparmiare, ha corso con la vettura de 2020 e si è visto. Gli investimenti sono stati dirottati sull’anno prossimo.
SCHUMACHER 5,5
Bravino, poco giudicabile causa la macchina, tanti errori da debuttante.
MAZEPIN 4
Immaturo per il salto in F.1, incidenti evitabili, atteggiamento da figlio di papà che mette i soldi nel team.