Ciao a tutti,
sono passati sette anni da quando Sergio Marchionne presentò la Giulia Quadrifoglio, il nuovo progetto Giorgio, da cui nasce anche la Grecale o il Grecale inteso come vento e dopo anni di critiche feroci alla telecamera posteriore all'infotaiment, cosi oggi si chiama l'autoradio, alla fanaleria anteriore, finalmente si arriva al'aggiornamento di fine carriera.
Sono passati trenta anni da quando fu presentata su base 162 la SZ ed RZ ed allora, forse in omaggio a quel disegno del centro stile, al design dei sei fari di sz, rz e 159, spider, brera, si torma a quella grafica.
Ma chi lo ha detto che le auto della stessa marca debbano essere tutte uguali?
Forse i costi di produzione.
Si perché alla fine forse si modificano dimensionalmente gli stampi per le fusioni e si usa le stessa elettronica, altrimenti non avrebbe nessun significato la rimodulazione della forma della fanaleria della nuova giulia e stelvio del 2023.
Si perché la lente di policarbonato non è cambiata e direi che la modifica dal punto di vista estetico è peggiorativa, non aggiunge nulla, anzi toglie al fascino di Giulia e Stelvio a mio modesto parere la più bella berlina ed il più bel suv sul mercato.
Infatti la grafica a tre elementi dei proiettori anteriori non ha senso su Giulia e Stelvio, perché modificando le luci diurne si modifica la sostanza del disegno del frontale.
Per Giulia sino ad oggi esse erano l'ideale baffo di congiunzione fra lo scudo in negativo e la illuminazione della strada, mentre per Stelvio erano la prosecuzione della linea superiore dello scudo sempre in negativo.
In nome del familiy feeling con Tonale ove lo scudetto torna corpo a se stante, si perde questo disegno ed il frontale, stando alle foto, perde parte della sua aggressività.
Si aggiunga che la lente non si modifica nella forma con la quale si integra nel paraurti anteriore e dunque resta quella linea tondeggiante che doveva accogliere i fari circolari, che non ha più senso con lo sguardo esapartito ambolati.
Meglio sarebbe stato conservare la forma originale ed inserire al suo interno la tecnologia led, anche matrix.
Si sarebbero sopite le polemiche sulla mancanza di questo tipo di impianto e su questo minus rispetto alla concorrenza.
Che Alfa Romeo, poi avesse tachimetro e contagiri analogici non era un minus, anche perché nel 2014 la tecnologia era a bordo della 4 c per ragioni di peso e spazio e non credo che la 4C si giudicasse per il quadro strumenti, visto che ancora oggi, a produzione cessata ha prezzi da usata superiori al nuovo di fabbrica.
Anzi la grafica digitale del quadro Tonale traslocato su Giulia e Stelvio non entusiasma, se si aggiunge che la nuova cornice strumenti è sicuramente meno personale della precedente.
Ma una vettura non si giudica dal quadro strumenti, anche perché se così fosse la meccanica non avrebbe nessun valore, come sarà a breve con la fine dell'endotermico, che porterà all'omologazione della propulsione, perché la competizione si sposterà necessariamente su altri elementi, tipo l'autonomia.
In conclusione il restiling è arrivato, Giulia e Stelvio ben potevano conservare la propria personalità, aggiornando la metodica di illuminazione e non la forma interna dei proiettori.
Sulla digitalizzazione del quadro strumenti ben si sarebbe potuto conservare nella grafica quella del 2015, che restava e resta gradevole, mentre quella della Tonale sembra più da videogame, come quella di ogni altra vettura che usi questa forma di interfaccia grafica.
Ma a ben vedere anche quello è risparmio, perché di sicuro un monitor consta meno di tutto il materiale che serve per costruire strumenti analogici, altrimenti non vi sarebbe stata ragione di abbandonare la strada sinora percorsa, se quella strada non fosse stata economicamente meno vantaggiosa.
La cartina di tornasole saranno le vendite, tenendo presente il ciclo economico caratterizzato da una pandemia negli anni 2020/22, che giustificherà bene un rallentamento di produzione e vendite e verificando quanto sulle nuove vendite incideranno le nuove condizione dell'economia mondiale e la nuova crisi energetica in corso.
Bisognerà poi valutare quanto dell'eventuale aumento dei listini sia imputabile alle nuove tecnologie impiantate sulla berlina e sul suv.
