<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> a 185 in città!!!!! | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

a 185 in città!!!!!

carmelopunto ha scritto:

Seeeeeee, non ci vanno quelli che ammazzano le persone, figuriamoci uno che ha solo schiacciato l'acceleratore.
Tra una settimana sarà in un concessionario a comprarsi un Cayenne Turbo.
 
Tanti anni fa, una tarda sera, venni fermato da un poliziotto stradale mentre transitavo sulla circonvallazione, deserta e quasi per nulla illuminata, di un città di modeste dimensioni. Camminavo a velocità tranquilla, probabilmente sui 70 (l'era delle macchinette non era ancora iniziata) e, come l'esperienza mi ha insegnato, essendo assai scarsa l'illuminazione mi tenevo più vicino alla linea di mezzeria che al ciglio della strada, onde ridurre drasticamente il rischio di poter incappare in qualche invisibile ostacolo o pedone o ciclista.

L'era delle macchinette non era ancora iniziata, MA lo era quella dei portatori di divisa... zelanti. Il poliziotto mi appioppò una multa di diecimila lire, con annesso completo repertorio di beffarde frasi fatte, accusandomi di camminare "in mezzo alla strada".
Quando gli feci notare (ingenua speranza di poter instaurare una qualche forma di ragionamento) che stavo al di qua della linea di mezzeria e che il mio comportamento era motivato da una ovvia forma di prudenza, il poliziotto cominciò a dire "e poi lei correva anche, non vede che qui siamo in pieno centro abitato?". Ecco, mi piacerebbe proprio poter avere un filmato della scena per condividere con altre persone l'esperienza e soprattutto per dimostrare, con delle immagini, che cosa quell'autorevole signore aveva il coraggio di definire "pieno centro abitato".

Ricordo che rimasi veramente colpito dal fatto che un poliziotto potesse fare un discorso così spudoratamente insulso. Ero giovane e avevo ancora una visione molto più fiduciosa di quella che gli anni seguenti mi hanno insegnato. Da allora, quando sento parlare di "pieno centro abitato" non posso fare a meno di ricordare immediatamente l'episodio e di attribuire all'espressione una credibilità prossima allo zero, specie quando essa proviene da una fonte che per qualche ragione è interessata a dipingere i fatti in un certo modo.

Anche in questo caso specifico, quindi, NON avendo informazioni certe sull'accaduto e soprattutto sulle effettive circostanze in cui i fatti si sono svolti, non mi sento assolutamente in grado di esprimere giudizi oggettivi. Mi piacerebbe anche che molte altre persone facessero altrettanto, piuttosto che partire a razzo con il lancio delle pietre; se così fosse, avrei l'impressione di vivere in un mondo migliore.
 
birillo21 ha scritto:
99octane ha scritto:
Pazzesco. :shock:
Pero' vorrei capire in che tratto e' accaduto.
ossia, se si tratta di un limite vero, in piena citta', o di uno di quei limiti assurdi in zone perfieriche, come ce n'erano a Milano su tratti di uscita autostradale a 6 (sei) corsie per senso di marcia.
Se era citta', spero che sia punito con la dovuta severita'.

Ma tu ce la hai presente LA SPEZIA, che fa meno abitanti di un quartiere di Milano?

Si', ce l'ho presente, e ho presente il tratto in questione.
Se si stava immettendo in autostrada, come e' stato detto, 185 sono una leggerezza, non una follia come vogliono far credere.
 
99octane ha scritto:
Si', ce l'ho presente, e ho presente il tratto in questione.
Se si stava immettendo in autostrada, come e' stato detto, 185 sono una leggerezza, non una follia come vogliono far credere.

C'è da chiedersi quando (dove) finisce il limite dei 50 e inizia il limite dei 80/100/130 (non l'ho mai fatta quel tratto)
 
99octane ha scritto:
Pazzesco. :shock:
Pero' vorrei capire in che tratto e' accaduto.
ossia, se si tratta di un limite vero, in piena citta', o di uno di quei limiti assurdi in zone perfieriche, come ce n'erano a Milano su tratti di uscita autostradale a 6 (sei) corsie per senso di marcia.
Se era citta', spero che sia punito con la dovuta severita'.

E' una argomentazione senza senso....a 185 all'ora in qualunque situazione va stracciata la patente............
 
sensodrive ha scritto:
99octane ha scritto:
Pazzesco. :shock:
Pero' vorrei capire in che tratto e' accaduto.
ossia, se si tratta di un limite vero, in piena citta', o di uno di quei limiti assurdi in zone perfieriche, come ce n'erano a Milano su tratti di uscita autostradale a 6 (sei) corsie per senso di marcia.
Se era citta', spero che sia punito con la dovuta severita'.

E' una argomentazione senza senso....a 185 all'ora in qualunque situazione va stracciata la patente............

Di "senza senso" ci sono solo affermazioni come questa e certi articoli sensazionalistici.
La legge non prevede in alcuna parte che venga "stracciata" la patente. Prevede una sospensione di durata variabile secondo la gravita' del fatto, ed e' stato appurato che, pur essendo il tipo certamente un gonzo a viaggiare a quella velocita', non pare abbia commesso altro che l'usuale leggerezza di molti italiani, dato che il tratto di strada in questione e' niente altro che un appendice autostradale.
Certamente l'articolo e' fuorviante e tira il caso per i capelli, dicendo che faceva i 185 in piena citta' (come dire in centro a Milano) quando di fatto era su un'appendice dell'autostrada.
 
testerr ha scritto:
LA SPEZIA - Un avvocato milanese è stato sorpreso dai carabinieri nella notte mentre sfrecciava a bordo di un'auto di grossa cilindrata a 185 chilometri orari in pieno centro abitato alla Spezia dove vige il limite dei 50. Quando i militari lo hanno fermato per elevare la sanzione, quasi non credevano al responso dell'Autovelox, la macchina che rileva la velocità ha infatti fotografato l'automobile mentre viaggiava a 185 chilometri orari, in pieno centro abitato. La velocità era tale che il professionista non è stato fermato dai carabinieri addetti al controllo, ma 300 metri più avanti, dai militari di una seconda pattuglia, informati dai colleghi che presidiavano la postazione dell'Autovelox. L'avvocato, in vacanza nello spezzino per il ponte del primo maggio, si è visto sequestrare l'auto e ritirare immediatamente la patente di guida, con una proposta di revoca definitiva del documento. Da accertamenti è risultato inoltre che il professionista aveva già commesso un'analoga infrazione poco meno di due anni fa.
PS: se gliela revocano a vita non sarebbe male no?

"proposta di revoca definitiva del documento"??? E stanno ancora a pensarci?
 
99octane ha scritto:
sensodrive ha scritto:
99octane ha scritto:
Pazzesco. :shock:
Pero' vorrei capire in che tratto e' accaduto.
ossia, se si tratta di un limite vero, in piena citta', o di uno di quei limiti assurdi in zone perfieriche, come ce n'erano a Milano su tratti di uscita autostradale a 6 (sei) corsie per senso di marcia.
Se era citta', spero che sia punito con la dovuta severita'.

E' una argomentazione senza senso....a 185 all'ora in qualunque situazione va stracciata la patente............

Di "senza senso" ci sono solo affermazioni come questa e certi articoli sensazionalistici.
La legge non prevede in alcuna parte che venga "stracciata" la patente. Prevede una sospensione di durata variabile secondo la gravita' del fatto, ed e' stato appurato che, pur essendo il tipo certamente un gonzo a viaggiare a quella velocita', non pare abbia commesso altro che l'usuale leggerezza di molti italiani, dato che il tratto di strada in questione e' niente altro che un appendice autostradale.
Certamente l'articolo e' fuorviante e tira il caso per i capelli, dicendo che faceva i 185 in piena citta' (come dire in centro a Milano) quando di fatto era su un'appendice dell'autostrada.

Cosa sono le "appendici dell'autostrada"? Se ti riferisci alle corsie di immissione o di uscita, mi risulta che lì ci sia il limite di 60 se non di 40 (quando è in curva).
Pare evidente che si trattasse di una strada che per il codice della strada rientra in un centro urbano, debitamente segnalato.
Qui non c'entrano né l'auto che il tipo aveva (in questo caso che avesse una Maserati come ha ipotizzato qualcuno od una Punto è lo stesso), né le presunte "cortesie" invocate dallo stesso forumista, visto che il pretendere strada solo perchè si è al volante di una grossa berlina non significa chiedere una cortesia ma essere dei prepotenti arroganti ed anche molto buzzurri.
Chiunque lui fosse, qualunque motivazione avesse, qualunque auto avesse, se era davvero in un "centro urbano", camminare ad una velocità di quel tipo è un gesto criminale e folle che come tale va trattato, senza indulgenza alcuna.
Saluti
 
Vieni a Milano e vai dal De Gasperi alla A4 e lo capisci.
La strada e' centro urbano solo nominalmente.
S'e' gia' detto quello che era utile dire. 185 sono troppi, bene han fatto a multarlo e a sospendergli la patente. Per il resto, e' montatura sensazionalista da "giornalismo" di infima categoria.
 
fabiologgia ha scritto:
...se era davvero in un "centro urbano"...
Il punto, cruciale, è tutto in quel "se".

Una parolina che fa la differenza, colossale, tra regole razionali con punizioni meritate e regole isteriche con punizioni grottesche e inique.
Che poi è la differenza tra autorevolezza ed autoritarismo o anche, ad esempio, tra educare i figli adolescenti con il buon esempio, la coerenza, la fermezza, l'oggettività e... illudersi di educarli a suon di continui ceffoni e castighi incoerenti, divieti e obblighi esasperati, cattivi esempi e così via.

Che risultato ottiene un padre che impone alla figlia sedicenne, senza dialogo alcuno ma con atteggiamento militaresco (gli ordini si eseguono senza discutere, tolleranza zero) niente feste, niente discoteca, niente motorino, niente uscite la sera, niente tatuaggi, niente trucco, niente orecchini e via dicendo?
 
marimasse ha scritto:
Che risultato ottiene un padre che impone alla figlia sedicenne, senza dialogo alcuno ma con atteggiamento militaresco (gli ordini si eseguono senza discutere, tolleranza zero) niente feste, niente discoteca, niente motorino, niente uscite la sera, niente tatuaggi, niente trucco, niente orecchini e via dicendo?
Che non gliela trombano (forse) fino ai 18 anni, e che magari nel frattempo non si riduce ad una irreversibile caricatura di se stessa invecchiata di trent'anni, ad esempio.

Mio figlio è ancora troppo piccolo per poter testare l'efficacia dei limiti da te descritti, però mi ricordo ancora di quando il ragazzino sedicenne ero io, e QUALUNQUE limite mi sembrava sempre troppo... limitante. Se il "coprifuoco" scattava alle 10, pretendevo di arrivare a mezzanotte; se invece mi veniva concesso mezzanotte avrei voluto stare fuori fino alle tre, e quando ormai avevo abituato i miei ad aspettarmi per quell'ora, ecco che mi sarebbe piaciuto fare l'alba per locali...

Zero permessi e zero tolleranza non vanno bene, e su questo mi trovi perfettamente d'accordo con te, ma non mi pare che sulle strade italiane al momento la situazione sia quella che descrivi.
 
SasaDoku ha scritto:
Che non gliela trombano (forse) fino ai 18 anni, e che magari nel frattempo non si riduce ad una irreversibile caricatura di se stessa invecchiata di trent'anni...
Questa è la pia illusione di quel padre, il quale prima o poi viene a scoprire che la sua... immacolata bambina, come fin troppo prevedibile reazione al trattamento da caserma, si concede ogni sorta di svago ed esperienza prima dello scattare del coprifuoco, per poi tornare a casa puntuale (magari togliendosi appena prima qualche vestito o accessorio "proibito") in modo che il vecchio si senta contento e non rompa. A questo proposito ho dei ben precisi ricordi, risalenti alle feste di compleanno dei tempi dell'adolescenza, su come si comportavano certe ragazze prima che arrivasse l'austero papà, verso le dieci, a portarle a casa. Tenendo conto del fatto che una sedicenne di allora, confrontata con molte di quelle odierne, apparirebbe come una scolara delle elementari...

...mi ricordo ancora di quando il ragazzino sedicenne ero io, e QUALUNQUE limite mi sembrava sempre troppo... limitante...
Appunto. Oggi più che mai l'unica speranza di riuscire a ottenere dagli adolescenti un comportamento misurato si basa su un atteggiamento di grande fermezza unito però a indiscutibile coerenza e ragionevolezza.

...Zero permessi e zero tolleranza non vanno bene, e su questo mi trovi perfettamente d'accordo con te...
Benissimo. Però sulle strade italiane, al momento, la situazione è esattamente questa, analoga proprio a quella del padre che enfaticamente impone la tolleranza zero, con regole categoriche e pretese vistosamente esagerate, fuori della realtà (ad es., per dire, divieto di usare Internet) e accompagnate dalla minaccia di punizioni colossali, illudendosi che questo serva e basti a fare del figlio una persona responsabile e ottenendo invece il risultato esattamente opposto: il figlio NON rispetta la maggior parte delle assurde regole e in più sviluppa nei confronti del padre una totale mancanza di rispetto (se non peggio). Il che, siccome le regole sono assurde, NON significa affatto che il figlio diventi un delinquente. Esattamente come è possibilissimo (lo fanno quotidianamente milioni di persone) circolare sulle strade comportandosi in maniera assennata, senza provocare incidenti di sorta pur NON rispettando una quantità industriale di obblighi e divieti.

Non a caso è molto probabile che l'adolescente più incosciente e spericolato sia proprio quello i cui genitori hanno pensato di risolvere i problemi a suon di leggi marziali oppure a suon di permissivismo totale senza dialogo alcuno.
 

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