zeusbimba ha scritto:
renexx ha scritto:
zeusbimba ha scritto:
renexx ha scritto:
zeusbimba ha scritto:
Ciao a tutti, io telo, domani spulcio il postalmarket, si sa mai che trovo altre news per la signorina...... 8)
Kater, ormai sei papà, quindi cerca di mettere la testa a posto e piantala di scrivere lellate...........
X frenk: il 12 dicembre vado a Osaka, so che ti interessava andarci, se vuoi venire, facciamo un summit antilello al 40° piano del Nankai.......
Scusa se mi intrufolo, io sono stato in Giappone nel '92, se non ricordo male.
Ho visitato anche Osaka, ma devo andare a rivedermi le foto perchè la memoria è quella che è...
Al ritorno, mi piacerebbe leggere le tue impressioni per vedere come sono cambiati i tempi anche là, dato che si tratta di un Paese che mi affascina.
Ciao, io vado ad Osaka due volte l'anno per lavoro dal 2001 e grossi cambiamenti non ne ho mai trovati è sempre un paese fantastico, molto diverso dal nostro, se hai qualche domanda in particolare, chiedi pure.
Una cretinata: ai tempi avevo visto dei ragazzi, vistosamente tatuati, a bordo di auto elaborate con le sospensioni regolabili che variavano l'assetto indipendentemente sulle quattro ruote da raso terra fino a parecchi cm dal suolo (non so se sono riuscito a spiegarmi). Si diceva fossero membri della Yakuza (mah). Hai mai visto niente del genere?
Bhe, diciamo che con tutte le cose belle che ci sono in giappone, questa è la cosa che ho notato meno però in effetti moltissime macchine dei ragazzi sono tunnizzate, per loro (i ragazzi) è praticamente un culto elaborare le propie macchine.
Intendevo dire che la nostra guida sosteneva che a Osaka, più che altrove, si poteva cogliere qualche segno della presenza della Yakuza.
Mi ricordo anche enormi sale giochi, che allora mi colpirono perchè da noi non c'era ancora niente del genere: c'erano le sale Bingo e quelle con i videogiochi che sarebbero arrivati in Italia anni dopo...
Hai ragione, il Giappone è ricco di cose belle, ma anche il folklore, generato da usi e costumi così diversi, mi aveva colpito.
Così come, fuori dalle città, in autunno, i colori degli alberi. Non ho mai visto, in giro per il mondo, foglie di un rosso così squillante.
E il pesce... in un ristorante, dove, come di abitudine, i pesci sono vivi in uno o più acquari, mi hanno servito i pezzetti crudi di uno appena "pescato". Come decorazione, sul piatto avevano messo la lisca, pulita, con la testa e la coda attaccate: quest'ultima e l'occhietto si muovevano ancora.