Approfito della discussione relativa alla nuova V40 e all'ultimo intervento di Weneto per cercare di aprire una discussione.
In molti si lamentano che le nostre amate svedesone costino troppo.
Più volte ho ribadito la mia opinione che, sì, indubbiamente costano tanto, ma che se si ha l'accortezza di confrontarle con la concorrenza premium (le solite tedesche, più Lexus e, almeno in Italia Alfa Romeo e Volkswagem, che da noi è percepita come premium) si può verificvare come, promozioni a parte (che comunque ci sono anche in Volvo), c'è sempre un vantaggio di prezzo quantificabile tra il 10 e il 15 - 20%.
Ora, come detto approfitto dell'intervento di Weneto per ribadire che, almeno secondo me, ci sono anche dei contenuti aggiuntivi e qualificanti, che per un motivo o l'altro (disattenzione o poca attenzione dei clienti, mancanza di un'efficace comunicazione da parte della casa madre o di Volvo Italia, impreparazione della rete vendita, etc.) non vengono quasi mai efficacemente valorizzate.
Ad esempio, con l'uscita della V40 tutta la gamma, a prescindere da modello, motorizzazione, allestimento e prezzi, offirirà DI SERIE il city safety.
Chi l'ha provato (e si può farlo anche nei piazzali delle concessionarie) di solito ne rimane impressionato e ne comprende immediatamente l'utilità e l'efficacia, e in questi 3 o 4 anni, dalla sua intrduzione, sono stati molti i clienti tornati in concessionaria a ringraziarci, dicendo che, sì, in fondo avevamo ragione, e che i soldi spesi sono stati tutti ampiamente ripagati al primo tamponamento evitato.
Uno dei nostri tecnici è appena tornato da un corso, in cui, tra le altre cose, si parlava di sicurezza, quella vera, non quella semplicemente frutto delle stelline nei crash test, nessuno dice mai che le portiere delle Volvo forse avranno delle maniglie esteticamente e sensorialmente inferiori a quelle della concorrenza, ma che sono progettate per aprirsi sempre in occasione di forti impatti laterali e che le auto della concorrenza non offrono lo stesso livello di sicurezza.
Anche i crash test dovrebbero essere esaminati e valutati con più attenzione, non limitandosi (da parte di noi clienti) a visionare il filmatino su you tube e misurare a braccio la deformazione dell'abitacolo, ci sono delle cose che normalmente non vengono fatte vedere e una di queste riguarda la deformazione della zona della pedaliera.
Tutte le auto oggi, pubblicizzano sui loro depliant il fatto che siano dotate di pedaliere collassabili, sgangiabili o di Airbag per il ginocchio, ma cosa succede in caso di impatto effettivo?
Di seguito posterò delle foto relative a quello che succede alla zona della pedaliera dopo l'impatto alla velocità canonica di 60 KM/h della S60 e delle concorrenti tedesche, sperando di poterne poi poter discuterne in maniera serena e costruttiva, magari anche con gli utenti delle altre stanze del forum.
In molti si lamentano che le nostre amate svedesone costino troppo.
Più volte ho ribadito la mia opinione che, sì, indubbiamente costano tanto, ma che se si ha l'accortezza di confrontarle con la concorrenza premium (le solite tedesche, più Lexus e, almeno in Italia Alfa Romeo e Volkswagem, che da noi è percepita come premium) si può verificvare come, promozioni a parte (che comunque ci sono anche in Volvo), c'è sempre un vantaggio di prezzo quantificabile tra il 10 e il 15 - 20%.
Ora, come detto approfitto dell'intervento di Weneto per ribadire che, almeno secondo me, ci sono anche dei contenuti aggiuntivi e qualificanti, che per un motivo o l'altro (disattenzione o poca attenzione dei clienti, mancanza di un'efficace comunicazione da parte della casa madre o di Volvo Italia, impreparazione della rete vendita, etc.) non vengono quasi mai efficacemente valorizzate.
Ad esempio, con l'uscita della V40 tutta la gamma, a prescindere da modello, motorizzazione, allestimento e prezzi, offirirà DI SERIE il city safety.
Chi l'ha provato (e si può farlo anche nei piazzali delle concessionarie) di solito ne rimane impressionato e ne comprende immediatamente l'utilità e l'efficacia, e in questi 3 o 4 anni, dalla sua intrduzione, sono stati molti i clienti tornati in concessionaria a ringraziarci, dicendo che, sì, in fondo avevamo ragione, e che i soldi spesi sono stati tutti ampiamente ripagati al primo tamponamento evitato.
Uno dei nostri tecnici è appena tornato da un corso, in cui, tra le altre cose, si parlava di sicurezza, quella vera, non quella semplicemente frutto delle stelline nei crash test, nessuno dice mai che le portiere delle Volvo forse avranno delle maniglie esteticamente e sensorialmente inferiori a quelle della concorrenza, ma che sono progettate per aprirsi sempre in occasione di forti impatti laterali e che le auto della concorrenza non offrono lo stesso livello di sicurezza.
Anche i crash test dovrebbero essere esaminati e valutati con più attenzione, non limitandosi (da parte di noi clienti) a visionare il filmatino su you tube e misurare a braccio la deformazione dell'abitacolo, ci sono delle cose che normalmente non vengono fatte vedere e una di queste riguarda la deformazione della zona della pedaliera.
Tutte le auto oggi, pubblicizzano sui loro depliant il fatto che siano dotate di pedaliere collassabili, sgangiabili o di Airbag per il ginocchio, ma cosa succede in caso di impatto effettivo?
Di seguito posterò delle foto relative a quello che succede alla zona della pedaliera dopo l'impatto alla velocità canonica di 60 KM/h della S60 e delle concorrenti tedesche, sperando di poterne poi poter discuterne in maniera serena e costruttiva, magari anche con gli utenti delle altre stanze del forum.