<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Uni/MultiAir, è quì il futuro...!? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Uni/MultiAir, è quì il futuro...!?

vecchioAlfista ha scritto:
... FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:

8) ...questa non sarebbe stata male...

Molto meglio forse, sarebbe stata una più asettica MPT (Motor Powertain), con all'interno dei reparti di sviluppo ad hoc per i vari aspetti meccanici dei tre marchi (FPT, LPT, ARPT) delle innovazioni provenienti dal CRF (ribattezzato CRG-ruppo-F), anch'esso rimodulato come esposto prima e magari capaci di collaborare tra di loro per migliorarsi.

L'aumento dei costi complessivi rimanendo all'interno delle stesse strutture sarebbe stato insignificante e comunque vantaggioso anche in termini di immagine, ognuno all'interno del gruppo delle produzioni di larga scala avrebbe trovato meglio i suoi spazi di rappresentanza ed ognuno di "noi" avrebbe "sentito" meglio rappresentata la propria passione o semplice inclinazione verso i singoli marchi e la loro ingombrante storia.

In sostanza, cosi com'è già organizzata l'intera struttura (a parte FPT, che rimane rappresentato colpevolmente da un'unico vertice) e alla quale è mancata solo una più marcata caratterizzazione e l'indispensabile ufficializzazione anche formale per rappresentarla, anch'essa colpevolmente sottovalutata non tanto da Marchionne, ovviamente in altre faccende affaccendato, ma da tutte quelle persone che compongono le tre squadre di vertice del gruppo e che avrebbero dovuto collaborarlo anche, e forse soprattutto, per questi aspetti. :hunf:
 
:thumbup:
Chrom ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
... FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:

8) ...questa non sarebbe stata male...

Molto meglio forse, sarebbe stata una più asettica MPT (Motor Powertain), con all'interno dei reparti di sviluppo ad hoc per i vari aspetti meccanici dei tre marchi (FPT, LPT, ARPT) delle innovazioni provenienti dal CRF (ribattezzato CRG-ruppo-F), anch'esso rimodulato come esposto prima e magari capaci di collaborare tra di loro per migliorarsi.

L'aumento dei costi complessivi rimanendo all'interno delle stesse strutture sarebbe stato insignificante e comunque vantaggioso anche in termini di immagine, ognuno all'interno del gruppo delle produzioni di larga scala avrebbe trovato meglio i suoi spazi di rappresentanza ed ognuno di "noi" avrebbe "sentito" meglio rappresentata la propria passione o semplice inclinazione verso i singoli marchi e la loro ingombrante storia.

In sostanza, cosi com'è già organizzata l'intera struttura (a parte FPT, che rimane rappresentato colpevolmente da un'unico vertice) e alla quale è mancata solo una più marcata caratterizzazione e l'indispensabile ufficializzazione anche formale per rappresentarla, anch'essa colpevolmente sottovalutata non tanto da Marchionne, ovviamente in altre faccende affaccendato, ma da tutte quelle persone che compongono le tre squadre di vertice del gruppo e che avrebbero dovuto collaborarlo anche, e forse soprattutto, per questi aspetti. :hunf:

:thumbup:

Finalmente conveniamo su qualcosa :lol:
 
vecchioAlfista ha scritto:
:thumbup:
Chrom ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
... FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:

8) ...questa non sarebbe stata male...

Molto meglio forse, sarebbe stata una più asettica MPT (Motor Powertain), con all'interno dei reparti di sviluppo ad hoc per i vari aspetti meccanici dei tre marchi (FPT, LPT, ARPT) delle innovazioni provenienti dal CRF (ribattezzato CRG-ruppo-F), anch'esso rimodulato come esposto prima e magari capaci di collaborare tra di loro per migliorarsi.

L'aumento dei costi complessivi rimanendo all'interno delle stesse strutture sarebbe stato insignificante e comunque vantaggioso anche in termini di immagine, ognuno all'interno del gruppo delle produzioni di larga scala avrebbe trovato meglio i suoi spazi di rappresentanza ed ognuno di "noi" avrebbe "sentito" meglio rappresentata la propria passione o semplice inclinazione verso i singoli marchi e la loro ingombrante storia.

In sostanza, cosi com'è già organizzata l'intera struttura (a parte FPT, che rimane rappresentato colpevolmente da un'unico vertice) e alla quale è mancata solo una più marcata caratterizzazione e l'indispensabile ufficializzazione anche formale per rappresentarla, anch'essa colpevolmente sottovalutata non tanto da Marchionne, ovviamente in altre faccende affaccendato, ma da tutte quelle persone che compongono le tre squadre di vertice del gruppo e che avrebbero dovuto collaborarlo anche, e forse soprattutto, per questi aspetti. :hunf:

:thumbup:

Finalmente conveniamo su qualcosa :lol:

...ma fare questo sarebbe stato razionale, anche perché, come detto, le cose stanno già cosi e, ancora razionalmente, non potrebbe essere altrimenti.

Sappiamo bene che dal CRF escono le invenzioni e le evoluzioni di ordine generale e sarebbe bastato anche solo ribattezzarlo aggiungendo la famosa G al suo acronimo per assegnargli un maggiore equilibrio di gruppo.

Ma è all'FPT che le cose si complicano, giacché a fronte di un'organizzazione interna che prevede già una suddivisione in gruppi di lavoro, e, come detto, non potrebbe essere altrimenti, all'esterno traspare solo come una struttura verticistica, la quale rappresentanza unica e la forma da essa usata nella sua rappresentazione mortifica non solo la qualità, le scelte e gli indirizzi di sviluppo dei singoli gruppi di lavoro privandoli di ogni spazio di rappresentazione dei risultati raggiunti singolarmente, ma priva anche gli acquirenti della sensazione di veder rappresentato univocamente il marchio oggetto dei suoi desideri e l'inevitabile caratterizzazione che esso subisce pur a partire dalle stesse tecnologie provenienti dal centro ricerche.

Alla fine, si sarebbe trattato solo di curare meglio la forma, facendo anche in modo che ognuno si prendesse le sue responsabilità anche in termini di comunicazione, avviando cosi una sorta di sana competizione interna pur nella massima collaborazione.
 
mikuni ha scritto:
Sono curioso di conoscere i dati dell'affidabilità, costo e frequenza dei tagliandi e costo delle riparazioni. Poi ne parliamo. Intanto il miglior motore dell'universo rimane sempre il F.i.r.e.

Il m/a è sostanzialmente un'ottima evoluzione del "vecchio" valvetronic
Ha 2 tratti distintivi rispetto ad esso: l'attuazione elettroidraulica anziché elettromeccanica (e fin qua nulla di tale) e la possibilità di avere due alzate di valvola per ciclo (questa davvero notevole!)
Il resto (no farfalla, drive by wire etc etc) non cambia.
Il sistema valvelift - in questo contesto - non va nemmeno considerato, in quanto nasce già non "vecchio", ma "preistorico"

Considerando che il valvetronic era stato dismesso, salva una sua resurrezione sui "piccoli" 1.4. e 1.6., a favore della "diretta", sostanzialmente per motivi di costo (costruire un motore del genere che durasse nel tempo quanto a dette componenti critiche era terribilmente oneroso, più oneroso della "diretta"), come diavolo hanno fatto in FPT a conciliare costo e affidabilità, soprattutto sulle piccole cubature (dove si deve stare ancora più attenti a questi "dettagli")?

Lamps
 
Chrom ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
:thumbup:
Chrom ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
... FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:

8) ...questa non sarebbe stata male...

Molto meglio forse, sarebbe stata una più asettica MPT (Motor Powertain), con all'interno dei reparti di sviluppo ad hoc per i vari aspetti meccanici dei tre marchi (FPT, LPT, ARPT) delle innovazioni provenienti dal CRF (ribattezzato CRG-ruppo-F), anch'esso rimodulato come esposto prima e magari capaci di collaborare tra di loro per migliorarsi.

L'aumento dei costi complessivi rimanendo all'interno delle stesse strutture sarebbe stato insignificante e comunque vantaggioso anche in termini di immagine, ognuno all'interno del gruppo delle produzioni di larga scala avrebbe trovato meglio i suoi spazi di rappresentanza ed ognuno di "noi" avrebbe "sentito" meglio rappresentata la propria passione o semplice inclinazione verso i singoli marchi e la loro ingombrante storia.

In sostanza, cosi com'è già organizzata l'intera struttura (a parte FPT, che rimane rappresentato colpevolmente da un'unico vertice) e alla quale è mancata solo una più marcata caratterizzazione e l'indispensabile ufficializzazione anche formale per rappresentarla, anch'essa colpevolmente sottovalutata non tanto da Marchionne, ovviamente in altre faccende affaccendato, ma da tutte quelle persone che compongono le tre squadre di vertice del gruppo e che avrebbero dovuto collaborarlo anche, e forse soprattutto, per questi aspetti. :hunf:

:thumbup:

Finalmente conveniamo su qualcosa :lol:

...ma fare questo sarebbe stato razionale, anche perché, come detto, le cose stanno già cosi e, ancora razionalmente, non potrebbe essere altrimenti.

Sappiamo bene che dal CRF escono le invenzioni e le evoluzioni di ordine generale e sarebbe bastato anche solo ribattezzarlo aggiungendo la famosa G al suo acronimo per assegnargli un maggiore equilibrio di gruppo.

Ma è all'FPT che le cose si complicano, giacché a fronte di un'organizzazione interna che prevede già una suddivisione in gruppi di lavoro, e, come detto, non potrebbe essere altrimenti, all'esterno traspare solo come una struttura verticistica, la quale rappresentanza unica e la forma da essa usata nella sua rappresentazione mortifica non solo la qualità, le scelte e gli indirizzi di sviluppo dei singoli gruppi di lavoro privandoli di ogni spazio di rappresentazione dei risultati raggiunti singolarmente, ma priva anche gli acquirenti della sensazione di veder rappresentato univocamente il marchio oggetto dei suoi desideri e l'inevitabile caratterizzazione che esso subisce pur a partire dalle stesse tecnologie provenienti dal centro ricerche.

Alla fine, si sarebbe trattato solo di curare meglio la forma, facendo anche in modo che ognuno si prendesse le sue responsabilità anche in termini di comunicazione, avviando cosi una sorta di sana competizione interna pur nella massima collaborazione.

e questo e parlare.... infatti poca gente capisce da sola lorganizzazione aziendale.... che distraaatti che sono.... :rolleyes:
 
Chrom ha scritto:
Intanto, partiamo dal fatto che non esiste nulla di simile e di così rivoluzionario in circolazione e che, quindi, nessun paragone può essere fatto.

Semplicemente strabiliante... :shock:

Secondo me molto più che delle innovazioni introdotte da Fiat: una vera Rivoluzione. 8)

PREMESSA: non vorrei essere accusato di trollismo nè di voler denigrare il settore ricerca e sviluppo di fiat/alfa... 8)

ma come si fa ad usare parole come 'strabiliante' o 'rivoluzione' per una cosa che ancora praticamente nessuno (se non chi ci ha lavorato) ha provato?
non bastano i lunghi discorsi pieni di tecnicismi per fare le rivoluzioni..... aspettiamo che questi motori siano in commercio, e poi li si potrà giudicare....

personalmente, credo che nel mondo dell'auto, ogni innovazione è un semplice miglioramento.
La rivoluzione per me ci sarà solo quando un'auto andrà ad aria...... ;)
 
stefjord80 ha scritto:
Chrom ha scritto:
Intanto, partiamo dal fatto che non esiste nulla di simile e di così rivoluzionario in circolazione e che, quindi, nessun paragone può essere fatto.

Semplicemente strabiliante... :shock:

Secondo me molto più che delle innovazioni introdotte da Fiat: una vera Rivoluzione. 8)

PREMESSA: non vorrei essere accusato di trollismo nè di voler denigrare il settore ricerca e sviluppo di fiat/alfa... 8)

ma come si fa ad usare parole come 'strabiliante' o 'rivoluzione' per una cosa che ancora praticamente nessuno (se non chi ci ha lavorato) ha provato?
non bastano i lunghi discorsi pieni di tecnicismi per fare le rivoluzioni..... aspettiamo che questi motori siano in commercio, e poi li si potrà giudicare....

personalmente, credo che nel mondo dell'auto, ogni innovazione è un semplice miglioramento.
La rivoluzione per me ci sarà solo quando un'auto andrà ad aria...... ;)

...beh, mettiamola così.

Se l'avvento del Common Rail è stato considerato unanimemente da tutto il mondo dell'auto la rivoluzione dei motori Diesel, quest'ultimo essendo destinato prevalentemente ai motori a Benzina, dove è più importante avere il controllo dell'aria piuttosto che quello del carburante nei Diesel, è certamente molto di più vista la maggiore complessità tecnica che si deve affrontare per soddisfare le sue esigenze... per cui, penso che da un punto di vista tecnico si possa chiamare tranquillamente "rivoluzione", se non altro per i Benzina e, se permetti, senza tema di smentita. 8)
 

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