<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Uni/MultiAir, è quì il futuro...!? | Il Forum di Quattroruote

Uni/MultiAir, è quì il futuro...!?

Ho provato a immaginare quali conseguenze potrebbe portare agli utenti questo nuovo sistema UniAir, e ancora di più il MultiAir, nel quotidiano uso automobilistico ed in quello degli appassionati.

Questi gli aspetti che più d?istinto mi sono venuti, vediamo se me li confortate.

Intanto, partiamo dal fatto che non esiste nulla di simile e di così rivoluzionario in circolazione e che, quindi, nessun paragone può essere fatto.

Prima la tecnica: nel sistema UniAir adottato nei motori a benzina, che saranno i primi che vedremo in circolazione, intanto è saltata del tutto la valvola a farfalla, questo vuol dire ottenere flussi d'aria costanti e indisturbati fin dai regimi più bassi, che miglioreranno incredibilmente la capacità di riempimento dei cilindri ai bassi regimi e nei transitori, ma anche che la trasmissione dei comandi sull'acceleratore saranno del tutto elettronici ed inviati direttamente alla centralina, che si occuperà di variare l'apertura delle valvole in funzione della quantità di acceleratore premuto e, quindi, dalla quantità di potenza richiesta.

L'albero a camme, poi, esiste ancora ed è diventato singolo multi-camme fissato, in queste prime versioni UniAir, quasi sopra la linea di scarico, sulla quale agisce ancora direttamente, e lateralmente alla linea di aspirazione, posizione dalla quale trasmette le informazioni del giro di manovella, per intenderci la posizione del pistone in ogni momento, premendo sugli attuatori delle valvole a selenoide che la faranno aprire o chiudere, sulla base della quantità d'olio necessaria, per farla scaricare o meno da quella data che si trova già in pressione e adeguata ad ottenere l'anticipo, posticipo, alzata e durata sufficente all'ottimizzazione dell'alimentazione in qualsiasi condizione e per qualsiasi dei cilindri, singolarmente o tutti, e in qualsiasi momento non solo dell'intero ciclo ma anche di ogni singola fase di ogni singolo cilindro.

Così facendo, l'albero a camme sarà configurato già in partenza per ottenere potenza e poi fasato opportunamente dal sistema stesso anche per la coppia a bassi regimi: in pratica sarà come avere più asse a camme diversamente fasati in uno solo e tutti contemporaneamente utilizzabili... strabiliante no

Il fatto che l'albero a camme rimanga al suo posto, poi, è anche il vero segreto dell'affidabilità di questo sistema, visto che lo slega da un controllo totalmente elettronico, con tutte le instabilità del caso e a causa delle quali tutti gli altri hanno fallito, ed essendo comunque già inizialmente capace di due aperture di valvola per ciclo... un JTD a benzina, insomma... niente male.

Così come rimane la valvola a farfalla, che tornerà utile nel caso di malfunzionamenti del sistema stesso, questo lo renderà un sistema quasi totalmente fail safe oltre che conveniente da un punto di vista industriale e non avrà più giochi ne necessità di esprimere pressioni eccessive per comprimere punterie e valvole, per cui, perdite da attriti molto ridotte e poco rumore.

Questi i vantaggi della versione UniAir, ma è chiaro che nel caso del MultiAir, quindi controllo sia sull'aspirazione che sullo scarico, i vantaggi diventano difficilmente inquadrabili fin da subito e sospettati a ragione di strabilianti risultati, come, ad esempio, la possibilità di arrivare anche a 8000 giri, ottenendo dal sistema di controllo la fasatura dell'albero a camme per farlo e ben oltre l'alto regime di coppia di un'incrocio così spinto, con l'incredibile vantaggio di partire da una fasatura dedicata all'ottenimento della migliore coppia ai bassi regimi, oppure fermarsi semplicemente a 4000 giri come se fosse un Diesel e con lo stesso vantaggio delle iniezioni multiple.

Semplicemente strabiliante... :shock:

Ma veniamo alle conseguenze: intanto che l?assenza di contatto fisico tra camme e stelo valvola, e la chiusura frenata delle stesse, ridurrà in modo stupefacente il rumore complessivo del Benzina e molto di più lo farà in versione MultiAir, giacché in questo caso saranno anche le valvole di scarico ad essere sottoposte a questo rivoluzionario sistema di controllo della distribuzione.

In quest?ultimo caso, immagino che il rumore prodotto in fase di accelerazione possa somigliare ad un sibilo, ancora più accentuato in caso di presenza di turbina, e molto più accentuata sarà la differenza nei motori Diesel, anche se in assoluto rimarranno comunque più rumorosi dei Benzina e per gli ovvi motivi che tutti conosciamo.

Che l?assenza della valvola a farfalla causerà una risposta pressoché immediata e costante alla richiesta della quantità di potenza desiderata e inviata alla centralina dal grado di pressione esercitata sul comando di accelerazione, e questo ad ogni regime; nella sostanza, dovrebbe somigliare sempre più alla risposta resa da una consolle di video gioco, giacché i ritardi, a questo punto, potranno essere imputabili solo alla quantità di cavalleria a disposizione e che sarà determinato solo da questa la quantità di tempo impiegato dalla lancetta per arrivare da un punto all?altro del contachilometri.

Che chi mette le mani nelle impostazioni del software di controllo del sistema contenuto nella centralina, potendo determinare parzialmente anche la fasatura, l?alzata e la durata d'apertura valvole senza aver montato un asse a camme specifico, così come esposto prima e molto più che con i sistemi a fasatura variabile che abbiamo conosciuto, potrà ottenere risultati difficilmente immaginabili vista l?estensione delle possibilità che si apre su uno scenario di questo genere; ancora più incredibile sarà nel caso del MultiAir, giacché qui il controllo sarebbe totale... vengono i brividi al solo pensiero.

Secondo me molto più che delle innovazioni introdotte da Fiat: una vera Rivoluzione. 8)
 
quoto in pieno quello che dici...peccato che un pool di case estere abbiano gia' pronte le contromisure...sembra certo da fonti vicine ai maggiori costruttori europei, che la messa in lavoro di un modello rivoluzionario di auto su piattaforma comune sbaragliera' FIAT...si dice che il nome dell'automobile sia gia deciso, si chiamera' DELOREAN!!! per tentare di annullare il gap con la casa automobilistica italiana...(ritorno al futuro)..ah...dimenticavo non manca una maxi ordinazione di carta igienica x i manager psa renault vw ford ecc.
saluti!
 
Sono curioso di conoscere i dati dell'affidabilità, costo e frequenza dei tagliandi e costo delle riparazioni. Poi ne parliamo. Intanto il miglior motore dell'universo rimane sempre il F.i.r.e.
 
Chrom ha scritto:
Ho provato a immaginare quali conseguenze potrebbe portare agli utenti questo nuovo sistema UniAir, e ancora di più il MultiAir, nel quotidiano uso automobilistico ed in quello degli appassionati.

Questi gli aspetti che più d?istinto mi sono venuti, vediamo se me li confortate.

Intanto, partiamo dal fatto che non esiste nulla di simile e di così rivoluzionario in circolazione e che, quindi, nessun paragone può essere fatto.

Prima la tecnica: nel sistema UniAir adottato nei motori a benzina, che saranno i primi che vedremo in circolazione, intanto è saltata del tutto la valvola a farfalla, questo vuol dire ottenere flussi d'aria costanti e indisturbati fin dai regimi più bassi, che miglioreranno incredibilmente la capacità di riempimento dei cilindri ai bassi regimi e nei transitori, ma anche che la trasmissione dei comandi sull'acceleratore saranno del tutto elettronici ed inviati direttamente alla centralina, che si occuperà di variare l'apertura delle valvole in funzione della quantità di acceleratore premuto e, quindi dalla quantità di potenza richiesta.

L'albero a cammes, poi, esiste ancora ed è diventato singolo multi-camme fissato, in queste prime versioni UniAir, quasi sopra la linea di scarico, sulla quale agisce ancora direttamente, e lateralmente alla linea di aspirazione, posizione dalla quale trasmette le informazioni del giro di manovella, per intenderci la posizione del pistone in ogni momento, premendo sugli attuatori delle valvole a selenoide che la faranno aprire o chiudere, sulla base della quantità d'olio necessaria, per farla scaricare o meno da quella data che si trova già in pressione e adeguata ad ottenere l'anticipo, posticipo, alzata e durata sufficente all'ottimizzazione dell'alimentazione in qualsiasi condizione e per qualsiasi dei cilindri, singolarmente o tutti, e in qualsiasi momento non solo dell'intero ciclo ma anche di ogni singola fase di ogni singolo cilindro.

Così facendo, l'albero a camme sarà configurato già in partenza per ottenere potenza e poi fasato opportunamente dal sistema stesso anche per la coppia a bassi regimi: in pratica sarà come avere più asse a camme diversamente fasati in uno solo e tutti contemporaneamente utilizzabili... strabiliante no

Il fatto che l'albero a camme rimanga al suo posto, poi, è anche il vero segreto dell'affidabilità di questo sistema, visto che lo slega da un controllo totalmente elettronico, con tutte le instabilità del caso e a causa delle quali tutti gli altri hanno fallito, ed essendo comunque già inizialmente capace di due aperture di valvola per ciclo... un JTD a benzina, insomma... niente male.

Così come rimane la valvola a farfalla, che tornerà utile nel caso di malfunzionamenti del sistema stesso, questo lo renderà un sistema quasi totalmente fail safe oltre che conveniente da un punto di vista industriale e non avrà più giochi ne necessità di esprimere pressioni eccessive per comprimere punterie e valvole, per cui, perdite da attriti molto ridotte e poco rumore.

Questi i vantaggi della versione UniAir, ma è chiaro che nel caso del MultiAir, quindi controllo sia sull'aspirazione che sullo scarico, i vantaggi diventano difficilmente inquadrabili fin da subito e sospettati a ragione di strabilianti risultati, come, ad esempio, la possibilità di arrivare anche a 8000 giri, ottenendo dal sistema di controllo la fasatura dell'albero a camme per farlo e ben oltre l'alto regime di coppia di un'incrocio così spinto, con l'incredibile vantaggio di partire da una fasatura dedicata all'ottenimento della migliore coppia ai bassi regimi, oppure fermarsi semplicemente a 4000 giri come se fosse un Diesel e con lo stesso vantaggio delle iniezioni multiple.

Semplicemente strabiliante... :shock:

Ma veniamo alle conseguenze: intanto che l?assenza di contatto fisico tra camme e stelo valvola, e la chiusura frenata delle stesse, ridurrà in modo stupefacente il rumore complessivo del Benzina e molto di più lo farà in versione MultiAir, giacché in questo caso saranno anche le valvole di scarico ad essere sottoposte a questo rivoluzionario sistema di controllo della distribuzione.

In quest?ultimo caso, immagino che il rumore prodotto in fase di accelerazione possa somigliare ad un sibilo, ancora più accentuato in caso di presenza di turbina, e molto più accentuata sarà la differenza nei motori Diesel, anche se in assoluto rimarranno comunque più rumorosi dei Benzina e per gli ovvi motivi che tutti conosciamo.

Che l?assenza della valvola a farfalla causerà una risposta pressoché immediata e costante alla richiesta della quantità di potenza desiderata e inviata alla centralina dal grado di pressione esercitata sul comando di accelerazione, e questo ad ogni regime; nella sostanza, dovrebbe somigliare sempre più alla risposta resa da una consolle di video gioco, giacché i ritardi, a questo punto, potranno essere imputabili solo alla quantità di cavalleria a disposizione e che sarà determinato solo da questa la quantità di tempo impiegato dalla lancetta per arrivare da un punto all?altro del contachilometri.

Che chi mette le mani nelle impostazioni del software di controllo del sistema contenuto nella centralina, potendo determinare parzialmente anche la fasatura, l?alzata e la durata d'apertura valvole senza aver montato un asse a camme specifico, così come esposto prima e molto più che con i sistemi a fasatura variabile che abbiamo conosciuto, potrà ottenere risultati difficilmente immaginabili vista l?estensione delle possibilità che si apre su uno scenario di questo genere; ancora più incredibile sarà nel caso del MultiAir, giacché qui il controllo sarebbe totale... vengono i brividi al solo pensiero.

Secondo me molto più che delle innovazioni introdotte da Fiat: una vera Rivoluzione. 8)

Hai ragione, caro " Chrom " , una grande rivoluzione !! Sai, mentre leggevo il tuo post, mi e' venuta in mente la risposta che diede Enzo Ferrari negli anni '60 ad un giornalista che gli chiedeva quanto ancora sarebbe durato " il motore a pistoni " - erano i tempi delle prime esperienze sui Wankel - ; egli rispose : "ben oltre altri 50 anni " . Credo che (se non erro entro quest'anno) questa nuovissima tecnologia dara' i suoi frutti , si potra' affermare che il "Drake" Enzo fu molto parco nelle sue valutazioni. Ciao.
 
sasà65 ha scritto:
La tecnologia Uni e Multiair è stabiliante.
Peccato che sarà riservata a macchine come la MiTo e la Milano che sono delle semplici Fiat rimarchiate. In questo modo la Fiat non riuscirà a trarre appieno i benefici di questa soluzione.
La MiTo è inguardabile e tecnicamente una Fiat. IDEM sarà la Milano.
Per il resto, chi compra Fiat -Lancia vuole risparmiare sul prezzo e basta, di queste tecnologie se ne strafotte. :rolleyes:
non sono assolutamente d'accordo, se cosi' fosse, tutte le tecnologie d'elite sarebbero da sempre appannaggio di pochi costruttori da numeri relativamente piccoli con prezzi di conseguenza elevati.
insomma non ci sarebbe evoluzione per il semplice fatto che le innovazioni se non estese sulla grande produzione finirebbero per morire da sole.e' un bene che fiat lancia ecc. ricevano il multiair x dare maggior peso e risonanza alla cosa e migliorare i propri prodotti rispetto alla concorrenza.e poi siamo cosi' sicuri che i milioni di clienti fiat vogliano solo risparmiare a fronte di straordinari benefici in termini di consumo e prestazioni?io non credo proprio
 
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:
 
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Beh, non sarebbe male come idea... magari mettendone una decina a scelta da computer di bordo... così ogni volta che ci sali te ne scegli uno secondo l'umore... :lol:

Scherzi a parte, sulla sonorità del motore oggi si fà sempre un lavoro dedicato, lavorando sui collettori, sullo scarico, sui materiali dei quale è composto ecc... tranquillo, su questo non c'è problema. 8)
 
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Non credo sia cosi fondamentale come li marchiano?
Credo sia piu importante la sostanza piuttosto che l'apparenza
Speriamo mantengano quanto promettono
Il rombo Alfa dovrebbe per quanto possibile rimanere Io poi amo viaggiare con i finestrini giù.
:D
 
Chrom ha scritto:
Ho provato a immaginare quali conseguenze potrebbe portare agli utenti questo nuovo sistema UniAir, e ancora di più il MultiAir, nel quotidiano uso automobilistico ed in quello degli appassionati.

Questi gli aspetti che più d?istinto mi sono venuti, vediamo se me li confortate.

Intanto, partiamo dal fatto che non esiste nulla di simile e di così rivoluzionario in circolazione e che, quindi, nessun paragone può essere fatto.

Prima la tecnica: nel sistema UniAir adottato nei motori a benzina, che saranno i primi che vedremo in circolazione, intanto è saltata del tutto la valvola a farfalla, questo vuol dire ottenere flussi d'aria costanti e indisturbati fin dai regimi più bassi, che miglioreranno incredibilmente la capacità di riempimento dei cilindri ai bassi regimi e nei transitori, ma anche che la trasmissione dei comandi sull'acceleratore saranno del tutto elettronici ed inviati direttamente alla centralina, che si occuperà di variare l'apertura delle valvole in funzione della quantità di acceleratore premuto e, quindi, dalla quantità di potenza richiesta.

L'albero a camme, poi, esiste ancora ed è diventato singolo multi-camme fissato, in queste prime versioni UniAir, quasi sopra la linea di scarico, sulla quale agisce ancora direttamente, e lateralmente alla linea di aspirazione, posizione dalla quale trasmette le informazioni del giro di manovella, per intenderci la posizione del pistone in ogni momento, premendo sugli attuatori delle valvole a selenoide che la faranno aprire o chiudere, sulla base della quantità d'olio necessaria, per farla scaricare o meno da quella data che si trova già in pressione e adeguata ad ottenere l'anticipo, posticipo, alzata e durata sufficente all'ottimizzazione dell'alimentazione in qualsiasi condizione e per qualsiasi dei cilindri, singolarmente o tutti, e in qualsiasi momento non solo dell'intero ciclo ma anche di ogni singola fase di ogni singolo cilindro.

Così facendo, l'albero a camme sarà configurato già in partenza per ottenere potenza e poi fasato opportunamente dal sistema stesso anche per la coppia a bassi regimi: in pratica sarà come avere più asse a camme diversamente fasati in uno solo e tutti contemporaneamente utilizzabili... strabiliante no

Il fatto che l'albero a camme rimanga al suo posto, poi, è anche il vero segreto dell'affidabilità di questo sistema, visto che lo slega da un controllo totalmente elettronico, con tutte le instabilità del caso e a causa delle quali tutti gli altri hanno fallito, ed essendo comunque già inizialmente capace di due aperture di valvola per ciclo... un JTD a benzina, insomma... niente male.

Così come rimane la valvola a farfalla, che tornerà utile nel caso di malfunzionamenti del sistema stesso, questo lo renderà un sistema quasi totalmente fail safe oltre che conveniente da un punto di vista industriale e non avrà più giochi ne necessità di esprimere pressioni eccessive per comprimere punterie e valvole, per cui, perdite da attriti molto ridotte e poco rumore.

Questi i vantaggi della versione UniAir, ma è chiaro che nel caso del MultiAir, quindi controllo sia sull'aspirazione che sullo scarico, i vantaggi diventano difficilmente inquadrabili fin da subito e sospettati a ragione di strabilianti risultati, come, ad esempio, la possibilità di arrivare anche a 8000 giri, ottenendo dal sistema di controllo la fasatura dell'albero a camme per farlo e ben oltre l'alto regime di coppia di un'incrocio così spinto, con l'incredibile vantaggio di partire da una fasatura dedicata all'ottenimento della migliore coppia ai bassi regimi, oppure fermarsi semplicemente a 4000 giri come se fosse un Diesel e con lo stesso vantaggio delle iniezioni multiple.

Semplicemente strabiliante... :shock:

Ma veniamo alle conseguenze: intanto che l?assenza di contatto fisico tra camme e stelo valvola, e la chiusura frenata delle stesse, ridurrà in modo stupefacente il rumore complessivo del Benzina e molto di più lo farà in versione MultiAir, giacché in questo caso saranno anche le valvole di scarico ad essere sottoposte a questo rivoluzionario sistema di controllo della distribuzione.

In quest?ultimo caso, immagino che il rumore prodotto in fase di accelerazione possa somigliare ad un sibilo, ancora più accentuato in caso di presenza di turbina, e molto più accentuata sarà la differenza nei motori Diesel, anche se in assoluto rimarranno comunque più rumorosi dei Benzina e per gli ovvi motivi che tutti conosciamo.

Che l?assenza della valvola a farfalla causerà una risposta pressoché immediata e costante alla richiesta della quantità di potenza desiderata e inviata alla centralina dal grado di pressione esercitata sul comando di accelerazione, e questo ad ogni regime; nella sostanza, dovrebbe somigliare sempre più alla risposta resa da una consolle di video gioco, giacché i ritardi, a questo punto, potranno essere imputabili solo alla quantità di cavalleria a disposizione e che sarà determinato solo da questa la quantità di tempo impiegato dalla lancetta per arrivare da un punto all?altro del contachilometri.

Che chi mette le mani nelle impostazioni del software di controllo del sistema contenuto nella centralina, potendo determinare parzialmente anche la fasatura, l?alzata e la durata d'apertura valvole senza aver montato un asse a camme specifico, così come esposto prima e molto più che con i sistemi a fasatura variabile che abbiamo conosciuto, potrà ottenere risultati difficilmente immaginabili vista l?estensione delle possibilità che si apre su uno scenario di questo genere; ancora più incredibile sarà nel caso del MultiAir, giacché qui il controllo sarebbe totale... vengono i brividi al solo pensiero.

Secondo me molto più che delle innovazioni introdotte da Fiat: una vera Rivoluzione. 8)

Grazie per l'ottima recensione!
:p
 
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Non credo sia cosi fondamentale come li marchiano?
Credo sia piu importante la sostanza piuttosto che l'apparenza
Speriamo mantengano quanto promettono
Il rombo Alfa dovrebbe per quanto possibile rimanere Io poi amo viaggiare con i finestrini giù.
:D

Invece sarebbe l'unica cosa che permetterebbe di distinguere "nella sostanza" il marchio dal resto del gruppone (senza far rischiare l'infarto ai teorici di economia aziendale).
E, soprattutto, di togliere dalla bocca dei detrattori l'equazione Alfa=fiat ricarrozzata, che una meccanica comune conferma senza appello 8)
 
vecchioAlfista ha scritto:
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Non credo sia cosi fondamentale come li marchiano?
Credo sia piu importante la sostanza piuttosto che l'apparenza
Speriamo mantengano quanto promettono
Il rombo Alfa dovrebbe per quanto possibile rimanere Io poi amo viaggiare con i finestrini giù.
:D

Invece sarebbe l'unica cosa che permetterebbe di distinguere "nella sostanza" il marchio dal resto del gruppone (senza far rischiare l'infarto ai teorici di economia aziendale).
E, soprattutto, di togliere dalla bocca dei detrattori l'equazione Alfa=fiat ricarrozzata, che una meccanica comune conferma senza appello 8)

Quindi tu dici che un ottimo prodotto non sarebbe tale se nelle varie componenti ci fosse scritto Fiat anzichè Alfa???
:shock: :shock: :shock: :shock:
 
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Non credo sia cosi fondamentale come li marchiano?
Credo sia piu importante la sostanza piuttosto che l'apparenza
Speriamo mantengano quanto promettono
Il rombo Alfa dovrebbe per quanto possibile rimanere Io poi amo viaggiare con i finestrini giù.
:D

Invece sarebbe l'unica cosa che permetterebbe di distinguere "nella sostanza" il marchio dal resto del gruppone (senza far rischiare l'infarto ai teorici di economia aziendale).
E, soprattutto, di togliere dalla bocca dei detrattori l'equazione Alfa=fiat ricarrozzata, che una meccanica comune conferma senza appello 8)

Quindi tu dici che un ottimo prodotto non sarebbe tale se nelle varie componenti ci fosse scritto Fiat anzichè Alfa???
:shock: :shock: :shock: :shock:

Hai capito benissimo, su. :idea:

Un ottimo prodotto è sempre un ottimo prodotto. Ma sul mercato (specie dell'auto), la FORMA è SOSTANZA: :!:

Impegnare capitali e risorse per costruire un motore Alfa produce sicuramente di più in termini di immagine, che sprecare tanto denaro per un motore modestamente marchiato Fiat.
Lo capisce anche un bambino, non serve essere dei maghi del marketing.
FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:
 
vecchioAlfista ha scritto:
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
156jtd. ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Li marchiano Alfa o FPT? 8)

Cmq, battute a parte, senz'altro una grande tecnologia. Tanto di cappello agli ingegneri nostrani. :thumbup:

Solo un appunto: silenzioso va bene; ma il rombo "Alfa" dove lo mettiamo? Lo mettiamo "elettrico" stile videogioco? :lol:

Non credo sia cosi fondamentale come li marchiano?
Credo sia piu importante la sostanza piuttosto che l'apparenza
Speriamo mantengano quanto promettono
Il rombo Alfa dovrebbe per quanto possibile rimanere Io poi amo viaggiare con i finestrini giù.
:D

Invece sarebbe l'unica cosa che permetterebbe di distinguere "nella sostanza" il marchio dal resto del gruppone (senza far rischiare l'infarto ai teorici di economia aziendale).
E, soprattutto, di togliere dalla bocca dei detrattori l'equazione Alfa=fiat ricarrozzata, che una meccanica comune conferma senza appello 8)

Quindi tu dici che un ottimo prodotto non sarebbe tale se nelle varie componenti ci fosse scritto Fiat anzichè Alfa???
:shock: :shock: :shock: :shock:

Hai capito benissimo, su. :idea:

Un ottimo prodotto è sempre un ottimo prodotto. Ma sul mercato (specie dell'auto), la FORMA è SOSTANZA: :!:

Impegnare capitali e risorse per costruire un motore Alfa produce sicuramente di più in termini di immagine, che sprecare tanto denaro per un motore modestamente marchiato Fiat.
Lo capisce anche un bambino, non serve essere dei maghi del marketing.
FPT dovrebbe essere solo un reparto tecnico per produrre motori "specifici", e non un "marchio" a se stante.
Fosse per me, l'avrei chiamata ARPT :lol:

In sostanza per fa contenta anche un certo tipo di clientela che da molto peso all'immagine e poco alla sostanza, Fiat potrebbe far finta di creare un centro ricerche Alfa, un centro stile Alfa, un FPT Club Alfa, dare nomi diversi ai motori e andare avanti come ha sempre fatto. Stessa cosa potrebbero proporla per Lancia e tutti vissero felici e contenti!
Va beh...potrebbe essere una buona idea se è questo che molti vogliono!!!
Ciao
 

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