<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un marchio perde sempre qualcosa quando taglia le sue radici. E stato e sarà così anche per Alfa? | Il Forum di Quattroruote

Un marchio perde sempre qualcosa quando taglia le sue radici. E stato e sarà così anche per Alfa?

Ciao a tutti.
Stamane, cosa che non faccio più da tempo, vedo Tg2 Motori, che alle nostre vetture non riserva mai commenti favorevoli.

Si parla della Stevio 6c Villa D'Este e non faccio commenti,, per lasciarvi liberi di farvi la vostra opinione.

Poi si intervista Luca De Meo, oggi Ceo Ranualt, ma in passato uomo Alfa Romeo, e lui pronuncia la frase con la quale ho intitolato la discussione.

Sarà per esperienza fatta?

Che ne pensate.

Sotto il link ella puntata odierna, ove trovare l'affermazione

https://www.raiplay.it/video/2022/0...022-ffaa1ae5-673f-4626-939f-7652cb43bbcf.html
 
è sicuramente stato così per Alfa.
Forse uno dei casi più emblematici in questo senso e ne ha compromesso lo sviluppo e l'esistenza stessa del marchio.

Per il futuro credo tuttavia che le implicazioni siano diverse.
Il mercato e la transizione energetica produrranno infatti una serie di cambiamenti per cui si aprono un sacco di opportunità anche per marchi la cui immagine non ha brillato negli ultimi decenni.

Il problema tuttavia in questo caso sono le risorse da impiegare nei nuovi sviluppi.. se vieni da anni di perdite ed insuccessi dubito si riesca a creare una gamma completa.
 
E’ ovvio che sia così. Ogni marchio ha una radice, un background che non andrebbe mai rinnegato, una connotazione che lo distingue dalla maggioranza degli altri. Se non da tutti.

Inoltre ci sono 4 suddivisioni di base, abbastanza importanti nella selva mondiale dei brands: low cost, generalisti, premium, luxury (che potremmo sotto-dividere in luxury e luxury sport, quest’ultimo con una ulteriore divisione in supercars e hypercars).

Chiaro che sarebbe assurdo se, per esempio, Lamborghini passasse dalle supercars a vetture generaliste. Come sarebbe assurdo se Dacia si mettesse a fare una supercar.

Le radici di solito vengono rispettate, e non so se De Meo alludesse ad Alfa Romeo. Non credo. Probabilmente alludeva ad Alpine, brand per anni “tagliato” e abbandonato, che è stato da lui riesumato e rilanciato alla grande con la A110 2018, e con l’ingresso in F.1, rilevando la struttura Renault (o cambiandone il nome se preferite). In quel caso sono state esaltate le “radici” di quel glorioso marchio.

Proprio di recente, come altro esempio, Olivier Francois (n.1 di Fiat) ha detto che Fiat si riapproprierà delle sue “radici” proponendo una gamma nel solco della tradizione della casa……..

Imparato (n.1 di Alfa) parla sempre di future Alfa che non rinnegheranno le radici. Staremo a vedere, ma la prospettiva “full electric”, non nel 2035 ma già dal 2026, mi sgomenta un po’……
 
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è sicuramente stato così per Alfa.
Forse uno dei casi più emblematici in questo senso e ne ha compromesso lo sviluppo e l'esistenza stessa del marchio.

Per il futuro credo tuttavia che le implicazioni siano diverse.
Il mercato e la transizione energetica produrranno infatti una serie di cambiamenti per cui si aprono un sacco di opportunità anche per marchi la cui immagine non ha brillato negli ultimi decenni.

Il problema tuttavia in questo caso sono le risorse da impiegare nei nuovi sviluppi.. se vieni da anni di perdite ed insuccessi dubito si riesca a creare una gamma completa.

La transizione energetica un' ancora di salvezza per un marchio passionale con tradizione di guida sportiva e meccanica elitarie. In che modo, se posso chiedere.
 
Restando in tema radici però queste possono anche essere un limite se trapiantarsi da un altra parte . Il mondo cambia e un azienda automobilistica che dovrebbe avere come faro innovazione e capacità di evolversi dovrebbe essere in grado di rinnovarsi , giusto avere quindi un contatto con il passato ma non deve diventare una zavorra. Che la transazione non possa dare opportunità tecniche è tutto in divenire , probabile che 100 anni fa pensavano che un cilindro con un postone più di tanto non potevano essere evoluti
 
Un marchio perde sempre qualcosa quando taglia le sue radici
penso che sia il bicchiere mezzo vuoto, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno ogni tipo di cambiamento aggiunge una pagina di storia, felice o infelice che sia, è stata una pagina di storia l'Alfa 33 Stradale come pure l'Arna, la 159 F1 come la MiTo, lo stabilimento di Arese come quello di Mirafiori, l'Alfa fra tutti i marchi è forse quello che ha avuto la storia più travagliata con tanti alti e bassi, successi e fallimenti ma è anche uno dei marchi più amati nel mondo....forse proprio per questo.
 
Ciao a tutti.

Era il 09 gennaio quando proponevo questa discussione, perché, è inutile dirlo, per me il marchio Alfa Romeo si è impoverito graficamente dal 2015, anno di lancio dell'odierna Giulia e col senno di poi, ahinoi, anche nelle vendite.

La meta delle 400.000 vetture all'anno, che l'allora A.D. Sergio Marchionne aveva fissato per il marchio Alfa Romeo, che aveva fatto ristilizzare, è ben lontana e forse anche tutto il prodotto sinora di Giulia e Stelvio, che a me piacciono molto più del marchio, è insufficiente a raggiungerla ed oggi mentre digitavo su Google Alfa Romeo esce una pagina spagnola sul test dell'alce della Tonale.

Nei Video allegati anche questo che vi sottopongo.

La stessa sorte toccherà alla Lancia, che oggi subisce la stessa operazione di impoverimento del marchio, che Alfa subì nel 2015?

La discussione è qui perché nel lontano 1987 Alfa e lancia erano i due rami di azienda id Alfa-Lancia Industriale S.p.A..

Questo il video


Questa la pagina sulla prova dell'ace della Tonale nel quale era inserito:

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/alfa-romeo-tonale-test-alce-643492.html
 
Ultima modifica:
Dipende. Il taglio delle radici ad Audi e Skoda fece benissimo. Con l'elettrico, fortunatamente, ci sarà un reset perché tutti meno Tesla dovranno dire addio a quello che erano. Diciamo che più che tagliare le radici fa malissimo tagliare gli investimenti e in Fiat sino stati da sempre campioni
 
E' stato cosi' per tutti, Alfa, Citroen, Lancia, Volvo e Saab ma anche Jaguar. Marchi che sono diventati sempre più generalisti facendo a meno della loro specificità, la Saab 900 su base vectra o la Jaguar su base Mondeo sono stati dei clamorosi fallimenti, il più emblematico tuttavia rimane la Lancia Thema copia della 300c che non solo ha ucciso la specificità di Lancia, umiliando il marchio ma ha anche decretato una ingloriosa fine.
Adesso le macchine sono molto più omologate di una volta, la Bmw fa trazioni anteriori senza perdere i clienti e i mille cloni della galassia Vw vanno alla grande, forse anche con l'avvento dell'elettrico le specificità si perderanno per sempre, senza rimpianti da parte dei consumatori.
Aggiungerei anche, che ultime auto con personalità originale e marcata e forte spirito di appartenenza della casa, Giulia, Citroen C6 e anche la Lancia Thesis sono state dei bagni di sangue.
 
Aggiungerei anche, che ultime auto con personalità originale e marcata e forte spirito di appartenenza della casa, Giulia, Citroen C6 e anche la Lancia Thesis sono state dei bagni di sangue.

Piccolo OT. Notavo a tal proposito su QR di dicembre che a ottobre la Giulia non è stata nemmeno tra le prime 9 berline segmento D vendute in Italia. E la nona (Citroen C5X) ha venduto 88 vetture........

Va bene che sta arrivando il MY 2023 e qualcuno magari già a ottobre aveva rimandato l'acquisto (speriamo) ma meno di 88 vetture in un mese..........
 
Piccolo OT. Notavo a tal proposito su QR di dicembre che a ottobre la Giulia non è stata nemmeno tra le prime 9 berline segmento D vendute in Italia. E la nona (Citroen C5X) ha venduto 88 vetture........

Va bene che sta arrivando il MY 2023 e qualcuno magari già a ottobre aveva rimandato l'acquisto (speriamo) ma meno di 88 vetture in un mese..........
manco noleggi e leasing, però la Stelvio che numeri fa?
 
Un marchio ha una ragione proprio perché ha una mission e un background.

Altrimenti si chiude.


Lancia è un caso emblematico. Da quando il marchio dell'eleganza sportiva si è trasformato in un brand per casalinga che in utilitaria vanno a fare la spesa in tailleur...
 

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