<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Traffico intenso e restringimento di carreggiata: esiste un algoritmo di calcolo del ritardo ? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Traffico intenso e restringimento di carreggiata: esiste un algoritmo di calcolo del ritardo ?

Non esiste, nel senso che tutti si precipiteranno nella corsia più libera, per poi ritrovarsi a 10 metri dall'intoppo a litigare su chi passerà per primo.


Probabilmente volevamo dire una cosa simile, usando parole diverse...

Se prendiamo "troppo alla lettera" la tua frase...
Se "tutti" (ma proprio tutti) confluiscono sulla corsia libera con largo anticipo... è la cosa migliore ed è la cosa che funziona meglio
(ed è la più praticabile SE c'è veramente poco traffico...)...
...ma...
SE davvero TUTTI confluiscono in anticipo...
"con chi" litigano alla fine?

Il problema è un altro: se "molti" confluiscono in anticipo
(e al contempo c'è una minoranza che va avanti... passa davanti agli altri già ordinatamente incolonnati e rallentati... e poco gentilmente gli passa davanti !
Allora sì che si litiga !!!)
Basta una piccola minoranza (1 su 10 o 1 su 20... il 5% , che sembra poco)
che manda in vacca tutta la coda... e tutta la buona volontà del 90-95% delle persone che vorrebbe starsene in pace.

Come dicevo nella risposta precedente,
la "cerniera" funziona SE si rispetta sempre l'ordine di arrivo e se ambo le corsie sono tenute impegnate fino all'ultimo, in modo da NON lasciare spazio vuoto ... che può essere impiegato impropriamente !

Siamo sempre tutti gentili e disponibili...
...verso chi è stato altrettanto gentile e corretto...
 
Ultima modifica:
Secondo me, già scrivendo da qualche parte nel CdS che in caso di confluenza si DEVE obbligatoriamente fare cerniera sarebbe un passo avanti ....
Sarebbe un bel passo avanti sì...

Se leggi le mie risposte precedenti...dobbiamo solo COPIARE.

Sono tutte cose già fatte, e che hanno già dimostrato la loro validità.
Cosa aspettiamo?

Almeno, intanto, nei lenti incolonnamenti dimezziamo (o forse facciamo meglio ancora) i tempi di attesa, e risparmiamo un sacco di carburante
(e... nervi...)

E magari... inizierà a "fare da esempio" per casi più dinamici e complessi...
(vedi oltre)
per i quali ci vuole anche l'aiuto della tecnologia per tenere a bada gli "elementi perturbatori" del vivere civile...
 
Qualcosa tipo dinamica dei fluidi....
Pressione ( Velocita' )....Diametro ( larghezza )

??

Come ti hanno risposto (in parte giustamente) il comportamento dei fluidi "è un po' diverso".

Ma d'altra parte... il nostro dovere è quello di rendere il traffico "più simile possibile" a un fluido
E la differenza che si può fare è davvero tanta.

Perlomeno... così per ragionare... la legge dei fluidi la possiamo applicare "a ritroso":
pur essendo vero quanto dice a_gricolo che "Un fluido che attraversa una strozzatura aumenta la velocità"...
(attenzione... "a valle" della strozzatura !)
rimane pur vero l'opposto: che "a monte " del restringimento di carreggiata... [raddoppiando la sezione dimezza la velocità del fluido nel condotto...] i veicoli che viaggiano su 2 corsie avranno velocità dimezzata (distribuendosi nel doppio di spazio) rispetto a quella che avranno nella unica corsia che prosegue.

Questo è importante.
Per ragionare insieme... se tutto funzionasse con buon senso e correttezza da parte di tutti... e facendo la ipotesi più pessimista
(che TUTTI i veicoli in coda fossero guidati da anziani col cappello che viaggiano ai 60 nell'unica corsia che prosegue...)
questo porterebbe alla conseguenza che nelle due corsie a monte dell'ostacolo si viaggerebbe ai 30 km/h.

E' proprio così?

Solo se c'è un traffico non eccessivo.

Ma cosa possiamo osservare nelle ore di punta, o all'ora del rientro alla domenica pomeriggio?
Quale velocità media si fa in coda a monte dell'ostacolo, quando il traffico arriva alla saturazione?

Gli occhi li abbiamo tutti... chiedo la testimonianza di tutti:

Quello che ho potuto osservare, SEMPRE, invariabilmente, è che quando si fa una coda di 2-3 km... almeno mezz'ora- 20 minuti,
avanzando "a singhiozzo", pochi metri alla volta, ci vogliono sempre.

Vuol dire una velocità media di 5-6 km/h.

Più del doppio o del triplo... 5 volte il tempo stimabile SE ci fosse buona volontà da parte di tutti.

Cosa voglio dire:
che quando si arriva al dunque, quando si arriva alla fine della coda,
l'effetto di quella piccola minoranza che NON rispetta la fila,
anche se si parla solo di 1 su 10 o 20 (dal 5 al 10% degli utenti)
crea un effetto così devastante che QUINTUPLICA i tempi di percorrenza.
Vuol dire che dopo esserti passati davanti, pretendono di rientrare, stringono all'inverosimile e costringono tutta la colonna a fermarsi continuamente.
Ogni sosta la velocità fa media con ZERO...
Vuol dire che partendo da fermo, se nell'unica corsia libera dopo pochi metri si viaggia -poniamo- ai 20... fa media con 0 e si va a 10...
che divisi nelle due corsie fa 5.
I conti tornano abbastanza verosimili...

Questo deve finire !

(io dopo 40 e passa anni che vedo sempre le stesse cose...sempre gli stessi errori... comincio a essere veramente STANCO !!!)
 
Sarebbe sufficiente un guidatore che non agevola chi si deve spostare dalla corsia che viene interrotta per causare un forte rallentamento.

Esattamente.
Vedi precedenti risposte:
Chiediamoci però "perchè" ci sono utenti della strada che "non agevolano" chi si deve spostare dalla corsia interrotta?

Non ho mai visto utenti corretti, che stanno al loro posto, che rispettano la coda, che siano stati messi in difficoltà da chi "non ha agevolato" il loro rientro.

Quello che ho sempre visto...sono stati utenti scorretti...che NONOSTANTE lo sforzo generale di essere trattati come si meritano...
alla fine hanno sempre forzato la mano al punto di riuscire comunque a inserirsi, bloccando la fila principale.

Come dicevo nella mia prima risposta, il dato che possiamo osservare
è che la fila più veloce è SEMPRE quella interrotta.
Paradossale !
 
Quella di Google maps non è un algoritmo predettivo, considera il tempo impiegato per mezzo dei veicoli che transitano in quel momento, il tempo che ti indica per andare a destinazione quindi è calcolato sulla base dei tempi che in quel momento le vetture impiegano per attraversare singoli segmenti ed infatti varia al variare delle situazioni. Ci saranno algoritmi che invece calcolano una certa situazione ma sono sempre presunzioni, l'unica cosa che il futuro potrebbe implementare è un network in cui tutti gli attori che sono impegnati all'istante comunicano tra di loro e quindi si può avere una certo calcolo che può anche in minima parte predire i tempi

Quello che sogno è il passaggio successivo.
Scatola nera e dash cam obbligatoria per tutti.
Tutto collegato e tutto analizzato con metodi di polizia predittiva.

Basta volerlo, si può fare.

Una volta localizzata la posizione di ciascun veicolo, se ne ricavano anche velocità e distanze... e anche la statistica della velocità media generale.

Ogni volta che si rileva un rallentamento generalizzato sotto una certa soglia (= coda) si possono fare mille cose:
- rilevare e sanzionare l'inosservanza delle distanze di sicurezza
- rilevare la velocità impropriamente superiore alla media di chi sta saltando la fila, innescando tutto il meccanismo precedentemente descritto, e smontando sul nascere questi comportamenti.

Cosa importantissima non tanto negli ingorghi lenti
(dove il pericolo è solo di un grande fastidio e spreco...)
ma soprattutto in quegli incolonnamenti "in velocità" dove sappiamo esserci la stessa dinamica di chi vuole correre avanti lo stesso
(per andare dove? Solo a dare una gran frenata raggiunto l'ostacolo "mobile") innescando "onde di amplificazione" di frenate improvvise che portano invariabilmente a code a tratti pericolosissime.

Tanti incidenti mortali causati dalla stupidità potrebbero essere evitati.

Tanti fastidi causati da chi non occupa la giusta corsia alla giusta andatura...

(altro che "superamento a destra"...)

Non "inasprimento" delle multe, ma "certezza della pena".
Sempre. Subito. Ogni volta.
Cogliere sempre sul fatto chi si comporta male.
Gli Agenti non possono essere sempre dappertutto dove servirebbe...

E tutti gli impianti di rilevazione "fissi" servono a molto poco.
Non è la "velocità assoluta" quella che fa i danni, ma la velocità relativa, non stare al proprio posto, il mancato rispetto delle distanze, e (a monte)
chi fa di tutto per far passare la voglia di rispettarle.

Ognuno deve essere LASCIATO IN PACE e nelle migliori condizioni di comportarsi correttamente.
Senza elementi disturbatori
 
L'anno scorso tornando da Verona verso Milano, all'altezza di Cormano ho fatto un'ora di coda, motivo? In un pezzo di autostrada, senza corsia di emergenza, un "catorcio" di auto si è fermata sulla prima corsia, da 4 si restringevano a 3, per superare quell'intoppo c'è voluta un'ora perché tutti viaggiavano paraurti contro paraurti, neanche le moto riuscivano a passare, se tutti avessero tenuto la distanza di sicurezza si poteva benissimo fare "l'effetto cerniera", ma siamo in Italia.
Questa è la "versione" senza traffico.
Senza titolo-1.jpg
 
Prova a completare la descrizione...
Un'ora di coda per fare quanta strada?

(mi aspetto una decina di km...)

Se la velocità che ho sempre osservato è circa 5 km/h nel passaggio da 2 corsie a una...
Da 4 a 3... ?
 
Prova a completare la descrizione...
Un'ora di coda per fare quanta strada?

(mi aspetto una decina di km...)
Saranno stati circa 3 km, ma il traffico era intenso, da rientro domenicale, tipo 5 metri e stop per 1 minuto e così via, mi immaginavo un disastro con decine di auto incidentate ed invece di trattava di una UNO stravecchia che perdeva acqua e olio dal motore, ferma sulla prima corsia.
 
Non sono riuscito a scrivere un titolo adeguato...

Volevo dire: a livello di ingegneria della circolazione stradale, esiste già codificato un algoritmo che riesce a calcolare, in funzione della portata di traffico, il ritardo introdotto da un restringimento di carreggiata?

Mi spiego con un esempio.

Immaginiamo di percorrere un tratto di autostrada o superstrada (poniamo a 2 corsie per senso di marcia) e ad un certo punto (per un cantiere o per un incidente) una corsia viene chiusa, deviando tutto il traffico sull'unica corsia rimasta disponibile sull'unica corsia rimasta libera.

L'esperienza e l'osservazione quotidiana ci insegnano che quando questa cosa accade, l' effetto è molto variabile a seconda della portata di traffico del momento.
Se c'è pochissimo traffico si ha un breve rallentamento, quasi ininfluente ai fini del tempo totale di percorrenza.

All'estremo opposto, in caso di traffico molto intenso
(es. rientro della domenica pomeriggio in estate…)
capita di rimanere "quasi fermi" per mezz'ora o più in una "coda a tratti" in cui ci si muove per pochi metri alla volta, a una "velocità media" (nel tratto immediatamente a monte della strettoia) prossima se non inferiore ai 5 km/h…e la lunghezza di questa coda a questo punto sarà l'unica variabile a seconda di quanta è la portata del traffico sopraggiungente da dietro.

La mia domanda è:
è stato formulato o formalizzato un "algoritmo" di calcolo per stimare questo ritardo?
Questo algoritmo in quale misura tiene conto delle normative e consuetudini locali con cui viene regolato lo svolgersi della coda che si viene a formare?
Come viene calcolato il diverso effetto delle diverse Norme sulla dinamica della coda, a seconda di norma vigente localmente e forme di controllo esercitate?

Esempi: a pari portata di traffico, come viene calcolato il diverso effetto di una "confluenza anticipata" (all'italiana)
in confronto a una "confluenza ritardata"
("Late zipper merge" all'americana, o "Reissverschlussverfahren" alla tedesca)?
E … (nocciolo della questione)
viene contemplato in questi calcoli anche il diverso effetto di come la corretta applicazione di questi comportamenti viene verificata e controllata (o meno)?

In quali Università italiane è previsto un Corso di Studi di Ingegneria del traffico?
Questo specifico aspetto, è argomento di lezione?
È la teoria delle code, su cui da decenni si rompono la testa i migliori fisici e matematici al mondo. Chi la codificherà in modo organico vince il Nobel.
 
Saranno stati circa 3 km, ma il traffico era intenso, da rientro domenicale, tipo 5 metri e stop per 1 minuto e così via, mi immaginavo un disastro con decine di auto incidentate ed invece di trattava di una UNO stravecchia che perdeva acqua e olio dal motore, ferma sulla prima corsia.

3 km in un'ora per un restringimento da 4 corsie a 3...
Non ho parole...le supera tutte !!

Forse sarà stato un caso eccezionale... forse eri sulla corsia più sfortunata.
Magari in un caso così estremo non si sarà verificato il solito paradosso della corsia interrotta più veloce.
Certo, se la gente continua a "spingere"...non è facile con 3 corsie fare "uno per parte". Occorre proprio fare sbarramenti e dirigere a mano...
 
È la teoria delle code, su cui da decenni si rompono la testa i migliori fisici e matematici al mondo. Chi la codificherà in modo organico vince il Nobel.


Quello che si legge sui giornali (o sui siti web a livello divulgativo)
sulla "teoria delle code" è veramente troppo semplicistico e raffazzonato.
Mancano dei pezzi importanti.

Sembra che la propagazione delle onde di frenata e la loro amplificazione avvenga "a prescindere".

Ma non è affatto così...
"avviene sempre" ... perchè... "purtroppo sempre" non si rispettano le distanze.

Basta cominciare a "guardare lontano", smettere di accelerare esageratamente senza scopo, e di stare attaccati al paraurti
(e aggiungo io... iniziare a sanzionare i sorpassi stupidi di chi salta la fila...)
che si creano tutti i fattori di SMORZAMENTO
(e non più di amplificazione)
dell'onda di frenata.

E stiamo più tranquilli tutti.

Ma non è certo con tabelloni informativi "RISPETTATE LE DISTANZE"
che si risolverà il problema...
 

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