<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Traffico intenso e restringimento di carreggiata: esiste un algoritmo di calcolo del ritardo ? | Il Forum di Quattroruote

Traffico intenso e restringimento di carreggiata: esiste un algoritmo di calcolo del ritardo ?

Non sono riuscito a scrivere un titolo adeguato...

Volevo dire: a livello di ingegneria della circolazione stradale, esiste già codificato un algoritmo che riesce a calcolare, in funzione della portata di traffico, il ritardo introdotto da un restringimento di carreggiata?

Mi spiego con un esempio.

Immaginiamo di percorrere un tratto di autostrada o superstrada (poniamo a 2 corsie per senso di marcia) e ad un certo punto (per un cantiere o per un incidente) una corsia viene chiusa, deviando tutto il traffico sull'unica corsia rimasta disponibile sull'unica corsia rimasta libera.

L'esperienza e l'osservazione quotidiana ci insegnano che quando questa cosa accade, l' effetto è molto variabile a seconda della portata di traffico del momento.
Se c'è pochissimo traffico si ha un breve rallentamento, quasi ininfluente ai fini del tempo totale di percorrenza.

All'estremo opposto, in caso di traffico molto intenso
(es. rientro della domenica pomeriggio in estate…)
capita di rimanere "quasi fermi" per mezz'ora o più in una "coda a tratti" in cui ci si muove per pochi metri alla volta, a una "velocità media" (nel tratto immediatamente a monte della strettoia) prossima se non inferiore ai 5 km/h…e la lunghezza di questa coda a questo punto sarà l'unica variabile a seconda di quanta è la portata del traffico sopraggiungente da dietro.

La mia domanda è:
è stato formulato o formalizzato un "algoritmo" di calcolo per stimare questo ritardo?
Questo algoritmo in quale misura tiene conto delle normative e consuetudini locali con cui viene regolato lo svolgersi della coda che si viene a formare?
Come viene calcolato il diverso effetto delle diverse Norme sulla dinamica della coda, a seconda di norma vigente localmente e forme di controllo esercitate?

Esempi: a pari portata di traffico, come viene calcolato il diverso effetto di una "confluenza anticipata" (all'italiana)
in confronto a una "confluenza ritardata"
("Late zipper merge" all'americana, o "Reissverschlussverfahren" alla tedesca)?
E … (nocciolo della questione)
viene contemplato in questi calcoli anche il diverso effetto di come la corretta applicazione di questi comportamenti viene verificata e controllata (o meno)?

In quali Università italiane è previsto un Corso di Studi di Ingegneria del traffico?
Questo specifico aspetto, è argomento di lezione?
 
Qualcosa tipo dinamica dei fluidi....
Pressione ( Velocita' )....Diametro ( larghezza )

??
Quello non funziona nel modo più assoluto. Un fluido che attraversa una strozzatura aumenta la velocità, esattamente l'opposto di ciò che fa il traffico. La fluidodinamica non è la strada giusta, purtroppo ...
 
Se esiste penso che vada di pari passo con l'algoritmo che calcola il rapporto tra l'aumento dei tempi di percorrenza e quello dei santi che vengono chiamati in causa dagli automobilisti...

Credo che ci siano troppe variabili in gioco.
Sarebbe sufficiente un guidatore che non agevola chi si deve spostare dalla corsia che viene interrotta per causare un forte rallentamento.
 
Interessante...
Rientrando da Imola domenica scorsa (grande spettacol il WEC!) c'è stato un rallentamento nei pressi di Bologna (strano... :emoji_blush:) e devo dire che Google Maps dava il rallentamento ed i tempi di percorrenza che si sono rivelati corretti.
Magari non è proprio quello che chiedevi, ma ho spesso notato che l'applicazione di Google non sbaglia quando calcola rallentamenti dovuti a traffico intenso, incidenti o lavori sulla carreggiata...
 
Tutte ottime osservazioni.

Proviamo a metterle insieme, dando a ciascuna il proprio "campo di applicazione" e la parte di significato che possono avere ai fini pratici.

Partiamo dalla fine...
 
Quella di Google maps non è un algoritmo predettivo, considera il tempo impiegato per mezzo dei veicoli che transitano in quel momento, il tempo che ti indica per andare a destinazione quindi è calcolato sulla base dei tempi che in quel momento le vetture impiegano per attraversare singoli segmenti ed infatti varia al variare delle situazioni. Ci saranno algoritmi che invece calcolano una certa situazione ma sono sempre presunzioni, l'unica cosa che il futuro potrebbe implementare è un network in cui tutti gli attori che sono impegnati all'istante comunicano tra di loro e quindi si può avere una certo calcolo che può anche in minima parte predire i tempi
 
Interessante...
Rientrando da Imola domenica scorsa (grande spettacol il WEC!) c'è stato un rallentamento nei pressi di Bologna (strano... :emoji_blush:) e devo dire che Google Maps dava il rallentamento ed i tempi di percorrenza che si sono rivelati corretti.
.

Volevo arrivare proprio lì.
Se attraverso la raccolta e la elaborazione dei dati
(dati ceduti "volontariamente" dalla parte di utenti che viaggiano con Maps acceso e che inviano la loro posizione GPS al sistema)
si riesce a risalire a numero, posizione, velocità, distanze ecc ecc e in base a questo vengono calcolati i tempi di percorrenza,
vuol dire che non stiamo parlando di fantascienza ma di PRESENTE.
Di cose che non solo sono fattibili, ma che già esistono.

Ad es. ho sentito parlare da amici che lavorano in campagna, che già adesso i trattori hanno forme di controllo per la semina che li guida senza bisogno di uletriori riferimenti "fisici", e le fila vengono perfettamente allineate con precisione al centimetro.

Basta decidere, e si può fare.

Quello che ancora non so, è se esiste già lo specifico algoritmo per confrontare le diverse soluzioni che anremo a visionare
 
Volevo arrivare proprio lì.
Se attraverso la raccolta e la elaborazione dei dati
(dati ceduti "volontariamente" dalla parte di utenti che viaggiano con Maps acceso e che inviano la loro posizione GPS al sistema)
si riesce a risalire a numero, posizione, velocità, distanze ecc ecc e in base a questo vengono calcolati i tempi di percorrenza,
vuol dire che non stiamo parlando di fantascienza ma di PRESENTE.
Di cose che non solo sono fattibili, ma che già esistono.

Ad es. ho sentito parlare da amici che lavorano in campagna, che già adesso i trattori hanno forme di controllo per la semina che li guida senza bisogno di uletriori riferimenti "fisici", e le fila vengono perfettamente allineate con precisione al centimetro.

Basta decidere, e si può fare.

Quello che ancora non so, è se esiste già lo specifico algoritmo per confrontare le diverse soluzioni che anremo a visionare

Ma questo li si fa da almeno 20 anni, non è che si deve decidere se farlo ora. 20 anni fa i primi a mettere a disposizione la loro posizione erano quelli che installavano le prime scatole nere per l'assicurazione, poi con lo sviluppo degli smartphone quasi tutti contribuiscono ora al servizio indicando la loro posizione, ma non è che sia un algoritmo.
 
Quella di Google maps non è un algoritmo predettivo, considera il tempo impiegato per mezzo dei veicoli che transitano in quel momento, il tempo che ti indica per andare a destinazione quindi è calcolato sulla base dei tempi che in quel momento le vetture impiegano per attraversare singoli segmenti ed infatti varia al variare delle situazioni. Ci saranno algoritmi che invece calcolano una certa situazione ma sono sempre presunzioni, l'unica cosa che il futuro potrebbe implementare è un network in cui tutti gli attori che sono impegnati all'istante comunicano tra di loro e quindi si può avere una certo calcolo che può anche in minima parte predire i tempi
Un attimo che ci arrivo...
Infatti sto immaginando cosa si potrebbe fare...
Se solo la Pubblica Amministrazione mostrasse sempre quel "senso della misura" tale da guadagnarsi la completa fiducia della cittadinanza
(esempio: limiti di velocità variabili e sempre commisurati alle reali necessità...) al punto di rendere accettabile alla vasta maggioranza la scatola nera + dash cam obbligatoria per tutti
(e ripeto, non la sola raccolta dei dati "volontari" di chi decide di tenere acceso uno smartphone...)
ecco che un sistema centralizzato che raccoglie i dati di TUTTI potrebbe essere utilizzato con tecniche di polizia predittiva, sgamando in tempo reale, immediatamente sul nascere, tutte quelle piccole scorrettezze "irritanti"... che sommate amplificano e preparano le condizioni che portano all'incidente.
PRIMA
che accada l'incidente...

E sarebbe un sogno !!
(datemi un attimo che ci arrivo..)
 
Io quando non mi serve tengo sempre disattivata la geolocalizzazione,non per la privacy ma perchè mi consuma la batteria del telefono quindi mi sa che non contribuisco.
 
Secondo me, già scrivendo da qualche parte nel CdS che in caso di confluenza si DEVE obbligatoriamente fare cerniera sarebbe un passo avanti ....

E infatti anche lì volevo arrivare.
La "Reissverschlussverfahen" alla tedesca...
(adottata anche in USA come "Late zipper merge")
gradualmente adottata anche (mi pare ) in Svizzera tedesca e in Austria... i dati statistici hanno dimostrato che FUNZIONA...
ma se leggiamo gli articoli che ne parlano, nessuno spiega bene il passaggio logico che ne spiega il reale funzionamento, o meglio, il momento esatto in cui si crea la DIFFERENZA rispetto agli altri sistemi.
Invito tutti ad allenare il proprio spirito di osservazione... e in una successiva discussione riparliamo di questo punto preciso...

In Italia, quando si crea un incolonnamento (ingorgo) originato da un restringimernto di carreggiata (es. incidente o cantiere che interrompe una corsia)... quale è SEMPRE la corsia più veloce?
Paradossalmente, (dopo che l'ho letto ci ho fatto caso, ed è vero...) la corsia interrotta.

Sembra totalmente illogico.
In teoria, va contro al principio per cui "nel cambio di corsia si dà precedenza a chi la occupa"... come è possibile?
La vasta maggioranza degli utenti segue spontaneamente alla segnaletica italiana, che invita a confluire con anticipo nella corsia che prosegue (con il timore che poi "non lo lascino entrare"...)
(peraltro, è il sistema migliore... SE sono TUTTI corretti...)
La maggiranza si sposta nella corsia "buona" per tempo...
RISULTATO rimane spazio libero nella corsia interrotta...
dando campo libero a ( ne bastano una piccola minoranza) quei soggetti che vedono la starda libera... e VANNO AVANTI.
Saltano la coda, e passano davanti a coloro i quali, ordinatamente incolonnati nella corsia che prosegue, erano arrivati prima ed erano in coda prima di loro.
A questo punto cosa succede?
REAZIONE
Chi si vede scavalcato in coda (ovviamente e giustamente) mal digerisce questo malcostume...e cosa fa? Chiude.
Azzera la distanza dal veicolo che precede.
Tutti attaccati. Ognuno col muso attaccato al paraurti di quello davanti. Addio distanze di sicurezza.
Ma per forza.
Quante volte l'ho fatto anch'io...
("Mi sei passato davanti?... Brut stronz... per me puoi stare lì fino alla morte") e (io) mi sono sempre piazzato in posizione impenetrabile...
Ma sempre INUTILMENTE.
Alla fine c'è sempre il debole di cuore che lo lascia entrare
(magati per paura di andare a sbattere... perchè chi è stato invadente prima (saltando la coda) lo è anche dopo (quando è ora di rientrare)... e quando si arriva al dunque ti stringono il passaggio sempre di più... finchè capita quello che "cede" ...e trovano il modo di inserirsi a forza.)
Insomma tutto inutile e TROPPO TARDI.
Oramai è fatta.
Il momento in cui si doveva intervenire ERA PRIMA.

Dobbiamo guardare alla descrizione "americana":
"LATE zipper merge"... confluenza TARDIVA.

L'errore che facciamo è quello di "accorgerci troppo tardi" che ormai ci sono passati davanti.
L'errore lo abbiamo fatto nel momento stesso in cui abbiamo lasciato spazio nella corsia interrotta.
Dobbiamo agire un passo indietro.
Non lasciare scoperta la corsia interrotta.
Tenerla impegnata, occupata, fino all'ultimo momento.
NON confluire in anticipo. NON dare spazio a chi lo userà scorrettamente. NON deve succedere!
Se nessuno si comporta scorrettamente... nessun altro ne sarà irritato... e nessuno avrà motivo di chiudere o stringere.

Questo è necessario per il mantenimento delle giuste distanze, ed el giusto ordine di arrivo.

Vedi le prime risposte che facevano riferimento alle Leggi dei fluidi...
Il traffico veicolare non è certo il moto di una "sostanza fluida", ma quanto di più "corpuscolato" si possa immaginare...
ma il "quanto è fluido" il comportamento di questa "massa di corpi solidi" può variare significativamente giocando su posizioni e distanze.

Se ogni veicolo, da subito e per tutto il percorso rispetta la giusta posizione in coda, le giuste distanze e la giusta andatura, il comportamento di tutta la coda ha la potenzialità di comportarsi in un modo molto più tendente al fluido...
...mentre sappiamo bene che quando succede il solito caos: tutti stanno troppo vicini... (e a monte di questo) ci sono utenti scorretti che pretendono di sovvertire il giusto ordine di arrivo
(è un giro vizioso: una cosa amplifica l'altra) ci si incaglia uno con l'altro, e addio "fluidità".
La velocità media precipita, e i tempi di attesa si moltiplicano.

Insomma, ripetendo lo stesso concetto con parole diverse,
se vogliamo un traffico fluido dobbiamo mettere la gente in condizioni di rispettare le DISTANZE.
Non possiamo pretendere che la gente rispetti le distanze se c'è chi si comporta in modo scorretto e salta la fila !
E allo stesso modo non possiamo pretendere che la genta faccia la cerniera e lasci gentilmente lasciar passare uno per parte... se questo qualcuno si è appena comportato in modo incivile.
Quindi per prima cosa dobbiamo creare un ambiente in cui NESSUNO possa saltare la fila
(tenendo impegnata fino all'ultimo la corsia interrotta senza lasciare vuoti).
Solo così ognuno se ne sta al proprio posto, potrà rispettare le distanze, e a questo punto sarà semplice e naturale confluire uno per parte, senza ostacolarsi a vicenda e anzi agevolandoci tutti con la massima cortesia...
...e verrà NATURALE:
siamo tutti portati alla massima disponibilità verso chi si è comportato educatamente...

(e chi di noi si sente di mostrare gentilezza, disponibilità e rispetto... a chi non ne ha fatto uso??)


...


Quindi: tornando alla NORMATIVA.
Senza bisogno di particolari sistemi tecnologici,
nei lenti incolonnamenti che ben conosciamo
(almeno per quelli)
basterebbe un adeguamento di normativa e segnaletica.
ELIMINARE tutta la segnaletica che invita a una confluenza anticipata,
e adottare una segnaletica alla tedesca (o all'americana), che inviti alla confluenza ritardata;
e scrivere poche righe di Regolamento che descrivano dettagliatamente i compiti di ciascuno.

Gli articoli del CdS da rivedere sono più di uno.
l'Art. 144 "marcia per file parallele" non eccelle certo per chiarezza , ed è tutt'altro che esauriente... e lascia troppo all'immaginazione
(https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-144-circolazione-dei-veicoli-per-file-parallele.html ).

Basterebbe stabilire per Regolamentoi che la coda è UNA e che lo "scorrimento" di una corsia rispetto all'altra
(lo si intuisce...ma non è scritto così a chiare lettere) è consentito ESCLUSIVAMENTE in casi di traffico canalizzato, in cui diverse corsie conducono a diverse destinazioni ;
e diversamente contemplando e descrivendo in modo esplicito il caso di cui stiamo parlando: il caso di due corsie che confluiscono in una.
Se la destinazione è UNA, anche la coda è UNA e lo "scorrimento" NON può essere consentito.

Il discorso si potrebbe allargare prevedendo che che ad es.
provenendo da un tratto di strada a più corsie in cui il fuire è ancora "libero", e incontrando un rallentamento o incolonnamento, per prima cosa si modera la velocità con idoneo anticipo, si conserva l'ordine di arrivo, e ci si dispone nelle corsie altrettanto in ordine di arrivo.
Senza creare mai una coda più lunga dell'altra, ma disponendosi sempre e da subito uno per parte
(o perlomeno senza sopravanzare chi è arrivato prima di noi in altre corsie).
Quando la congestione di chi ci precede condiziona la nostra andatura... non deve più essere contemplata l'ipotesi di sorpasso... e la stessa "corsia di sorpasso" è chiaro che deve temporaneamente perdere la sua funzione.
Ripeto: dal momento in cui siamo in coda, siamo TUTTI in una unica coda,
e tutte le corsie coinvolte hanno lo stesso valore.
La azione che stiamo compiendo non è più "spostarci" ma "aspettare".

Lo stesso principio va ripreso anche nell' Art. 148 (sorpassi) , che deve prevedere in modo esplicito e diretto, fra le condizioni che permettono la manovra, che la strada sia LIBERA nel tratto antistante, al punto che chi sorpassa abbia la ragionevole certezza di NON influenzare il movimento di chi viene sorpassato...
(dico "in modo più esplicito e diretto" perchè in modo molto "indiretto" lo potremmo dedurre dal comma 3
("3. Il conducente che sorpassa un veicolo o altro utente della strada che lo precede sulla stessa corsia, dopo aver fatto l'apposita segnalazione, deve portarsi sulla sinistra dello stesso, superarlo rapidamente tenendosi da questo ad una adeguata distanza laterale e riportarsi a destra appena possibile, senza creare pericolo o intralcio.")
https://www.aci.it/i-servizi/normat...-norme-di-comportamento/art-148-sorpasso.html

Analoghi riferimenti potrebbero essere contemplati in "uso delle corsie" ; "posizione dei veicoli" ; "distanze" ; "velocità"...
(segue...)
 
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