Anche incuriosito dal fatto che siamo nati a pochi giorni di distanza, ho seguito la carriera di Senna dai successi nelle formule minori in Inghilterra. E fin da allora ho sempre detto a tutti "Quando questo arriverà in F1, sarà un fenomeno". Non mi sbagliavo.
Grande doti, naturali e/o sviluppate nel tempo (imbattibile sotto la pioggia o sul giro secco in prova), unite a una determinazione feroce, ne fanno secondo me il miglior pilota degli anni '80. Anche oggi, quando penso alla vittoria sfiorata (o meglio, rubata...) al GP di Monaco del 1984, o al primo successo (con la Lotus...) all'Estoril nel 1985, o ai primi giri del GP di Donington nel 1993, con una McLaren palesemente inferiore alla Williams, mi viene la pelle d'oca...
Oltre alla tristezza per la perdita precoce, mi rimane un altro dispiacere: non averlo visto guidare, e vincere, in Ferrari
Ciao Ayrton, RIP, ovunque tu sia...