a proposito di "notizie dal mondo": vendite corolla
http://tinyurl.com/phktm8o
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ilopan ha scritto:Non oso dire che macchina ho venduto e perchè.
Mi massacrerebbero...tutti!
Comunque ora ho due Yaris, 2^ e 3^ serie...in atttesa di...non lo so!
moro_di_monticello ha scritto:ilopan ha scritto:Non oso dire che macchina ho venduto e perchè.
Mi massacrerebbero...tutti!
Comunque ora ho due Yaris, 2^ e 3^ serie...in atttesa di...non lo so!
Azzardo: TEUTONICA :?:
Dalla Corona alla Yaris, passando per la Prius e le indimenticabili Celica e Supra. Dieci nomi di modelli celebri, altrettante spiegazioni più o meno evocative. Nel blog ufficiale dedicato al mercato inglese, Toyota ha deciso di raccontare come sono nate le denominazioni delle sue auto più note, spesso mutuate da lingue straniere o antiche, in particolare il latino.
Citycar e supercar. La Yaris è nata dalla combinazione della parola greca chàris ("grazia") con la particella "ya", che suona come il "ja" (sì) tedesco: l'idea originaria era quella di ammiccare al mercato europeo, simboleggiando una reazione positiva da parte del pubblico del Vecchio Continente. Più immediata la Supra, derivata direttamente dal latino per indicare le performance della vettura, in grado di rivaleggiare con auto del calibro di Aston Martin DB7 e Porsche 911. La Celica deve il suo nome all'omonimo aggettivo spagnolo (traducibile con "celestiale, paradisiaco"), mentre "corolla" è il termine multilingua che descrive l'insieme dei petali del fiore: Toyota lo scelse per evocare l'immagine di "una piccola e accattivante auto per famiglie".
Il pionierismo in una parola. La lingua dell'impero romano ritorna in pista anche per la Prius. Per l'inedita ibrida, uscita nel 1997, Toyota scelse un avverbio per indicare un prodotto arrivato decisamente "prima" di altri. Altra vettura "anticipatrice" è la Previa, prodotta dal 1990 a oggi: il nome deriva dall'italiano e ancora una volta riflette un'immagine da precursori: "È stata la prima Mpv del mondo a montare un motore centrale per massimizzare lo spazio interno", sottolinea Toyota. E ancora l'Avensis, dal francese "avancer", intesa come un passo avanti rispetto alla Carina E (il nome si riferisce alla costellazione), sostituita nel 1997.
Fiori e "corone". Tra le altre vetture "iconiche", il richiamo dell'Auris è doppio: da un lato c'è l'oro (aurum, scelto anche come vernice per la concept presentata al Salone di Parigi del 2006); dall'altro la parola inglese "aura",più d'atmosfera. Per la Corona, primo modello esportato in Inghilterra nel 1965, Toyota si riferì invece allo strato più esterno dell'atmosfera solare, senza nascondere una certa ambizione: "Il nome era un riflesso della robustezza della vettura, come una luce in fondo al tunnel per gli automobilisti che si trovavano a bordo di auto europee meno affidabili". Ma per concludere la carrellata, c'è un'altra "corona": è quella dell'unica vettura Toyota che prende spunto dal giapponese, la Camry, che si propone negli Usa come derivazione della parola "kanmuri". Un nome perfetto, secondo la Casa, visto che si tratta del modello più venduto negli States da 12 anni a questa parte.
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