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Mondiale F.1 2020 - GP di Germania

pilota54

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Dopo una settimana di pausa torna la F.1 (al nuovo Nurburgring). Fra 3 giorni sarà già conferenza stampa piloti e venerdì ci saranno le prove libere. Per chi non è appassionato di meccanica, motori e corse il campionato di quest'anno apparirà piuttosto noioso, ma personalmente devo dire che quando si sta una settimana senza F.1 la cosa mi manca un po'...........

In Germania si va con le Mercedes superfavorite, ovvio, ma la lotta dietro potrebbe essere interessante. La Renault è in forte ripresa, la RP è sempre veloce e la Red Bull (che da poco ha annunciato la perdita del motore Honda ufficiale dal 2022) è sempre una grande squadra. Dopo queste tre dovrebbe esserci la Ferrari, in lotta con la Mc Laren, ma ovviamente si spera sempre in un miglioramento.........

Notizia degli ultimi giorni: nelle libere di venerdì gireranno Schumacher con l'Alfa di Giovinazzi e Ilott con una Haas. Entrambi all'esordio in un week-end di gara.

Gli orari del GP

VENERDI' 09 OTTOBRE 2020
ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV*
11:00 - 12:30 | Prove Libere 1 | SKY Sport F1 HD
15:00 - 16:30 | Prove Libere 2 | SKY Sport F1 HD
* Prove Libere 1 e 2: nessuna differita su TV8

SABATO 10 OTTOBRE 2020
ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV*
12:00 - 13:00 | Prove Libere 3 | SKY Sport F1 HD
15:00 - | Qualifiche | SKY Sport F1 HD
* Qualifiche: differita TV8 ore 18.00. Prove Libere 3: nessuna differita su TV8

DOMENICA 11 OTTOBRE 2020
ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV*
14:10 - | Gara | SKY Sport F1 HD
* differita su TV8 alle 18:00

Sarà questa la coppia Alfa Romeo Racing 2021? Tra qualche giorno dovremmo saperlo. Foto motorbox.com
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Ultima modifica:
Dai dati che ho trovato dovrebbe essere un circuito dove e' richiesto un importante carico aerodinamico e la media sul giro dovrebbe essere poco oltre i 200km/h.
La Pirelli ha scelto le mescole intermedie ( C2, C3 e C4).
 
Dai dati che ho trovato dovrebbe essere un circuito dove e' richiesto un importante carico aerodinamico e la media sul giro dovrebbe essere poco oltre i 200km/h.
La Pirelli ha scelto le mescole intermedie ( C2, C3 e C4).
Media di 200 km/h su un circuito che però é molto lento di per se, le due uniche curve veramente veloci sono la chicane veloce dopo il curvone in fondo al circuito.
 
Ultima modifica:
Il grande Stewart: "Hamilton guida molto bene............ma mi viene molto difficile pensare che Lewis sia il miglior pilota di sempre.........da anni corre con una vettura troppo superiore.........il bello di quando correvo io era che tutti avevamo il motore Ford, tranne la Ferrari, c'era un equilibrio, una parità di condizioni che oggi non esiste".

https://www.f1world.it/stewart-i-titoli-vinti-non-rendono-hamilton-sul-livello-di-fangio/
 
Ultima modifica:
mah, improvvisarsi motoristi, seppur con l'aiuto honda....
Già la vedevo male per l'anno prossimo, con poco interesse a sviluppare vista la fine imminente...
Mi ricorda quando Judd se non ricordo male aveva ereditato motori honda (o comunque era legata a doppio filo), ma i risultati...
 
Il grande Stewart: "Hamilton guida molto bene............ma mi viene molto difficile pensare che Lewis sia il miglior pilota di sempre.........da anni corre con una vettura troppo superiore.........il bello di quando correvo io era che tutti avevamo il motore Ford, tranne la Ferrari, c'era un equilibrio, una parità di condizioni che oggi non esiste".

https://www.f1world.it/stewart-i-titoli-vinti-non-rendono-hamilton-sul-livello-di-fangio/
Formula1-Jackie-Stewart.jpg

Fresco di lettura del saggio della storia della F1 mi sembra ancora di più che questi paragoni siano veramente difficili. Leggendo dei primi mondiali, quelli con Ascari, Fangio e per arrivare a Clark si racconta una F1 lontanissima da quella di ora per cui fare un paragone tra quei piloti è quelli di oggi mi sembra un impresa veramente titanica.
 
Correre a oltre 300 Km/h e' rischioso in sè.
Un qualsiasi errore può essere fatale, data l'elevata velocità e la forza di decelerazione in caso di incidente.

C'e' però da dire che oggi (per fortuna) , grazie alla tecnologia e ai livelli di sicurezza raggiunti dalle vetture, dalle piste, dall'assistenza, di gravi incidenti non ne capitano piu' molti (ribadisco per fortuna).

Ai tempi di Ascari, Fangio e anni successivi, le automobili erano molto più pericolose, un incidente poteva essere altamente letale.

Il coraggio dei piloti di un tempo era qualcosa ai limiti dell'eroismo. Non che oggi non siano coraggiosi gli attuali piloti, però e' tutto più sotto controllo.

Oggi e' chiaro che bisogna essere bravi, preparati, coraggiosi, ma comunque i piloti attuali, seppur bravissimi e comunque al top della loro professione, rischiano molto meno rispetto agli albori della formula uno.

Sono epoche diverse, secondo me non facilmente paragonabili.

Le accelerazioni e decelerazioni, le forze che devono subire i piloti attuali in curva, con le monoposto attuali, sono molto maggiori di quelle dei tempi di Fangio, indubbiamente.
Devono essere anche molto piu' preparati fisicamente per sopportare lo stress fisico in gara.

D'altro canto i piloti dei tempi di Nuvolari, Ascari, Brilli-Peri e Fagioli, Borzacchini e Campari, rischiavano molto di piu' ai loro tempi (con i mezzi dei loro tempi e le strade dei loro tempi), rispetto ai piloti attuali.

Quindi non ha molto senso paragonare Hamilton ai nomi storici dell'automobilismo d'altri tempi, secondo me.
 
Concordo, io penso ci siano almeno quattro ere nella storia (70 anni!) della F1:
i primi vent'anni - anni cinquanta e sassanta, gli anni '70 con le prime prese di coscienza sulla sicurezza (con l'azione di Steward) anche se la mortalità era ancora piuttosto alta.
Nuovo spartiacque è il 1982, con le morti di Paletti e Villeneuve che segnano il pubblico ... i primi interventi per migliorare la sicurezza, via le wing car, piedi dietro l'asse anteriore, crash test alla struttura del musetto.
Sarà poi Imola del '94, con la sua doppia tragedia e gli altri gravi incidenti di quella stagione, a portare alla svolta definitiva verso la sicurezza delle monoposto (e dei circuiti) in continuo miglioramento.

Da oltre vent'anni ritengo che la F1 non sia più uno sport estremo e questo inevitabilmente cambia anche il confronto dei numeri e delle carriere.
Come saggiamente dichiara Vettel, oggi anche il pensiero di Ferrari su "secondi" e figli perde totalmente senso.
 

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