keyone
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Non per sminuire la grandezza del pensatore citato, ma a un concetto così ci arrivava anche un analfabeta.....
Ma , espresso dal sottoscritto in maniera un po' troppo semplificata , può sembrare come tu dici ...Tuttavia occorre rapportare questa semplificazione , espressa dal pensatore di cui sopra in maniera molto più articolata e soprattutto storicamente collocata , di quanto abbia fatto io , alla storia della scienza . Basti pensare come nel rinascimento la scienza e gli scienziati fossero considerati , dall'allora potere assoluto e dalla chiesa , intrinsecamente "cattivi" meritevoli di scomunica o peggio e soprattutto di censura , per capire che il concetto di "uso" della scienza sia importante . D'altra parte nel vero senso della parola , si potrebbe ricordare come , al contrario , la scienza e la tecnologia fossero giudicate intrinsecamente "cattive" anche da certe frange estremiste che vi vedevano strumenti di sfruttamento o di perdita di posti di lavoro . Il filosofo sopracitato riporta un po' di obiettività nel concetto di scienza e di tecnologia rapportandola all'uso che la società ne fa ....
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