<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mitsubishi 1 , cervello umano 0 | Il Forum di Quattroruote

Mitsubishi 1 , cervello umano 0

Ultima modifica:
Ah, dopo anni, sempre in auge e....


....Lo slogan si perpetua

" Mitsubishi, mi stupisci "

P.s.
Dopo l' intelligenza monstre,
mica male, se non meglio la manualita'....
Con quei 2 manini farebbe miracoli in catena di montaggio

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Ultima modifica:
Ah, dopo anni, sempre in auge e....


....Lo slogan si perpetua

" Mitsubishi, mi stupisci "

P.s.
Dopo l' intelligenza monstre,
mica male, se non meglio la manualita'....
Con quei 2 manini farebbe miracoli in catena di montaggio

:emoji_wink::emoji_wink:
Aggiungerei : con effetti speciali :)
Intelligenza e manualità . Già in catena di montaggio ci sono i robot e ci saranno sempre di più e più intelligenti...Per ora hanno bisogno di intelligenza umana per controllo e programmazione , ma presto le macchine sorveglieranno altre macchine e le programmeranno. Il lavoro o per lo meno molti lavori che conosciamo oggi saranno svolti dall'IA . Sarà l'uomo abbastanza intelligente da adattarsi a questa evoluzione/rivoluzione nella scienza e nella tecnica ?
 
Per me la vera intelligenza "monstre" è solamente quella umana dei tecnici Mitsubishi che hanno ideato il robot, il software con annessi algoritmi di AI e tutto il resto.
Il robot invece è solamente un velocissimo esecutore, ma perfettamente stupido, AI inclusa. Sembra intelligenza ma non lo è e non lo sarà mai. Un discorso è essere, diversa cosa è sembrare.
E la pensa così pure il fisico vicentino Federico Faggin, inventore della tecnologia microchip (Intel 8086, Zilog Z80). Un genio italiano che per materializzare le sue intuizioni e scoperte ha come al solito dovuto emigrare in USA, ma questo è polemica OT, lo so.
 
Per me la vera intelligenza "monstre" è solamente quella umana dei tecnici Mitsubishi che hanno ideato il robot, il software con annessi algoritmi di AI e tutto il resto.
Il robot invece è solamente un velocissimo esecutore, ma perfettamente stupido, AI inclusa. Sembra intelligenza ma non lo è e non lo sarà mai. Un discorso è essere, diversa cosa è sembrare.
E la pensa così pure il fisico vicentino Federico Faggin, inventore della tecnologia microchip (Intel 8086, Zilog Z80). Un genio italiano che per materializzare le sue intuizioni e scoperte ha come al solito dovuto emigrare in USA, ma questo è polemica OT, lo so.

Effettivamente , l'intelligenza artificiale è opera dell'intelligenza umana , di alcune menti eccellenti che , servendosi delle esperienze e dei risultati di altri uomini contemporanei o del passato (scienza) , hanno elaborato teorie , poi provate sperimentalmente e portate nella pratica sulle quali costruire apparecchi e macchine utili alla vita e all'economia umana (tecnologia) . Vi è da aggiungere che all'origine della mentalità scientifica che oggi ha prodotto frutti tecnologici mirabolanti , vi è l'amore per il sapere (filosofia) di uomini dell'antichità , i quali si sono interrogati sui fondamenti dell'esistenza umana : chi siamo , da dove veniamo , dove andiamo , elaborando appunto nei secoli teorie sull'essere e il divenire (filosofia della Grecia antica) , fondamenti sui quali ancor oggi dibatte la filosofia e che hanno permesso le basi del pensiero scientifico : osservazione della realtà , formazione di teorie , verifica sperimentale delle stesse . Questo per dire che in realtà l'I:A è frutto sicuramente dell'intelligenza umana , ma è talmente avanzata e foriera di miglioramenti che , pur rimanendo -come dici- sempre fuori "dall'essere" avrà certamente sviluppi sorprendenti e sarà in grado di autoprogrammarsi ed evolversi , per l'appunto , autonomamente ...
 
Effettivamente , l'intelligenza artificiale è opera dell'intelligenza umana , di alcune menti eccellenti che , servendosi delle esperienze e dei risultati di altri uomini contemporanei o del passato (scienza) , hanno elaborato teorie , poi provate sperimentalmente e portate nella pratica sulle quali costruire apparecchi e macchine utili alla vita e all'economia umana (tecnologia) . Vi è da aggiungere che all'origine della mentalità scientifica che oggi ha prodotto frutti tecnologici mirabolanti , vi è l'amore per il sapere (filosofia) di uomini dell'antichità , i quali si sono interrogati sui fondamenti dell'esistenza umana : chi siamo , da dove veniamo , dove andiamo , elaborando appunto nei secoli teorie sull'essere e il divenire (filosofia della Grecia antica) , fondamenti sui quali ancor oggi dibatte la filosofia e che hanno permesso le basi del pensiero scientifico : osservazione della realtà , formazione di teorie , verifica sperimentale delle stesse . Questo per dire che in realtà l'I:A è frutto sicuramente dell'intelligenza umana , ma è talmente avanzata e foriera di miglioramenti che , pur rimanendo -come dici- sempre fuori "dall'essere" avrà certamente sviluppi sorprendenti e sarà in grado di autoprogrammarsi ed evolversi , per l'appunto , autonomamente ...

Speriamo....
I vari scrittori fantascienza la vedevano diversamente
 
Speriamo....
I vari scrittori fantascienza la vedevano diversamente
Qui , però , occorre citare , anche se in modo pedestre , il filosofo di Treviri , che subisce alterne scale fra apogeo e perigeo della sua fortuna : la scienza e la tecnologia non sono buone o cattive in sè e per sè , ma dipende dall'uso che ne viene fatto...
 
....E dalla fantasia*
degli scrittori
e di Carletto che non avendone esperienza,
si,
diciamo cosi',
cautelava senza esporsi ne' per l' una ne' per l' altra tesi....

Come il coltello....Del resto
Puoi sbudellarci uno
come tagliarci il pane
 
....E dalla fantasia*
degli scrittori
e di Carletto che non avendone esperienza,
si,
diciamo cosi',
cautelava senza esporsi ne' per l' una ne' per l' altra tesi....

Come il coltello....Del resto
Puoi sbudellarci uno
come tagliarci il pane
Esatto , certo il discorso si farebbe più complesso e coinvolgerebbe la discussione sulle macchine , il loro uso e il loro rapporto con il lavoro . Da una parte , e in prospettiva , liberano la mano umana da lavori pesanti ,usuranti e faticosi , dall'altra , e nell'immediato , hanno risvolti sull'occupazione . Qui tuttavia possono portare anche a nuove competenze e nuove occupazioni , nel caso dell'intelligenza artificiale saranno , per esempio , utili , oltre agli ingegneri , ai tecnici e ai programmatori , i matematici , ma pure i letterati , i filosofi e gli psicologi per comprendere i risvolti umani ed umanistici dell'ai e degli automi , la loro interazione con i processi cognitivi umani e per far accettare ed armonizzare il grande pubblico con la robotica...
 
Esatto , certo il discorso si farebbe più complesso e coinvolgerebbe la discussione sulle macchine , il loro uso e il loro rapporto con il lavoro . Da una parte , e in prospettiva , liberano la mano umana da lavori pesanti ,usuranti e faticosi , dall'altra , e nell'immediato , hanno risvolti sull'occupazione . Qui tuttavia possono portare anche a nuove competenze e nuove occupazioni , nel caso dell'intelligenza artificiale saranno , per esempio , utili , oltre agli ingegneri , ai tecnici e ai programmatori , i matematici , ma pure i letterati , i filosofi e gli psicologi per comprendere i risvolti umani ed umanistici dell'ai , la loro interazione con i processi cognitivi umani e per far accettare ed armonizzare il grande pubblico con la robotica...

Alla fine si finisce sempre li'.
Dal buono nascono lo stesso ANCHE i vermi....

Giusto oggi rimarcavano il fatto della AI ormai al servizio dei reati
che si basano sulla comunicazione,
a partire dai reati " finanziari "

https://it.euronews.com/2024/05/08/...-aumento-a-causa-dellintelligenza-artificiale

Questi reati, dicevano giusto i TG di 'stamane,
sono aumentati di
ben 7 volte
 
Qui , però , occorre citare , anche se in modo pedestre , il filosofo di Treviri , che subisce alterne scale fra apogeo e perigeo della sua fortuna : la scienza e la tecnologia non sono buone o cattive in sè e per sè , ma dipende dall'uso che ne viene fatto...
Non per sminuire la grandezza del pensatore citato, ma a un concetto così ci arrivava anche un analfabeta.....
 
.....a proposito, curiosità personale: c'è un motivo per cui nel libri quando si nomina un filosofo spesso ci si riferisce alla sua città natale (lo stagirita, il filosofo di Treviri, ...)?
 

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