<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> "incentivi auto 2024, esaurita in un solo giorno la metà dei fondi per ibride e termiche" | Il Forum di Quattroruote

"incentivi auto 2024, esaurita in un solo giorno la metà dei fondi per ibride e termiche"

quanti anni ci vorranno da noi prima che i fan delle auto elettriche superino quelli delle auto termiche...
Diciamo quando gli stipendi aumenteranno del 100% (tanto per stare in linea col resto dei Paesi sviluppati), quando ti arriverà in casa la trifase a 9 kW come in Svizzera a costi bassi, quando ci saranno 35 centrali nucleari e quando per installare una colonnina condominiale basterà chiedere all'amministratore e non al Ministero dell' Interno.
 
La quota delle elettriche è inchiodata e non decolla. Le termiche (le ibride, mild e full), pur modelli sempre più vecchi e gamme sempre più semplificate continuano a essere scelte in massa.
 
Diciamo quando gli stipendi aumenteranno del 100% (tanto per stare in linea col resto dei Paesi sviluppati), quando ti arriverà in casa la trifase a 9 kW come in Svizzera a costi bassi, quando ci saranno 35 centrali nucleari e quando per installare una colonnina condominiale basterà chiedere all'amministratore e non al Ministero dell' Interno.

Non è che in Svizzera il kWh sia regalato e cmq volendo caricare a casa non serve la wall box, basta usare un carichino da 2,7kW e programmarlo nelle ore notturne.
 
https://www.quattroruote.it/news/mercato/2024/02/01/novita_incentivi_auto_febbraio_2024_.html

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Buonsenso, ma anche ignoranza verso un mondo tutto sommato nuovo.
Che ha ancora diversi problemi ma anche qualche vantaggio.
Non per tutti, sempre bene ripeterlo.
No dai...liquidare questa cosa citando l'ignoranza no.

La questione è di una tale complessità che salire in cattedra e parlare di ignoranza è proprio stonato.
 
Ignoranza, nel senso letterale. Molti ignorano gli aspetti della mobilità elettrica. Non tutti sono attenti a quello che succede nel mondo dell'automotive. Io stesso ho fatto fatica a entrare nel mood.
Non è affatto un salire in cattedra, quanto constatare come ci sia inevitabilmente molta disinformazione e impreparazione.
Molti parlano della mobilità elettrica a sproposito, su questo penso di non poter essere smentito.
Se non è ignoranza sentirsi chiedere se mi basta una notte per ricaricare la id.3....

Edit. In quanti possono dire di aver provato a fondo una BEV?
Testandone, oltre gli innegabili problemi, le altrettanto innegabili opportunità?

No, mi dispiace, confermo la mia affermazione.

Intorno alla mobilità elettrica, tra quelli che non sono particolarmente attenti al mondo dell'auto, e sono moltissimi, c'è tanta ignoranza (o se vuoi chiamala disinformazione, che magari è termine meno stonato)
 
Ignoranza, nel senso letterale. Molti ignorano gli aspetti della mobilità elettrica. Non tutti sono attenti a quello che succede nel mondo dell'automotive. Io stesso ho fatto fatica a entrare nel mood.
Non è affatto un salire in cattedra, quanto constatare come ci sia inevitabilmente molta disinformazione e impreparazione.
Molti parlano della mobilità elettrica a sproposito, su questo penso di non poter essere smentito.
Se non è ignoranza sentirsi chiedere se mi basta una notte per ricaricare la id.3....

Edit. In quanti possono dire di aver provato a fondo una BEV?
Testandone, oltre gli innegabili problemi, le altrettanto innegabili opportunità?

No, mi dispiace, confermo la mia affermazione.

Intorno alla mobilità elettrica, tra quelli che non sono particolarmente attenti al mondo dell'auto, e sono moltissimi, c'è tanta ignoranza (o se vuoi chiamala disinformazione, che magari è termine meno stonato)
Alzo le mani e ci rinuncio. Tanto è inutile. Personalmente, il fatto di essere totalmente contrario all'auto elettrica non fa di me un ignorante e tantomeno un disinformato. Non ti spiego perchè. Troppo complesso. Saluti
 
Alzo le mani e ci rinuncio. Tanto è inutile. Personalmente, il fatto di essere totalmente contrario all'auto elettrica non fa di me un ignorante e tantomeno un disinformato. Non ti spiego perché. Troppo complesso. Saluti
Ovviamente, non era riferito a te!
Ci mancherebbe.
Se l'hai letta così mi dispiace e mi scuso.
Era riferito alla "mancata conoscenza" di buona parte degli automobilisti.
Non c'è bisogno che mi ripeta, ma ancora siamo alle elettriche che si incendiano, che le batterie durano 2 anni e poi sono da buttare, che ci vuole un giorno per le ricariche, che non possono parcheggiare nei sotterranei, che non possono essere imbarcate.....
Insomma, di disinformazione ce n'è tanta a mio avviso.

Certo, se si prendono le cose sul personale anche quando a me pare(va) evidente che la mia fosse una considerazione più ampia, la discussione scade e non è utile a nessuno.

Se invece deve prevalere il pensiero unico che le BEV sono inutilizzabili a prescindere a che la diversità di opinione non è prevista, sono io ad alzare le mani.

E mi dispiace dover ancora rimarcare che, anche qui dentro, siamo in pochi a poter riportare esperienze dirette, sia come utilizzatori o ex utilizzatori di termiche (benzina, diesel, ibride.....) che di BEV.

Evidentemente i miei argomenti sono complessi anche per te. Ma poco, non troppo.
 
Ovviamente, non era riferito a te!
Ci mancherebbe.
Se l'hai letta così mi dispiace e mi scuso.
Era riferito alla "mancata conoscenza" di buona parte degli automobilisti.
Non c'è bisogno che mi ripeta, ma ancora siamo alle elettriche che si incendiano, che le batterie durano 2 anni e poi sono da buttare, che ci vuole un giorno per le ricariche, che non possono parcheggiare nei sotterranei, che non possono essere imbarcate.....
Insomma, di disinformazione ce n'è tanta a mio avviso.

Certo, se si prendono le cose sul personale anche quando a me pare(va) evidente che la mia fosse una considerazione più ampia, la discussione scade e non è utile a nessuno.

Se invece deve prevalere il pensiero unico che le BEV sono inutilizzabili a prescindere a che la diversità di opinione non è prevista, sono io ad alzare le mani.

E mi dispiace dover ancora rimarcare che, anche qui dentro, siamo in pochi a poter riportare esperienze dirette, sia come utilizzatori o ex utilizzatori di termiche (benzina, diesel, ibride.....) che di BEV.

Evidentemente i miei argomenti sono complessi anche per te. Ma poco, non troppo.
Ho citato più volte il termine complessità e non a caso.

Non mi sono sentito chiamato in causa. Ma scomodare la disiformazione e metterla sul piatto come effetto che limita la diffusione delle BEV è troppo superficiale.

Ma detto tutto questo mi prendo un attimo per descrivere i motivi che rendono la transizione ecologica con questo paradigma tecnologico non sostenibile (secondo i 3 diversi pilastri della sostenibilità.

A livello operativo, non lo è perchè al netto dell'autonomia teorica e della disponibilità delle colonnine, così come avviene per i nostri smartphone (la tecnologia di base è la medesima), i 500km di autonomia (giusto per dare un esempio) garantiti o dichiarati quando si compra l'auto nuova, dopo qualche tempo a furia di caricare e scaricare, ricariche parziali, ricariche veloci, sbalzi termici, umidità, scendono rapidamente. E quindi chi comprerà un'auto elettrica usata? Quale sarà il suo valore futuro? E quanto potrebbe costare mettere un pacco batterie nuovo? Le auto benzina e diesel spesso all'aumentare dei km percorsi migliorano anche le loro prestazioni.
A livello sociopolitico non lo è. Oggi la catena del valore è completamente in mano ai cinesi. Gli incentivi a volte anche generosi che gli stati europei elargiscono a chi compra un'auto elettrica sono soldi che vanno alla Cina. A meno che non cambi il paradigma tecnologico, passare alla mobilità elettrica significa abdicare e consegnare le chiavi del mondo alla Cina. E' vero che gli USA sono abbastanza avanti, ed è vero che l'Europa per colmare questo gap ha lanciato un maxi programma che si chiama Battery20-30, ma ad oggi ancora è la Cina a essere di fatto monopolista.
A livello logistico non lo è: le batterie sono prodotti ad alto carico di incendio. Quindi per motivi di sicurezza non si possono saturare i container dei camion o i magazzini come avviene per una testa motore ad esempio. E non solo, come già sottolineato, soffrendo e patendo gli sbalzi termici (prova a lasciare lo smartphone una giornata al sole d'estate, o una notte di gennaio su un balcone fuori e vedi cosa succede), spesso devono essere trasportate e immagazzinate a temperatura e umidità controllata. Questo significa che a partità di volumi tu hai più camion che devono essere magari pure coibentati e magazzini più grandi pure raffrescati, con effetti evidenti sulla quantità di energia richiesta e dunque sull'ambiente. Sulle auto per scongiurare tutto questo, viene installato un piccolo sistema refrigerante o riscaldante che evita alla batteria di subire stress termici (chiaramente consuma energia).
Non è sostenibile a livello sociale: si stima che se il paradigma dell'elettico dovesse diventare dominante, nella sola Europa di perderebbero 300.000 posti di lavoro. Ora è vero la questione ambientale è un'opportunità, si svilupperanno nuove professionalità, ma il cambiamento è troppo repentino affinchè non si siano degli scossoni. Sarà una mattanza sociale. E non ci dimentichiamo che i motori diesel e benzina europei sono i più efficienti e affidabili al mondo.
Non è sostenibile a livello economico. L'auto elettrica costa. Costa parecchio. E questo farà si, che l'auto potrebbe diventare sempre di più un bene di lusso, per pochi. Oltrettutto considerando che come scritto al punto 1, il valore futuro è una grande incognita.
Non lo è a livello ambientale: il processo di estrazione del litio ha impatti enormi sugli ecosistemi. Richiede tantissima acqua. Poi c'è il problema delle fonti con cui si produce l'elettricità spesso inquinano. E anche volendo utilizzare energia verde (che poi verde non è ma questo è un altro discorso), questa non sarebbe mai è poi mai sufficiente a coprire il fabbisogno. Passiamo all'infrastruttura: per avere una rete di distribuzione capillare delle colonnine si dovrebbero sventare intere città con impatti sulla qualità dell'aria incredibili. E poi ancora nessuno sa come le celle di litio si possaCi no smaltire una volta giunte a fine vita. Ci sono degli studi che parlano di riuso, ma siamo ancora a livello di prototipazione.
Tutto questo, quando l'auto in Europa ha un impatto sulle emissioni marginale a livello mondiale.
 
Ho citato più volte il termine complessità e non a caso.

Non mi sono sentito chiamato in causa. Ma scomodare la disiformazione e metterla sul piatto come effetto che limita la diffusione delle BEV è troppo superficiale.

Ma detto tutto questo mi prendo un attimo per descrivere i motivi che rendono la transizione ecologica con questo paradigma tecnologico non sostenibile (secondo i 3 diversi pilastri della sostenibilità.

A livello operativo, non lo è perchè al netto dell'autonomia teorica e della disponibilità delle colonnine, così come avviene per i nostri smartphone (la tecnologia di base è la medesima), i 500km di autonomia (giusto per dare un esempio) garantiti o dichiarati quando si compra l'auto nuova, dopo qualche tempo a furia di caricare e scaricare, ricariche parziali, ricariche veloci, sbalzi termici, umidità, scendono rapidamente. E quindi chi comprerà un'auto elettrica usata? Quale sarà il suo valore futuro? E quanto potrebbe costare mettere un pacco batterie nuovo? Le auto benzina e diesel spesso all'aumentare dei km percorsi migliorano anche le loro prestazioni.
A livello sociopolitico non lo è. Oggi la catena del valore è completamente in mano ai cinesi. Gli incentivi a volte anche generosi che gli stati europei elargiscono a chi compra un'auto elettrica sono soldi che vanno alla Cina. A meno che non cambi il paradigma tecnologico, passare alla mobilità elettrica significa abdicare e consegnare le chiavi del mondo alla Cina. E' vero che gli USA sono abbastanza avanti, ed è vero che l'Europa per colmare questo gap ha lanciato un maxi programma che si chiama Battery20-30, ma ad oggi ancora è la Cina a essere di fatto monopolista.
A livello logistico non lo è: le batterie sono prodotti ad alto carico di incendio. Quindi per motivi di sicurezza non si possono saturare i container dei camion o i magazzini come avviene per una testa motore ad esempio. E non solo, come già sottolineato, soffrendo e patendo gli sbalzi termici (prova a lasciare lo smartphone una giornata al sole d'estate, o una notte di gennaio su un balcone fuori e vedi cosa succede), spesso devono essere trasportate e immagazzinate a temperatura e umidità controllata. Questo significa che a partità di volumi tu hai più camion che devono essere magari pure coibentati e magazzini più grandi pure raffrescati, con effetti evidenti sulla quantità di energia richiesta e dunque sull'ambiente. Sulle auto per scongiurare tutto questo, viene installato un piccolo sistema refrigerante o riscaldante che evita alla batteria di subire stress termici (chiaramente consuma energia).
Non è sostenibile a livello sociale: si stima che se il paradigma dell'elettico dovesse diventare dominante, nella sola Europa di perderebbero 300.000 posti di lavoro. Ora è vero la questione ambientale è un'opportunità, si svilupperanno nuove professionalità, ma il cambiamento è troppo repentino affinchè non si siano degli scossoni. Sarà una mattanza sociale. E non ci dimentichiamo che i motori diesel e benzina europei sono i più efficienti e affidabili al mondo.
Non è sostenibile a livello economico. L'auto elettrica costa. Costa parecchio. E questo farà si, che l'auto potrebbe diventare sempre di più un bene di lusso, per pochi. Oltrettutto considerando che come scritto al punto 1, il valore futuro è una grande incognita.
Non lo è a livello ambientale: il processo di estrazione del litio ha impatti enormi sugli ecosistemi. Richiede tantissima acqua. Poi c'è il problema delle fonti con cui si produce l'elettricità spesso inquinano. E anche volendo utilizzare energia verde (che poi verde non è ma questo è un altro discorso), questa non sarebbe mai è poi mai sufficiente a coprire il fabbisogno. Passiamo all'infrastruttura: per avere una rete di distribuzione capillare delle colonnine si dovrebbero sventare intere città con impatti sulla qualità dell'aria incredibili. E poi ancora nessuno sa come le celle di litio si possaCi no smaltire una volta giunte a fine vita. Ci sono degli studi che parlano di riuso, ma siamo ancora a livello di prototipazione.
Tutto questo, quando l'auto in Europa ha un impatto sulle emissioni marginale a livello mondiale.
Osservazioni comprensibili per carità.
E dubbi più che leciti.
Ma potrei citare altrettante motivazioni pro elettrico.
Ma non ne ho voglia (sono a passeggio nel bosco con Zeno) e non è questo il punto.

Non mi si dica però che chi ha o pensa di prendere una BEV è privo di buon senso.

Vedi, sono a piedi, con il cane, in una bella giornata di sole. Nel frattempo la id.3 si ricarica gratis.
In un anno ho risparmiato circa 2.000 euro rispetto alla pur ottima CT200h che avevo prima.
Ho fatto viaggetti mediamente lunghi anche in inverno e, a parte qualche incertezza iniziale, non ho avuto particolari problemi.

Rifarei la mia scelta?

Si, senza dubbio.

E, seguendo il tuo ragionamento, non mi reputo persona priva di buon senso perché ho un'auto elettrica.
 

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