Leggendo i vostri ultimi interventi si capisce chiaramente come il correre con la macchina era una pratica ancora priva delle tante complicazioni che oggi imperversano in ogni attività, dallo svago al lavoro. Bei tempi che voi, pensando al passato, magari rimpiangerete, non solo per il fatto che eravate più giovani ma per la genuinità con la quale si affrontavano le cose. Ora non dico che il tempo passa invano perché tante cose sono migliorate (la sicurezza in primis) però abbiamo perso per strada la sana competizione… mi sbaglio?
Da un lato hai ragione, nel senso che era bello andare a correre con la stessa macchina che posteggiavi davanti al bar tra l'ammirazione degli amici. Solo pochi (i più benestanti) avevano 2 vetture, e una la utilizzavano solo per correre, portandola nel carrello.
D'altra parte era qualcosa che oggi sarebbe assurdo, anche perchè non si corre più (in nessuna categoria, neanche la "Racing Start") con auto praticamente di serie come allora.
Io potevo cambiare solo gli ammortizzatori, abbassare di 2-3 cm l'auto e fare smontare ed equilibrare alla perfezione il motore, anche lavorando sul volano, per esempio, e ottimizzando anticipo e carburazione, e poi togliendo il filtro aria, lasciando la scatola dove alloggiava completamente vuota. In questo modo potevi guadagnare circa il 5% di potenza. Nel 1979 poi autorizzarono lo "scarico libero", e per circolare mettevi un "chiusino", o rimettevi quello di serie, se no il baccano era da sequestro vettura...........
Nella 127 Sport utilizzai uno scarico "laterale", tipo Alfa GTA.
Poi mettevi il roll-bar (possibilmente a gabbia), lo stacca-batteria (obbligatorio), le gomme semi-racing poco scolpite, e andavi a correre.....
Ovviamente tutto questo lo si faceva anche con la mitica X1/9, che diventò vincente nel GR.3 - classe 1.300, in salita e pista, per diversi anni. Ma la vera X1/9 da corsa era la Dallara, un missile, imbattible in GR.5 1.300.
Ultima modifica: