<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> che godimento (!!!) | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

che godimento (!!!)

AndreaFlanaghan ha scritto:
The Dark ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
Non sò come butta dalle vostre parti, ma qui da noi l'occhiometro mi di dice che la percentuale di A4 e Q5 (e anche A6) col 2.0 è nettamente preponderante rispetto alle 6 ilindri (fino a pochi mesi fa era il contrario), lo stesso acccade per le mercedes classe C e GLK(e si iniziano a vedere anche diverse E col 4 cilindri) e inizia lo stesso fenomeno di downsizing pure per le serie 3 e 5.

... dal titolo la crisi si sente eccome !!!!!!!
E le case corrono ai ripari con il downsizing.
D'altronde oggi mantenere un 2.7 o 3.0 cc e' diventato veramente oneroso, e poi oramai i cv non mancano piu' ai 2.0, l'unico problema sara' la durata, perche' mi chiedo se un 2.0 con 170 cv puo' fare agevolemnte gli stessi km di un 2.5/3.0 .

Ci sarebbe da dire che, sempre stando all'occhiometro, le A4 3.0TDI e le C 320CDI sono sempre state abbastanza rare.

Già le 330d erano più diffuse.

Più che altro le 520d e le E220/250cdi sono una "novità".

E' un ritorno al passato (anni 80/90) quando si vendevano quasi esclusivamente 520 ed e200 (benzina).
Allora era l'IVA pesante a frenare gli over 2000, ora probabilmente la crisi.
C'è da dire peraltro che 520d ed E220 costano veramente un botto, quasi come un 530d o E320 delle serie precedenti.
 
abarbolini ha scritto:
AndreaFlanaghan ha scritto:
The Dark ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
Non sò come butta dalle vostre parti, ma qui da noi l'occhiometro mi di dice che la percentuale di A4 e Q5 (e anche A6) col 2.0 è nettamente preponderante rispetto alle 6 ilindri (fino a pochi mesi fa era il contrario), lo stesso acccade per le mercedes classe C e GLK(e si iniziano a vedere anche diverse E col 4 cilindri) e inizia lo stesso fenomeno di downsizing pure per le serie 3 e 5.

... dal titolo la crisi si sente eccome !!!!!!!
E le case corrono ai ripari con il downsizing.
D'altronde oggi mantenere un 2.7 o 3.0 cc e' diventato veramente oneroso, e poi oramai i cv non mancano piu' ai 2.0, l'unico problema sara' la durata, perche' mi chiedo se un 2.0 con 170 cv puo' fare agevolemnte gli stessi km di un 2.5/3.0 .

Ci sarebbe da dire che, sempre stando all'occhiometro, le A4 3.0TDI e le C 320CDI sono sempre state abbastanza rare.

Già le 330d erano più diffuse.

Più che altro le 520d e le E220/250cdi sono una "novità".

E' un ritorno al passato (anni 80/90) quando si vendevano quasi esclusivamente 520 ed e200 (benzina).
Allora era l'IVA pesante a frenare gli over 2000, ora probabilmente la crisi.
C'è da dire peraltro che 520d ed E220 costano veramente un botto, quasi come un 530d o E320 delle serie precedenti.

o forse è la paura del.......REDDITOMETRO....tadààààn
 
AndreaFlanaghan ha scritto:
The Dark ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
Non sò come butta dalle vostre parti, ma qui da noi l'occhiometro mi di dice che la percentuale di A4 e Q5 (e anche A6) col 2.0 è nettamente preponderante rispetto alle 6 ilindri (fino a pochi mesi fa era il contrario), lo stesso acccade per le mercedes classe C e GLK(e si iniziano a vedere anche diverse E col 4 cilindri) e inizia lo stesso fenomeno di downsizing pure per le serie 3 e 5.

... dal titolo la crisi si sente eccome !!!!!!!
E le case corrono ai ripari con il downsizing.
D'altronde oggi mantenere un 2.7 o 3.0 cc e' diventato veramente oneroso, e poi oramai i cv non mancano piu' ai 2.0, l'unico problema sara' la durata, perche' mi chiedo se un 2.0 con 170 cv puo' fare agevolemnte gli stessi km di un 2.5/3.0 .

Ci sarebbe da dire che, sempre stando all'occhiometro, le A4 3.0TDI e le C 320CDI sono sempre state abbastanza rare.

Già le 330d erano più diffuse.

Più che altro le 520d e le E220/250cdi sono una "novità".

Dalle mie parti (reggiano-modenese) le A4 sono al 95% 2.0 Tdi Avant, rigorosamente blu o grigio, qualcuna nera.
In effetti si comincia a vedere anche qualche A6 2.0 ed anche qualche 520d, mentre la E250 è già molto diffusa.
 
smargia2002 ha scritto:
AndreaFlanaghan ha scritto:
Ad un mio amico è stata offerta una supervalutazione dell'usato di 3k (+sconto 10%) per immatricolazione entro fine marzo (anche su ordine). Tu ne sai niente Smargia?

Mi pare che ci siano 3.00 euri di supporto permuta su V60
Cosa vuoldire 3000 euro di supporto permuta?
Ti danno 3000 euro in più del valore dell'usato??? Oltre allo sconto del 10%???
 
Kappa^ ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
AndreaFlanaghan ha scritto:
Ad un mio amico è stata offerta una supervalutazione dell'usato di 3k (+sconto 10%) per immatricolazione entro fine marzo (anche su ordine). Tu ne sai niente Smargia?

Mi pare che ci siano 3.00 euri di supporto permuta su V60
Cosa vuoldire 3000 euro di supporto permuta?
Ti danno 3000 euro in più del valore dell'usato??? Oltre allo sconto del 10%???

Vuol dire che in caso di permuta il concessionario riceve da Volvo Italia 3.000 euro da giocarsi nella trattativa, secondo le sue abilità commerciali e secondo quelle del cliente.
 
smargia2002 ha scritto:
Vuol dire che in caso di permuta il concessionario riceve da Volvo Italia 3.000 euro da giocarsi nella trattativa, secondo le sue abilità commerciali e secondo quelle del cliente.
Capito, anche le percentuali massime di sconto applicabili sono determinate dalla casa madre?
Non capisco però che vantaggio ha la Volvo a dare un premio permuta... per invogliare la gente a cambiare auto suppongo, perchè alla fine ai concessionari rimane sul groppone un'auto usata da vendere direttamente o ad altri commercianti...
 
Kappa^ ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
Vuol dire che in caso di permuta il concessionario riceve da Volvo Italia 3.000 euro da giocarsi nella trattativa, secondo le sue abilità commerciali e secondo quelle del cliente.
Capito, anche le percentuali massime di sconto applicabili sono determinate dalla casa madre?
Non capisco però che vantaggio ha la Volvo a dare un premio permuta... per invogliare la gente a cambiare auto suppongo, perchè alla fine ai concessionari rimane sul groppone un'auto usata da vendere direttamente o ad altri commercianti...

No, la casa non determina mai gli sconti massimi concedibili, il concessionario ha come riferimento il prezzo al pubblico (quello è il tetto massimo) e il prezzo a cui acquista le vetture dalla casa, determinato dalla fattura di acquisto (che di solito presenta uno sconto del 10% rispetto al listino al pubblico), dagli eventuali bonus legati a particolari politiche di acquisto (ad esempio se mi servono 5 V50 possono propormi di abbinarci 4 S80 aumentando di qualche punto percentuale lo sconto su tutto il lotto) o di vendita (possessori di autoparco, flotte, agenti di commercio, portatori di Handicap, permute etc.)
A questi vanno aggiunti i bonus qualitativi, legati al raggiungimento degli standards fissati dalla casa (strutture, arredamento, campagne pubblicitarie effettuate dal concessionario, customer satisfaction, formazione del personale etc.)
Di solito si gira un pò di margine al cliente e il resto va ad alimentare l'utile della concessionaria, poi, in certi casi particolari, magari per forzare la vendita di qualche pezzo pesante, si può vendere anche sotto costo, ma, ovviamente, a depauperamento dell'utile della concessionaria..

Tieni conto che, al massimo si arriva ad un 20%, di sconto, 25% sulle auto demo e, magari il 30% su singoli esemplari particolarmente difficili da piazzare.

Per di più solo una parte di questo delta è percepito subito dal concessionario, vale a dire quella quota tra l'8 e il 10% che è nella fattura di acquisto. Il resto viene erogato con cadenze diverse, su discrezione dalla casa, e può passare anche un anno, dal momento della vendita al cliente, prima che il concessionario riesca ad ottenere tutti i premi.

In ogni caso non è una esclusiva di Volvo, tutte le case offrono supporti alla permuta, l?Audi, giusto per fare un esempio, mi pare arrivi a 6.000 euro sulla A6.
Servono proprio ad aiutare il concessionario nel ritiro dell'usato, riducendo un pò il suo immobilizzo finanziario, ingente soprattutto quando si devono ritirare usati impegnativi.
 
emi2 ha scritto:
Nel mio caso e quello di un altro v60 venduto il bonus Volvo era di 1500? rispetto alla quotazione di 4ruote.
Sei sicuro o è ciò che ti ha detto il venditore?
Perchè il venditore non ha certo interesse a dartelo tutto il bonus se riesce a venderti l'auto nuova lo stesso... il resto fa utile per la concessionaria...

Oltre ai 1500 di supervalutazione (che usato avevi?) che sconto ti han fatto?

ciao
 
Domanda per Smargia : visto che in un paio di post precedenti e visto che l'argomento mi interessa particolarmerte , sai dirmi per i vari modelli volvo che sconti sono riservati ai disabili oltre l'iva agevolata al 4% ?? grazie .
 
FabioR70 ha scritto:
Domanda per Smargia : visto che in un paio di post precedenti e visto che l'argomento mi interessa particolarmerte , sai dirmi per i vari modelli volvo che sconti sono riservati ai disabili oltre l'iva agevolata al 4% ?? grazie .

17% per XC60; 20% per S60 e V60 e 19% per tutte le altre car line.
Occhio, però, che in Volvo (e anche in tutte le altre case) il bonus flotte è sempre alternativo alle altre campagne commerciali, vale a dire che non si somma al resto delle promozioni.
Esempio tipico, se compri una V50 Polar, a parte il discorso dell'IVA, il prezzo su cui applicare lo sconto del 19%, non è quello in promozione di 20.000 euro, ma quello pieno di listino, pari a 23.950.
Se ti vendo una S80 nuova ma che è in salone da 4 anni, la percentuale di sconto che applicherei normalmente è di gran lunga superiore al 19% riservato ai portatori di Handicap
Quindi occorre valutare caso per caso quale sia la politica commerciale migliore per il singolo cliente.

La procedura tipo sarebbe, individuare la macchina adatta, calcolare il prezzo pieno di listino IVA inclusa (al netto dell'IPT, non dovuta in caso di Legge 104), scorporare lìIVA (occhio a non limitarsi a togliere il 20%, ma occorre dividere il prezzo ivato per 1,2) individuare quale tipo di campagna si applica al cliente, applicare l'aliquota di sconto al prezzo al netto di IVA e, sul risultato finale aggiungere il 4% di IVA agevolata.
 

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