<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Basta incentivi!!!! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Basta incentivi!!!!

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I posti di lavoro vanno salvaguardati con le unghie e con i denti e i lavoratori francesi che stanno sequestrando i "Geni" Top Manager fanno solo bene.
4 VERI SCHIAFFONI ben dati a gente che parla di "disallineamento" di "sforamento del budget" di "evento congiunturale" FANNO SOLO BENE per riportarli su questa Terra
Forse gli incentivi non saranno il rimedio e qui ci arrivo anch'io che non ho studiato come "l'ECONOMISTA" tuttavia ogni strada percorribile per tutelare chi lavora e' meritoria.
Saluti
Andrea[/quote]

fino ad un certo punto...
la tutela deve essere delle persone, non dei posti di lavoro.
Un lavoro inutile non serve a nessuno, e mantenere inutilmente una persona a fare un lavoro che non serve è semplicemente inefficiente.
se il sistema, invece di tutelare la persona, tutela il posto di lavoro, l'inefficienza perdura perchè la persona non ha alcun interesse (anzi) a cercare un'occupazione diversa.
Se invece il sistema consente la cessazione del posto di lavoro (dando un giusto sostegno al disoccupato ma senza che sia incentivante a restare "in disoccupazione"), la persona sarà incentivata a trovare un'altra sistemazione.

La cosa che mi diverte di più quando leggo le pensate come quelle di Andrea è che spesso queste stesse persone quando parlano, che so, di calcio, diventano improvvisamente liberiste: mai sentito dire che il calciatore X o l'allenatore Y deve essere cacciato?
Nel mondo "reale" si parla di ipertutele. Nel calcio invece è ammesso non far giocare o "dismettere" il calciatore/allenatore meno abile.

Bene, l'azienda è come una squadra di calcio: se non è vincente, o se non vince perchè viene costretta a tenersi i giocatori incapaci, retrocede e poi chiude...

Giampiero
 
Sarebbe troppo facile "augurarti" di perdere un posto di lavoro e chiederti poi cosa si prova........
Ma a fare demagogia e populismo di bassa lega ci hai già pensato tu oltretutto con un paragone che più tirato per i capelli non si potrebbe considerando che ad esempio il "povero disoccupato" Roberto Mancini mi risulta percepisca al netto delle tasse circa 6 Mln di Euro all'anno per restare in panciolle.
Non mi interessa sapere cosa fai chi sei o come vivi e spero per te che tu possa mantenere e migliorare il tuo tenore di vita negli anni ma EVITA di coprirti di ridicolo con teorie da "Convention aziendale" quelle lasciale ai "soloni" che frequentano i Forum economici di Cernobbio.
Se per te crisi significa comprare un paio di scarpe di Prada in meno al mese beh forse ci sono persone che se la passano peggio (per usare un eufemismo) e sul lavoro NON SCHERZARE.
Fatta questa precisazione eviterò qualsiasi altra replica in merito in quanto si è andati (almeno secondo il mio parere) abbondantemente OFF TOPIC

Andrea
 
bndca ha scritto:
iCastm ha scritto:
bndca ha scritto:
Non essendo un esperto in materia credo che potrebbe essere una delle voci che influiscano sul prezzo finale, non so in che percentuale probabilmente potrebbe esserci altre filiere, o passaggi che ignoro, ciao

Si va a produrre all'estero non tanto per il costo della manodopera, ma per le favorevoli condizioni per l'industria. I governi dei paesi meno sviluppati offrono condizioni molto vantaggiose da tutti i punti di vista: fiscali, sindacali, infrastrutturali tanto che se paradossalmente si potesse pagare anche un operaio italiano 400 Euro al mese converrebbe comunque produrre a migliaia di chilometri di distanza. Ma la cosa più importante è che ben difficilmente quei vantaggi termineranno a breve in quanto i governi locali si impegnano attivamente nello sviluppo industriale. Ad esempio una delle prossime low cost Fiat verrà prodotta in Serbia perchè ha creato una joint venture col governo locale.
Altro che incentivi alla rottamazione (che vanno benissimo, ma solo nel breve periodo), lì si ragiona a lungo termine!

Perdonami la battuta, tra poco in italia rimarrà solo il logo Fiat

E pure che fosse? Se succedesse più di qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza.
 
iCastm ha scritto:
bndca ha scritto:
Non essendo un esperto in materia credo che potrebbe essere una delle voci che influiscano sul prezzo finale, non so in che percentuale probabilmente potrebbe esserci altre filiere, o passaggi che ignoro, ciao

Si va a produrre all'estero non tanto per il costo della manodopera, ma per le favorevoli condizioni per l'industria. I governi dei paesi meno sviluppati offrono condizioni molto vantaggiose da tutti i punti di vista: fiscali, sindacali, infrastrutturali tanto che se paradossalmente si potesse pagare anche un operaio italiano 400 Euro al mese converrebbe comunque produrre a migliaia di chilometri di distanza. Ma la cosa più importante è che ben difficilmente quei vantaggi termineranno a breve in quanto i governi locali si impegnano attivamente nello sviluppo industriale. Ad esempio una delle prossime low cost Fiat verrà prodotta in Serbia perchè ha creato una joint venture col governo locale.
Altro che incentivi alla rottamazione (che vanno benissimo, ma solo nel breve periodo), lì si ragiona a lungo termine!

sante parole!
finalmente qualcuno che ha capito le ragioni della scarsa competitività italiana!!!!
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
bndca ha scritto:
Non essendo un esperto in materia credo che potrebbe essere una delle voci che influiscano sul prezzo finale, non so in che percentuale probabilmente potrebbe esserci altre filiere, o passaggi che ignoro, ciao

Si va a produrre all'estero non tanto per il costo della manodopera, ma per le favorevoli condizioni per l'industria. I governi dei paesi meno sviluppati offrono condizioni molto vantaggiose da tutti i punti di vista: fiscali, sindacali, infrastrutturali tanto che se paradossalmente si potesse pagare anche un operaio italiano 400 Euro al mese converrebbe comunque produrre a migliaia di chilometri di distanza. Ma la cosa più importante è che ben difficilmente quei vantaggi termineranno a breve in quanto i governi locali si impegnano attivamente nello sviluppo industriale. Ad esempio una delle prossime low cost Fiat verrà prodotta in Serbia perchè ha creato una joint venture col governo locale.
Altro che incentivi alla rottamazione (che vanno benissimo, ma solo nel breve periodo), lì si ragiona a lungo termine!

sante parole!
finalmente qualcuno che ha capito le ragioni della scarsa competitività italiana!!!!

Sono cose che insegnano in università. Cioè, nessun professore parla male della competitività italiana, che tutto sommato male non è, ma spiegano quali sono i motivi che inducono gli imprenditori e i politici a fare determinate scelte. Applicare questi insegnamenti alla Fiat è un attimo.
 
spitfire66 ha scritto:
Infatti NON ERA RIFERITO A TE ma a "99octane" il piu' grande economista d'Italia.

I posti di lavoro vanno salvaguardati con le unghie e con i denti e i lavoratori francesi che stanno sequestrando i "Geni" Top Manager fanno solo bene.
4 VERI SCHIAFFONI ben dati a gente che parla di "disallineamento" di "sforamento del budget" di "evento congiunturale" FANNO SOLO BENE per riportarli su questa Terra
Forse gli incentivi non saranno il rimedio e qui ci arrivo anch'io che non ho studiato come "l'ECONOMISTA" tuttavia ogni strada percorribile per tutelare chi lavora e' meritoria.
Saluti
Andrea

andiamo con calma:
sotto un aspetto manageriale l'efficenza è una priorità, magari non licenzio 10 persone oggi, ma poi mi tocca lasciarne a casa 100 tra sei mesi.
detto questo, quello che bisognerebbe cercare di fare in accordo tra governo ed imprese è di rifocalizzare le attività produttive spostando lavoro da un settore in crisi ad uno in crescita. se il settore auto non può sostenersi a questi ritmi è indispensabile ridimensionarlo e spostere le forze produttive in altri settori.
contemporaneamente bisogna cercare di recuperare competitività di sistema e fare in modo che investire in italia diventi conveniente, sennò pin piano ed inesorabilmente tutti si spostano all'estero. ed avete un bel da lamentarvi della delocalizzazione, ma io se posso guadagnare 10 in italia e 50 in slovacchia, mi sposto subito perchè queste sono le regole di mercato e perchè se non lo faccio un domani potrei trovarmi svantaggiato nei confronti dei miei diretti concorrenti che a differenza mia hanno delocalizzato
 
99octane ha scritto:
Si stan pompando MILIARDI in una bolla forata per tenerla gonfia.
Le case DEVONO licenziare. E' l'unica realta'.
Per anni si e' andati avanti a produrre auto di cui non c'era bisogno, e oggi la realta' si impone in tutta la sua drammaticita'.
Quoto, sebbene mi dispiaccia un sacco l'ipotesi di vedere un sacco di gente licenziata a causa di una società che si è sviluppata in malo modo.
 
moogpsycho ha scritto:
spitfire66 ha scritto:
Infatti NON ERA RIFERITO A TE ma a "99octane" il piu' grande economista d'Italia.

I posti di lavoro vanno salvaguardati con le unghie e con i denti e i lavoratori francesi che stanno sequestrando i "Geni" Top Manager fanno solo bene.
4 VERI SCHIAFFONI ben dati a gente che parla di "disallineamento" di "sforamento del budget" di "evento congiunturale" FANNO SOLO BENE per riportarli su questa Terra
Forse gli incentivi non saranno il rimedio e qui ci arrivo anch'io che non ho studiato come "l'ECONOMISTA" tuttavia ogni strada percorribile per tutelare chi lavora e' meritoria.
Saluti
Andrea

andiamo con calma:
sotto un aspetto manageriale l'efficenza è una priorità, magari non licenzio 10 persone oggi, ma poi mi tocca lasciarne a casa 100 tra sei mesi.
detto questo, quello che bisognerebbe cercare di fare in accordo tra governo ed imprese è di rifocalizzare le attività produttive spostando lavoro da un settore in crisi ad uno in crescita. se il settore auto non può sostenersi a questi ritmi è indispensabile ridimensionarlo e spostere le forze produttive in altri settori.
contemporaneamente bisogna cercare di recuperare competitività di sistema e fare in modo che investire in italia diventi conveniente, sennò pin piano ed inesorabilmente tutti si spostano all'estero. ed avete un bel da lamentarvi della delocalizzazione, ma io se posso guadagnare 10 in italia e 50 in slovacchia, mi sposto subito perchè queste sono le regole di mercato e perchè se non lo faccio un domani potrei trovarmi svantaggiato nei confronti dei miei diretti concorrenti che a differenza mia hanno delocalizzato

Quoto
 
Gli incentivi sono inutili. Di fatto, per i limiti di CO2 imposti, incentivano
le utiliarie o poco più. Purtroppo però, tranne pochi casi, le utilitarie
le compra chi ha un reddito medio basso ed oggi questa categoria ha ben
altri pensieri per la testa!
La crisi si supera facendo recuperare il
potere (e la voglia) d'acquisto! Allora chi potrà spendere (o finanziare)
10.000 euro potrà anche spenderne 11.500. La verità è che le auto costano troppo e, malgrado il progresso nella produzione, non accennano a ribassare come invece accade per tutti gli altri prodotti tecnologici.
Le Case automobilistiche dovrebbero comunque ridimensionare la produzione e soprattutto le spese folli che hanno fatto per anni (e continuano a fare) senza investire poi tanto dal punto di vista tecnologico. Se, ad esempio, la telefonia avesse avuto lo stesso progresso dell'auto, forse non avremmo nemmeno i telefoni cellulari!
 
TheClever ha scritto:
Gli incentivi sono inutili. Di fatto, per i limiti di CO2 imposti, incentivano
le utiliarie o poco più. Purtroppo però, tranne pochi casi, le utilitarie
le compra chi ha un reddito medio basso ed oggi questa categoria ha ben
altri pensieri per la testa!
La crisi si supera facendo recuperare il
potere (e la voglia) d'acquisto! Allora chi potrà spendere (o finanziare)
10.000 euro potrà anche spenderne 11.500. La verità è che le auto costano troppo e, malgrado il progresso nella produzione, non accennano a ribassare come invece accade per tutti gli altri prodotti tecnologici.
Le Case automobilistiche dovrebbero comunque ridimensionare la produzione e soprattutto le spese folli che hanno fatto per anni (e continuano a fare) senza investire poi tanto dal punto di vista tecnologico. Se, ad esempio, la telefonia avesse avuto lo stesso progresso dell'auto, forse non avremmo nemmeno i telefoni cellulari!

E' vero che c'è sovraproduzione e va ridimensionata, però non sono d'accordo con tutto il resto.
Innanzitutto è sbagliatissimo fare paragoni superficiali tra diversi settori. Le Case automobilistiche hanno molto investito in tecnologia, chi più e chi meno, ma i risultati sono "invisibili". Le Case hanno dovuto investire in ambiente e sicurezza soprattutto per le normative sull'omologazione, i risultati ci sono ma non si vedono "a occhio nudo". I telefoni cellulari o i pc hanno regole molto meno ferree e gli investimenti in ricerca sono più facilmente visibili.
Inoltre, in base ai dati diffusi pochi giorni fa, gli incentivi stanno funzionando e le vendite aumentano rispettano al passato, segno di una visione superficiale sugli effetti della crisi da parte dei mass media: non tutti sono colpiti in maniera grave, qualcuno fortunatamente in modo minore e l'incentivo gli consente l'acquisto dell'auto. Del resto non credo proprio che l'importo degli incentivi venga stabilito a senso, ma un qualche criterio scientifico c'è.
 

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