Anche il padre del mio amico (e il padre di un altro amico) compravano solo Lancia, avevano tutti e due lo scudetto Lancia HiFi, con le stelline che indicavano il numero di vetture possedute.
Il Padre del mio amico con la Trevi VX, prese poi la Thema Turbo (credo che ne possedette più d'una) e il mio amico, dai 18 anni, una 205 Rallye, una 1,9 GTI e poi... una Delta Evoluzione, bianca con interni di alcantara grigio-verde, fantasmagorica (a poco più di vent'anni poi...) che vendette, e questo rimarrà uno dei miei più grandi interrogativi, per una Delta HF seconda generazione, francamente brutta e meno prestante della Integrale (che imho avrebbe dovuto tenere ad aeternum, il perché l'abbia venduta resterà uno dei miei grandi misteri).
Morale della favola: il marchio Lancia aveva un capitale di fedeltà pazzesco ancora ad inizio degli anni '90, è vero che era un vantaggio domestico, ma è incredibile pensare a quanto sia stato buttato alle ortiche con prodotti sbagliati e soprattutto mancanza di visione ed investimenti giusti da parte del management. Sono mancate idee forti, auto che facevano sognare, soprattutto (la parte più difficile) un piano industriale, un salto di qualità per guardare al mercato globale. Forse se ci fosse stato anche un "semplice" Lapo, con un po' di idee sull'identità del marchio, avrebbe fatto meglio, imho. Certo, non sono cose semplici da realizzare, guardiamo che fine ha fatto anche un marchio come SAAB che pure ha fatto storia con auto pazzesche.
Forse dovevano ritornare alle origini, a fare auto di lusso come negli anni '50, ridiventare una specie di Maserati, sarebbe stato anche più fattibile industrialmente.
Pure per SAAB è stato lo stesso in fondo: acquisto da parte di un grande gruppo, e progressiva perdita di identità in termini di "sostanza". Anche se, secondo me, una seconda chance l'avrebbe meritata.