Mazda MX-5 ND 2.0 Sport: ritrovare la gioia della guida vera, senza filtri [PROVA SU STRADA]
Agile, leggera, perfettamente bilanciata, un bijoux tra le curve.
Cambia molto, in particolare nel design, ma alla fine resta sempre lei: la spiderina due posti secchi per eccellenza, che ha fatto del divertimento di guida il suo marchio di fabbrica. Un mito che, dal 1989, ancora oggi, continua a regalare emozioni a costi mai proibitivi.
Non si diventa la roadster più venduta di tutti i tempi per puro caso. Eppure, nel 1989, la Mazda MX-5, altrove conosciuta come Miata o Eunos Roadster, nacque così, quasi per gioco: la pazza idea di creare una vettura che si richiamasse alle spiderine inglesi degli anni 70, nonché al Duetto Alfa Romeo. Fu subito un successo che oggi è divenuto un mito. Generazione dopo generazione, rimanendo fedele a sé stessa, la Mx-5 è riuscita a creare qualcosa di simile a quanto accaduto con la 911. E così, dopo l?originaria NA, le successive NB ed NC, è ora arrivata la ND. L?obiettivo di quest?ultima versione è quello di ritrovare lo spirito delle origini. Per questo ha fatto una cura dimagrante, risultando ora nettamente più leggera e più compatta rispetto alla precedente NC. Il tutto, al fine di ottenere un concentrato di puro piacere di guida.
Design e Interni: ★★★★½
Design di rottura, molto più moderno ed accattivante rispetto al passato.
Guardandola, appare subito evidente come la Mx-5 sia decisamente più compatta rispetto alla NC. Ben 10 centimetri in meno per una carrozzeria rasoterra, che la fa davvero sembrare un go-kart rispetto alla jungla di suv, alti come grattacieli, che ormai popolano le nostre strade. Lo stile, piena essenza del ?Kodo Design?, è per certi versi più moderno e di rottura rispetto al passato. Sebbene la vettura sia immediatamente identificabile come Mx-5, adesso la carrozzeria, per la prima volta, ha forme più elaborate e superfici meno lineari, tutto a favore di un dinamismo senza precedenti. Il muso è aggressivo come non mai. La grossa ?bocca? a dominare la strada, i fari dal taglio accigliato, incastonati nella carrozzeria, tanto da sembrare quasi scolpiti con una lama. Il cofano, lunghissimo, sovrasta gran parte della vettura, tanto che l?abitacolo risulta decisamente arretrato, con i passeggeri che siedono praticamente sull?asse posteriore. L?andamento della fiancata è decisamente dinamico, con i parafanghi ed i passaruota molto scolpiti, che sembrano contenere a fatica le pur non enormi ruote da 17?. La cosa bella è che i parafanghi sono così pronunciati da risultare visibili anche dal posto guida: un dettaglio esaltante per una macchina capace di mostrare le sue forme anche dal posto guida. In coda troviamo una piccola rivoluzione: per la prima volta vengono abbandonati i classici fari a forma di zero coricato, in favore di un proiettore dal design molto più moderno ed elaborato. Insomma, la nuova Mx-5 non passa certo inosservata, tanto da essersi guadagnata il prestigioso premio ?World Car Design of the Year 2016?.
Interno strettamente per due, ma comunuque curato ed accogliente.
L?abitacolo, estremamente raccolto ma al tempo stesso accogliente, è inconfondibilmente ?Mx-5?. Lo spazio, come sempre, è strettamente per due. I due sedili Recaro (opzionali) presenti sulla vettura in prova, in misto pelle-alcantara, sono un piccolo capolavoro. Fascianti e contenitivi, esaltano la sportività della piccola roadster giapponese. Peccato che il sedile, però, sia privo della regolazione in altezza. Questo, insieme al volante che invece non si regola in profondità, potrebbe creare qualche problema alle persone di statura più elevata. Chi, come il sottoscritto, non è invece molto alto, troverà una posizione di guida pressoché perfetta per la guida sportiva. Seduta rasoterra, gambe distese, voltante verticale, tutto sembra essere pensato per pennellare le curve di una strada che costeggia la costa, con il vento che accarezza i capelli. Tanto, anche rimanendo comodamente seduti al posto guida, aprire e chiudere la capote manuale è davvero un?operazione semplicissima, che si fa in un batter d?occhio. E?anche questo il ?gusto? di una classica capote in tela, capace peraltro di consentire un grandissimo risparmio in termini di peso. Ma la nuova Mx-5 segna un grandissimo salto generazionale anche dal punto di vista della tecnologia. Nella plancia, ora più moderna ed elaborata, spicca lo schermo del sistema d?infotainment MZD-Connect, che si fa apprezzare per un funzionamento semplice, intuitivo, nonché per la grafica accattivante. Lo si comanda attraverso impulsi touch, o, alternativamente, tramite il cursore posizionato sul tunnel centrale. Altre concessioni al comfort ed alla tecnologia le ritroviamo nei sedili riscaldabili o nell?blind spot indicator degli specchietti retrovisori. Insomma, un bel mix tra l?impostazione della più classica delle roadster con l?indispensabile tecnologia che ritroviamo sulle vetture moderne.
Comportamento su Strada: ★★★★½
Consente di riscoprire il piacere di una guida ?analogica? in un mondo di auto ?digitali?.
In un epoca in cui le vetture diventano sempre meno coinvolgenti, sempre più fredde e prive della capacità di trasmettere emozioni, la Mx-5 consente di assaporare il gusto di una guida old style. Qui non ci sono migliaia di modalità di guida, centinaia di setting del cambio e di carico del volante. Tutto, qui, è rimasto ancora analogico, e l?unica concessione alla tecnologia, nella dinamica di guida, resta il controllo di stabilità. Per il resto, è tutto nelle mani e nel piede di chi guida. Da ex proprietario di Mx-5 (una NA che ho fatto la stupidata di vendere), posso garantirvi che la ND, nella guida, ricorda davvero le sensazioni che si provano a bordo della sua progenitrice. La ND non è una di quelle vetture apparentemente prive di limiti, con una tenuta di strada infinita. Qui, invece, la strada la si sente, la vettura comunica tutto, ed anche senza forzare esageratamente l?andatura, ci si gode una bellissima danza tra sotto e sovrasterzo, che rende la guida di un divertimento senza eguali, anche alle basse andature. L?assetto è sì rigido, ma non piatto come una tavola. Così, quando si imposta una curva, la vettura trova ben presto l?appoggio sulle ruote esterne, con il muso che si inserisce piuttosto rapidamente. A quel punto, il bello, sta tutto nel giocare con l?acceleratore. Volendo, infatti, la Mx-5 la si fa curvare usando il gas ed i trasferimenti di carico piuttosto che il volante. Volante che, dalla sua, è piuttosto pronto nella sua azione, e consente sempre di capire quello che sta succedendo alle ruote anteriori. Le posteriori, invece, possono contare sulla presenza di un differenziale autobloccante meccanico, che contribuisce a scaricare a terra la potenza senza problemi, come anche ad esibirsi in traversi con i fiocchi. Il comportamento, comunque, non è quello spregiudicatamente sovrasterzante della GT-86. Qui, come detto, si tende maggiormente ad un fantastico equilibrio tra sotto e sovrasterzo, che rende ogni curva un foglio bianco su cui pennellare fantastiche traiettorie. Insomma, c?è n?è abbastanza per non sfigurare neanche ad un trackday. Last but not least, il cambio manuale. Da sempre pezzo forte di ogni Mx-5, anche il 6 marce della nuova ND è una goduria assoluta. Nessun automatico di quelli moderni, per quanto efficacie, potrà mai regalare un piacere del genere. Leva piccola, escursione cortissima, innesti maschi e ben definiti, ogni cambiata è una vera e propria goduria. È così bella che finisci quasi per muovere la leva lentamente, per assaporarne ogni cambiata il più a lungo possibile. Dal punto di vista del comfort, tutto sommato, la nuova ND riesce a garantire un?utilizzabilità quotidiana che non comporta particolari sacrifici. Soltanto in autostrada, superati i 120km/h, il rumore nell?abitacolo diventa un po? troppo presente.
Motore e Prestazioni: ★★★★½
Se stuzzicato, il 2.0 aspirato consente un bel ritmo.
La nuova Mx-5 è disponibile, come da tradizione, con due differenti motorizzazioni. Una è il nuovo e più piccolo 1.5 da 131cv, mentre la seconda è il 2.0 da 160cv della vettura in prova. Entrambi rigorosamente aspirati, ed entrambi dotati della tecnologia SkyActiv-G, sono propulsori moderni, che si sposano perfettamente con lo spirito della roadster giapponese, che, dal canto suo, con poco più di 1000kg di peso, riesce a far fare un figurone anche al più piccolo 1.5. Con il 2.0 da 160cv, invece, i numeri iniziano a farsi davvero interessanti, dato che lo 0-100km/h viene coperto in poco più di 7 secondi. Si tratta di un motore dal temperamento vecchia scuola, che tira fuori la sua grinta in alto, come ogni aspirato con velleità sportive che si rispetti. In basso, infatti, gira molto lineare e regolare, ma per trovare lo spunto vero bisogna superare i 4000 giri/min. Mantenendo la lancetta del contagiri sopra quella soglia, infatti, il ritmo si fa decisamente interessante. Insomma, ancora una volta una guida old style, ben lontana da quella dei moderni motori turbocompressi, che danno tutto e subito già in basso, per risultare poi spenti in alto. Si poteva forse chiedere qualcosa di più a livello di sound, principalmente come tonalità di scarico, che resta sempre molto educato.
Consumi e Costi: ★★★★☆
I consumi, considerata la potenza, sono davvero sorprendenti.
La tecnologia SkyActiv di Mazda promette di regalare consumi estremamente contenuti, riuscendo così a fare a meno anche del downsizing nonché riuscendo a resistere alla moda del turbo a tutti i costi. Ed effettivamente, il 2.0 della nuova Mx-5 ND mette a segno delle percorrenze a dir poco sorprendenti. Se con il 2.0 (sempre da 160cv) della vecchia NC era difficile andare oltre i 12km/lt, con la nuova ND, sul ciclo extraurbano, abbiamo messo a segno medie vicine ai 18 km/lt. Un risultato di assoluto rilievo per una vettura comunque capace di prestazioni considerevoli. La Mazda Mx-5, da sempre, ha anche fondato il suo successo su prezzi tutto sommato mai proibitivi. La nuova versione non fa eccezione alla regola, dato che il 1.5 parte da un listino di circa 25.000?, che diventa di 29.900? nel caso di una 2.0 Sport come la vettura in prova. Insomma, specialmente considerando la dotazione di serie piuttosto ricca, un rapporto tra costo e divertimento senza eguali, che da sempre è alla base del successo longevo della piccola roadster giapponese. Long living the roadster.
Pro.
Piacere di guida e sensazioni al volante uniche. Ottimo rapporto tra prestazioni, divertimento e costi di gestione. Cambio spettacolare.
Contro.
Assenza di alcune regolazioni di sedile e volante. Qualche fruscio di troppo in autostrada.
Pagella:
Motore:★★★★½
Accelerazione:★★★★☆
Ripresa:★★★★☆
Cambio:★★★★★
Frenata:★★★★☆
Sterzo:★★★★☆
Tenuta di Strada:★★★★½
Comfort:★★★☆☆
Infotainment:★★★★½
Abitabilità:★★★½☆
Bagagliaio:★★★☆☆
Posizione di guida:★★★★☆
Dotazione:★★★★½
Prezzo:★★★★☆
Design:★★★★★
Finitura★★★★☆
Piacere di guida:★★★★★
Consumi:★★★★★
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