<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> volgari capitalisti assistiti | Il Forum di Quattroruote

volgari capitalisti assistiti

© APCOM
Roma, 7 mag. (Apcom) - Il piano di un'acquisizione di Opel da parte di Fiat, presentato lunedì dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al Governo tedesco prevederebbe la chiusura in Italia degli impianti di Termini Imerese e Pomigliano d'Arco, entrambi nel Mezzogiorno. Lo riferiscono all'Apcom fonti sindacali, secondo le quali non sarebbero quindi interessate una fabbrica del Nord e un'altra del Sud come anticipato dal quotidiano economico tedesco 'Handelsblatt'.
I sindacati lamentano che Marchionne fino ad oggi non li ha mai informati sul piano di acquisizione di Opel. E spiegano che Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani. A quanto si apprende dai sindacati, sarebbe già pronta una lista con gli stabilimenti da chiudere o ridimensionare, in Italia e in Europa, nel caso andasse in porto l'operazione con Opel.
Nei siti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese sono occupati, tra diretti e indotto dentro il perimetro, circa 11-12mila lavoratori. I diretti sono 5.200 nella cittadella industriale alle porte di Napoli e 1.600 a Termini.

il "signore" capitalista, assistito con i soldi dei contribuenti , dall'alto dei suoi milioni di euro annui di emolumenti , decide la sorte di migliaia di lavoratori.....
nell'ottica di un capitalismo becero e sfruttatore prima e affamatore poi...

poveri lavoratori , quando capiranno che a fare gli agnelli( in senso animale) i lupi se li mangiano?
quando capiranno di essere anche uomini, che bisogna reagire , difendere il posto di lavoro , la dignità, la propria vita , quella delle proprie famiglie....
 
giacomogiuseppe ha scritto:
© APCOM
Roma, 7 mag. (Apcom) - Il piano di un'acquisizione di Opel da parte di Fiat, presentato lunedì dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al Governo tedesco prevederebbe la chiusura in Italia degli impianti di Termini Imerese e Pomigliano d'Arco, entrambi nel Mezzogiorno. Lo riferiscono all'Apcom fonti sindacali, secondo le quali non sarebbero quindi interessate una fabbrica del Nord e un'altra del Sud come anticipato dal quotidiano economico tedesco 'Handelsblatt'.
I sindacati lamentano che Marchionne fino ad oggi non li ha mai informati sul piano di acquisizione di Opel. E spiegano che Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani. A quanto si apprende dai sindacati, sarebbe già pronta una lista con gli stabilimenti da chiudere o ridimensionare, in Italia e in Europa, nel caso andasse in porto l'operazione con Opel.
Nei siti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese sono occupati, tra diretti e indotto dentro il perimetro, circa 11-12mila lavoratori. I diretti sono 5.200 nella cittadella industriale alle porte di Napoli e 1.600 a Termini.

il "signore" capitalista, assistito con i soldi dei contribuenti , dall'alto dei suoi milioni di euro annui di emolumenti , decide la sorte di migliaia di lavoratori.....
nell'ottica di un capitalismo becero e sfruttatore prima e affamatore poi...

poveri lavoratori , quando capiranno che a fare gli agnelli( in senso animale) i lupi se li mangiano?
quando capiranno di essere anche uomini, che bisogna reagire , difendere il posto di lavoro , la dignità, la propria vita , quella delle proprie famiglie....

caro giacomogiuseppe,
purtroppo passa il tempo e le cose purtroppo non cambiano in meglio: a me non pare giusto che si faccia distinzione tra grandi aziende e piccole aziende.
Per cui la grande azienda viene aiutata, ed internazionalizza la produzione e privatizza le perdite e ricatta i vari governi minacciando di chiudere stabilimenti se non gli verranno concessi aiuti e sovvenzioni.
invece la piccola azienda non viene in pratica aiutata, eppure sono le piccole aziende la spina dorsale della nostra economia!

parlando di Fiat ci si deve però ricordare che anche molte altre grandi aziende fanno queste strategie dove conta solo il profitto per cui non si può accusare solo Fiat.
 
giacomogiuseppe ha scritto:
© APCOM
Roma, 7 mag. (Apcom) - Il piano di un'acquisizione di Opel da parte di Fiat, presentato lunedì dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al Governo tedesco prevederebbe la chiusura in Italia degli impianti di Termini Imerese e Pomigliano d'Arco, entrambi nel Mezzogiorno. Lo riferiscono all'Apcom fonti sindacali, secondo le quali non sarebbero quindi interessate una fabbrica del Nord e un'altra del Sud come anticipato dal quotidiano economico tedesco 'Handelsblatt'.
I sindacati lamentano che Marchionne fino ad oggi non li ha mai informati sul piano di acquisizione di Opel. E spiegano che Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani. A quanto si apprende dai sindacati, sarebbe già pronta una lista con gli stabilimenti da chiudere o ridimensionare, in Italia e in Europa, nel caso andasse in porto l'operazione con Opel.
Nei siti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese sono occupati, tra diretti e indotto dentro il perimetro, circa 11-12mila lavoratori. I diretti sono 5.200 nella cittadella industriale alle porte di Napoli e 1.600 a Termini.

il "signore" capitalista, assistito con i soldi dei contribuenti , dall'alto dei suoi milioni di euro annui di emolumenti , decide la sorte di migliaia di lavoratori.....
nell'ottica di un capitalismo becero e sfruttatore prima e affamatore poi...

poveri lavoratori , quando capiranno che a fare gli agnelli( in senso animale) i lupi se li mangiano?
quando capiranno di essere anche uomini, che bisogna reagire , difendere il posto di lavoro , la dignità, la propria vita , quella delle proprie famiglie....

Caro Giacomo, a parte il fatto che a me già basterebbe fermarmi al "Volgari capitalisti" che, anche se non sono assistiti, sono difatto inclini allo SFRUTTAMENTO, all' ARRICCHIMENTO, all' INQUINAMENTO e all' EVASIONE FISCALE.

Tutte cose, come dire,.....

discutibili.
 
La Fiat avrà sicuramente il proprio tornaconto, alla fine della giostra.
L'Italia, e soprattutto i suoi lavoratori, un (bel) pò meno.

Dove sono oggi gli onnipresenti "patrioti" del forum che ogni due post ripetono al mondo di comprare italiano, sempre e comunque, per aiutare gli italiani?

Bah...
 
giacomogiuseppe ha scritto:
...Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani...
Al di là delle questioni ideologiche di ogni sorta, sulle quali non mi addentro anche perché in ognuna di esse, ovviamente, c'è del vero, vorrei sottolineare che nessuno può garantire alcun che circa il futuro di qualsiasi posto di lavoro.

Il posto di lavoro sicuro e il reddito sicuro sono definizioni puramente teoriche, che non hanno riscontro alcuno nella realtà, specie ai nostri giorni. Esattamente come, ad esempio, "buona salute sicura" o "longevità sicura" e così via.

Il posto di lavoro ed il reddito potrebbero essere sicuri, forse, se tutti noi fossimo obbligati, ad esempio, a fare determinati acquisti presso determinati fornitori. Invece, comprensibilmente, quando vestiamo i panni del consumatore noi vogliamo essere liberi di comprare quello che ci pare da chi ci pare. Se un meccanico o un idraulico o un negoziante ci chiedono, per un certo lavoro o prodotto, una cifra più alta di quella chiesta da altri, noi andiamo dagli altri e non accetteremmo affatto che la cosa ci fosse impedita; andiamo dagli altri senza minimamente preoccuparci dell'effetto che la nostra scelta potrà avere sul posto di lavoro di quel meccanico o di quel negoziante o di tutti coloro che producono ciò che quel meccanico o quel negoziante ci volevano vendere.

Quando vestiamo i panni del lavoratore, invece, vorremmo che le cose andassero diversamente. Purtroppo però siamo tutti contemporaneamente compratori di beni e servizi e venditori di lavoro ed operiamo tutti nella stessa... piazza.
 
marimasse ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
...Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani...
Al di là delle questioni ideologiche di ogni sorta, sulle quali non mi addentro anche perché in ognuna di esse, ovviamente, c'è del vero, vorrei sottolineare che nessuno può garantire alcun che circa il futuro di qualsiasi posto di lavoro.

Il posto di lavoro sicuro e il reddito sicuro sono definizioni puramente teoriche, che non hanno riscontro alcuno nella realtà, specie ai nostri giorni. Esattamente come, ad esempio, "buona salute sicura" o "longevità sicura" e così via.

Il posto di lavoro ed il reddito potrebbero essere sicuri, forse, se tutti noi fossimo obbligati, ad esempio, a fare determinati acquisti presso determinati fornitori. Invece, comprensibilmente, quando vestiamo i panni del consumatore noi vogliamo essere liberi di comprare quello che ci pare da chi ci pare. Se un meccanico o un idraulico o un negoziante ci chiedono, per un certo lavoro o prodotto, una cifra più alta di quella chiesta da altri, noi andiamo dagli altri e non accetteremmo affatto che la cosa ci fosse impedita; andiamo dagli altri senza minimamente preoccuparci dell'effetto che la nostra scelta potrà avere sul posto di lavoro di quel meccanico o di quel negoziante o di tutti coloro che producono ciò che quel meccanico o quel negoziante ci volevano vendere.

Quando vestiamo i panni del lavoratore, invece, vorremmo che le cose andassero diversamente. Purtroppo però siamo tutti contemporaneamente compratori di beni e servizi e venditori di lavoro ed operiamo tutti nella stessa... piazza.
Secondo me hai detto una cosa giustissima.
 
per mia ignoranza (la ammetto )
mi riporti gli aiuti ricevuti dalla fiat da parte dello stato italiano negli ultimi 5 anni?

ovviamente con dei riscontri tipo link ecc....

non mi parlare degli ecoincentivi (visto che valgono per tutte le case) o della cassa integrazione visto che la cassa integrazione è pagata da ogni impresa con un contributo del 4,5% (3% se
occupano meno di 50 persone) e da ogni lavoratore con un contributo del 0,6% e 0,3%
se assoggettato a CIGS....
quindi `e stata pagata dai lavoratori fiat ed `e un istituto nato nel 47 apposta per queste situazioni e vale per tutte le aziende oltre un certo numero di dipendenti

se poi vogliamo parlare di etica degli affari come avevo gia scritto in un altro post relativamente a fiat e al miliardo da spendere per opel mentre in italia i lavoratori sono in cassa integrazione e` un discorso un tantinello piu complesso considerando anche poi che paesi piu` capitalisti di noi in questo momento stanno avendo un ingerenza statale nell' economia d a far paura..vedi usa

giacomogiuseppe ha scritto:
© APCOM
Roma, 7 mag. (Apcom) - Il piano di un'acquisizione di Opel da parte di Fiat, presentato lunedì dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al Governo tedesco prevederebbe la chiusura in Italia degli impianti di Termini Imerese e Pomigliano d'Arco, entrambi nel Mezzogiorno. Lo riferiscono all'Apcom fonti sindacali, secondo le quali non sarebbero quindi interessate una fabbrica del Nord e un'altra del Sud come anticipato dal quotidiano economico tedesco 'Handelsblatt'.
I sindacati lamentano che Marchionne fino ad oggi non li ha mai informati sul piano di acquisizione di Opel. E spiegano che Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani. A quanto si apprende dai sindacati, sarebbe già pronta una lista con gli stabilimenti da chiudere o ridimensionare, in Italia e in Europa, nel caso andasse in porto l'operazione con Opel.
Nei siti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese sono occupati, tra diretti e indotto dentro il perimetro, circa 11-12mila lavoratori. I diretti sono 5.200 nella cittadella industriale alle porte di Napoli e 1.600 a Termini.

il "signore" capitalista, assistito con i soldi dei contribuenti , dall'alto dei suoi milioni di euro annui di emolumenti , decide la sorte di migliaia di lavoratori.....
nell'ottica di un capitalismo becero e sfruttatore prima e affamatore poi...

poveri lavoratori , quando capiranno che a fare gli agnelli( in senso animale) i lupi se li mangiano?
quando capiranno di essere anche uomini, che bisogna reagire , difendere il posto di lavoro , la dignità, la propria vita , quella delle proprie famiglie....
 
giacomogiuseppe ha scritto:
© APCOM
Roma, 7 mag. (Apcom) - Il piano di un'acquisizione di Opel da parte di Fiat, presentato lunedì dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, al Governo tedesco prevederebbe la chiusura in Italia degli impianti di Termini Imerese e Pomigliano d'Arco, entrambi nel Mezzogiorno. Lo riferiscono all'Apcom fonti sindacali, secondo le quali non sarebbero quindi interessate una fabbrica del Nord e un'altra del Sud come anticipato dal quotidiano economico tedesco 'Handelsblatt'.
I sindacati lamentano che Marchionne fino ad oggi non li ha mai informati sul piano di acquisizione di Opel. E spiegano che Fiat ha sempre detto che non è in grado di garantire nulla circa il futuro degli stabilimenti italiani. A quanto si apprende dai sindacati, sarebbe già pronta una lista con gli stabilimenti da chiudere o ridimensionare, in Italia e in Europa, nel caso andasse in porto l'operazione con Opel.
Nei siti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese sono occupati, tra diretti e indotto dentro il perimetro, circa 11-12mila lavoratori. I diretti sono 5.200 nella cittadella industriale alle porte di Napoli e 1.600 a Termini.

il "signore" capitalista, assistito con i soldi dei contribuenti , dall'alto dei suoi milioni di euro annui di emolumenti , decide la sorte di migliaia di lavoratori.....
nell'ottica di un capitalismo becero e sfruttatore prima e affamatore poi...

poveri lavoratori , quando capiranno che a fare gli agnelli( in senso animale) i lupi se li mangiano?
quando capiranno di essere anche uomini, che bisogna reagire , difendere il posto di lavoro , la dignità, la propria vita , quella delle proprie famiglie....

non posso che essere d'accordo.

tuttavia i sindacati ed i lavoratori degli stabilimenti indicati dovrebbero anche fare un serio esame di coscienza: dato che la progettazione è la stessa, come si spiegano le differenze qualitative negli assemblaggi fra stabilimenti diversi?

adesso pomigliano è stata ristrutturata e sarebbe curioso sapere da chi ha una alfa recente come è la qualità degli assemblaggi: fino a non molto tempo fa a fronte di una qualità media soddisfacente uscivano anche delle "perle"...
 

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