Se posso esprimere la mia opinione, credo che la principale colpa della diffusa (e mi pare, da vari post su vari forum, che sia proprio così) scarsa professionalità della rete Mazda, sia proprio di Mazda.
Inutile nascondersi dietro un dito: per ottenere la concessione del marchio, le varie concessionare (appunto) dovranno sicuramente attraversare un certo iter. Proprio questo iter è quello che determina la qualità del servizio e la serietà del marchio.
Per esprimere meglio la mia posizione, racconterò un breve spaccato della mia attività professionale.
Anni fa, per diventare rivenditore autorizzato dei prodotti HP, dovetti seguire ben 3 corsi a Milano (Cernusco) per la certificazione commerciale. Per salire col livello fino a diventare l'equivalente del "concessionario" c'erano diversi altri corsi tecnici (che non ho seguito perchè per la mia realtà era sufficiente essere rivenditore).
L'autorizzazione valeva un anno dal conseguimento dell'attestato, dopo di che era necessario rinnovarla rifacendo un corso on-line e un nuovo esame.
Questo per capire quanto sia impegnativo e quanto venga considerata seria l'autorizzazione ad usare il proprio marchio da parte di un costruttore di prodotti consumer che ci tenga alla propria immagine e che sia serio nei confronti dei Clienti.
Voglio Sperare che anche per le concessionarie di auto valga un discorso analogo, anzi, spero che i corsi e gli esami siano decisamente più intensi e approfonditi, visto che si tratta anche di effettuare riparazioni, a volte complesse, e si tratta di beni ben più costosi (aggiungo anche... visti i costi di manodopera che vengono applicati... manco fossero medici!).
Mazda, quindi, ha assolutamente la responsabilità di formare adeguatamente la sua rete di vendita e assistenza, perchè è lei che detta le regole della concessione.
C'è da aggiungere che, dal momento che non da alcuna libertà operativa per gli interventi in garanzia, ma obbliga le concessionarie a passare sempre per un bollettino o fare richiesta di un ispettore in mancanza del primo, è evidente che vuole accentrare su di se la perizia tecnica, probabilmente perchè ha motivo di non fidarsi delle sue concessionarie.
Ma se fai ciò ti devi anche far carico di adeguare il tuo staff: non puoi dirmi che ci sono solo due ispettori in tutta Italia, perchè la mia risposta sarà inevitabilmente: "e chi se ne frega!". Io voglio un servizio di qualità, con quante persone lo fai è un tuo problema!
Per quanto espresso fin'ora, è evidente come la serietà della casa madre impatti in modo pesante sulle attività delle concessionarie che, poi, possono anche mettercene del loro per fare ulteriori danni.
Anche per queste situazioni, tuttavia, è la serietà della casa madre che pilota gli eventi: togliere la concessione quando si verifica un caso grave come quello che è successo a me deve far parte di una procedura aziendale. Non ci sono scusanti, infatti, per giustificare il mancato intervento da parte della concessionaria sull'auto di un Cliente che ha pagato e che sta riscontrado problemi, anche quando l'auto è stata immatricolata 6 mesi prima dalla concessionaria stessa per esporla e farla provare ai clienti. La risposta "vai per vie legali, io la macchina non te guardo" (che ho ricevuto dalla concessionaria) non DEVE essere tollerata dalla casa madre che avrebbe dovuto fare 2 cose: la prima imporre all'officina di intervenire e la seconda, in caso di rifiuto, toglierle la concessione del marchio!
Ovviamente l'opportunità di applicare quanto sopra dipende dai contratti sottoscritti da entrambe le parti, ma qui di nuovo chiamo in gioco la serietà della casa madre: paletti rigidi significano qualità e uniformità nell'erogazione dell'assistenza, l'assenza di regole porterà inesorabilmente a quello cui ho dovuto assistere coi miei occhi.
Un tale livello di assistenza non è degno neppure della peggior cineseria da 2 euro comprata alla bancarella della fiera di paese!
Venendo alla frequenza dei difetti, ovviamente, io non ho una statistica (che, peraltro, è facilmente "pilotabile" dicendo ai Clienti che lamentano un problema che "è normale"!!!) e, quindi, non posso dare dati certi. Posso solo fare alcune considerazioni.
Il problema dell'albero a camme del 2.2 Skyactiv-d comincia ad avere proporzioni importanti, soprattutto in relazione al numero di Mazda recenti che si vedono sulle strade e, ancor più, se si considera che porta a seri rischi per la sicurezza.
Si è parlato del perchè non facciano un richiamo ed ho visto gente rispondere che non possono farlo perchè si tratta di un problema di alcune forniture di un solo fornitore e quindi non si sa su che auto può manifestarsi il probema.
Ma andiamo... di cosa stiamo parlando? Queste persone non hanno mai sentito parlare di numeri di lotto (o partita) e numeri di serie? E di tracciabilità?
Non vi devo spiegare io che ogni volta che viene assemblato un motore si dichiara, matricola per matricola, quale lotto di ciascun componente è stato prelevato da magazzino per assemblarlo. Lo stesso per il resto dell'auto. E' lampante che Mazda sa benissimo su quali auto è stato montato l'albero a camme difettoso, ma "fa l'indiano"!
Se poi, come ho letto in alcuni post, fosse vero che viene montato un pezzo modificato, si tratterebbe di un difetto di progettazione e non di realizzazione. Questo sarebbe ancora più grave perchè significherebbe che tutte le vetture equipaggiate con questo propulsore sono afflitte dal problema e che il suo manifestarsi è solo questione di tempo.
Per Mazda, naturalmente far finta di niente riduce il rischio di essere esposti alla gogna mediatica in un momento in cui sta puntando proprio sui media per la pubblicità (v. "taste drive" dello spot della CX-5) e, soprattutto, riduce i costi del post-vendita.
Se è vero che guardare ai lati negativi degli altri non aiuta, guardare a quelli positivi si. Toyota, quando si è trattato di richiamare milioni di vetture per potenziali problemi di sicurezza all'acceleratore, l'ha fatto, semplicemente. E più volte, per diversi problemi rilevati. Certo, le è costato in denaro e in immagine, ma nel lungo termine ne ha guadagnato proprio in immagine, mostrandosi e apparendo oggi la casa costruttrice di auto più seria sul mercato. L'unica che stabilisce i prezzi dei tagliandi a priori e non ha paura di esporli sul proprio sito e sui cartelloni in concessionaria!
Difficilmente per una casa delle dimensioni di Mazda, i problemi avuti finiranno sulla bocca di tutti, ma spero che le voci sul web possano essere un monito per chi vorrà diventare possessore di questo marchio: è giusto che chi acquista sappia a cosa andrà incontro, in caso di problemi, con le concessionarie e con la casa madre.
Con ciò non dico che altri marchi siano sicuramente meglio, tuttavia è la prima volta da quando guido che mi capita un'auto così difettosa che, guardacaso, è proprio una Mazda e proprio con questa ho avuto la pessima assistenza che lamento.
Per carità, sarebbe potuto capitare con qualunque altra auto, ma io, consentitemi, giudico la mia esperienza, non quella degli altri. E la mia esperienza è quella di un prodotto difettoso che è stato riparato "alla meno peggio" (l'auto ancora oggi perde colpi), non dalla concessionaria che me l'ha venduta, ma da una seconda su cui sono stato dirottato perchè la prima si è riviutata di intervenire. Tutto ciò dopo svariate peripezie per richiedere l'intevento, visite alle associazioni dei consumatori (la concessionaria continuava a dire che i difetti che lamentavo erano una caratteristica della macchina), disservizi e disagi gravi di ogni tipo.
Secondo voi che giudizio ne posso trarre, se non quello espresso poche righe sopra?
Il fatto poi che anche con gli altri marchi ci siano stati casi riportati di persone che ha avuto problemi e non hanno ricevuto adeguata assistita dalla concessionaria o dalla casa madre, non lo metto in dubbio, ma il fatto che succeda anche agli altri non rende meno grave il fatto che succeda a Mazda!
Questo ci tengo a dirlo perchè ho letto spesso commenti che fanno paragoni con altri marchi dicendo cose tipo: "non pensare che con quella o quell'altra marcha sia meglio, vatti a leggere i loro forum".
Mi sembrano affermazioni simili al tifo da stadio, ma qui non parliamo della squadra del cuore: parliamo di un prodotto che abbiamo pagato con la fatica del nostro lavoro, tanto lavoro!
Questo è il motivo per il quale ancora scrivo, ancora esprimo i miei giudizi, nella speranza che possano essere un aiuto per altri. Che possano aiutare qualcuno a non incappare nell'errore che ho fatto io e altri che leggo qui e in altri Forum.