<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> sono passato con il rosso | Il Forum di Quattroruote

sono passato con il rosso

ieri mattina ero fermo al semaforo, rosso.
era in corso una gara ciclistica spero amatoriale; a molti incroci erano presenti dei vigili urbani, ad altri solo dei volontari.

il volontario comincia a sbracciarsi, ferma il traffico proveniente dal semaforo verde e fa cenno a noi di muoverci.
alle nostre spalle arrivava la corsa.

sono partito, e con me le altre auto ferme al rosso (ancora rosso)
dopo avere ben guardato che il volontario fosse in mezzo, in modo da evitare che dalla strada laterale sbucasse qualcuno

mi pare ovvio che il volontario della corsa non è un pubblico ufficiale con il potere di dirigere il traffico, soprattutto in deroga alla segnalazione luminosa automatica
mi pare altrettanto ovvio che restare fermi avrebbe significato come minimo farsi tamponare da una stuolo di assatanati pedalatori (probabilmente tutti dopati, ma questo è un altro discorso) mettendo in pericolo la loro incolumità e forse la loro vita

possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?
 
Anch'io, sono arrivato sparato con la moto e non ho fatto in tempo a fermarmi, però ero a fine arancione diciamo, ho delle attenuanti?
 
belpietro ha scritto:
ieri mattina ero fermo al semaforo, rosso.
era in corso una gara ciclistica spero amatoriale; a molti incroci erano presenti dei vigili urbani, ad altri solo dei volontari.

il volontario comincia a sbracciarsi, ferma il traffico proveniente dal semaforo verde e fa cenno a noi di muoverci.
alle nostre spalle arrivava la corsa.

sono partito, e con me le altre auto ferme al rosso (ancora rosso)
dopo avere ben guardato che il volontario fosse in mezzo, in modo da evitare che dalla strada laterale sbucasse qualcuno

mi pare ovvio che il volontario della corsa non è un pubblico ufficiale con il potere di dirigere il traffico, soprattutto in deroga alla segnalazione luminosa automatica
mi pare altrettanto ovvio che restare fermi avrebbe significato come minimo farsi tamponare da una stuolo di assatanati pedalatori (probabilmente tutti dopati, ma questo è un altro discorso) mettendo in pericolo la loro incolumità e forse la loro vita

possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?

Le regole esistono per essere rispettate, un volontario non e' un pubblico ufficiale, e un pubblico ufficiale deve far rispettare le regole, non istigare a infrangerle, dunque un vigile non puo' farti passare a semaforo rosso.
Il rosso del semaforo e' la massima autorita', superiore a quella di Dio, quindi come ti sei permesso di violare la legge? Vai a costituirti al piu' vicino comando dei vigili e pretendi ti venga comminata la multa e la detrazione punti che ti meriti.

Ah, si', e vergognati!
 
belpietro ha scritto:
possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?

l'ho sempre detto io :!:
 
99octane ha scritto:
belpietro ha scritto:
ieri mattina ero fermo al semaforo, rosso.
era in corso una gara ciclistica spero amatoriale; a molti incroci erano presenti dei vigili urbani, ad altri solo dei volontari.

il volontario comincia a sbracciarsi, ferma il traffico proveniente dal semaforo verde e fa cenno a noi di muoverci.
alle nostre spalle arrivava la corsa.

sono partito, e con me le altre auto ferme al rosso (ancora rosso)
dopo avere ben guardato che il volontario fosse in mezzo, in modo da evitare che dalla strada laterale sbucasse qualcuno

mi pare ovvio che il volontario della corsa non è un pubblico ufficiale con il potere di dirigere il traffico, soprattutto in deroga alla segnalazione luminosa automatica
mi pare altrettanto ovvio che restare fermi avrebbe significato come minimo farsi tamponare da una stuolo di assatanati pedalatori (probabilmente tutti dopati, ma questo è un altro discorso) mettendo in pericolo la loro incolumità e forse la loro vita

possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?

Le regole esistono per essere rispettate, un volontario non e' un pubblico ufficiale, e un pubblico ufficiale deve far rispettare le regole, non istigare a infrangerle, dunque un vigile non puo' farti passare a semaforo rosso.
Il rosso del semaforo e' la massima autorita', superiore a quella di Dio, quindi come ti sei permesso di violare la legge? Vai a costituirti al piu' vicino comando dei vigili e pretendi ti venga comminata la multa e la detrazione punti che ti meriti.

Ah, si', e vergognati!

esagerato.........bastano 20 colpi di frusta sul popò. :D
 
belpietro ha scritto:
ieri mattina ero fermo al semaforo, rosso.
era in corso una gara ciclistica spero amatoriale; a molti incroci erano presenti dei vigili urbani, ad altri solo dei volontari.

il volontario comincia a sbracciarsi, ferma il traffico proveniente dal semaforo verde e fa cenno a noi di muoverci.
alle nostre spalle arrivava la corsa.

sono partito, e con me le altre auto ferme al rosso (ancora rosso)
dopo avere ben guardato che il volontario fosse in mezzo, in modo da evitare che dalla strada laterale sbucasse qualcuno

mi pare ovvio che il volontario della corsa non è un pubblico ufficiale con il potere di dirigere il traffico, soprattutto in deroga alla segnalazione luminosa automatica
mi pare altrettanto ovvio che restare fermi avrebbe significato come minimo farsi tamponare da una stuolo di assatanati pedalatori (probabilmente tutti dopati, ma questo è un altro discorso) mettendo in pericolo la loro incolumità e forse la loro vita

possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?

Quando ero a Napoli, me ne sono capitate delle belle:

Una volta procedevo sul lungomare, nel solito casino napoletano con motorini che sfrecciano ovunque, ad un certo punto vedo una macchina dei vigili ferma a lato destro della carreggiata, davanti un semaforo rosso (quello sulla strada che continua nella galleria sotto Piazza del Plebiscito). Il vigile mi fa cenno di andare blaterando "iatevenn'" nel dialetto napoletano (significa venite avanti) io abbasso il finestrino e gli dico che era rosso e lui: "Camm' fotte a mia? Avanti!".....

Un'altra volta ero fermo ad un semaforo in Corso Secondigliano. Era domenica mattina, pochissimo traffico, ad un certo punto dietro di me vedo una macchina che arriva veloce ed inizia a suonare il clacson. Un pò aspetto, poi mi giro a vedere chi fossero 'sti cafoni.
Erano i vigili urbani.

E questo solo per i semafori. Vogliamo che parli di tutto il resto?
 
belpietro ha scritto:
ieri mattina ero fermo al semaforo, rosso.
era in corso una gara ciclistica spero amatoriale; a molti incroci erano presenti dei vigili urbani, ad altri solo dei volontari.

il volontario comincia a sbracciarsi, ferma il traffico proveniente dal semaforo verde e fa cenno a noi di muoverci.
alle nostre spalle arrivava la corsa.

sono partito, e con me le altre auto ferme al rosso (ancora rosso)
dopo avere ben guardato che il volontario fosse in mezzo, in modo da evitare che dalla strada laterale sbucasse qualcuno

mi pare ovvio che il volontario della corsa non è un pubblico ufficiale con il potere di dirigere il traffico, soprattutto in deroga alla segnalazione luminosa automatica
mi pare altrettanto ovvio che restare fermi avrebbe significato come minimo farsi tamponare da una stuolo di assatanati pedalatori (probabilmente tutti dopati, ma questo è un altro discorso) mettendo in pericolo la loro incolumità e forse la loro vita

possiamo qui concludere che le regole ci sono per uno scopo, e non semplicemente "per essere rispettate", e che il rispetto letterale delle regole è sbagliato nei (rari) casi in cui contrasta con lo scopo?

Hai senz'altro agito nella maniera giusta, però incoerentemente con il tuo ragionamento. Mi spiego meglio: anch'io avrei fatto come te, presupponendo però che il volontario fosse a tutti gli effetti investito dalle autorità del potere di dirigere il traffico e quindi di stabilire una "nuova regola" che temporaneamente invalidasse quella imposta dal semaforo rosso. Viceversa, se hai pensato che il volontario non ne avesse alcuna autorità, in teoria non saresti dovuto passare.
 
FedeSiena82 ha scritto:
Quando ero a Napoli, me ne sono capitate delle belle:

Una volta procedevo sul lungomare, nel solito casino napoletano con motorini che sfrecciano ovunque, ad un certo punto vedo una macchina dei vigili ferma a lato destro della carreggiata, davanti un semaforo rosso (quello sulla strada che continua nella galleria sotto Piazza del Plebiscito). Il vigile mi fa cenno di andare blaterando "iatevenn'" nel dialetto napoletano (significa venite avanti) io abbasso il finestrino e gli dico che era rosso e lui: "Camm' fotte a mia? Avanti!".....

Un'altra volta ero fermo ad un semaforo in Corso Secondigliano. Era domenica mattina, pochissimo traffico, ad un certo punto dietro di me vedo una macchina che arriva veloce ed inizia a suonare il clacson. Un pò aspetto, poi mi giro a vedere chi fossero 'sti cafoni.
Erano i vigili urbani.

E questo solo per i semafori. Vogliamo che parli di tutto il resto?

Un collega a Napoli chiede al vigile indicazioni per una via in cui doveva recarsi per lavoro.
Il vigile "E' un po' un casino: gira a destra, poi la seconda a sinistra poi alla rotatoria..." e prosegue a dare una strada complessissima, poi prosegue "... comunque, ci starebbe 'na via cchiu' facile... prende la prima a sinistra, e arriva. SAREBBE contromano, ma basta che non si fa sgamare dai vigili..."
:shock: :shock: :shock:
 
[/quote]

Le regole esistono per essere rispettate, un volontario non e' un pubblico ufficiale, e un pubblico ufficiale deve far rispettare le regole, non istigare a infrangerle, dunque un vigile non puo' farti passare a semaforo rosso.
Il rosso del semaforo e' la massima autorita', superiore a quella di Dio, quindi come ti sei permesso di violare la legge? Vai a costituirti al piu' vicino comando dei vigili e pretendi ti venga comminata la multa e la detrazione punti che ti meriti.

Ah, si', e vergognati![/quote]
Io invece credo che un agente possa davvero farti passare col rosso.
 

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