Nuovo accordo di collaborazione per la Toyota nel campo delle auto elettrificate. Il giorno dopo la firma di un accordo con la Subaru per lo sviluppo di una nuova piattaforma per veicoli alla spina, la Casa giapponese ha firmato un'intesa per collaborare con le cinesi Contemporary Amperex Technology Co Ltd (CATL) e Byd nelle forniture di batterie.
La scossa alle strategie elettriche. Le nuove partnership sono considerate dalla Toyota necessarie per aumentare la disponibilità di accumulatori e diversificare gli approvvigionamenti e quindi sostenere l'accelerazione impressa alla diffusione di auto elettrificate. Il gruppo giapponese puntava per il 2030 a più che triplicare le vendite annuali rispetto al 2018, per arrivare ad almeno 5,5 milioni di unità immesse sul mercato, la metà dei volumi totali. Di questi 4,5 milioni è previsto siano ibride e ibride plug-in e 1 milione elettriche e a celle di combustibile. Grazie alle capacità manifatturiere garantite dai nuovi partner cinesi, in particolare dalla CATL, l'obiettivo è stato anticipato al 2025.
Nuovi modelli e produzioni. La Toyota ha anche annunciato una serie di nuovi modelli a batteria, tra cui monopattini e un veicolo ultracompatto a due posti, da lanciare sul mercato entro l'anno prossimo. La micro-vettura avrà una velocità massima di 60 chilometri orari e un'autonomia di 100 chilometri con una singola ricarica e pertanto sarà destinata a soddisfare le esigenze di mobilità urbana. Inoltre, i giapponesi hanno in programma di accelerare la produzione di veicoli a zero emissioni in Cina ampliando entro il 2022 la capacità produttiva di uno stabilimento gestito da una joint venture con la GAC (Guangzhou Automobile Group) fino a 400 mila unità l'anno.
Il divario da ridurre. La collaborazione con la CATL è destinata non solo a imprimere un colpo di acceleratore alle strategie commerciali e produttive, ma anche a ridurre il gap accumulato negli ultimi anni nei confronti di altri grandi produttori come la Volkswagen o la Nissan. La Toyota è leader mondiale nelle tecnologie per l'ibridazione dei motori ma fino a pochi anni fa si è sempre dimostrata scettica sull'elettrico. Il cambio di rotta è arrivato solo alla fine del 2017, ma intanto il divario si è andato ad ampliare costringendo la Casa a varare una serie di iniziative anche per ridurre il rischio di non riuscire a soddisfare una domanda di elettriche vista in forte crescita soprattutto alla luce delle sempre più stringenti normative sulle emissioni in Europa, Cina e Giappone. In questo quadro si inseriscono i numerosi accordi di collaborazione con fornitori e altri produttori come quello di ieri con la Subaru. Attualmente la Toyota acquista le batterie da diverse aziende tra cui la controllata Primearth EV Energy, di cui la Panasonic detiene una partecipazione del 19,5%. Le due società nipponiche hanno anche in programma di costituire una joint venture entro la fine del 2020 per lo sviluppo di batterie allo stato solido. Tra l'altro, la Panasonic, secondo maggior produttore mondiale di accumulatori con una quota di mercato del 14% e fornitore privilegiato della Tesla, fornisce dal 2011 le batterie agli ioni di litio per la Toyota Prius Plug-in Hybrid.
Collaborazione ad ampio raggio con i cinesi. Le forniture della CATL è previsto inizino l'anno prossimo, ma la collaborazione sarà di ampia portata: le due società intendono cooperare in diverse aree come il miglioramento delle prestazione della qualità, l'adozione di standard condivisi o il riciclaggio. Per la società cinese si tratta dell'ennesimo accordo di collaborazione con grandi costruttori nelle forniture di una componente essenziale per le auto elettriche. La società cinese, maggior produttrice al mondo di batterie per l'automotive con il 16% del mercato, ha instaurato rapporti con altre Case giapponesi come la Honda e la Nissan e ha firmato accordi di fornitura multimiliardari con la Volvo e la Volkswagen.
https://www.quattroruote.it/news/in...on_catl_per_le_batterie_delle_elettriche.html
La scossa alle strategie elettriche. Le nuove partnership sono considerate dalla Toyota necessarie per aumentare la disponibilità di accumulatori e diversificare gli approvvigionamenti e quindi sostenere l'accelerazione impressa alla diffusione di auto elettrificate. Il gruppo giapponese puntava per il 2030 a più che triplicare le vendite annuali rispetto al 2018, per arrivare ad almeno 5,5 milioni di unità immesse sul mercato, la metà dei volumi totali. Di questi 4,5 milioni è previsto siano ibride e ibride plug-in e 1 milione elettriche e a celle di combustibile. Grazie alle capacità manifatturiere garantite dai nuovi partner cinesi, in particolare dalla CATL, l'obiettivo è stato anticipato al 2025.
Nuovi modelli e produzioni. La Toyota ha anche annunciato una serie di nuovi modelli a batteria, tra cui monopattini e un veicolo ultracompatto a due posti, da lanciare sul mercato entro l'anno prossimo. La micro-vettura avrà una velocità massima di 60 chilometri orari e un'autonomia di 100 chilometri con una singola ricarica e pertanto sarà destinata a soddisfare le esigenze di mobilità urbana. Inoltre, i giapponesi hanno in programma di accelerare la produzione di veicoli a zero emissioni in Cina ampliando entro il 2022 la capacità produttiva di uno stabilimento gestito da una joint venture con la GAC (Guangzhou Automobile Group) fino a 400 mila unità l'anno.
Il divario da ridurre. La collaborazione con la CATL è destinata non solo a imprimere un colpo di acceleratore alle strategie commerciali e produttive, ma anche a ridurre il gap accumulato negli ultimi anni nei confronti di altri grandi produttori come la Volkswagen o la Nissan. La Toyota è leader mondiale nelle tecnologie per l'ibridazione dei motori ma fino a pochi anni fa si è sempre dimostrata scettica sull'elettrico. Il cambio di rotta è arrivato solo alla fine del 2017, ma intanto il divario si è andato ad ampliare costringendo la Casa a varare una serie di iniziative anche per ridurre il rischio di non riuscire a soddisfare una domanda di elettriche vista in forte crescita soprattutto alla luce delle sempre più stringenti normative sulle emissioni in Europa, Cina e Giappone. In questo quadro si inseriscono i numerosi accordi di collaborazione con fornitori e altri produttori come quello di ieri con la Subaru. Attualmente la Toyota acquista le batterie da diverse aziende tra cui la controllata Primearth EV Energy, di cui la Panasonic detiene una partecipazione del 19,5%. Le due società nipponiche hanno anche in programma di costituire una joint venture entro la fine del 2020 per lo sviluppo di batterie allo stato solido. Tra l'altro, la Panasonic, secondo maggior produttore mondiale di accumulatori con una quota di mercato del 14% e fornitore privilegiato della Tesla, fornisce dal 2011 le batterie agli ioni di litio per la Toyota Prius Plug-in Hybrid.
Collaborazione ad ampio raggio con i cinesi. Le forniture della CATL è previsto inizino l'anno prossimo, ma la collaborazione sarà di ampia portata: le due società intendono cooperare in diverse aree come il miglioramento delle prestazione della qualità, l'adozione di standard condivisi o il riciclaggio. Per la società cinese si tratta dell'ennesimo accordo di collaborazione con grandi costruttori nelle forniture di una componente essenziale per le auto elettriche. La società cinese, maggior produttrice al mondo di batterie per l'automotive con il 16% del mercato, ha instaurato rapporti con altre Case giapponesi come la Honda e la Nissan e ha firmato accordi di fornitura multimiliardari con la Volvo e la Volkswagen.
https://www.quattroruote.it/news/in...on_catl_per_le_batterie_delle_elettriche.html