<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rav-4 plug-in | Il Forum di Quattroruote

Rav-4 plug-in

Dopo il debutto in anteprima al Salone di Los Angeles, la Toyota presenta la Rav4 plug-in hybrid anche in Europa: la variante alla spina affiancherà l'ibrida tradizionale, già disponibile, a partire dalla seconda metà del 2020. La versione è riconoscibile per i cerchi di lega da 18 o 19 pollici bicolore e per il design dei paraurti, dotati di griglie specifiche e finiture di colore argento. Gli interni presentano invece dei rivestimenti neri con cuciture rosse a contrasto e un nuovo sistema di infotainment con display da 9''.



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Caratteristiche tecniche. La Rav4 è sul mercato dal 1994, ma è la prima volta che viene proposta nella versione plug-in hybrid: questa versione si posiziona all'apice della gamma e promette alte prestazioni ed efficienza, ma i prezzi non sono stati ancora comunicati. Il powertrain combina il benzina a ciclo Atkinson di 2.5 litri con i motori elettrici e la trazione integrale Awd-i, per una potenza totale di 306 CV. La Suv scatta da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi, ma sono i dati previsionali nel ciclo Wltp a risaltare: le emissioni dovrebbero essere infatti inferiori ai 29 g/km, con oltre 65 km di autonomia in modalità elettrica e la possibilità di raggiungere i 135 km/h senza l'ausilio del motore a combustione interna. Le batterie, delle quali non sono ancora noti i tempi di ricarica, si trovano sotto il vano bagagli: grazie alle dimensioni ridotte, la capacità dichiarata è di ben 520 litri.

Obiettivo efficienza. Le modalità di guida della Rav4 Phev sono quattro, studiate per sfruttare al meglio le potenzialità della vettura in base alle proprie esigenze: si va dalla marcia in elettrico all'ibrido, fino alla massima potenza disponibile. Per migliorare l'efficienza è stata anche installata una pompa di calore derivata dall'esperienza maturata con la versione Phev della Prius, capace di offrire un corretto bilanciamento tra le esigenze di climatizzazione dell'abitacolo e il consumo. Le batterie sono a loro volta raffreddate a liquido, per lavorare alle temperature ottimali.

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https://www.quattroruote.it/news/nu...a_plug_in_caratteristiche_interni_uscita.html
 
Io non capisco molto le plug-in, ti costringono a fare due pieni, l'ibrido funziona benissimo, certo non potrà avere le stesse prestazioni perchè se si spinge così tanto la prestazione del motore elettrico si esaurisce la batteria in 20 secondi, ma dover fare il piendo di benzina e anche di elettroni complica la vita anzichè semplificarla come dovrebbe.
 
Per l'utilizzatore finale il lato positivo oltre al generico discorso dell'eventuale copertura del tragitto tipico quotidiano e relative possibilità/comodità di ricarica... in questo caso si aggiungerebbe quello invece tipico del costruttore ovverosia ritrovarsi con un ottimo sistema full-hybrid in quei casi invece di "sforamento" di percorso...
 
Però con costi sicuramente altissimi (PRESUMO), e verosimilmente un quintale in più a bordo. Verosimilmente anche bollo, non so come si comporti il fisco italiano, ma presumo che ci sia il superbollo sulla potenza totale
 
Si il calcolo del bollo si limita alla parte termica...

Piuttosto da segnalare l'inedita per il marchio tipologia di raffreddamento del gruppo batteria che passa da aria a liquido.
 

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