Notizia che conferma (in positivo, a dir poco) l'idea che ho di Porsche.
Se ti piace guidare, potresti permetterti una 911, e non hai una Porsche, è solo perché non ne hai mai provata una.
In effetti, le Porsche danno un'impressione di "buon progetto", di ingegnerizzazione avanzata, di ottimizzazione, di equilibrio, di evoluzione costante ma senza stravolgere le basi, in definitiva di raffinata serietà..... per quanto mi riguarda, sono queste le ragioni alla base del "feeling" che si è man mano creato nel tempo ; e, se per me vale per le 911 e le 718, ritengo che valga in buona parte anche per le berline ed anche, a modo loro, per le Suv, molto lontane dai miei gusti ma per quanto ne so anche loro dinamicamente brillanti nel loro settore.
Un aspetto, quasi onnipresente, della serietà di Porsche sta nel non promettere, come prestazioni e quindi in pratica ormai accelerazione, più di quanto poi mantengano, anzi di solito è il contrario.... questa 911 S/T, sarei pronto a metterci la mano sul fuoco, fa senz'altro lo 0-100 in un tempo sensibilmente migliore del 3"7 dichiarato (la mia Cayman, di pari peso ma con 2/3 della potenza,175 cv meno, fa 4"0) che secondo me si aggirerà, nonostante il cambio manuale, sui 3"3÷3"4, ma Porsche non se ne preoccupa e dichiara un dato, al solito, prudenziale e facilmente replicabile da chiunque.
Mantenere più di quanto si promette è di pochi, e vuol dire avere le spalle molto larghe.
Un altro aspetto bello di Porsche è il "feeling", quando entri in macchina, con comandi e strumentazione : molto migliore, da questo punto di vista, ad esempio di quello offerto dalle Ferrari, di cui ho guidato alcuni esemplari e che sono meno gradevoli sia per leggibilità della strumentazione (negativo ad es. il contagiri a fondo giallo) sia per praticità ed intuitività dei comandi, vedasi ad es. i comandi delle "frecce" sulle 458 Italia e successive, veramente ostici al punto che, se si guida almeno un po' "impegnata", spesso non si riesce ad usarli.
Nelle 911 e 718 ci si sente invece molto più "a casa".
