<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> mz6 mk3 facelift | Il Forum di Quattroruote

mz6 mk3 facelift

dopo all'incirca un'anno dal suo debutto cambia anche lei... e sembrerebbe neanche in maniera trascurabilissima a giudicare dalle immagini anche qui "trapelate" dal web

nello specifico parrebbe avvicinarsi ancor di più al fascinoso modello concettuale ossia la "famosa" takeri

da dire che questo facelift dovrebbe inizialmente debuttare come jdm-spec, ossia atenza nel mercato interno.

le modifiche più evidenti sarebbero per lo più simili a quelle che hanno interessato il cx-5, quindi differenti grafiche dei fari, zone fendinebbia, presa d'aria inf e griglia ant con finitura in alluminio/cromo, nonchè con bordure più spesse.

mentre direi che proprio all'interno si siano compiute le maggiori modifiche dato che infatti la plancia appare con un'aspetto completamente inedito e dove ad es si può anche notare la presenza del freno di stazionamento elettrico, inedite tonalità/abbinamenti di colore (vedi bianco/nero della foto), inserti cromati sulle maniglie cruscotto e delle portiere.

ad ogni modo la si vedrà, assieme alle altre novità (cx-3/5), a fine mese al salone di los angeles.

http://tinyurl.com/qauuv7v
 
Mazda6 i-Activ AWD, perché la trazione integrale rende speciali

Dai SUV CX-3 e CX-5, il 4x4 arriva sull'ammiraglia per "fare" come hanno insegnato i tedeschi...

Che cosa vuol dire essere un brand premium? In estrema sintesi, avere una considerazione da parte dei clienti più alta della media del mercato e tale per cui questi accettano di pagare di più per un prodotto che ha delle caratteristiche migliori rispetto agli altri. Ma quali sono queste caratteristiche e come si fa a diventare un premium? Qui il discorso si complica perché anche una citycar da 10.000 euro può viaggiare da Roma a Milano con il cruise control fisso a 130 km/h, nello stesso tempo che occorre a una supercar da 200.000 euro. La differenza sta nel come. Marchi come Audi, BMW e Mercedes - tanto per citare i ?soliti? - hanno costruito il loro essere premium in decenni di storia, proprio sul ?come? anche se quelli di Ingolstadt hanno insegnato che si può anche partire praticamente dal nulla. Negli anni Settanta, infatti, la fama e l'immagine dell'Audi non erano nemmeno lontanamente paragonabili a quelli della Mercedes, ma nel 1980, con l'arrivo della Quattro, iniziò un lento processo di cambiamento per cui ora sono quelli di Stoccarda a rincorrere.

Come fanno i tedeschi.
La strada verso il successo è stata lunga, faticosa e complessa, ma è innegabile che il contributo della trazione integrale sia stato fondamentale nel definire l'Audi come un'auto premium. Le quattro ruote motrici, infatti, regalano un senso di sicurezza, di protezione e di prestazioni che spesso fa la differenza nella scelta di una vettura. E se è vero che attualmente più di un'Audi su tre che esce dal concessionario è una Quattro, lo è pure che BMW e Mercedes hanno ampliato sempre di più le rispettive gamme Xdrive e 4Matic, portando le quattro ruote motrici anche su modelli che tradizionalmente non l'avevano. Implementare la trazione integrale per migliorare la propria immagine e la cifra complessiva dei prodotti è dunque una buona idea? Si, soprattutto se la Casa automobilistica che lo fa è già ben avviata sulla strada del diventare premium, come Mazda per esempio.

Il più premium tra i giapponesi.
Il chiaro apprezzamento da parte del pubblico di prodotti come la CX-5 prima e la CX-3 poi, parla chiaro, allo stesso modo delle qualità della Mazda3 e della Mazda6, di cui anche gli addetti ai lavori non possono che dir bene. Il ritorno in grande stile della MX-5 e l'arrivo sul mercato americano della ?full-size? SUV CX-9, insieme ai due ultimi prototipi mostrati nei Saloni, la Koeru e la RX Vision, indicano chiaramente che Mazda vuole ritagliarsi uno spazio tutto nuovo, come ?il più premium dei marchi giapponesi?. Così, oltre che sulle due SUV CX-3 e CX-5, con l'ultimo restyling la trazione integrale è arrivata anche sull'ammiraglia Mazda6, seppure per adesso solo sulla versione station wagon top di gamma, cioè la 2.2 diesel 175 CV Exceed con cambio automatico. Un'auto il cui listino parte da 40.300 euro e che parla sicuramente a una certa fetta di pubblico, che può considerarla anche come alternativa ad altri modelli premium.

I-Activ AWD.
La trazione integrale Mazda, quindi, dopo aver mostrato le sue doti sulle SUV CX-3 e CX5 debutta anche sulla Mazda6, con il nome di i-Activ AWD. È un sistema totalmente automatico, in grado di prevedere le condizioni del fondo stradale, rilevando i minimi slittamenti delle ruote, così da intervenire in tempo reale contribuendo a salvaguardare il piacere di guida in ogni condizione. Essendo anch'esso parte integrante della filosofia SkyActiv, sono stati banditi i pesi in eccesso e i comportamenti inefficienti, che peggiorano i consumi ma anche le prestazioni. L'affinamento dei componenti ha fatto si che la massa dell'intero sistema 4WD sia minore del 43% rispetto al precedente ? nella CX-3, per esempio, l'aggravio di peso è di soli 64 kg rispetto alla versione 2WD - ma anche il funzionamento è notevolmente migliorato. Normalmente la coppia viene inviata solo all'asse anteriore, per poi passare anche al posteriore solo quando ce n'è realmente bisogno. In questo modo tutti gli attriti e i trascinamenti inutili vengono evitati e non ci sono dispersioni di coppia motrice. Si può definire come una trazione integrale on-demand di tipo attivo perché non si innesca solo quando una ruota inizia a slittare ma appena prima dello slittamento stesso.

Addio differenziale.
Questo perché la distribuzione della potenza motrice tra ruote anteriori e posteriori viene gestita all'istante attraverso 27 sensori multipli che forniscono 200 letture al secondo sulle condizioni del veicolo. Inoltre, i sensori monitorano anche i comportamenti del conducente come per esempio l?attivazione del tergicristalli, una brusca sterzata, una rapida accelerata e frenata, tutti segnali che allertano il sistema per l?attivazione delle 4WD così come nel caso i sensori rilevino una temperatura esterna rigida e quindi un fondo stradale potenzialmente ghiacciato. Così, in casi estremi la coppia può essere inviata all'asse posteriore fino al 50% del totale, ma non è previsto un differenziale bloccabile centrale, bensì una frizione multi-disco che lavora in bagno d'olio ed è in grado di scollegare completamente il retrotreno: ci pensa l'elettronica a distribuire la trazione e il risparmio di peso è consistente.

http://tinyurl.com/qyfcf8o
 
beh, adesso non ricordo nel dettaglio ma più o meno così dovrebbe essere... poi magari sarà "un'anno abbondante"... :)

ad ogni modo il modello in questione è dato per my14 mentre il fl per my16 (anche se sarebbe stato certamente più opportuno my15)
 
Mazda 6 2.2 SkyactivD 175 CV Exeed: prova su strada approfondita.

La versione rinnovata dell'ammiraglia di casa Mazda è cambiata negli interni e sotto la pelle grazie ad importanti aggiornamenti tecnologici.

Dopo qualche anno di appannamento sul mercato italiano la Mazda dal 2012 sta aumentando progressivamente le proprie vendite con risultati davvero lusinghieri tant'è che già a settembre 2015 si è registrato un numero di vendite pari a quello di tutto l'anno precedente. Merito di questo risultato è da attribuire in parte al design "KODO"(che racchiude linee sportive ed eleganti allo stesso tempo) e in parte alla ricchezza dei contenuti tecnici, in particolar modo quelli che riguardano la sicurezza grazie all'insieme di sistemi i-Activsense Tecnology (dei quali parleremo diffusamente nel capitolo dedicato alla sicurezza). La Mazda 6 berlina per essere ancora più accattivante nei confronti del mercato europeo ha portato grosse novità negli interni e nel sistema infotainment mentre per quanto riguarda l'estetica sono cambiati solo piccoli dettagli in quanto la linea era già molto riuscita grazie alla calandra molto ampia (cromata nell'allestimento top di gamma Exeed) e grazie al profilo laterale che assottigliandosi verso la coda ricorda la linea di una coupé. La Mazda 6 è proposta con due motorizzazioni a benzina, un 2.0 da 165 CV con cambio manuale a 6 marce e un 2.5 da 192 CV con cambio automatico mentre per quanto riguarda l'alimentazione diesel il motore disponibile è un 2.2 con due livelli di potenza: 150 CV o 175 CV (quest'ultimo accoppiato al solo cambio automatico). Gli allestimenti disponibili sono tre Essence, Evolve e Exceed. Abbiamo provato proprio quest'ultimo allestimento con il motore Diesel 2.2 da 175 CV e cambio automatico.

IN OFFICINA - La Mazda 6 berlina è lunga 4,85 metri, larga 1,84 m, alta 1,45 m ed ha un passo di 2,85 metri. Sul ponte la Mazda 6 si caratterizza per la buona realizzazione globale: il sottoscocca è carenato, le sospensioni anteriori sono del tipo McPherson mentre le posteriori sono multilink. L'impianto frenante è a 4 dischi con gli anteriori autoventilanti. Le linee guida scelte dai tecnici Mazda in fase di progettazione sono state orientate alla strategia del grammo: vale a dire alleggerire il più possibile la vettura per avere consumi ridotti e basse emissioni, ma anche piacere di guida. Per quanto riguarda il propulsore Diesel mentre tutti i costruttori si sono orientati al downsizing per ridurre le proprie emissioni Mazda, grazie al suo 4 cilindri common-rail Skyactiv D 2.2 con turbina a doppio stadio da 175 CV cavalli, riesce a rispettare le normative Euro 6 senza ricorrere a costosi dispositivi di post-trattamento dei gas di scarico. Questo è possibile perché il motore ha un rapporto di compressione di 14:1 (il più basso mai realizzato per un motore diesel) cosa che, tra l'altro, comporta minori sollecitazioni sulle parti mobili del motore (pistoni, bielle, albero motore) che possono così essere alleggeriti a tutto vantaggio dei consumi. Il regime massimo di rotazione è di 5200 giri/minuto, un valore elevato per un diesel; presente il sistema i-ELOOP che permette di far lavorare l'alternatore solo quando serve: il motore può così erogare sempre le massime prestazioni. Il controllo dei livelli all'interno del vano motore, risulta agevole. Il cambio è un automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia. In questa versione rivista della Mazda 6 i fari allo Xenon con AFS sono stati sostituiti da più moderni fari a Led adattativi: il fai da te in questo caso è ampiamente sconsigliato. La garanzia della Casa costruttrice è di 3 anni o 100 mila Km, 3 anni su verniciatura senza limite di km, 12 anni contro la corrosione (ispezione annuale).

INTERNI - L'abitacolo della Mazda6 ha subito un restyling totale per quanto riguarda la plancia. Nella parte alta il display del sistema infotainment non è più incassato ma sporge a mo' di tablet. Una fascia di pelle ed una di alluminio percorrono la plancia e separano il touch screen dai comandi per il riscaldamento dei sedili e dei sensori di parcheggio. Le bocchette di aerazione sono separate dal pulsante dell'hazard (non particolarmente visibile); al di sotto troviamo i comandi del climatizzatore, lo slot-in del CD ed un vano portaoggetti con presa da 12 Volt: il risultato finale è un aspetto molto razionale ma comunque gradevole. Sul tunnel centrale dietro alla leva del cambio automatico (dall'estetica migliorabile) si trova la manopola del sistema MMI (Mazda Multimedia Interface) con intorno i pulsanti di accesso rapido ai menù home, musica e navigatore; la manopola di regolazione del volume e il freno di stazionamento elettrico (sostituisce quello manuale della versione precedente) completano la serie di comandi. Sotto il bracciolo centrale è presente un vano portaoggetti con due prese USB. Il quadro strumenti è stato leggermente modificato e comprende tre strumenti circolari: un tachimetro molto grande al centro (in basso ospita il display per il computer di bordo), un contagiri analogico a destra e un terzo strumento circolare che racchiude uno schermo multifunzione monocromatico dalla grafica migliorata (l'indicatore del livello carburante pur essendo digitale ha l'estetica del classico indicatore a lancetta). Completano il posto guida l'Head-Up display (proietta informazioni relative anche al mantenimento di corsia e alla distanza di sicurezza) e i comandi dei sistemi di sicurezza del TCS, RVM e TPMS oltre al pulsante per disattivare l'i-Stop che si trovano tutti a sinistra dello sterzo. Il volante è a tre razze e ospita a destra i comandi del cruise control e della distanza di sicurezza mentre a sinistra si trovano i comandi di computer di bordo, autoradio e telefono viva voce; dietro la corona presenti i paddles (solidali al volante) per cambiare marcia manualmente. La posizione di guida è ottima, il sedile del conducente è ben regolabile anche in altezza mentre il volante è regolabile in altezza e in profondità. I sedili, rivestiti in pelle nera di buona qualità, sono comodi e ben sagomati: gli anteriori sono riscaldati. Facile l'accesso anche al divano posteriore dove però, data la forma a spiovente del posteriore, trova posto comodamente solo chi non supera il metro e 80.

SU STRADA - Buona la visibilità in marcia con qualche limite in retromarcia: vengono in aiuto gli specchi laterali di dimensioni generose, i sensori di parcheggio e la telecamera posteriore (che però segnala la zona rossa già a 40 cm dalla vettura retrostante). Migliorata la servoassistenza in manovra (oggetto di una nostra critica nella precedente versione). Su strada le sospensioni assorbono egregiamente le asperità stradali nonostante la spalla bassa degli pneumatici (225/45 R19 la misura di quelli in prova): mostrano il fianco soltanto nelle buche a spigolo vivo (condizione tra l'altro in cui nell'abitacolo si riverbera un suono sordo). Ottimo il feeling sui percorsi guidati; nonostante le dimensioni non certo compatte la Mazda 6 si comporta egregiamente sul misto a patto di adottare una guida pulita. Molto bene anche la frenata potente e ben modulabile anche se la prima parte della corsa del pedale manca un po' di mordente. Migliorata la gestione elettronica del cambio in particolar modo non ci si trova più nella situazione criticata nella nostra prova precedente in cui appena si da un po' di gas ci si trova immediatamente con una marcia, o anche due, in meno senza che ce ne fosse un reale bisogno. I passaggi marcia sono abbastanza fluidi mentre la velocità di cambiata è discreta: gli avversari sotto questo punto di vista fanno meglio (pensiamo in primis all'unità ZF ad 8 marce). Il motore è caratterizzato da un'ottima erogazione grazie al turbo doppio stadio che lo rende pronto in ogni situazione. Apprezzabile la prontezza allo spunto e l'elasticità anche con le marce lunghe. Buona l'insonorizzazione interna fino a 3000 giri; poi il motore si inizia a sentire anche se il suono è gradevole e quasi sportivo. Il consumo medio reale su percorsi extraurbani da noi rilevato, è di 6,5 litri/100 Km, 6,7 litri/100 km in autostrada mentre in città il consumo è stato di 8,5 litri/100 Km valore ottenuto grazie anche all'i-Stop, l'ottimo Start&Stop intelligente che quando si è fermi spegne o no il motore in base a quanto viene premuto il pedale del freno. Infine molto buona anche la guida in notturna grazie ai fari a Led adattativi: migliorabile in alcuni casi solo la velocità di commutazione tra i vari Led.

INFOTAINMENT - L'mpianto stereo è BOSE di tipo Premium con 11 altoparlanti ed acustica surround progettato in esclusiva per la nuova Mazda6 con funzioni avanzate di soppressione del rumore e di comando vocale. Il sistema Mazda Connect ora non è più su base TOMTOM ma su base NAVTEQ; lo schermo "Touch Screen" ora è da 7 pollici. La definizione delle immagini sullo schermo è molto buona e non c'è nessun ritardo nello scorrimento delle pagine. Il sistema si controlla sempre con la manopola MMI (Mazda Multimedia Interface) posta sul tunnel centrale, che si può ruotare oppure spostare nelle quattro direzioni principali: i comandi "touch" per motivi di sicurezza si attivano solo a vettura ferma. La gestione risulta molto intuitiva, anche grazie ai pochi ma azzeccati pulsanti che consentono delle scorciatoie e alla manopolina supplementare unicamente dedicata al volume. Operare senza staccare gli occhi dalla strada è realmente possibile. Ottimo il Bluetooth (testato con Samsung Galaxy S3 Neo) mentre la qualità complessiva del suono è buona.

SICUREZZA - La Mazda6 è stata testa dall'Euro NCAP ottenendo 5 stelle con il protocollo usato fino al 2014. La dotazione di serie prevede 6 airbag anteriori, con quello passeggero disattivabile, Non è previsto in nessun caso l'airbag per le ginocchia. I più piccoli possono contare su due attacchi ISOFIX con ganci top tether per il seggiolino. Per quanto riguarda i dispositivi elettronici di ausilio alla guida, ABS, EBD e EBA, DSC, TCS, ESS, TPMS e RVM. Dall'allestimento Evolve in poi presente anche il SCBC, il retrovisore elettrocromatico. Sull'allestimento Exeed presenti anche l'insieme dei sistemi i-Activsense Tecnology che prevede il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi (BSM) con sistema di rilevazione pericolo uscita dal parcheggio (RCTA), il cruise control adattivo (MRCC) e il sistema intelligente di frenata in autostrada (SBS) ed in città (SCBS) e il controllo automatico degli abbaglianti (HBCS) con funzione approaching che agli incroci allarga il fascio luminoso.

CONCLUSIONI - La Mazda 6 si è rivelata un'ottima passista, molto silenziosa a velocità costante e con una dotazione di sicurezza davvero notevole. L'allestimento d'ingresso alla gamma Mazda6 è l'Essence, disponibile solo con il 2,2 Diesel da 150CV, con un prezzo di 28 mila 950 Euro. L'allestimento Evolve è disponibile a partire da 30 mila 500 Euro con il 2.0 a benzina da 165 CV mentre il 2,2 Diesel da 150 CV costa 31 mila 250 Euro. L'allestimento Exeed, top di gamma che comprende di serie navigatore satellitare con schermo touch screen, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera posteriore controllo di velocità, specchi retrovisori elettrici, bluetooth, retrovisore interno elettrocromatico, smart key con pulsante start-stop, impianto audio-CD Bose con 11 altoparlanti, parte da 32 mila 850 Euro con motorizzazione la 2,2 da 150 CV mentre la versione da 175 CV con cambio automatico, come quella in prova, costa 36 mila 300 Euro che con gli optional presenti sulla vettura (vernice metallizzata Sonic Silver a 700 Euro, rivestimento in pelle nera e tetto apribile elettricamente a 2000 Euro) diventano 39 mila Euro. Il prezzo considerando tutte le dotazioni di sicurezza è davvero concorrenziale

PRO:
- Dotazione di sicurezza
- Confort di marcia
- Guida piacevole

CONTRO:
- Consumi superiori alle rivali di mercato
- Migliorabile la velocità delle cambiate

http://tinyurl.com/jntl8je
 

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