<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Multiair da Settembre su MiTo | Il Forum di Quattroruote

Multiair da Settembre su MiTo

www.repubblica.it sezione motori

A settembre il super motore sarà disponibile in tre diverse versioni
di potenza, 105, 135 e 170 cavalli. Possibili sviluppi anche per il diesel
Il "MultiAir" diventa realtà
è al debutto sull'Alfa MiTo
La sua fabbrica
Non poteva essere altrimenti: il cofano scelto per il debutto del nuovissimo 1.400 Turbobenzina MultiAir (la rivoluzionaria tecnologia sviluppata e brevettata da Fiat Powertrain Technologies che regala consumi record e prestazioni monstre) è quello di un'Alfa, della MiTo per la precisione.

Una scelta che non è solo legata al successo di questo modello che, dal lancio ad oggi, ha raccolto 60.000 ordini ed è commercializzata in 34 Paesi nel mondo ed in 5 diversi continenti: si riconosce all'Alfa il ruolo di "bandiera tecnologica" del gruppo. Un bel premio insomma.

Per Fiat infatti questi Multi-Air sono davvero qualcosa di speciale: "I nuovi propulsori - spiegano a Torino - rappresentano un importante punto di rottura rispetto all'attuale scenario dei motori a benzina, proprio come avvenne a suo tempo per la tecnologia diesel Common Rail portata al debutto dall'Alfa Romeo 156 nel 1997. Basti pensare che, rispetto ad un tradizionale motore a benzina di pari cilindrata, i propulsori MultiAir assicurano un incremento di potenza (fino al 10%) e coppia (fino al 15%), oltre ad una sensibile riduzione di consumi (fino al 10%) ed emissioni di CO2 (sino al 10%), di particolato (sino al 40%) e di NOx (sino al 60%)".

Papà del MultiAir è infatti proprio lo stesso Rinaldo Rinolfi, responsabile Research and Tecnology Division e inventore anche del common rail. Quindi esiste davvero un filo rosso che collega l'eccellenza tecnologica fra queste due diavolerie. Ma come funziona il MultiAir? Il segreto sta in un sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell'aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l'utilizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione).

Sembra facile, ma in realtà realizzare tutto questo in un motore di gran serie è davvero complesso. Lo sforzo Fiat però non è casuale: ci sono anche altri vantaggi: la tecnologia MultiAir è molto versatile, facilmente applicabile a tutti i motori a benzina, con un futuro potenziale sviluppo anche ai motori diesel.

E ora un po' di numeri: il 1.400 16v turbocompresso e aspirato che sul modello Alfa Romeo MiTo sarà proposto con 3 diversi livelli di potenza (105 CV, 135 CV e 170 CV) e abbinati a cambi manuali a 5 o 6 marce. Se i primi due saranno offerti su tutti gli allestimenti della gamma MiTo, il terzo sarà esclusivo dell'inedita versione denominata "Quadrifoglio Verde" che debutterà successivamente al lancio.
 
156jtd. ha scritto:
www.repubblica.it sezione motori

A settembre il super motore sarà disponibile in tre diverse versioni
di potenza, 105, 135 e 170 cavalli. Possibili sviluppi anche per il diesel
Il "MultiAir" diventa realtà
è al debutto sull'Alfa MiTo
La sua fabbrica
Non poteva essere altrimenti: il cofano scelto per il debutto del nuovissimo 1.400 Turbobenzina MultiAir (la rivoluzionaria tecnologia sviluppata e brevettata da Fiat Powertrain Technologies che regala consumi record e prestazioni monstre) è quello di un'Alfa, della MiTo per la precisione.

Una scelta che non è solo legata al successo di questo modello che, dal lancio ad oggi, ha raccolto 60.000 ordini ed è commercializzata in 34 Paesi nel mondo ed in 5 diversi continenti: si riconosce all'Alfa il ruolo di "bandiera tecnologica" del gruppo. Un bel premio insomma.

Per Fiat infatti questi Multi-Air sono davvero qualcosa di speciale: "I nuovi propulsori - spiegano a Torino - rappresentano un importante punto di rottura rispetto all'attuale scenario dei motori a benzina, proprio come avvenne a suo tempo per la tecnologia diesel Common Rail portata al debutto dall'Alfa Romeo 156 nel 1997. Basti pensare che, rispetto ad un tradizionale motore a benzina di pari cilindrata, i propulsori MultiAir assicurano un incremento di potenza (fino al 10%) e coppia (fino al 15%), oltre ad una sensibile riduzione di consumi (fino al 10%) ed emissioni di CO2 (sino al 10%), di particolato (sino al 40%) e di NOx (sino al 60%)".

Papà del MultiAir è infatti proprio lo stesso Rinaldo Rinolfi, responsabile Research and Tecnology Division e inventore anche del common rail. Quindi esiste davvero un filo rosso che collega l'eccellenza tecnologica fra queste due diavolerie. Ma come funziona il MultiAir? Il segreto sta in un sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell'aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l'utilizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione).

Sembra facile, ma in realtà realizzare tutto questo in un motore di gran serie è davvero complesso. Lo sforzo Fiat però non è casuale: ci sono anche altri vantaggi: la tecnologia MultiAir è molto versatile, facilmente applicabile a tutti i motori a benzina, con un futuro potenziale sviluppo anche ai motori diesel.

E ora un po' di numeri: il 1.400 16v turbocompresso e aspirato che sul modello Alfa Romeo MiTo sarà proposto con 3 diversi livelli di potenza (105 CV, 135 CV e 170 CV) e abbinati a cambi manuali a 5 o 6 marce. Se i primi due saranno offerti su tutti gli allestimenti della gamma MiTo, il terzo sarà esclusivo dell'inedita versione denominata "Quadrifoglio Verde" che debutterà successivamente al lancio.

meno male che sei tornato...!!! :D

qui l'umore sta sotto le suole delle scarpe... e per alcune cose è anche comprensibile... :!:

a presto!
 
autofede2009 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
www.repubblica.it sezione motori

A settembre il super motore sarà disponibile in tre diverse versioni
di potenza, 105, 135 e 170 cavalli. Possibili sviluppi anche per il diesel
Il "MultiAir" diventa realtà
è al debutto sull'Alfa MiTo
La sua fabbrica
Non poteva essere altrimenti: il cofano scelto per il debutto del nuovissimo 1.400 Turbobenzina MultiAir (la rivoluzionaria tecnologia sviluppata e brevettata da Fiat Powertrain Technologies che regala consumi record e prestazioni monstre) è quello di un'Alfa, della MiTo per la precisione.

Una scelta che non è solo legata al successo di questo modello che, dal lancio ad oggi, ha raccolto 60.000 ordini ed è commercializzata in 34 Paesi nel mondo ed in 5 diversi continenti: si riconosce all'Alfa il ruolo di "bandiera tecnologica" del gruppo. Un bel premio insomma.

Per Fiat infatti questi Multi-Air sono davvero qualcosa di speciale: "I nuovi propulsori - spiegano a Torino - rappresentano un importante punto di rottura rispetto all'attuale scenario dei motori a benzina, proprio come avvenne a suo tempo per la tecnologia diesel Common Rail portata al debutto dall'Alfa Romeo 156 nel 1997. Basti pensare che, rispetto ad un tradizionale motore a benzina di pari cilindrata, i propulsori MultiAir assicurano un incremento di potenza (fino al 10%) e coppia (fino al 15%), oltre ad una sensibile riduzione di consumi (fino al 10%) ed emissioni di CO2 (sino al 10%), di particolato (sino al 40%) e di NOx (sino al 60%)".

Papà del MultiAir è infatti proprio lo stesso Rinaldo Rinolfi, responsabile Research and Tecnology Division e inventore anche del common rail. Quindi esiste davvero un filo rosso che collega l'eccellenza tecnologica fra queste due diavolerie. Ma come funziona il MultiAir? Il segreto sta in un sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell'aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l'utilizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione).

Sembra facile, ma in realtà realizzare tutto questo in un motore di gran serie è davvero complesso. Lo sforzo Fiat però non è casuale: ci sono anche altri vantaggi: la tecnologia MultiAir è molto versatile, facilmente applicabile a tutti i motori a benzina, con un futuro potenziale sviluppo anche ai motori diesel.

E ora un po' di numeri: il 1.400 16v turbocompresso e aspirato che sul modello Alfa Romeo MiTo sarà proposto con 3 diversi livelli di potenza (105 CV, 135 CV e 170 CV) e abbinati a cambi manuali a 5 o 6 marce. Se i primi due saranno offerti su tutti gli allestimenti della gamma MiTo, il terzo sarà esclusivo dell'inedita versione denominata "Quadrifoglio Verde" che debutterà successivamente al lancio.
meno male che sei tornato...!!! :D

qui l'umore sta sotto le suole delle scarpe... e per alcune cose è anche comprensibile... :!:

a presto!
ma lumore è sotto le scarpe di chi?????????? di chi non interessa niente di alfa romeo o di fiat forse.... io per esempio ce lo a mille....... ;)
 
Tutte le sere qui dalle mie parti vedo la "carovana" di Mito che effettuano i test su strada; sono tutte Mito con il Multiair.
Esattamente un anno fa c'era già la stessa carovana di Mito, ma erano tutte imbacuccate.
 
Ma c'è molta differenza dal Multiair, al Valvetronic di BMW, o al Valvelift di Audi, o al Vario Cam Plus di Porsche per citarne alcuni?
 
Chi conosce consumi e prestazioni dichiarati per i multiair da 105 e 135 cv?
Il 170 cv arriverà dopo...ma tanto non mi interessa troppa cavalleria.
 
Lazio8 ha scritto:
Chi conosce consumi e prestazioni dichiarati per i multiair da 105 e 135 cv?
Il 170 cv arriverà dopo...ma tanto non mi interessa troppa cavalleria.
Il 105cv è praticamente l'attuale 1.4 16v aspirato, che va dai 90cv ai 100cv, dotato di testata UniAir e grazie alla quale ha ottenuto questo 10% di potenza in più e, sempre grazie a questa, il 15% di coppia in più e il 10% di consumi in meno; stesso discorso vale per l'attuale 120cv turbocompresso, con un ulteriore surplus per la coppia e i consumi dovuto alla sua sovralimentazione. ;)

La differenza con tutti gli altri sistemi provati dagli altri nella tecnologia utilizzata per il suo controllo e abissale... ma, visto che sarebbe lungo e probabilmente tedioso spiegarla, valga una per tutte... questo sistema oltre ad aver raggiunto lo scopo, funziona ed è entrato in produzione... :D ;)
 
Fancar_ ha scritto:
Tutte le sere qui dalle mie parti vedo la "carovana" di Mito che effettuano i test su strada; sono tutte Mito con il Multiair.
Esattamente un anno fa c'era già la stessa carovana di Mito, ma erano tutte imbacuccate.

Ma si vedono anche delle " MIlano " ??????
 
Fancar_ ha scritto:
Ma c'è molta differenza dal Multiair, al Valvetronic di BMW, o al Valvelift di Audi, o al Vario Cam Plus di Porsche per citarne alcuni?

Quello che più si avvicina al MultiAir per prestazioni è, guardacaso, il Valvetronic, però è fin troppo preciso e delicato. Il M-Air è effettivamente meglio.
 
Il comunicato ufficiale:

http://www.alfaromeopress.com/index.php?lng=1&group=3&method=news&action=zoom&id=4452

ed il sito del multiair:

http://www.fptmultiair.com/
 
Vanguard ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Tutte le sere qui dalle mie parti vedo la "carovana" di Mito che effettuano i test su strada; sono tutte Mito con il Multiair.
Esattamente un anno fa c'era già la stessa carovana di Mito, ma erano tutte imbacuccate.

Ma si vedono anche delle " MIlano " ??????
No le Milano non le vedo.
Ma può darsi che facciano un'altro giro.
Le Delta ad esempio non le ho mai viste girare qui dalle mie parti.
 
autofede2009 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
www.repubblica.it sezione motori

A settembre il super motore sarà disponibile in tre diverse versioni
di potenza, 105, 135 e 170 cavalli. Possibili sviluppi anche per il diesel
Il "MultiAir" diventa realtà
è al debutto sull'Alfa MiTo
La sua fabbrica
Non poteva essere altrimenti: il cofano scelto per il debutto del nuovissimo 1.400 Turbobenzina MultiAir (la rivoluzionaria tecnologia sviluppata e brevettata da Fiat Powertrain Technologies che regala consumi record e prestazioni monstre) è quello di un'Alfa, della MiTo per la precisione.

Una scelta che non è solo legata al successo di questo modello che, dal lancio ad oggi, ha raccolto 60.000 ordini ed è commercializzata in 34 Paesi nel mondo ed in 5 diversi continenti: si riconosce all'Alfa il ruolo di "bandiera tecnologica" del gruppo. Un bel premio insomma.

Per Fiat infatti questi Multi-Air sono davvero qualcosa di speciale: "I nuovi propulsori - spiegano a Torino - rappresentano un importante punto di rottura rispetto all'attuale scenario dei motori a benzina, proprio come avvenne a suo tempo per la tecnologia diesel Common Rail portata al debutto dall'Alfa Romeo 156 nel 1997. Basti pensare che, rispetto ad un tradizionale motore a benzina di pari cilindrata, i propulsori MultiAir assicurano un incremento di potenza (fino al 10%) e coppia (fino al 15%), oltre ad una sensibile riduzione di consumi (fino al 10%) ed emissioni di CO2 (sino al 10%), di particolato (sino al 40%) e di NOx (sino al 60%)".

Papà del MultiAir è infatti proprio lo stesso Rinaldo Rinolfi, responsabile Research and Tecnology Division e inventore anche del common rail. Quindi esiste davvero un filo rosso che collega l'eccellenza tecnologica fra queste due diavolerie. Ma come funziona il MultiAir? Il segreto sta in un sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell'aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l'utilizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione).

Sembra facile, ma in realtà realizzare tutto questo in un motore di gran serie è davvero complesso. Lo sforzo Fiat però non è casuale: ci sono anche altri vantaggi: la tecnologia MultiAir è molto versatile, facilmente applicabile a tutti i motori a benzina, con un futuro potenziale sviluppo anche ai motori diesel.

E ora un po' di numeri: il 1.400 16v turbocompresso e aspirato che sul modello Alfa Romeo MiTo sarà proposto con 3 diversi livelli di potenza (105 CV, 135 CV e 170 CV) e abbinati a cambi manuali a 5 o 6 marce. Se i primi due saranno offerti su tutti gli allestimenti della gamma MiTo, il terzo sarà esclusivo dell'inedita versione denominata "Quadrifoglio Verde" che debutterà successivamente al lancio.

meno male che sei tornato...!!! :D

qui l'umore sta sotto le suole delle scarpe... e per alcune cose è anche comprensibile... :!:

a presto!

Grazie,
Vedrai che Alfa si riprenderà alla grande !!!
Ottimismo.
Già adesso si vedono i primi segni di ripresa e siamo solo all'inizio di tante belle sorprese
 
meno male che sei tornato...!!! :D

qui l'umore sta sotto le suole delle scarpe... e per alcune cose è anche comprensibile... :!:

a presto![/quote]

Fatica sprecata mettere questo motore su quel cess.o della MiTo.
Insomma, sulla macchina di nonna papaera mettono i motori che nessuno comprerà perchè si sa, la MiTo, quel po' che vende è acquistata dalle donne.
Sulla 159 che è una madonna di berlina eccezionale invece ci mettono gli avanzi.

Mha, chi ci capisce più nulla. A me sembra che stannoi facendo di tutto per far scappare quei pochi affezionati che ancora esistono.

Più che buttare soldi sulla MiTo con nuovi motori farebbero meglio a farci un bel restyilindo profondo per toglierci quell'aria da maggiolone della seonda guerra mondiale.

Ciao.[/quote]

Da Audista....e possessore di una Mini Cooper ...ho comprato qualche mese fa anche la Mito.....chiamarla come dici tu "C.e.s.s.o"....non vale neanche la pena di risponderti.
Vai a provare una Mini Cooper....(ne ho avute due)...e prova la Mito....vedra che differenza a favore della Mito.....e poi se non ti piace non la comprare !!!
Ps....Ne stanno vendendo 2500 al mese ...sopra ogni aspettativa...non è che sei tu ad avere i gusti che non funzionano??? :D
 

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