Sul Quattroruote di Luglio c'è l'intervista a Jean Jacques His padre del V8 della F458, premiato quale miglior motore dell'anno. Provo a riportare qualche stralcio, è bellissimo vedere come dalle corse alla pista la distanza non è così ampia e soprattutto constatare come le corse sono l'unica vera palestra per i giovani virgulti presto pronti per i reparti serie e grande serie. Vi lascio alle sue parole 
"La cosa più difficile - si riferisce al nuovo V8 della F458 - in effetti è stata quella di ottenere regimi di rotazione tanto elevati. Un problema non da poco, perchè le richieste di affidabilità erano importanti. Avevamo un obbiettivo di potenza che alla fine è stato superato. Fondamentale è stata la ricerca della più alta efficienza possibile che abbiamo cercato di ottimizzare regime per regime. Lavorando su ogni più piccolo dettaglio abbiamo ridotto drasticamente le perdite per attrito e quindi, in definitiva, diminuito i consumi."
Fra le particolarità tecniche di questo motore figura la lubrificazione a carter secco che, però è stata realizzata seguendo canoni un po particolari: "anche qui abbiamo capitalizzato le esperienze fatte con la Formula 1", continua His. "Il carter secco della F458 lavora sotto forte depressione, con vani separati, così abbiamo ridotto ancora la friction, il lavoro di pompaggio e, di conseguenza, migliorato il rendimento. Solo riducendo il pumping ci siamo ritrovati con quasi 16 cv in più"
Il travaso di tecnologie dalla pista alla strada resta una delle caratteristiche uniche delle vetture di Maranello: "Certamente" proseque His "più che in altri posti, data la vicinanza dei due reparti. Prima ho fatto l'esempio del carter secco, ma anche le trombette di aspirazione coniche arrivano dalla Formula 1. Le avevamo sperimentate sui V10 e i V8 da corsa. Sulla F458 ci hanno regalato altri 11 cv. Ma, attenzione, più che per le tecnologie la Formula 1 è importante perchè migliora gli ingegneri. Nel mio reparto quasi tutti hanno fatto il passaggio fra i due reparti. Alla Ferrari questo avviene con grande facilità. Vede, i motoristi ci provano proprio gusto a progettare i motori e la Formula 1 offre opportunità di sviluppare soluzioni estreme". Certo, senza dimenticare il Kers, protagonista in pista, ma che potrebbe trovare spazio anche nelle auto stradali...
A questo punto l'intervista continua, ma ne farò oggetto del prossimo tread
"La cosa più difficile - si riferisce al nuovo V8 della F458 - in effetti è stata quella di ottenere regimi di rotazione tanto elevati. Un problema non da poco, perchè le richieste di affidabilità erano importanti. Avevamo un obbiettivo di potenza che alla fine è stato superato. Fondamentale è stata la ricerca della più alta efficienza possibile che abbiamo cercato di ottimizzare regime per regime. Lavorando su ogni più piccolo dettaglio abbiamo ridotto drasticamente le perdite per attrito e quindi, in definitiva, diminuito i consumi."
Fra le particolarità tecniche di questo motore figura la lubrificazione a carter secco che, però è stata realizzata seguendo canoni un po particolari: "anche qui abbiamo capitalizzato le esperienze fatte con la Formula 1", continua His. "Il carter secco della F458 lavora sotto forte depressione, con vani separati, così abbiamo ridotto ancora la friction, il lavoro di pompaggio e, di conseguenza, migliorato il rendimento. Solo riducendo il pumping ci siamo ritrovati con quasi 16 cv in più"
Il travaso di tecnologie dalla pista alla strada resta una delle caratteristiche uniche delle vetture di Maranello: "Certamente" proseque His "più che in altri posti, data la vicinanza dei due reparti. Prima ho fatto l'esempio del carter secco, ma anche le trombette di aspirazione coniche arrivano dalla Formula 1. Le avevamo sperimentate sui V10 e i V8 da corsa. Sulla F458 ci hanno regalato altri 11 cv. Ma, attenzione, più che per le tecnologie la Formula 1 è importante perchè migliora gli ingegneri. Nel mio reparto quasi tutti hanno fatto il passaggio fra i due reparti. Alla Ferrari questo avviene con grande facilità. Vede, i motoristi ci provano proprio gusto a progettare i motori e la Formula 1 offre opportunità di sviluppare soluzioni estreme". Certo, senza dimenticare il Kers, protagonista in pista, ma che potrebbe trovare spazio anche nelle auto stradali...
A questo punto l'intervista continua, ma ne farò oggetto del prossimo tread
