Alla luce degli accordi internazionali tra Fiat, Chrisler, GM, Saab & c. e dei meno ventilati accordi che da anni ormai creano auto assemblate, oggi ha senso identificare la propria auto con un marchio? Entrando in una concessionaria monomarca vi sentite tutelati?
Esempi comuni: quelli che rifiutano a priori il marchio Fiat ma comprano una nipponica Suzuki swift diesel (il cui motore è fiat).
Tedeschi e Inglesi che rivendicano la paternità della nuova MINI ma l'auto ha un motore francese del gruppo PSA.
Quelli che nulla è come l'Alfa Romeo, ma meccanica e motori sono minime variazioni della Fiat G.Punto.
La smart, accostata al marchio mercedes, è una mitsubishi confezionata alla tedesca.
Che ne pensate, ha ancora senso per voi il marchio distintivo di un'auto?
Esempi comuni: quelli che rifiutano a priori il marchio Fiat ma comprano una nipponica Suzuki swift diesel (il cui motore è fiat).
Tedeschi e Inglesi che rivendicano la paternità della nuova MINI ma l'auto ha un motore francese del gruppo PSA.
Quelli che nulla è come l'Alfa Romeo, ma meccanica e motori sono minime variazioni della Fiat G.Punto.
La smart, accostata al marchio mercedes, è una mitsubishi confezionata alla tedesca.
Che ne pensate, ha ancora senso per voi il marchio distintivo di un'auto?